LA LUCE E L’ODORE DI (QUESTO) MAGGIO

13 Maggio 2018Francesca P.
Blog post

È particolare la luce di maggio. Di questo maggio.

Non si lascia afferrare facilmente, gioca più del solito. Più che farsi trovare, vuole essere colta. Seguita. Forse capita, forse solo semplicemente amata. Così come è. Per quella che è. Senza dover essere quello che ci si aspetta. Nessuna imposizione, nessuna forzatura. Decide lei quando esserci. Fa ciò che si sente. Se (se) lo sente.

Esce, solo quando lo desidera. Comunica, solo se ha qualcosa da dire. Non si fa prendere, se non vuole. Si nasconde, se cerca protezione. Si palesa, se è pronta. Si dà, quando è sicura.

Preferisce improvvisare. Essere poco addomesticata, un po’ sfuggente. Ma calda. E lì, appena oltre la nuvola. Solo uno strato di vapore. Solo un soffio, per bussare alla finestra.

Sembra volerci dire che per goderne, bisogna dedicare attenzione all’incontro. Perchè filtra a modo suo, produce ombre anche improvvise, spiazza, non si concede a lungo. Ma lo fa per un motivo preciso: intuisce, così, chi ha tempo, pazienza e determinazione nell’aspettarla. Nell’accarezzarla. Nell’esaltarla. Nel notare, di quante sfumature è fatta.

Per questo, mi piace, la luce di questo maggio. Perchè è indipendente, a volte ribelle, generosa con chi sa apprezzarla, nei punti meno illuminati. La percepisco affine. Parlo la sua lingua. Ci divertiamo insieme. A cambiare, sperimentare, rincorrerci.

E metterci un po’ alla prova, come in questo set: non sono riuscita subito a starle dietro, a comprendere come volesse essere abbracciata. Mi ci sono avvicinata da diverse angolazioni, le ho proposto più approcci. Ho danzato intorno a lei. Le ho solleticato i fianchi. L’ho sfiorata sia delicatamente, sia con più passione.

È stata una bella e reciproca sfida di seduzione. Abbiamo creato uno scambio nuovo. Un nuovo dentro a un altro nuovo, che ha il profumo dei fiori di sambuco. Arrivati per la prima volta nei miei vasi e nella mia cucina, direttamente dal “mio” parco del cuore, a chilometro zero. E con immensa sorpresa: l’albero era sempre stato lì, ma non ci avevo fatto caso… mentre adesso mi è apparso, più rigoglioso che mai.

Se maggio odora di queste stelline bianche, di fragole finalmente saporite nel loro mese giusto, di pane e burro sciolto… voglio viverlo tutto, fino all’ultima briciola.

 

FRENCH TOAST CON COMPOSTA DI FRAGOLE E SAMBUCO E YOGURT GRECO AL MIELE

 

Per la composta:

20-30 fragole mature

2-3 cucchiai di zucchero di canna

3-4 “ombrelli” di fiori di sambuco

 

Per il french toast:

Fette di pan brioche o pane in cassetta (a piacere)

1 uovo

200 ml di latte

1 cucchiaio di zucchero di canna

2-3 noci di burro (q.b.)

 

Per decorare:

Yogurt greco

Miele

Fiori di sambuco

Erbe aromatiche

 

Per la composta:

Lavate bene le fragole, togliete il picciolo e tagliatele a pezzetti. Mettetele in una casseruola antiaderente, insieme allo zucchero. Cuocete senza coperchio e a fuoco dolce per 15-20 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Unite i fiori di sambuco, tolti delicatamente dai gambi del loro “ombrello”. Mescolate e proseguite la cottura per altri 5 minuti.

Per il french toast:

In un piatto, mescolate l’uovo, il latte e lo zucchero, a mano o con una frusta. Immergete nel composto le fette di pane, lasciandole a contatto del liquido per circa 1 minuto, per ogni lato. In una padella ampia, mettete il burro e scaldate su fiamma media, finchè sarà sciolto. Aggiungete il pane e cuocete un lato per circa 3 minuti, o finchè la superficie sarà dorata. Girate la fetta e fate lo stesso, con l’altro lato.

