ADESSO CHE MI PRENDO PER MANO

27 Settembre 2015Francesca P.

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Mi piace l’incedere di questo autunno: sa essere delicato.

Bussa piano, con un “toc toc” lieve. Parla con un tono di voce pacato, come fosse seduto comodo e rilassato su un divano. Cammina senza accelerare il passo, non si preoccupa di arrivare in ritardo e sorride delle finestre ancora aperte. Gioca con il sole, rincorre i raggi e li stringe sui fianchi, perchè non vuole lasciarli. E’ gentile con l’estate, non l’allontana con una spinta, ma con una carezza. Rispetta i tempi, i ricordi salati ancora vivi e quella leggerezza che è fragile come cristallo e si può perdere da un momento all’altro.

Il vero Capodanno, per me, non è il 31 dicembre. E’ adesso.

Adesso che ho messo nel soppalco la valigia con tutto quello che mi hanno portato gli ultimi mesi, così forti, così dirompenti. Adesso che mi guardo allo specchio e ciò che vedo non è solo un colore di capelli diverso. Adesso che ho scoperto che cambiare si può, se lo si vuole davvero. Adesso che “andare fino in fondo” non fa paura ma anzi, stimola.

Adesso che mi prendo per mano.

Adesso che le mani le (ap)poggio di nuovo sui muri saldi della mia cucina, che ha il profumo della sicurezza e perchè no, magari del futuro. Adesso che si apre davanti una stagione ricca di sfumature, mille farine, cocotte in fila, sfide, pentolini, frutta di stagione da tagliare, risvegli emotivi, verdure da frullare, tavole di legno un po’ ammaccate come noi ma piene di vita, croissant da imparare (mi aiuti, Paola?) e gusci di noce da rompere. Da cui uscire. Liberi.

Tenendo nella tasca del grembiule, o fermate da una calamita sul frigo o appuntate su una lavagnetta queste parole:

– Lo sai perchè mi piace cucinare?

– No, perchè?

– Perchè dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, uno torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!

(dal film “Julie & Julia”)

 

E che conforto sia. Morbido come una prugna settembrina.

 

CLAFOUTIS CON PRUGNE E CIOCCOLATO

(ricetta tratta, con qualche modifica, dal libro “Stagioni” di Donna Hay)

Ingredienti per 3 cocotte:

50 g di farina 0

25 g di cacao in polvere

70 g di zucchero di canna

2 uova

200 ml di latte (o panna liquida)

Semi di vaniglia (q.b.)

Burro (q.b.)

6 prugne, aperte a metà e snocciolate

Zucchero a velo (facoltativo)

 

Preriscaldate il forno a 180°.

In una ciotola, mettete la farina (setacciata), lo zucchero e il cacao (setacciato). In un’altra ciotola, mettete le uova, il latte o la panna e i semi di vaniglia. Mescolate bene.

Unite il contenuto delle due ciotole e sbattete bene.

Sul fondo di ogni cocotte, mettete una noce di burro. Versate sopra il composto al cacao, adagiateci sopra le prugne e cuocete in forno per 20-25 minuti, o finchè i clafoutis saranno gonfi e ben rappresi.

Prima di servire, se volete, spolverate la superficie con zucchero a velo.

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84 Comments

  • Alice

    27 Settembre 2015 at 19:54

    Capisco le tue sensazioni perchè anche per me il capodanno vero è sempre a settembre, in questo periodo sono sempre piena di buoni propositi e di voglia di iniziare, soprattutto di ricominciare a fare dolci, cosa che mi è mancata tantissimo con il caldo impossibile di questa strana estate. Bellissime le tue foto, con dei colori splendidi e delizioso il tuo clafoutis!
    baci
    Alice

    1. Francesca P.

      27 Settembre 2015 at 20:32

      Sì, ai tempi della scuola e dell’università settembre mi piaceva poco ma adesso lo vivo con rinnovata energia e mi piace perchè lo associo a nuovi inizi e a un ciclo che riparte…
      Fare dolci e avere il forno acceso a regime pieno era mancato anche a me, mi sento di nuovo la regina della stanza più importante della casa, stringo il timone! 🙂
      Grazie, Alice, un bacio a te!

  • Ro

    27 Settembre 2015 at 20:04

    Esplode un sorriso come i fuochi a capodanno… colorato, vividoo e che punge perché, porta anche un velo lucido agli angoli degli occhi! Csoì t’immagino. Mentre ti abbracci in un caldo pullover di filo che però è a buchi larghi – non fa ancora freddo – e lascia una spalla scoperta – che ha ancora voglia di raggi di sole.
    E sento che la conquista di te stessa si riverbera nel tuo post, nelle tue parole piene di “voglio”, nelle tue scelte azzardate piene di “provo-sapori-nuovi”.
    Riesci a cogliere la poesia di questa crescita?
    Vedi nei miei i tuoi occhi accesi?
    Ne sei orgogliosa?
    Io sì! 🙂

    E azzarderei cioccolato e prugne anche subito se potessi, perché non c’è modo migliore che vivere la vita se non affondarci dentro come in un clafoutis, no? 😉

    1. Francesca P.

      27 Settembre 2015 at 20:38

      Mi sai immaginare, perchè sai leggermi… non solo dentro uno schermo! Ho tanti “voglio” quanti sono i pensieri che navigano nella mia testa felina in questo periodo, vanno in direzione diverse, un po’ ballano e un po’ corrono, di certo non sono fermi… li racchiudo in cocotte così posso lucidarli e tenerli al caldo, mentre la poesia resta sempre l’ingrediente principale di cui non posso – non riesco – a fare a meno…
      Viviamo tutto, Ro, perchè è quel “tutto” che ci fa crescere e maturare come prugne viola… 🙂 E no, non fa freddo… non sento freddo…

  • Anna

    27 Settembre 2015 at 21:15

    Non ti sorprenderà scoprire che in sardo settembre si dice “Cabidannu”, proprio perchè gli antichi sardi facevano coincidere il “capodanno” settembrino con l’inizio dei lavori agricoli!

    Mi piace questo autunno che sta bussando piano, finalmente nel periodo giusto, dopo che per anni fino a novembre ha fatto un caldo fuori dal normale..ora si respira aria di sottobosco, funghi, e delizie autunnali..ed è bellissima e sicuramente buonissima questa ricetta dal sapore viola!
    Buona settimana!

