UN PIACERE ARANCIONE TUTTO NUOVO

22 Novembre 2015Francesca P.
Blog post

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Io e l’autunno quest’anno ci capiamo come mai era successo prima. Ci scambiamo sorrisi d’intesa e sconfiniamo l’uno nell’altra, prendendo(ci) in prestito qualcosa. 

Fino ad oggi, lui mi ha dato un po’ della sua malinconia, io gli ho dato un po’ della mia luce. Lui mi ha regalato tante inaspettate giornate di sole, io gli ho regalato il mio sguardo curioso. Lui ha indossato un po’ del mio verde, io ho indossato un po’ del suo bordeaux.

Mi osserva in silenzio, appoggiato sull’albero ancora non del tutto spoglio di fronte alla finestra, mentre, seduta sul parquet, costruisco puzzle cercando non tanto l’incastro perfetto, quanto quello giusto. Giusto per me. Adesso.

Quando ho il fiato corto e la salita è più lunga del previsto, si alza dalla panchina ricoperta di ghiande e soffia un colpo di vento sulla schiena, per darmi una spinta. E mi dice in romanesco daje tutta, facendomi ridere.

Mi accompagna al mercato e mi suggerisce quali ingredienti di stagione portare a casa, consigliandomi quelli da cucinare per il blog e mostrarvi, fiero di contribuire alla scelta e di beccarsi magari qualche complimento, dietro le quinte. Ed è soddisfatto dei miei recenti post perchè è molto, molto presente… senza temere l’arrivo dei set natalizi!

Si intenerisce quando vede che all’improvviso smetto di camminare, punto gli occhi verso il basso, mi accuccio e inizio a raccogliere dalla strada foglie su foglie che metto in borsa, dopo un’attenta selezione. Io fingo stupore, ma in realtà so che le ha fatte cadere apposta lui, quelle foglie, in quel preciso punto, per farmi contenta…

Io e l’autunno ci abbracciamo anche. L’ultima volta gli ho buttato le braccia al collo perchè mi ha fatto un bel dono: mi ha fatto riassaggiare e riscoprire i cachi, che avevo lasciato indietro nei miei ricordi di bambina perchè “allappano, mamma, non mi piacciono!”. Ora, invece, li mangio (e li fotografo) con un piacere arancione tutto nuovo…

CONFETTURA DI CACHI, ZAFFERANO E PEPE ROSA

1 kg di cachi maturi

200 g di zucchero di canna

Una bustina da 0,1 g di zafferano in polvere

Pepe rosa (q.b.)

Una mela

Il succo di un limone

Estraete la polpa dai cachi, facendo molta attenzione a togliere le parti bianche, i filamenti, il nocciolo e la buccia.

In una casseruola dai bordi alti, mettete la polpa dei cachi, lo zucchero, il succo del limone, la mela tagliata a pezzetti (con la buccia), lo zafferano e il pepe rosa. Mescolate gli ingredienti.

Fate cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti, mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno.

Per capire il giusto livello di cottura, fate la prova del piattino: mettete un cucchiaino di confettura calda su un piattino e se, inclinandolo, la confettura resta piuttosto compatta, scivolando lentamente e non subito via, significa che è pronta.

Chi vuole una confettura liscia, può usare il miniper per ridurla in purea prima di versarla in vasetti di vetro sterilizzati, da capovolgere fino a completo raffreddamento per creare il sottovuoto.

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*Grazie mille a Marta e Mimma per avermi regalato il cucchiaino vintage!