Assemblate il piatto: mettete una prima fetta di pane e spalmatevi sopra lo yogurt greco in cui avrete sciolto e amalgamato un po’ di miele. Aggiungete la composta e coprite con una seconda fetta di pane. Ripetete l’operazione, per comporre più strati.

 

 

28 Comments

  • Silvia

    13 Maggio 2018 at 20:22

    Che bella descrizione di questo maggio! Lui è il mio mese, oggi più che mai, e quest’anno la sua luce è esattamente così, un po’ ribelle, come chi sa che gli resteranno accanto solo le persone che avranno imparato ad amarlo così com’è, nel bello e brutto tempo delle cose di ogni giorno…e allora si permette di poter essere sé stessi, fino alla fine. Un maggio a tratti autunnale e a tratti estivo, almeno qui a Milano è stato così! Un maggio che vuol sorprendere, ogni tanto fare arrabbiare, ma che poi sa anche regalarti il sole quando avevano previsto pioggia! Forse bisogna proprio imparare a prendere la luce così com’è, senza forzature o stratagemmi per cambiarla. Nuove tavole accolgono un rosso esplosivo, un po’ come una passione che si scioglie e si lascia andare. E quelle piccole stelline profumate accanto fanno sorridere! Non ci crederai se te lo dico, ma proprio oggi ne ho annusato un bouquet che spuntava da un bell’albero! E poi il rosso…è sintonia!! Un abbraccio affettuoso! E grazie ancora per i tuoi auguri oggi

    1. Francesca P.

      13 Maggio 2018 at 20:45

      Ho sempre amato maggio, il mio mese preferito dopo agosto… quest’anno sta mostrando un volto un po’ inedito, ma per me intrigante: non segue schemi e canoni, si comporta come aprile per quanto riguarda le piogge “pazzerelle”, è spontaneo nell’indossare il cielo che si sente addosso, è libero di esprimersi e non rende conto a nessuno… diciamo che ascolta poco gli altri e fa di testa sua, ecco, proprio come fanno anche i gatti, ahaha! Magari anche per questa ragione mi piace… 😉 In certi momenti, con il set pronto, mi ha fatto anche penare, lo ammetto… però le sfide sono stimolanti e impegnarsi di più per portare a casa una conquista o un risultato dà più gusto, no?
      Quando mi sono trovata davanti i fiori di sambuco, sembravo una bambina felice che aveva visto il suo zucchero filato o uno dei regali che più attendeva… 🙂 Ora posso finalmente dire anche io di conoscere il sapore di queste stelline e di sapere dove trovare il mio “cielo” profumato, come fossi in aperta campagna… 🙂
      Dato che è il tuo compleanno, la parte con più composta e con più rosso è tutta tua!

  • Ile

    13 Maggio 2018 at 20:25

    Eccoli qui, in tutta la loro bellezza!
    Sto sorridendo così tanto adesso…sai?

    Maggio quest’anno ha un sapore un po’ aspro, ma spero che la sua luce mi riservi ancora un po’ di dolcezza, di cestini pieni di fiori e stupore, di lentezza e di cose belle da vivere e condividere.
    C’è così tanto da vivere adesso là fuori ed io spero di riuscire ad afferrare ogni istante, mettendo da parte le preoccupazioni e la stanchezza dell’ultimo periodo…

    Intanto sogno con gli occhi un po’ lucidi davanti a questo tuo post. Ti immagino mentre raccoglievi i fiori di sambuco, mentre ti lasciavi ispirare dal loro profumo…e mi sembra di essere lì con te, a sorridere, a meravigliarci, a parlare di quanto siano buone le fragole se mangiate nella loro stagione e a quanto stiano bene con i fiori di sambuco…

    So che tu in queste righe saprai leggerci ogni emozione…ed io stasera sono felice di essere qui, adesso. :*