    1. Francesca P.

      27 Settembre 2015 at 22:12

      Dai, Anna, non lo sapevo! Mi piace l’associazione con la terra… seminare, coltivare e innaffiare per raccogliere poi i frutti e quello che verrà… ah, la saggezza contadina! 🙂
      Ricette con i funghi arriveranno anche qui, mi sto abituando piano ai colori dell’autunno quando ho ancora negli occhi il blu dell’estate… è un passaggio di testimone lento, da assaporare…
      Buona settimana a te e tante carezze al sosia grande di Tarallino! 😀

  • Paola

    27 Settembre 2015 at 22:49

    La lentezza con cui questo autunno abbandona l’estate è secondo me il modo con cui ci vuole insegnare ad avere pazienza, a farci avere il tempo di raccogliere quello che dell’estate vale la pena tenere per sé e lasciare andare tutto il resto. Entra dolcemente, come il profumo dei cornetti che arrivava dalla finestra di primo mattino. Arriva dolcemente, coi suoi colori che ricordano quello dei tramonti sedute sul nostro dondolo o sul muretto di un’isoletta in cui avremmo rischiato di restare per un’intera notte, se non ci fossimo accorte che insieme il tempo passa velocemente, troppo velocemente. Arriva lento, invece, l’autunno, annunciando con piccoli segni (quelli che io cerco sempre) che avrà delle gran belle sorprese per noi. E ce le farà trovare nascoste nei gusci di noci che romperemo, sotto il velo di tagliatelle color carrube che stenderemo sottilissime, nascoste tra le sfoglie dei croissants che faremo insieme, riempiendole dei sapori di questa estate. E avremo il coraggio di lanciarci in quello che verrà, perché finalmente ci crediamo, fino in fondo. Così, come mi lancerei in quelle cocotte viola-come-piace-a-me. L’atterraggio sarebbe morbido, sono sicura.

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 0:49

      Eccola la mia lettrice di segni… e allora sì, vediamo come un segno questo autunno “rispettoso” dell’estate, che bussa piano e non è invadente, lasciandoci il giusto tempo per metabolizzare tutto e poi ripartire… siamo già un po’ ripartite, in fondo… e tu partirai davvero molto presto! E l’autunno romano saprà accoglierti… e mentre gli alberi si tingeranno di giallo sempre di più e noi raccoglieremo foglie secche da mettere nei set fotografici, una battuta e uno sguardo ci faranno tornare su quel dondolo, o su uno scoglio appuntito o sul sellino della bicicletta, ridendo complici…
      Lanciarci in quello che verrà mi sembra un ottimo proposito del Capodanno settembrino… troveremo anche un nuovo brindisi da fare, magari con un vinello dolce che accompagna le cocotte… 🙂
      Il “mai una gioia” si tingerà di lilla e di viola, ahaha!

  • Anna

    27 Settembre 2015 at 23:08

    “Adesso che mi prendo per mano”…

    Qualsiasi cosa voglia dire… Qualsiasi cosa tu abbia chiuso in valigia…
    Qualsiasi cambiamento ti spinga ad andare fino in fondo…
    Prenditi per mano con la consapevolezza che te lo devi… e te lo puoi concedere: perché sei una bella persona.
    Delicata e gentile come quest’autunno, ricca come questa stagione che regala tavolozze di
    colori e profumi.
    (Ap)poggia le mani su tutto ciò
    che sa darti conforto… e i piedi su un tappeto di foglie che (ricordi?) fanno CROC.
    Ti spunterà un sorriso…
    Anna

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 0:55

      Anna, sì, spunterà… e intanto sorrido a te, come se conoscessi il tuo volto e come fossi qui davanti a me… lo vedrai spuntare proprio, quel sorriso, un po’ timido, a occhi bassi ma anche sicuro, forte, deciso a uscire allo scoperto e a farsi strada… se ogni foglia secca è un ricordo, saprò quale conservare e quale mettere in un cestino di paglia…
      Prendersi per mano è come abbracciarsi… e volersi bene.
      Grazie di cuore, anche oggi, anche stavolta.

      1. Anna

        28 Settembre 2015 at 19:52

        Ritorno stasera, con la lentezza calma e avvolgente di quest’autunno. Rientro nel bistrot per leggere ancora questo post… e per decl-Amare il suo titolo. Che ha il suono dolce di una poesia (ermetica) . Che dice tanto, se non tutto,
        senza giri inutili di parole, senza proclami.
        “Adesso che mi prendo per
        mano” guardo alle mie fragilità e vi scorgo una forza che non
        sapevo d’avere. Mi asciugo lacrime senza vergognarmene.
        Ascolto solo chi mi parla con il
        cuore e non più, invece, chi sparla perché non sa fare altrol
        Come dici tu, è come abbracciarsi e volersi bene…
        E, ora che mi prendo per
        mano, posso dire anche
        “Adesso prendimi per mano” a chi mi fa stare bene.
        …Senti che lo sto dicendo
        proprio qui, proprio ora?!?
        Anna

        1. Francesca P.

          29 Settembre 2015 at 1:14

          Sei tornata per dire frasi… molto mie. Ce ne sono almeno due-tre che potrei aver scritto io. Non ti dico quali sono, secondo me lo puoi intuire da sola… e sì, sento che cosa mi stai dicendo… e tu vedi la mia mano che si tende verso la tua, vero?

  • Ketty Valenti

    27 Settembre 2015 at 23:14

    Eh si dicevo anch’io spesso adolescente che Settembre era il Mese dell’inizio e della conclusione di tutto e lo penso ancora….si ricomincia a Settembre in ogni senso!
    Anche per me l’Autunno arriva placido e dolce e questo è il secondo anno che rivaluto questa stagione che ho sempre guardato un pò di sbieco….ora ne colgo le sfumature….sarà l’incedere degli anni ^.^
    Che ricetta ricca di bontà,colori che ipnotizzano,bravissima….come sempre.

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 1:00

      Mi sento meglio da quando l’autunno mi è diventato simpatico… 🙂 Perchè non mi intristisco più per il suo arrivo, perchè so apprezzarlo e so cogliere i suoi lati belli che prima mi perdevo… ora invece sono così evidenti! Saranno gli anni, forse è vero… meno male che crescere porta anche a queste scoperte e rivalutazioni! 😉
      Grazie, Ketty, un abbraccio!