89 Comments

  • Giulia

    22 Novembre 2015 at 20:13

    Quanto arancione, quanta complicità traspare dal tuo post e quanto bene la ricrea questa confettura! L’autunno è per chi sa guardare senza tristezza indietro, verso l’estate, e con la giusta dose di gioia verso l’inverno e la magia natalizia… insomma, questa è forse l’alchimia della malinconia…

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 20:31

      Hai usato la parola giusta, Giulia… tra me e l’autunno è scattata una complicità particolare e quasi oserei dire che stiamo amoreggiando! 😀
      Rifletterò sulla tua “ricetta” della malinconia, è ricca di spunti che potrebbero farmi da ispirazioni per post futuri… grazie! 😉

  • Anna

    22 Novembre 2015 at 20:14

    …Se fossi l’Autunno ti correrei incontro felicefelicefelice, per tutto ciò che hai detto!

    Una stagione magica…
    La magia dell’autunno è nelle foglie che lastricano i sentieri, nei colori che mutano allegri, nel
    buio della sera con la coperta sul
    divano…
    È nel fuoco che scoppietta sonoro nel camino, a scacciare i brividi
    della solitudine…
    È nell’evolversi della vita che guarda avanti… sospinta da colpi
    di vento, come carezze lievi nei momenti di bisogno.
    Guardiamo le foglie cadere, legando a esse sogni e speranze…
    Perché torneranno, nuove gemme di vita.

    Tu continua a cercare l’incastro giusto, l’intreccio di mani,
    l’incrocio di sguardi, la
    condivisione dei sogni…
    Saprà stupirti ancora l’autunno,
    senza allappare più… ti regalerà colori che scaldano il cuore, umili foglie come star dei tuoi
    set, cachi imperfetti e sornioni
    che si lasciano abbracciare da zucchero e limone, sorridendo
    protagonisti…

    Se fossi l’Autunno sarei fiero di
    averti abbracciata…
    Un abbraccio, cara Francesca…
    Anna

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 21:02

      Tu piaceresti all’autunno, Anna… adesso lo chiamo e gli dico di correre a leggere il commento! 😀
      Gli piaceresti perchè sai cogliere la sua poesia e i suoi lati belli, non ti fai spaventare da quel velo di nostalgia che porta inevitabilmente e hai dato un significato splendido alle foglie! Sai che ne ho raccolte altre, oltre a quelle messe in foto? Le ho messe in un piccola cassetta, al posto dei mandarini… quella sarà la loro casetta per un po’, finchè non si seccheranno del tutto… e le più belle finiranno dentro pagine di libri, a far compagnia a quei petali di cui abbiamo parlato giorni fa! 😉
      Un abbraccio a te… e a proposito di gemme: se fossero già spuntate con le sembianze delle bacche di pepe rosa?!

  • Daniela

    22 Novembre 2015 at 20:37

    La ricetta l’ho salvata subito, appuntandola su un biglietto di carta colorato d’autunno, perchè quelle bacche rosse sono una delle spezie che sento più mie e di cui non potrei fare a meno, mettendole davvero su tutto. Perchè il caco è uno dei miei frutti preferiti e quando l’autunno me lo porta, faccio gridolini di gioia buttandogli le braccia al collo per la felicità. Perchè quando accetto quello che mi regala, senza pretendere nulla in cambio, sa stupirmi col profumo del freddo e del vento che porta racconti lontani.
    E l’arancione mi scalda il cuore e mi scioglie il nodo in gola.

    Il gatto rincorre le foglie
    secche sul marciapiede.
    Le contende (vive le crede)
    alla scopa che le raccoglie.

    Quelle che da rami alti
    scendono rosse e gialle
    sono certo farfalle
    che sfidano i suoi salti.

    La lenta morte dell’anno
    non è per lui che un bel gioco,
    e per gli uomini che ne fanno
    al tramonto un lieto fuoco.

    Ti regalo l’autunno di Gianni Rodari, un’immagine splendida per iniziare una nuova giornata. E ti porto sotto la sciarpa calda e il cappotto rosso.