    1. Francesca P.

      13 Maggio 2018 at 20:57

      Sono contenta di accoglierti qui (proprio) adesso. Quando il piatto è ancora in tavola e il pane è tiepido… e possiamo far tardare l’arrivo del lunedì, prolungando un momento di piacere e perdendoci in tutte le parole appena raccolte, esattamente come questi fiori! Immagini l’euforia, quando ho scoperto di avere così vicino un albero di sambuco… l’ho letto come un segno e come una conferma di quello che penso in modo convinto: basta aprire gli occhi, basta allargare la visuale, basta notare ciò che è accanto, basta essere pronti ad accogliere, basta lasciarsi stupire con poco, basta credere che le cose arrivano quando meno ce l’aspettiamo! E se troverò anche un albero di fiori d’acacia, allora mi rotolerò nel prato, davanti a tutti, come Tarallo quando fa la capriola ed è felice, ahaha! 🙂
      L’aspro, per contrasto, ha bisogno del dolce… e allora aggiungiamolo, dosiamo bene le parti, mescoliamo miele allo yogurt e usiamo ciò che più ci piace, per ottenere tale effetto! Confido in maggio, questa luce un po’ strana in realtà ci è amica: ci sta facendo capire quanto è importante seguire quello che sentiamo, dando ascolto solo a noi e a quello che vogliamo fare…

  • ipasticciditerry

    14 Maggio 2018 at 9:41

    Ah no, oggi ti avviso che mi accomodo al solito posto, nella tua cucina, e non so quando mi rialzo! Primo perché adoro il french toast. Secondo perché questa luce la adoro e da me manca, qua maggio è cominciato con pioggia a non finire e ne avremo ancora per tutta la settimana e forse anche oltre. Perciò il grigio la fa da padrone e la luce manca … E poi da te sarei in compagnia di due mici che mi farebbero tante fusa e coccole … e in questi giorni ne ho proprio tanto bisogno. Ciao dolce Fra, un abbraccio e buona settimana

    1. Francesca P.

      14 Maggio 2018 at 15:26

      Terry, direi che DEVI (maiuscolo!) stare qui tutto il tempo che vuoi, levando l’orologio dal polso e rilassandoti… gatti, french toast, parole amiche, pareti accoglienti, buon odore di burro e di fiori sono un’ottima cura per tante cose! Immagino siano giorni in cui la dose di coccole, tepore e luce vada aumentata… e per una volta, è bello anche fermarsi ed essere un po’ accudite, no? Quindi, ci penso io… anzi, ci pensiamo noi, in team: io friggo il pane e spalmo la composta, Ulisse si stende occupando mezzo tavolo e Tarallino è lì, a pancia all’aria, per te… 🙂

  • Cristina

    14 Maggio 2018 at 12:00

    Adoro i french toast (e quando finirà lamia dieta li preparerò!), adoro il rosso delle fragole e la dolcezza salutare del miele .. adoro questo maggio bizzarro e la sua luce speciale, che si ritrae, si diverte con noi e con la nostra voglia di calore 😉
    Un maggio così, pieno comunque di fiori, di amore e di bellezza a tutti i costi dobbiamo tenercelo stretto! <3

    1. Francesca P.

      14 Maggio 2018 at 15:34

      Chi ha la forza di essere se stesso, di rompere alcuni schemi, di brillare libero e fiero e di fare come si sente, ha la mia stima e la mia comprensione, lo sai… e vale anche per questo maggio! Tifo per lui anche se non ci sta dando tanta regolarità e dobbiamo uscire sempre con l’ombrello in borsa, ma almeno non si preoccupa di quello che pensano gli altri, ossia noi… 🙂 Vedremo come sarà per te la luce veneziana di questo weekend… non mangerai french toast ma quelli posso farteli trovare io al ritorno! 🙂 Di quell’amore e quella bellezza, mi raccomando, fai bene il pieno, Cri!

  • m4ry

    14 Maggio 2018 at 14:26

    L’ho definito schizofrenico questo maggio. Fa un po’ quel che gli pare e secondo me si è scambiato il posto con marzo! Ahahaha! Già, perché era lui il pazzerello 🙂 Ogni giorno ha il sapore dell’imprevedibile. Forse qualcuno vuole farci credere che questa primavera non è proprio convinta di volerci essere e di volerci stare. Ma boh, sono in una fase che giuro, mi va bene tutto. Mi piace quando c’è il sole e anche quando scoppiano i temporali all’improvviso e anche quando il sole si nasconde dietro alle nuvole per poi riapparire più intenso e brillante di prima. Vedremo come evolverà 🙂 Fra, questo french toast solletica le mie papille gustative e fa spalancare i miei occhi. Una visione celestiale… Allungami una forchetta, perché giuro che non riesco a resistere! Bacini assonnati :*