  • Miky

    28 Settembre 2015 at 0:48

    Tesoro anche per me il capodanno è a settembre.
    Settembre è il mese dei buoni propositi e dei nuovi progetti. E’ il mese in cui faccio il punto della situazione e pianifico e sogno il mio futuro. E’ il mese dell’Autunno… stagione che amo per il suoi colori e paesaggi.
    Ti auguro che questo “nuovo anno” ti porti tutto ciò che desideri per continuare ad andare “fino in fondo”.
    Belle come sempre le tue foto. Non mi resta che provare la tua ricetta.
    Un abbraccio cara Francy.
    Miky

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 1:05

      Miky, è tutto un susseguirsi di stagioni, sia climatiche, sia personali, sia emotive… segnare nuovi inizi sul calendario e dentro di noi aiuta tanto a ri-trovare fiducia, a farsi forza… io ci credo e le parole che ti ho scritto su Facebook le penso davvero… tu fissa il cielo, se lo vedi coperto bussa qui e in qualche modo proviamo a liberarlo dalle nuvole, con la ricetta giusta… 🙂

  • simona mirto

    28 Settembre 2015 at 6:46

    Carissima quanto mi rivedo nelle tue parole… A settembre per me inizia l’anno, così come quando si andava a scuola… Gennaio è solo una formalità… Dopo le ferie di qualche giorno è come un proseguimento dell’anno e non l’ho mai vissuta come nuovo inizio. Le foto sono straordinarie sembra di sentire il profumo delle prugne unito a quello del cioccolato :*
    un caro abbraccio Francy:)

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 10:45

      Ciao Simo! A settembre fa anche meno freddo rispetto a gennaio, lo preferisco anche per questo… sono ancora attiva e non sono entrata in letargo come una gatta-marmotta! 😀 Magari il nuovo anno che è appena iniziato, eheh, vedrà anche un nostro incontro, finalmente… io ci spero! 🙂
      Grazie mille, un abbraccione a te!

  • Lorenza

    28 Settembre 2015 at 9:05

    Per una che è maestra ,è più che ovvio condividere con te il fatto che il vero inizio d’anno è a settembre!Che poesia in questo post!Da provare la tua ricetta!
    Grazie!

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 10:55

      Sì, chi ha un lavoro legato al mondo della scuola lo sa bene… e proprio in questo periodo servono più energie per ricominciare bene, quindi puoi raddoppiare le dosi e preparare più dolcetti! 😉
      Grazie, Lorenza, buon anno tra i banchi!

  • damiana

    28 Settembre 2015 at 10:01

    E questo autunno delicato e mai prepotente,riporta le tue parole leggere e piene di significato.Mi sono mancate,forse perché in ognuna mi ci ritrovo,forse perché sanno descrivere attraverso le immagini che disegnano…la stretta sui fianchi è dolce e sensuale,i love you!Le foto sono dei quadri e quindi mi metto comoda come l’autunno e assaporo clafoutis e parole!

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 10:59

      Damiana, sono contenta che abbia notato la frase sui fianchi… avevo anche scritto “come un amante appassionato” ma poi ho voluto fosse sottinteso… il senso è di una stretta forte, come quando non vogliamo far andare via qualcuno o qualcosa, quando non siamo pronti a farlo, quando non si vuole il distacco… e tu hai colto bene!
      Grazie per le bellissime parole e anche per aver condiviso su FB il post, puoi accomodarti quando vuoi qui, c’è sempre così tanto da dire e raccontare… e assaggiare! 🙂

  • Maddy

    28 Settembre 2015 at 10:03

    E’ strano come a tante di noi faccia quest’effetto l’autunno, anche per me significa un nuovo inizio, lo vivo proprio a questa maniera, si chiude l’estate che porta con se sempre tanto colore e si entra in una stagione ancora bellissima…ancora colorata…ancora piena di frutta e verdura, ma nuova…Alzarsi presto la mattina, preparare i ragazzi, portali a scuola e poi via a fare le solito cose, per me non è affatto male, ci sto bene nella routine, sono una tipa abitudinaria e mi piace così….Come mi piace sentirti così piena di voglia di fare, attiva e decisa! Brava Francy, ti abbraccio e ti saluto forte forte!

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 11:07

      Sì, è proprio tutto come dici tu… ci aspetta tanto colore e tanto calore, lo stesso che catturi nelle tue foto! Ed è un “nuovo” accogliente, rassicurante da un lato perchè si torna alla vita di sempre, ma eccitante perchè non sappiamo mai cosa ci porterà il vento che fa staccare dagli alberi le foglie… amo anche il lato malinconico dell’autunno, io, ma questo è scontato per le anime vintage! 😉
      Sì, la voglia di fare – e sperare – non manca mai… e non deve mancare mai… quindi let’s go! 🙂

  • saltandoinpadella

    28 Settembre 2015 at 10:04

    Ho visto che tue cocotte e ho pensato “ommioddio non ho mai fatto un clafoutis a cioccolato!!!”. A pensarci mi sembra impossibile ma è così. Come al solito i tuoi post sono poesia, incantano come una musica suadente e lontana che ci rapisce

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 11:13

      Era la prima volta anche per me, sai? Sono stata colpita dalla foto del libro della Hay, quel marrone mi ha trasmesso una bella sensazione di autunno… e non ho resistito, le prugne dovevano finire dentro una torta da credenza e invece… eccole lì!
      Grazie mille, Elena… hai visto, anche Ulisse era rapito… ma dalla frutta! 😀

  • Margherita

    28 Settembre 2015 at 10:53

    Qualche giorno fa seduta (seduta!) ad un café con un caro amico turco commentavamo quanto sia bello settembre, entrambi convenivamo che é un mese pieno d’energie e buoni propositi. Saranno forse i colori caldi a renderlo così carico d’energia? Io credo di si. Qua in Canada settembre é un mese sacro. Sappiamo bene che quando l’ultima foglia d’acero sarà caduta ci sarà tempo soltanto di chiudere bene le finestre e prepararsi alla prima neve, ma nonostante questo c’é una vera e propria processione nelle campagne per ammirare lo spettacolo dei colori degli alberi nel silenzio più assoluto. Mi piace l’abbinamento del tuo clafoutis… le prugne per non lasciare andare via l’estate, il cioccolato per dare il benvenuto alla stagione più fredda…

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 11:17

      Tu, un cafè canadese, un amico turco che chissà quante storie ha da raccontare, queste riflessioni sulla nuova stagione, l’immagine dell’acero e della campagna… che bello, ho subito visto nella mia mente un cortometraggio o una foto di questo momento! 😉
      Resta ancora un po’ seduta, giusto il tempo di arrivare con una cocotte tutta per te e di chiacchierare un po’… sarà il tuo primo autunno in tre, ne avremo da parlare… 🙂

  • Rebecka

    28 Settembre 2015 at 11:09

    Poche certezze e tutte custodite nel cuore della propria casa, nella pancia, con tutte le emozioni.
    Amo i tuoi ritorni, le tue sicurezze e quei sogni che intravvedi lì, in fila.
    Felice Autunno!