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 22:00

      Dani, Dani… se mi citi Rodari e scegli questi versi in cui c’è un gatto che mi ricorda tanto Tarallino che salta (o sono io?!) mi conquisti ancora di più!
      Mi viene voglia di organizzare una merenda tutta a base di cachi, che include questa confettura sul pane ma anche panna cotta e torta soffice e dall’impasto un po’ umido! Da mangiare rigorosamente con calma, mentre scorrono ore e racconti lontani che hanno il sapore del pepe rosa: non piccante ma deciso, profumatissimo, aromatico e perfetto per condire tante cose…
      Hai un cappotto rosso? 🙂 Le ragazze che lo scelgono di quel colore mi sembrano dei folletti o dei funghetti e mi piacciono… come te!

      1. Daniela

        22 Novembre 2015 at 22:24

        Un cappotto rosso con il cappuccio accogliente. Chi mi conosce dice che è perfetto per me, chè agli occhi degli amici sono proprio un Folletto.
        Sto raccogliendo le nostre promesse, prima o poi le realizziamo! Tarallino prima o poi ti strapazzo! :3

        1. Francesca P.

          22 Novembre 2015 at 22:41

          Sapevo che eri folletta! 😉 Ci “vediamo” a vicenda solo con l’immaginazione, figurati quando si incontreranno gli occhi veri! Quel giorno io avrò un cappotto viola o verde acqua o a quadretti! 😀

  • Anna

    22 Novembre 2015 at 21:09

    Tutto è autunno in questo bellissimo post!
    E son sicura che riuscirei a mangiare la confettura, mi ispira molto, nonostante il cachi sia l’unico frutto che non mi va proprio giù, e dire che son cresciuta con un albero molto generoso in giardino che ogni anno ne produceva a decine!
    Ma tu sai rendere appetibile tutto, con il tuo stile e la tua eleganza, di parole e immagini!
    Come sempre super brava!

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 22:12

      E’ proprio vero che a volte bisogna dare seconde possibilità e credere nei cambiamenti dei gusti attraverso il tempo, per apprezzare sapori capaci di stupire come fosse il primo assaggio! Dovevi vedere la mia faccia mentre, armata di cucchiaino, ho rimangiato un caco dopo tanti anni… ero scettica e seria, ma appena l’ho gustato un sorriso si è aperto sul viso! Chissà magari la mia confettura farebbe questo effetto anche a te! 🙂
      Grazie, tu sai quanto mi diverto a “creare” idee ogni settimana… è questo il segreto! 😉

  • Marta e Mimma

    22 Novembre 2015 at 21:42

    non so esattamente cosa voglia dire “allappano” eppure credo di aver capito perfettamente, perché è lo stesso motivo per il quale io stessa mi tengo alla larga da questi frutti così arancioni e così “polposi”, dalla consistenza quasi viscida (non me ne vogliano i cachi!!). Che una confettura sia il modo adatto per ingannarmi??
    L’autunno è una delle mie stagioni preferite in assoluto – che poi, per un motivo o per un altro, le amo tutte dal profondo del cuore -, per i suoi colori, le sue temperature, i prodotti del suo orto: broccoli, cavolfiori, funghi, cavolo nero e noci fanno da padroni mentre ancora, specie qui in Sicilia, si trovano ancora pomodorini saporiti e succosissimi. Amo l’autunno perché è imprevedibile, perché un giorno mi costringe a stringermi in un maglione caldo e quello dopo a svestirmene quasi completamente. Amo l’autunno perché ne sento il suo profumo nell’aria, perché dopo un’estate durante la quale il forno ha avuto modo di riposarsi, questo riprende a scaldare la casa, ad inondarla di profumo di pane, profumo d’amore. Il forno si accende ed è tutto in fermento… Amo l’autunno perché è arancione. Vivo.