    1. Francesca P.

      14 Maggio 2018 at 15:42

      Tralascio l’aspetto un po’ narciso di questo maggio, ahaha… un giorno dice una cosa e quello dopo ne fa un’altra e cambia idea o umore pure di ora in ora, ma preferisco pensare al lato buono e alle sfide costruttive che ci lancia… 😉 Oggi ad esempio vorrebbe che salissi di nuovo nel soppalco a riprendere le giacche più pesanti ma no, non lo farò… e anzi, come risposta, mangerò fragole su fragole, innaffierò i miei fiori, leggerò il mio libro in balcone e non cederò alle sue provocazioni! 😀 Sappiamo che la luce che conta e che splende è, come prima cosa, dentro e non nel cielo… per questo hai ragione, va bene tutto, perchè tanto il timone lo teniamo noi! Con una mano, però… nell’altra c’è il piatto, con questa torretta di bontà che possiamo mangiare educatamente con forchetta e coltello oppure senza, come un bel panino “godurioso” che fa colare da tutte le parti la composta… non ti chiedo per quale modo opti perchè so già la scelta 🙂

  • Anna

    14 Maggio 2018 at 17:37

    Immagino che, nel menù del tuo Bistrot, non possa mancare il french toast, declinato con i colori e con i profumi che la stagione offre…
    E, questo, io lo ordinerei subito! Già mi vedo inspirare lentamente, ad occhi chiusi, per lasciarmi (meglio) sorprendere dalle sensazioni che, ne sono certa, disegnerebbero un sorriso sul mio viso… Insomma, probabilmente sembrerei un’ebete!

    Come non restare meravigliati dinnanzi a questa composta, dal colore intenso, che scivola lenta dalla torretta?
    Come non stupirsi di questi fiori che si attaccano invece alla cima, perché han trovato il giusto collante?
    Ecco, ad occhi chiusi penserei che così dovrebbe essere la vita… restare in alto, trattenuti da chi lo sa e lo vuole fare, o scivolare lentamente, senza farsi troppo male…

    Buona settimana, cara Francesca, un abbraccio!
    Anna

    1. Francesca P.

      15 Maggio 2018 at 14:21

      Il french toast altro non è che il pain perdu francese, qualcosa che sa di buono solo a pronunciare il nome… e di questo dobbiamo circondarci, di cose, profumi, colori e cibi che ci fanno viaggiare sia con la mente, sia con le emozioni! Quindi sì, questo può essere considerato un piatto forte del bistrot, fisso nel menù, cambia solo l’abito che indossa, non la sostanza… 🙂
      Hai scelto un verbo giusto, “stupirsi”… sì, mi sono stupita quando ho scoperto che ho sempre avuto a due passi un bellissimo e alto albero di sambuco! Quante volte l’ho sfiorato e sono passata nella sua parte di prato… ma lui, timido, non mi aveva mai chiamato nè io, forse un po’ distratta o sovrappensiero, avevo posato gli occhi sulle sue foglie… anche qui si è trattato di aspettare il momento giusto, la stagione giusta… il seme che cresce… la presa di coscienza… quando si leva il velo, ecco cosa può accadere ed apparire…
      Sottolineo la tua ultima frase (oggi la matita la impugno io!) e ti lascio uno sguardo complice, silenzioso, mentre ti porgo la tua porzione di rosso e bianco…

  • Mile

    14 Maggio 2018 at 18:14

    Francesca, tu e la luce avete un bellissimo dialogo ed è bello sbirciare tra le vostre danze di parole.
    Io che sono colore-attratta quando arrivo da te e trovo i tuoi contrasti ne rimango affascinata.

    Ti lascio giocare a rincorrere la luce di Maggio (mese che anche io amo) così da regalarci altre meravigliose danze.