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 11:19

      Pochissime certezze ma importanti, solide, profumate, radicate… e spesso è quel poco a rappresentare il tanto, ormai lo abbiamo capito ed imparato…
      Felice di essere inconsapevolmente un po’ celtica nell’anima e quindi ancora più vicina a te… l’altalena questa volta la piantiamo accanto a un albero di prugne, che dici? Così quando ingialliranno le foglie le raccoglieremo come quei sogni che non devono cadere…

  • barbara @ Pane&Burro

    28 Settembre 2015 at 11:27

    ci sono frasi in questo post che mi toccano da vicino e in profondità (di quelle che ti fermi un momento senza fiato) e che vorrei tanto aver scritto io.
    e forse un giorno, lo farò (quando “andare fino in fondo” non farà più tutta questa paura).
    e le foto, le foto.. hanno una luce e una sfumatura diversa che mi piace tanto, che si accompagnano perfettamente a questa nuova te..

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 11:33

      Barbara, ecco, un po’ senza fiato mi hai lasciato anche tu… spesso le nostre parole restano dentro ma vivono, si esprimono attraverso quelle di qualcun’altro… prima viene la consapevolezza, poi il coraggio e poi ancora la grinta di scacciare via la paura… e quando ci si riesce, beh, quella “nuova me” esce forte, più forte di prima… e con una forza che no, non pensavamo di avere… una forza che contiene anche fragilità e insicurezze ma è luminosa, appunto, piena di quella vita che vuole esplodere…

      (ti direi che una chiacchieratina in privato ce la possiamo fare, quando vuoi…)

  • silvia

    28 Settembre 2015 at 12:40

    Che bella questa immagine dell’autunno che accarezza l’estate, senza essere scontroso con lei, ma lasciandole ancora un po’ di spazio. E mi piace anche questo “lasciar che le cose vadano con calma, con il loro ritmo” perchè bisogna poterle apprezzare a pieno, assaporarle per bene, senza fretta, ma con tutto il tempo di cui abbiamo bisogno. E la Franci che si prende per mano è l’espressione della voglia di essere più consapevoli delle proprie conquiste, e di volersi sfidare in nuove emozioni! E ci lasci accompagnare con immagini che parlano da sole, che ogni volta si arricchiscono di sfumature, dettagli e luce. E a proposito di Julie & Julia…io che ancora non ho visto il film, sto leggendo per la prima volta il libro, per poi vedere finalmente questo film!! …e comunque, è così, la cucina ci restitutisce sempre il conforto di cui abbiamo bisogno, altrimenti non ci farebbe stare così bene!…a presto!!

    1. Francesca P.

      28 Settembre 2015 at 14:05

      Silvia, l’autunno quest’anno, fino ad ora, mi sembra un uomo gentile un po’ all’antica… 🙂 Mi piace come si sta comportando, ha capito che abbiamo bisogno di approcci lievi e lenti per salutare l’estate… mi distacco da lei sempre con un velo di tristezza, perchè è la stagione della Spensieratezza e vorrei che durasse di più… settembre prima mi era “ostile” per questo, ma nel tempo si è trattato di cambiare solo punto di vista: non toglie nulla ma anzi porta, non cancella ma anzi arricchisce… è come un nuovo libro e speriamo che la storia che racconterà ci piacerà! 🙂 Tu finisci il tuo, mi raccomando, così ti godrai presto il film e non ho dubbi, ti colpirà molto… avendo già un blog, poi, lo “sentirai” ancora di più!
      Un abbraccio dolce come te…

  • Monica

    28 Settembre 2015 at 16:55

    Io sto amando sempre più questo mese, e questo autunno.
    Non amo il freddo, e di conseguenza l’autunno per me è sempre stato una buia porta verso di esso, ora invece lo sento come una coperta calda che ti avvolge alleggerendoti dal peso dell’estate, esageratamente ricca di impegni.
    E quindi non posso che far uscire una manina dalla stoffa a quadrettoni per prendere una cucchiaiata di questa deliziosa bellezza!

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 1:17

      Spalanchiamo quella porta, Monica, facendo entrare più luce possibile, luce dorata che scalda tutto, anche il cuore… se ci apriamo all’autunno, l’autunno si apre a noi, ho capito questo nel tempo… e vale per tutte le cose, in fondo: se doniamo sorrisi, i sorrisi tornano indietro… specialmente tra persone che si capiscono come noi! 🙂

  • MARI

    28 Settembre 2015 at 18:49

    Hai ragione! questo autunno è entrato nelle nostre case in punta di piedi, regalando ancora giornate soleggiate e pare strano trovare al mercato frutta prettamente autunnale.
    bellissime foto! brava come sempre! <3

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 1:21

      Sì, a volte anche io al mercato guardo i banchi pieni di funghi, indossando una maglietta leggera di cotone, chiedendomi in che mese siamo… e in frigo ho ancora delle pesche, accanto ai fichi e all’uva, pensa te! 🙂
      Grazie, un bacio!