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 22:23

      Chissà come si dice in siciliano “allappare” o se esiste un termine analogo! E’ quella sensazione strana che il frutto fa nella bocca quando non è ben pulito e non si mangia solo la polpa! Con la confettura risolvi senza dubbio il problema della consistenza, non senti più il viscido ma assaggi velluto! 😉
      Uno dei motivi per cui sto amando tanto l’autunno quest’anno è la sua anima mite… non ci ha dato schiaffi climatici ma carezze e si sa quanto io ami le coccole, anche quando a farle sono le stagioni, ehehe!
      “Il forno si accende ed è tutto in fermento”… bellissima l’immagine, Marta! E’ esattamente così, il forno regala vita, anima la cucina e il suo calore arriva dentro! Un po’ come l’arancione, quando fisso quella coppetta tra le foglie non ho bisogno del maglione e non ho freddo… 😀
      ps: grazie ancora per il cucchiaino, non vedevo l’ora di usarlo!

      1. Emanuela

        7 Dicembre 2015 at 13:46

        Ciaaaooooooooooooo io sono nuova qui a rispondere, ma non nuova nel leggere, seguire e …. addolcirmi con questi meravigliosi commenti.. siete dolcissime quanto questa confettura….
        “allappare” è quella sensazione che quando mangi qualcosa ti fa strizzare gli occhi… qualcosa di ancora non maturo…
        anche una mela verde… allappa.. o una bacca di prugnolo….ti rimane poi quel sapore un po’ pastoso, di bocca asciutta….
        io la provo…. questa bellissima e buonissima confettura…. semplicemente, perché da me non sono amanti di spezie… 🙁
        oh, se tornerò gattina…. a farmi ancora coccolare da una ricetta e dai tanti poetici commenti!
        Manu

  • barbara @ pane&burro

    22 Novembre 2015 at 21:50

    io che invece i cachi li amo da sempre, sono felice di questa tua “riscoperta” e di questa tua luce ritrovata, e attendo con impazienza di vedere qui da te quel cake ai cachi che tu ben sai… 🙂

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 22:34

      Barbara, hai sentito il richiamo dei cachi e sei arrivata, ahaha! 😀 Diciamola tutta: ho preso quei cachi pensando di fare il tuo cake, è stato un acquisto “mirato”… ma quando ero pronta per farlo, mi sono accorta che non avevo le uovaaaa! Lo so, mai essere senza latte, burro e uova, che vergogna, non dovrei ammetterlo ma è così… e quindi, dato che le foto ai frutti erano state comunque scattate, sono andata di confettura! Ma ormai l’appuntamento è preso, va solo concretizzato… come il nostro! 😉

  • Maddy

    22 Novembre 2015 at 21:55

    Come al solito cara Francy, nei tuoi post dici tutto, con parole delicate fai rientrare prodotti, luoghi e sensazioni, ed arrivi più vicino al cuore di qualsiasi preghiera! La scorsa settimana, le giuggiole, oggi cachi, un altro frutto che nella mia cucina in autunno non manca mai! Quest’anno il mio babbo me li ha portati dal solito albero, io l’ho messi in una pentola con le mele per farli maturare meglio, li ho girati e coccolati per 5 giorni prima di ottenere una perfetta ed omogenea maturazione e ieri sera dopo una bella fiorentina me ne sono mangiati ben due!!!!! Ahhhh com’è bella la vita Francy, per noi che ci accontentiamo sempre delle piccole cose….una volta ho provato a fare la marmellata di cachi ma non era bella come la tua…..ti abbraccio forte!

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 22:38

      Sai che non ho mai visto un albero di cachi?! Dici che è un valido motivo per tornare in Toscana, oltre alla tua mitica fiorentina e ad un abbraccio? 🙂
      Sì, adesso anche io mangio i cachi dopo cena, come fosse un dessert, aspetto che siano maturissimi, quasi sfatti (!) perchè li amo dolci dolci!
      Le piccole cose salvano, curano e rallegrano… e chi lo capisce vive meglio…
      ps: se aggiungi lo zafferanno (o la curcuma) vedrai di che bell’arancione verrà la confettura!