    1. Francesca P.

      15 Maggio 2018 at 14:51

      Io e la luce abbiamo un rapporto stretto… cerco di non lasciarla mai senza parole, di avere ogni volta nuovi argomenti di cui parlare! 🙂 Maggio quest’anno è un po’ introverso e instabile, devo approcciarlo con più attenzione e saperlo prendere dal verso giusto, ma spero di averlo almeno un po’ conquistato – e addolcito – con questi french toast… 🙂
      La danza insieme e intorno ai mesi è stimolante… lasciamoci ballare, Mile, in modo libero e liberatorio! E grazie, per i tuoi commenti sempre belli!

  • saltandoinpadella

    14 Maggio 2018 at 22:45

    Beh si direi che vi siete proprio divertite, tu e la luce di questo maggio. Lei ha dato davvero il meglio di se perchè ha capito che tu l’avresti immortalata magnificamente. E lei ha magnificamente fatto risaltare la golosità di questi french toast. Mi piace il contrasto tra il rosso acceso, quasi sensuale, e il bianco candido e puro della salsa

    1. Francesca P.

      15 Maggio 2018 at 15:05

      Ogni sfida e scenario un po’ difficile stimola a fare bene e ancora meglio… la luce mi pungola e mi sprona a giocare come alla caccia tra gatto e topo? Beh, per una felina come me è un invito a nozze! 😀
      Anch’io amo i contrasti e qui mi è venuto naturale accostare la passione al candore, ingentilire lo yogurt greco col miele, tuffare i fiori di sambuco dentro lo zucchero della composta… la delicatezza, se viene un po’ accentuata e (ri)marcata con un segno più forte e deciso, ha il suo perchè! 🙂

      1. saltandoinpadella

        15 Maggio 2018 at 16:41

        Sono assolutamente d’accordo.

  • Sara

    14 Maggio 2018 at 23:26

    Aprile apre le porte alla rinascita della natura e Maggio la porta per mano al suo compimento.. Adoro questi due mesi dell’anno, sono pieni di colori e profumi che difficilmente si trovano negli altri… Da quando ho cominciato a frequentare Instagram ho imparato a guardarmi intorno con occhi diversi, ora vedo cose che prima vedevo senza guardare veramente e spesso non mi accorgevo nemmeno della loro esistenza.. Ora vedo alberi che pur essendo lì da anni non avevo mai notato.. spettacoli che la natura mi offre in ogni angolo e ai quali non avevo mai fatto caso… Quanta bellezza mi sono persa… Come le nuvole bianche di fiori di sambuco che tutti i giorni mi accompagnano mentre vado al lavoro… Credo proprio che questo week end mi regalerò uno dei tuoi golosi e profumati french toast… Buona notte Francesca ♡

    1. Francesca P.

      15 Maggio 2018 at 15:11

      Aprire gli occhi e vedere tanto altro – e oltre – fa apparire il mondo ancora più pieno di cose, di sfumature, di angolazioni, di scorci, di possibilità… la fotografia è lo strumento che mi permette di fermare e catturare tutto questo, ma sono importanti anche i “click” che facciamo solo con lo sguardo, “a occhi nudi”, con la mente, per noi stesse… è così che l’albero di sambuco mi si è mostrato, sussurrandomi “era ora che ti accorgessi di me”… 🙂
      Buona raccolta e buon divertimento tra stelline profumate e pane… mi raccomando, friggi bene, il burro sciolto non sarà leggero ma è la vera poesia dei french toast! 😀

  • zia Consu

    16 Maggio 2018 at 21:05

    Hai ragione è davvero particolare la luce di questo maggio…sarà che lo voglio vivere con uno spirito diverso o forse sono diversa io ma mi affascina 🙂
    Golosissimi i tuoi toast primaverili…sarei capace di spazzolarmeli anche a quest’ora 😛

    1. Francesca P.

      17 Maggio 2018 at 19:58

      Secondo me tu riesci a vedere il bello intorno e dentro te, come avessi non solo 2 occhi… ma 4! Quindi visione e visuale raddoppiato, c’è ancora più da cogliere, da notare, da stupirsi! 🙂 E si sa che in gravidanza si mangerebbe un po’ a tutte le ore… lascio il piatto in tavola, per voglie improvvise!