  • Simo

    28 Settembre 2015 at 19:02

    …lo ammetto non amo molto l’autunno…anzi non lo amo quasi per nulla direi. Però se arriva così, dolcemente, e piano piano…beh, riesco di più ad accettare i cambiamenti che porta nel clima, nel mio umore e nella mia vita.
    Anche per me questo è il tempo dei bilanci, delle nuove sfide, del “proviamoci”..del mettere nero su bianco i pensieri e i desideri, per cercare di realizzarli e di renderli vivi e reali.
    Un dolcino come il tuo è perfetto per una merenda fra amiche…peccato essere lontane, mi sarebbe piaciuto venirti a trovare, sai?!!
    Un abbraccione

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 1:23

      Il tempo dei bilanci lo conosco bene… non salta mai una stagione, è un appuntamento fisso… è inevitabile per me tirare le somme di cosa ho vissuto, ogni tot, facendo una lista delle cose da tenere, di quelle da cancellare e di quelle da cercare in futuro, lottando per averle!
      Sarebbe bello davvero fare merenda insieme, Simo… io dolce spetta a me, ma al tè pensi ovviamente tu dato che ne fai vedere di buonissimi sul tuo blog! 😉

  • Manuela

    28 Settembre 2015 at 20:49

    Finalmente mi siedo, posso dedicarti il tempo che ti meriti, eprchè è questo che conta.
    Il tempo, che sia estivo o autunnale, che da rosso sfumi fino al viola più intenso, abbiamo bisogno di trovare il tempo per noi stesse, di vederci riflesse in questa nuova luce e non avere paura di quello che vediamo.
    Le foto sono splendide, sai che queste tavole mi avrebbero conquistata vero? 😉 Così come le sfumature delle prugne che si tuffano dentro ai colori più cupi.
    A me piace un sacco quest’autunno che bussa piano, ti lascia il giusto spazio per non sentire l’aria fredda sotto la maglia leggera…e poi sai che ti dico? Se vuoi per mano ti ci prendo anch’io e cammino un po’ con te 🙂

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 1:30

      Conta che quel tempo scorra tra le mani senza scivolare via. Conta che le distanze tra noi sono frolla che si sbriciola facilmente. Conta che siamo in continuo movimento e mutamento, alla ricerca di quel qualcosa di stimolante che rappresenti un nuovo traguardo. Conta che il cammino, fatto con la compagnia giusta, è molto più piacevole. E se pioverà fa nulla, ci ripareremo sotto un grande albero…
      Quelle assi vissute le ho rubate per strada, mi sono sentita una ladra davvero fiera! 😀 Ricordo che le prime tavole rustiche le ho apprezzate proprio grazie a te… e adesso le sento così tanto anche mie…

  • zia Consu

    28 Settembre 2015 at 20:53

    Che bello sentirti tornata a casa e con questa ritrovata sicurezza e positività 🙂
    Adoro quest’impasto e con le prugne deve essere una delizia 🙂
    Un abbraccio e felice settimana, grazie x essere passata a salutarmi <3<3<3

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 10:46

      Tornare a Casa ha vari significati… e spesso non è solo qualcosa che si fa fisicamente, finite le vacanze, ma qualcosa di interiore… una Casa che può essere la stessa ma apparire nuova… come da riarredare, anche emotivamente! 😉
      Quando vuoi impasti “coccolosi”, vienimi a trovare, Consu!

  • m4ry

    28 Settembre 2015 at 21:42

    Si, direi che continuiamo ad essere in sintonia…anche io ho definito questo momento il mio capodanno…anche io, nonostante tutto, non ho paura. Tra alti e bassi, voglio vivere…e che vita sia, fino in fondo, sempre e comunque…e voglio credere che alla fine tutto, ma proprio tutto andrà bene…allora, sai che ti dico ? Anche io mi prendo per mano…
    Meraviglioso questo clafoutis.
    Un bacione grande <3
    p.s. c'è un'altra canzone che mi è entrata dentro in questo periodo, Attenta, dei Negramaro…

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 10:49

      “Tra alti e bassi voglio vivere… e che vita sia, fino in fondo”… Mary, sembra il verso di una canzone, una di quelle che ascolteremmo ad alto volume insieme e che poi scriveremmo nei nostri blog! 😉 Ed è proprio così… sottoscrivo il pensiero e soprattutto la sensazione che c’è alla base…
      Amo i Negramaro e adesso vado a sentirmi bene “Attenta”, non le ho dedicato ancora il giusto ascolto ma mi fido ciecamente del tuo consiglio! 🙂

      1. m4ry

        30 Settembre 2015 at 12:27

        <3

  • Simona Stentella

    29 Settembre 2015 at 5:54

    Sembra che tu mi legga nel pensiero….non hai idea di quante volte ho ripetuto a chi mi sta intorno che per me capodanno è ora!!! Ti adoro!!!

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 10:50

      Allora muniamoci di stelline, file di luci colorate, piccoli addobbi per la casa e… brindiamo al nuovo anno, ahaha! 😀
      Un abbraccio e un sorriso, Simo, ricambio quello che mi hai regalato!

  • Simona – Biancavaniglia

    29 Settembre 2015 at 15:47

    Franci come ti ho scritto anche da me, io avrei voluto accogliere con più lentezza l’autunno. Però è una stagione che amo, non vedevo quasi l’ora di passare dal caldo afoso a questa temperatura più fresca, anche se ancora molto mite. Tu ci stai traghettando dolcemente dall’estate all’autunno, senza traumi, e questo mi piace <3
    Adesso voglio solo affondate il cucchiaino nella tua cocotte, e godermi questo clafoutis al cacao *_*

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 21:36

      Io per la prima volta, stasera, ho messo i calzini e ho lasciato nell’armadio le infradito per camminare per casa… a piccoli passi sta arrivando la stagione più piena, la sentiremo ogni giorno di più e ci godremo tutti i cibi e i colori che ci porterà! E tu potrai fare tanti altri collage e collezionare tante altre ricette! 🙂
      Affonda pure, ci sono tre cocotte, vai di cucchiaino!

  • Peanut

    29 Settembre 2015 at 17:55

    Io l’ho sentito irruento, invece, questo autunno; da un giorno all’altro alle 19 era già buio, sul letto si è aggiunta una coperta e i calzini sono tornati a farmi compagnia anche nelle ore notturne. Sono io che cerco di rincorrere ogni raggio che riesce a fendere le nuvole e arrivare da me per darmi ancora quel poco di tepore che mi dava sicurezza e pace. Vivo sempre piuttosto male l’arrivo della stagione autunnale e quest’anno, nonostante l’estate non certo tollerante che abbiamo avuto, non faccio eccezione. E forse l’ho sentito ancor di più il cambiamento quest’autunno, perchè come dici tu è questo il vero Capodanno, quando tutto ricomincia o comincia. E qualche volte semplicemente non ricomincia. Spero solo che sia tempo anche di nuovi inizi e non solo di capolinea:)
    Una cosa che avrebbe potuto rendermi questo cambio di stagione un po’ più sopportabile sarebbe stata la possibilità di riaccendere il forno senza il rischio di squagliarmi, possibilità ancora remota dato che il forno giace irriparato ormai dalla primavera. Sono tante le cose da fare qua a casa e spero che presto troveremo il tempo anche per lui: ho un bisogno fisico che sotto alla copertina che mi accompagna sul divano, nella mano che non regge la tazza di tisana, ci sia anche un dolcetto confortante in cui affondare il cucchiaio. Meglio ancora se c’è il cacao ^_^