  • silvia

    22 Novembre 2015 at 21:56

    Com’è bello questo racconto del tuo autunno Franci, così dolce e complice! Mi hai fatto sorridere ad ogni riga, perchè ci ho letto dentro una rinata amicizia che quest’anno si è fatta proprio sentire, viva e piena di aspetti nuovi e ingredienti da (ri)scoprire! Mi sono ritrovata in molte cose, nel verde che mi accompagna sempre, nel cercare quell’incastro giusto per me “che prima o poi vedrai che arriva”, nel soffio di quel vento che quando ti manca un po’ il fiato, lui respira forte per rimetterti sul cammino! Ho sempre avuto uno strano rapporto con l’arancione, lui che non ha la passione del rosso, ma spintona più del giallo per arrivare ad accendersi, tanto da averlo snobbato per un po’, come è successo per te con i cachi…ma poi guardo la tua confettura e mi rilasso, sento sopra la lingua il pepe rosa che con il suo pizzicorio mi invoglia a prendere più confidenza con le cose messe un po’ da parte! Quando arrivo qui nel tuo angolino ci sono sempre tante cose su cui riflettere e tante da sgranare gli occhi e meravigliarsi ogni volta come fosse la prima volta! buona serata e a presto!

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 23:00

      “Prima o poi vedrai che arriva”… ci diamo una mano a vicenda a fare quel puzzle? 🙂 Sì, arriverà… e l’incastro farà un suono particolare quando il pezzetto giusto si inserirà, sarà tutto naturale, non ci sarà bisogno di fare pressioni, sarà un (com)baciare spontaneo…
      L’arancione non lo indosso quasi mai, forse è presente giusto su qualche sciarpa, ma in cucina sta prendendo il suo spazio tra zucca, carote, peperoni, mandarini e arance! I cachi si aggiungono alla festa in tinta e adesso apprezzo anche la loro consistenza morbida, si sciolgono in bocca…
      Grazie mille della tua presenza affettuosa, sento che la sintonia si rafforza ed è bello scoprire volta dopo volta quello che abbiamo in comune… in primis la voglia di pensare, riflettere e sentire tutto! :*

  • Enrica

    22 Novembre 2015 at 22:16

    Un piacere semplice e buono che scalda il cuore con tanto colore…Francesca questo post è ricco di tenerezza ❤️

    1. Francesca P.

      22 Novembre 2015 at 23:02

      … e chi immaginava che l’autunno fosse anche così tenero e mi trasmettesse questo? 😉
      Grazie come sempre, Enrica, da quando hai fatto quel meraviglioso pane alla zucca la reginetta (fashion) dell’arancione per me sei tu!

  • Margherita

    23 Novembre 2015 at 1:28

    “Caco” suona un po’ cacofonico (appunto) se pronunciato con il mio indissolubile accento fiorentino, anche quando lo leggo nella mia testa… non suona per niente bene, sarà per questo che io li chiamo diòspero? Certo é vero che davanti a cotanta bellezza (indecisa fra quale foto, fra la terza e l’ultima, mi piace di più ) di certo non ci si formalizza. Mia mamma ne ha un albero gigantesco in giardino, le suggerirò questa tua ricetta, mi piace l’accostamenti zafferano-pepe rosa!

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 10:46

      Marghe, in effetti a immaginare la pronuncia “aspirata” toscana mi viene da ridere! Ma senti, in francese come suona? Bellissimo come tutte le parole in quella lingua?! 🙂
      Sono contenta di aver riscoperto questo frutto perchè oltre al sapore buonissimo ho potuto notare… quanto sia bello! Quando la luce batte sull’arancione è come se lo accendesse e il colore diventa così vivo! Proprio vero che tutto può essere nuovo, se visto con occhi altrettanto nuovi…
      Questa confettura mi piace perchè i gusti si fondono bene, sono in armonia, ecco! Spero che tua mamma apprezzerà! 🙂

  • Alice

    23 Novembre 2015 at 6:53

    Oh, io adoro l’autunno!! E i cachi. E le tue foto e le tue parole! 😀
    L’autunno romano ti ha regalato davvero delle bellissime ispirazioni..che meraviglia!

