È particolare la luce di maggio. Di questo maggio. Non si lascia afferrare facilmente, gioca più del solito. Più che farsi trovare, vuole essere colta. Seguita. Forse capita, forse solo semplicemente amata. Così come è.
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“Plasmare [pla-smà-re, v. tr.] – 1. Lavorare una materia per farle assumere la forma voluta; 2. figurativo: formare con l’insegnamento e con l’esempio, educare” Plasmare, inventare, giocare, ritagliare, disegnare: la frolla impasta con gioia i verbi creativi e ludici che finiscono in -are e noi, grazie a lei, maneggiamo desideri, sogni e aspirazioni. E ispirazioni.…
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C’era un tavolo, tondo. Una luce soffusa. Una ciotola di plastica, gialla, un po’ rigata. C’era un sacchetto, di carta stropicciata. C’erano mani pazienti, che non avevano fretta. C’erano pomeriggi silenziosi o sere lente. C’erano gesti, precisi, sicuri. Come un rito, qualcosa che si sa e si torna a fare, in modo ripetuto ma non…
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È stato uno di quei giorni di marzo quando il sole splende caldo e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce e inverno nell’ombra. (Charles Dickens)
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Ci sono date sul calendario che aspetto con ansia: ben arrivato, 21 giugno! Finalmente ti prendo per mano. Vedremo dove mi porterai. E cosa. Intanto, io porto a voi il menù estivo del bistrot che ho appena scritto. È fresco di inchiostro e di nuove idee, da assaggiare insieme…