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 23:07

      E’ vero, sorellina, qualcosa a volte non ricomincia. E viene da dire anche “purtroppo”, eh. Ma il nuovo non dorme mai, non entra in letargo e non si nasconde nel buio che scende sin da pomeriggio… lui sta lì, in ogni stagione, climatica e di vita, pronto ad avvicinarsi come un gatto in cerca di carezze… un tempo pensavo che le cose belle e le novità arrivassero solo in primavera o in estate, ma invece no, anche autunno e inverno possono far da scenario a colpi di scena, sorprese, cambiamenti, sorrisi inaspettati… vedrai, tornerà anche il forno e l’umore migliorerà nettamente appena potrai usarlo a regime pieno, perchè le grandi gioie si nascondono nelle piccole cocotte e sotto quella copertina metto i piedi anche io, così ce li scaldiamo vicini… 🙂

  • Sara e Laura Pancetta Bistrot

    29 Settembre 2015 at 21:05

    Stavolta non è l’alba…^^ fuori è già completamente buio eppur son solo le 9 di sera. Quello che manca dell’estate è la luce continua…colazione, pranzo, cena…quel senso energico dei raggi che ti pettinano i capelli mentre ti godi lo scorrere delle ore. Eppure va detto che anche questo buio ha qualcosa di confortante, le imposte che si chiudono e le luci che si accendono nelle case a smorzare l’idea di coprifuoco e quella pigra mollezza che accompagna Settembre. Anche per noi è “Cocotte time”..ci piacciono, ci piacciono, ci piacciono! Ci serviamo dai cereali alla mattina fino allo zabaione la sera…e quindi per gustare questo meraviglioso clafoutis di confine portiamo anche un po’ delle nostre cocotte da riempire di chiacchiere (ps tra l’altro siamo curiosissime di come è andata a Venezia!!), scambi di ricette, frutta viola e progetti! Intanto stasera filmetto relax: “per incanto o per delizia” e un po’ di magia culinaria brasiliana tra le strade di Bahia e Frisco! Buona serata gatta!!!

    1. Francesca P.

      29 Settembre 2015 at 23:44

      Sì, la luce forte manca a me… e l’unica cosa che mi “consola” è godermi il tepore della casa e riempire il tardo pomeriggio o la sera cucinando, sfogliando ricette, dedicando tempo alla mia/nostra passione… cucinare con il buio fuori mi dà idea di intimità, quando sento i rumori del traffico in lontananza sono contenta di essere nel mio nido, a divertirmi, a creare, a sperimentare… 🙂 E poi sì, autunno vuol dire anche tanti filmetti da vedere sul divano con maglione e calzini pesanti… e amici pelosi accanto o bimbi bellissimi! 🙂
      ps: il “Cocotte time” è appena iniziato, c’è chi scalda i motori e chi il forno, ehehe!

  • Antonella

    30 Settembre 2015 at 8:49

    Sicuramente il post che mi piace fra gli ultimi, perché finalmente hai consapevolezza che cambiare si può e non è detto che non sia un aspetto positivo. Ed è proprio tua la citazione cinematografica, la tua prima passione mai tramontata. Buon Capodanno autunnale amica mia! Con questo dolcetto niente male 🙂

    1. Francesca P.

      30 Settembre 2015 at 13:49

      I cambiamenti sono spiazzanti, in qualsiasi direzione vadano… però sono convinta che abbiano grandi potenzialità e che possono farci mettere in discussione o in gioco, temprandoci e facendoci andare avanti… sai che sono Leonessa combattiva, segno infuocato come te, cara Anto! Poi c’è chi cambia vita, lavoro, fidanzato, casa… a ognuno il suo! 😉
      ps: tra le cose che ti devo raccontare, c’è anche come sono arrivata a quella frase del film, chi me l’ha “donata”…

      1. Antonella

        5 Ottobre 2015 at 13:12

        Segna tutto che dobbiamo concederci un pomeriggio di chiacchiere infinito, tra the e biscottini! Un abbraccio

  • Ileana

    30 Settembre 2015 at 12:46

    Io amo profondamente le stagioni fredde, per questo vivo l’autunno come una vera e propria rinascita, improvvisamente torno ad essere più viva, creativa, i sogni si risvegliano e vivo tutto con più serenità… Al contrario non ho mai amato Capodanno, i festeggiamenti, preferisco la bellezza naturale di Settembre per ricominciare e aggrapparmi ai sogni, mentre continuo a camminare in campagna 🙂
    ..e hai così ragione, tra le tue parole ritrovo me stessa…

    C’è ancora una cocotte per me? :*

    1. Francesca P.

      30 Settembre 2015 at 13:53

      “Rinascita” è una parola bellissima. L’associo alle gemme, alla campagna, alle emozioni, ai risvegli di ogni genere, alle nuove consapevolezze. E’ come destarsi dal torpore, come ri-aprire gli occhi, come accorgersi nuovamente di tutto quello che c’è, dentro e intorno a noi. Quindi, Ile, rinasciamo anche noi insieme alle stagioni… prendiamo per mano noi stesse e anche questo autunno! 🙂
      (anche dovessero finire le cocotte, per te ne preparerei subito subito altre!)

  • Elena

    30 Settembre 2015 at 13:21

    Eh si anche per me settembre è il tempo dell’inizio, ho fatto progetti nuovi che spero di mantenere e sono ritornata sul blog dopo mesi di abbandono… E’ tempo di rinascita, qui l’autunno con i suoi freddi e le sue pioggie è già arrivato ma io adoro questo tempo, camino acceso la sera, il buio che arriva prima, il forno ch si accende…. Magari per sfornare queste meraviglie, gustose succose e golose! Un abbraccio mia cara!