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 10:48

      Di solito la capitale è famosa per “l’ottobrata romana”, ma qui anche novembre è stato molto generoso di luce… e quando c’è la luce anche io mi sento meglio, più carica e più ispirata! E la cucina e le foto ci guadagnano! 😀
      Grazie Alice, un bacio!

  • Francesca Maria

    23 Novembre 2015 at 7:25

    Ha un colore fantastico la tua confettura! 🙂

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 10:49

      Abbinare e rafforzare i colori mi piace molto… e lo zafferano esalta bene l’arancione dei cachi, lo valorizza! Se ami le spezie, ci sta bene anche la curcuma per avere questa tonalità! 😉

  • Francesca

    23 Novembre 2015 at 9:17

    Avevo notato che quest’anno l’autunno ti ha conquistata in modo particolare 🙂 Ma soprattutto avevo notato la presenza di frutti di stagione anche un po’ particolari, dimenticati quasi: sorbe (che mi hanno conquistato), giuggiole e adesso cachi. Qui capita spesso che ad autunno inoltrato, quando ormai gli alberi sono completamente spogli, globi arancioni occhieggino tra i rami, ricordo e promessa. Ricordo del trionfo di colori che è l’autunno e promessa che no, non ci abbandonano, torneranno in un tripudio primaverile, più delicato ma non meno meraviglioso.
    Anch’io difficilmente li mangio, perchè legano, eppure mi piacciono da matti proprio per il loro colore, la loro forma, la loro cocciutaggine nel rimanere ostinatamente appesi a rami altrimenti spogli. Pensa che in cucina ce n’è un cesto pieno in questo momento, frutto di uno scambio tipico di questo periodo: cachi per gambe di radicchio 🙂
    Ora scappo, che la gatta è spuntata sul davanzale e mi guarda perchè la faccia entrare (e poi dovrei prepararmi per andare a scuola 😉 ), ma questa ricetta l’ho già salvata (insieme ad un paio di fotografie): magari, finalmente, ho trovato un modo per mangiare più volentieri i cachi 😉
    Buona settimana Franci

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 15:40

      Fra, la mia idea è di non ripetermi e di farvi vedere sempre delle cose nuove… a parte qualche eccezione, per ogni stagione vorrei valorizzare ingredienti diversi da quelli già usati negli altri anni e quindi la caccia alla novità parte tutte le volte! 🙂 Non pensavo che l’autunno avesse così tanto da offrir(mi) e spero che l’inverno non arrivi subito perchè ho ancora varie ricette da proporre prima di voltare pagina! Lo so, il Natale bussa… ma senti, tu che hai contatti con mondi fatati, se parlassi con le renne e la neve e dicessi di rallentare l’arrivo? 😀
      Io credo che se assaggerai la confettura i cachi ti strizzeranno l’occhiolino senza “legare” (è il sinonimo di “allappare”, vero?) e tu avrai trovato una nuova amica cremosa per fare colazione mentre la gatta fa le sue passeggiate!
      Buona settimana a te, mi piace tanto parlarti! :*

  • Laura e Sara Pancetta Bistrot

    23 Novembre 2015 at 9:39

    Quest’anno l’autunno e soprattutto novembre si è preso la sua bella rivincita, considerato da sempre uno dei mesi più grigi e tristi, ha stupito tutti noi con il suo abbraccio caldo, i raggi di sole che non ha lesinato fino ad oggi…l’inverno deve essersi un po’ ingelosito visto che ieri sera con prepotenza ha gelato tutti i vestiti dell’autunno (le foglie) presentandosi di colpo con 1 grado!!
    In questi giorni, andando in giro con l’auto abbiamo goduto e ammirato tanti alberi di cachi carichissimi di questi bei frutti arancioni che noi invece amiamo da sempre per la loro dolcezza prorompente 🙂 Hai provato la varietà cachi-vaniglia? Non sono affatto viscidi e si affettano come mele 🙂
    Stupenda Franci questa confettura, davvero chic!!!