  • Tatiana

    17 Maggio 2018 at 11:36

    E’ vero, è una luce dispettosa e talora irruente, ha fatto impazzire anche me con le ultime foto, tra pannelli schermanti e obiettivo impazzito, una luce accecante ed estiva a volte ma spesso quasi autunnale, forse timida, ma secondo me sta spesso dietro l’angolo e se la ride aspettando di tirarci qualche scherzetto inatteso! Ma la primavera è così, un po’ ballerina ed altalenante, quest’anno forse più sballata del solito tra un caldo da luglio e la consueta perturbazione infinita che accompagna tutti i santi del ghiaccio, dal primo all’ultimo: se la coglie bene ti escono degli scatti spettacolari (non è il mio caso ;), non ancora almeno), certo è che in cucina ti prende la mano tra scoperte estive e strascichi invernali dell’ultima ora. L’aspetto positivo? Non ti annoia mai 🙂
    Un bacio amica gatta!

    1. Francesca P.

      17 Maggio 2018 at 20:07

      Quest’anno va così… la stagione ha deciso di stuzzicarci e provocarci un po’, farci allenare alla pazienza, non farci prendere strade comode e immediate! Ma non ci facciamo di certo cogliere impreparate… maniche rimboccate (anche se più lunghe per il freschetto), macchina al collo con iso più alti, angolazioni diverse da studiare e questa danza che somiglia a un corteggiamento… la primavera gioca con noi e noi giochiamo con lei, non è importante vincere ma partecipare con lo stesso divertimento! E chi è abituato a cani o gatti dispettosi, non solo non si annoia, ma sa i trucchi per come prenderla… 🙂

  • Anonimo

    20 Maggio 2018 at 23:37

    quanto vorrei cominciare la giornata con quel french toast, ha un aspetto sublime e goloso.Vorrei avere il tempo di sedermi con calma ed assaporarne pezzetto dopo pezzetto ogni sua parte, il miele, lo yogurt, le fragole….Segno la ricetta, mi tornerà utile molto presto, un bacione

    1. Chiara

      20 Maggio 2018 at 23:37

      …sono io

      1. Francesca P.

        21 Maggio 2018 at 13:02

        Queste sono ricette “amiche”, perchè si fanno in poco tempo e facilmente e regalano molto gusto… è già tutto negli ingredienti usati, la bontà è lì… a noi sta solo combinare, mescolare e mangiare… 🙂
        Buon rosso, Chiara, che sa sempre darci carica!

  • Claudia

    22 Maggio 2018 at 8:27

    Non faticherai a capire perché questo post mi piaccia particolarmente…che bellezza, li hai colti! E mi diverte sentirtene parlare esattamente come ne ho parlato io stessa la prima volta che li ho scoperti e utilizzati, i fiori di sambuco: erano sempre stati lì, abbondanti e onnipresenti, e io non me ne ero mai accorta. Le erbe e i fiori spontanei sono così, sono per chi sa osservare 🙂
    Non potevi trovare fiori migliori da raccogliere nel tuo angolino: ben al riparo (alti come spesso sono) da passaggi canini e umani, e al riparo dallo smog, lì nel cuore verde della Villa. Ti ci divertirai!

    P.S: Sì, ci si lamenta della pioggia, ma questo maggio ha tanto carattere e una luce splendida…e un verde che così carico e abbondante non si è mai visto!!

  • Melania

    27 Maggio 2018 at 19:14

    Cosa vedono i miei occhi!!!! Li ho fotografati proprio oggi, in una luce un po’ insolita anche per me, e se tutto va bene li vedrai presto. Sono una scoperta per me. Mi sono sempre chiesta che sapore avessero o come fosse accompagnare la colazione con i french toast. Penso che li replicherò spesso! Sono semplici, veloci e regalano un gusto unico.
    Come unico è stato e continua ad essere questo Maggio. Pazzerello, insolito, vispo e altalenante. Ci regala luce e ombra al tempo stesso. Ci anticipa la nuova stagione quando il sole scalda tanto e ci porta indietro quando ci sussurra che non è ancora il momento giusto per svestirsi della primavera.
    Ad occhi chiusi immagino il profumo dei fiori di sambuco, che adoro ma che, ahimè non riesco a reperire.

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