    1. Francesca P.

      30 Settembre 2015 at 13:56

      Mi piace che anche tu, Elena, usi la parola “rinascita”… sai che credo di partire da lì per un prossimo post? Perchè la scrivo (e la sento) da qualche mese, ora la leggo anche nel commento tuo e di Ileana che ti ha preceduto e credo sia bellissima questa energia vitale di rinnovamento che prende tante di noi… 🙂
      E ti dirò, non amo il freddo ma l’idea di combatterlo con il camino mi piace assai! E dopo cena, ovviamente, un buon libro… 🙂

  • Daniela

    30 Settembre 2015 at 14:18

    Eccomi Franci, te lo ridico anche qui quanto mi fa piacere sentirti così positiva e piena di energie, pronta ad un nuovo inizio, in sincerità sono le parole che vorrei far uscire anche dalla mia bocca (testa).. ci facciamo forza l’una con l’altra che dici? C’è una canzone di Brunori, (me lo avete fatto conoscere tu e Manu) che dice: Si può nascere un ‘altra volta, poi rinascere un’ altra volta se ti va… 🙂 ..a presto!

    1. Francesca P.

      30 Settembre 2015 at 20:23

      Dani, certo che ci confortiamo, sproniamo, incoraggiamo, consigliamo, sosteniamo e tutto quello che si può fare anche a distanza… 🙂 Io mi dò la carica da sola, a volte, mi auto-dedico parole così per scalare con più forza le montagne… e se in cuffia ho la voce di Brunori, ancora meglio! Certo che si può rinascere… e non c’è un limite, questo il bello…
      Ti abbraccio stretta!

  • Melania

    30 Settembre 2015 at 15:54

    Quando si dice esser in sintonia! Ognuno accoglie l’arrivo di questa stagione a modo proprio. Tu le prendi la mano, io invece mi lascio cullare dolcemente. Tu cammini al suo fianco io invece indosso scarpe nuove e corro con lei.
    Sono felice di sentirti così positiva, felice che al tuo fianco camminino novità, sapori nuovi e perché no mescolati a vecchi ricordi. Non è facile cambiare. Occorre forza e coraggio, ed in questo post io la sento e il cuore si riempie di gioia per te!
    Bellissimo questo dolce così come le tue foto! Hanno i colori che piacciono a me.

    1. Francesca P.

      30 Settembre 2015 at 20:26

      Prendersi per mano e cullarsi sono due azioni molto vicine, complementari… e c’è il momento del camminare lento, osservando il panorama, e quello del momento di corsa, quando si vuole raggiungere subito quello che si desidera… facciamo così: la prima che si ferma ad una sosta aspetta l’altra per fare due chiacchiere! 🙂
      Non è facile cambiare, è vero. Non è per niente facile. Ma a volte, come per magia, sembra diventarlo… quando avviene uno scatto in più. E spero che questo scatto arrivi da Roma fino alla Sicilia o viceversa…
      Grazie per il tuo “calore”!

  • Tatiana

    1 Ottobre 2015 at 8:33

    Il clafoutis è una di quelle coccole perfette per la stagione che stiamo vivendo, quando anch’io un po’ mi prendo per mano e vivo con un po’ di ansia, ma con più calma… abbandonati i pomeriggi di mare sotto il sole cocente ho il tempo per entrare in cucina, rimettere a posto un po’ il caos tra le pentole della mia vita e tagliare, impastare, annusare e assaggiare. Nel frattempo dalla finestra che dà sul bosco vedo i colori cambiare, il primo vento che sferza gli alberi perché quassù è già quasi inverno, una nuova stagione che porta nuove preoccupazioni ma che me ne ha tolte delle altre e allora so che anche ai fornelli posso apportare dei cambiamenti che mi possano accompagnare nel quotidiano, così… prendendomi per mano!
    Ti abbraccio!

    1. Francesca P.

      1 Ottobre 2015 at 11:35

      “Tra le pentole della mia vita” si può chiamare un film o un libro, sai? 😀 Quante storie, quanti segreti, quanti sorrisi, quante scoperte ci sono sotto ai coperchi, tra i fuochi accesi, tra l’intimità di una stanza che rappresenta per noi molto di più… il nido per ogni stagione, per ogni fine e ogni inizio, dove tutto ri-comincia e ri-parte ma anche dove il tempo si ferma e si trattiene…
      Dai fornelli alla quotidianità di tutti i giorni, la nostra evoluzione procede così… e cambiamo noi insieme al paesaggio e al colore delle foglie, ma le parole, le nostre amate parole, ci terranno sempre compagnia… e continueremo a regalarcele, a vicenda! 🙂

  • Francesca

    1 Ottobre 2015 at 17:27

    Lo sai che ho sempre pensato anch’io che il calendario fosse sbagliato? Settembre e il suo trasformarsi da estate ad autunno, il suo passare dalle magliette alle giacche e sciarpe, il suo iniziare scalzo e finire con calzettoni a righe ha sempre segnato un passaggio importante: per me le cose ricominciano adesso 😉
    Mi piace il colore, mi piace il profumo, mi piace il sapore di questa ricetta che mescola estate e autunno. Così, mentre ispirata me ne vado in cucina ad affettare e infornare la zucca (non scherzo, l’avevo già in mente, ma ora DEVO andare a cucinare, perchè hai ragione, è un gran conforto!), prendo con me un paio d’immagini, te le rubo perchè mi piacciono da morire e mi sembrano molto adatte 😉 Tavole di legno ammaccate ma vive e gusci di noce da rompere: perchè no? E’ così che mi sento e vorrei riuscire a rompere quel guscio! Devo provarci, ma intanto preparo la zucca per i muffin e faccio un salutino ad Ulisse 🙂
    Buon fine settimana Franci

    1. Francesca P.

      1 Ottobre 2015 at 20:46

      Io ho sempre pensato che le stagioni sono quelle che sentiamo dentro e quindi il calendario è solo un pezzo di carta… a me capita di sentire caldo in pieno gennaio, se il cuore o l’umore sorride… quindi, Fra, facciamoci da sole le nostre personali previsioni del meteo, decidiamo come vogliamo approcciarci a questo autunno! Certo, le albicocche ora non si trovano ma di arancione c’è la zucca, no? 🙂 Come l’hai cucinata? Sarebbe bello una volta fare uno scambio: vengo io a mangiare e assaggiare da te… e fammi trovare un bel cestino di noci, così ti aiuto a rompere quel guscio… vedrai, in due è più facile e divertente…

      1. Francesca

        3 Ottobre 2015 at 16:46

        Al forno e poi, ancora calda, infilata nell’impasto dei muffin! Sono venuti cremosi cremosi e sono finiti in un attimo 😉
        Sono sempre disponibile a scambi culturali 😉 e il cesto di noci c’è, ti aspetto!!! 🙂

        1. Francesca P.

          4 Ottobre 2015 at 15:24

          Uh, che buoni i muffin alla zucca! Li volevo provare da tempo, anche solo per mangiare delle pallette arancioni golose! 🙂

  • Valentina

    1 Ottobre 2015 at 19:59

    Che bello leggerti di nuovo, sono stata un po’ assente e mi sei mancata! Prenderci per mano.. dovremmo farlo sempre e non dimenticarcene mai.. io forse ho imparato tardi ma, come si dice, meglio tardi che mai, no? 🙂 Amo l’autunno, amo tutto ciò che è lieve e delicato come il suo incedere quest’anno. Foto stupende e un clafoutis che è una delizia, da provare assolutamente <3 Ti stringo forte Francy, un abbraccio grandissimo :**

    1. Francesca P.

      1 Ottobre 2015 at 21:03

      Certo, Vale, siamo sempre in tempo… e spesso aiuta anche stringere mani virtuali ma reali e vere che ci possono dare forza o fare compagnia! 🙂
      Spero che questo autunno sia pieno di mele belle come le tue, che saprebbero come renderlo più dolce e soffice… e speriamo abbia anche il colore della salsa mou, oltre al marrone del mio clafoutis, un buon mix! 🙂
      Un abbraccio forte e… bentornata, mi eri mancata anche tu!

  • Claudia

    2 Ottobre 2015 at 8:54

    Ecco, le stesse prugne le ho appena tirate fuori dal frigo, per fare colazione tra poco, dopo il secondo caffè. Certo, elaborate alla tua maniera mi piacerebbero ancora di più, ma per ora mi devo accontentare 😉
    Hai descritto all perfezione l’arrivo dell’autunno, con una poesia che solo tu sai avere. E mi ci sarei riconosciuta se fossi venuta a leggerti domenica sera, al momento giusto, perchè ora invece, almeno qui, l’autunno sta dando dei gran ceffoni all’estate, tutti insieme, inaspettatamente. E io indosso malinconia e una felpa più pesante.
    Un abbraccio!

    1. Francesca P.

      2 Ottobre 2015 at 10:45

      Le prugne sono l’ultima mano tesa dell’estate… appena le finirò (me ne avanzano giusto 3-4…) mi concentrerò su zucche e vellutate perchè anche a Roma il clima è cambiato e da ieri, sul letto, è apparsa anche la coperta! “Indossare malinconia” è una frase molto bella… vedi che sai essere poetica anche tu, Claudia? 🙂 Io la indosso come una sciarpa di lana fatta a mano, ben arrotolata intorno al collo, che sappia stringermi e coccolarmi… e le cocotte per me hanno la stessa funzione!
      Un abbraccio a te e buon ottobre… sarà un mese importante, dai dai, si lascerà ricordare e il vento che porterà non sarà solo freddo ma anche rigenerante perchè nuovo…

  • Annalisa

    2 Ottobre 2015 at 22:09

    Hai ragione! Anche per me è cosi’, l’autunno mi rilassa e mi ricarica.
    Buonissima ricetta e bellissime foto! 😉 Buon week

    1. Francesca P.

      4 Ottobre 2015 at 15:25

      Se noi l’accogliamo a braccia aperte, lui abbraccerà noi! Anche con le stagioni è questione di apertura e scambio reciproco di simpatia… 🙂
      Grazie mille!

  • ConUnPocoDiZucchero Elena

    3 Ottobre 2015 at 5:59

    devi prenderti per mano e portarti ad occhi chiusi e lentamente verso ciò che il domani vuole per te e che tu in parte devi ancora scoprire: perchè è vero che uno il futuro se lo costruisce, ma è la sorpresa per l’inaspettato che rende l’ignoto accattivante e degno di essere vissuto senza timore. Soprattutto ae a viverlo è una gatta come te, che hai tante vite da spendere e occhi felini per guardare ogni angolo di mondo..scovando bellezza, lentezza, colore e sapore. Il tutto mixato ad una giusta dose di zucchero e burro: perchè ci vuole un equilibrio. Sempre.
    Ti abbraccio forte

    1. Francesca P.

      4 Ottobre 2015 at 15:29

      Elena, che bel commento mi hai lasciato… è molto “giusto”, sono riflessioni/pensieri che ho costantemente in questi giorni e mi hanno fatto compagnia anche nel weekend…
      Io l’ignoto lo aspetto, sbirciando da dietro la porta con il musetto, come fa Ulisse quando scruta situazioni e persone un po’ da lontano… e poi è pronto a fare un passo e avvicinarsi, se sente odore di cose buone… e non solo per il clafoutis, eh! 😀
      Grazie delle tue parole, le raccolgo e le stringo, come stringo te…

  • Chiara

    4 Ottobre 2015 at 16:00

    questa estate mi ha sfiancata nel fisico e nello spirito,fortunatamente sono rientrata più rilassata da una piccola fuga nella verde e pacifica Umbria e mi sto ancora crogiolando nei ricordi,adesso però metto la prima e ricomincio, passami una cocotte che devo carburare…..Buona settimana, un bacione

    1. Francesca P.

      4 Ottobre 2015 at 19:48

      Io sono appena tornata da un weekend in Toscana e dobbiamo ritagliarci più spesso queste fughe nel verde, fanno proprio bene…
      Le cocotte, tra domenica e lunedi, aumentano di numero proprio perchè bisogna ricominciare la settimana… quindi prendi quelle che vuoi, Chiara! 🙂

  • larobi

    4 Ottobre 2015 at 18:07

    in super ritardo arrivo anch’io!!! amo quella frase di “Julia e Julie” , amo l’autunno, amo le tue foto e questa tua ricetta, molto, molto comfort food ;-)!!!è sempre bello passare dalle tue parti…smack!

    1. Francesca P.

      4 Ottobre 2015 at 19:49

      Robi, l’autunno è appena iniziato e il forno sta ancora scaldando i suoi motori prima di viaggiare ogni giorno all’ennesima potenza, quindi nessun ritardo… 😉
      Un bacio a te!

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