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 15:47

      Ci ha stupito, esattamente! Eravamo pronte a guardarlo un po’ storto, senza voler salutare del tutto l’estate… e invece lui si è fatto voler bene! Infatti già oggi sento la sua mancanza con questo cielo piovoso… vediamo se riesco a farlo riaffacciare almeno per un po’, provo a corteggiarlo con altre ricette che lo celebrano! 🙂
      I cachi-vaniglia non li ho mai mangiati, sono quindi più duri e sodi come consistenza? Allargo l’orizzonte e la famiglia con piacere, soprattutto se a consigliarmelo siete voi!
      Vi lascio un abbraccio e un po’ di confettura… se volete metterci sopra dei petali eduli, insieme al pepe rosa, secondo me ci stanno bene! 🙂

  • Mila

    23 Novembre 2015 at 10:42

    Quest’anno un paio dei nostri alberi ci hanno regalato davvero tanti cachi e mi sa che qualcuno finirà in confettura prima o poi!!!
    Buona settimana

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 15:53

      Sì, è un ottimo modo per usare questi frutti tondi e bellissimi! La prossima volta voglio mettere anche un tocco alcolico, magari un po’ di rum… se provi tu, fammi sapere! 🙂

  • Rebecka

    23 Novembre 2015 at 10:59

    Che io ami smisuratamente l’autunno, è cosa che già sai. Ma io la confettura di cacchi non l’ho proprio mai fatta e mi incuriosisce molto.
    Mi piace quando il tempo che passa matura in noi nuove emozioni e piaceri, nuovi gusti che da piccoli in un certo senso avremmo snobbato.
    Un abbraccio grande

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 15:57

      Sì, lo so… sei una perfetta complice in questa passione (ri)trovata, perchè mi hai sempre mostrato il lato bello e accogliente dell’autunno, quello che a me sfuggiva un po’… merito delle nostre chiacchiere sull’altalena con intorno gli alberi gialli, rossi e arancioni, li ho assorbiti nello spirito! 😀
      Sarei curiosa di vedere che confettura potresti fare con i cachi e la tua fantasia… se ti metti all’opera sarò la prima ad assaggiare, posso?

  • Virginia

    23 Novembre 2015 at 12:58

    Eccolo anche qui il cachi, frutto che entrambe abbiamo riscoperto proprio quest’anno! È il re dell’autunno e siede accanto alla regina zucca, per me una recente scoperta, ed è così bello da fotografare che non poteva non piacerci! Mi piacciono molto le tue foto a sfondo scuro, così rustiche ma allo stesso tempo eleganti… la confettura mi ispira molto e sono certa che riuscirei a farla sparire un cucchiaino dietro l’altro, con qualche fetta del mio pane e, perchè no, un velo du burro 😉 Anche io, come Barbara, attendo un tuo cake ai cachi!

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 16:03

      Virginia, dovremmo organizzare una session fotografica tutta arancione, pensa che bello! Ovviamente faremmo mille foto alle mani che reggono cachi e zucca, magari anche con vestiti in tinta… un look subito da mettere su Pinterest, ahaha! 😀
      Sono contenta ti piacciano le foto, altro dono dell’autunno è avermi fatto avvicinare ai set sul marrone e un po’ rustici… quante scoperte, quanti cambiamenti! Questo è il senso delle stagioni: ascoltare cosa ci dicono e imparare sempre qualcosa di nuovo da loro!
      Ecco, adesso penserò a noi tre, Barbara-Francesca-Virginia, come le ragazze del cake ai cachi! 😀

  • m4ry

    23 Novembre 2015 at 14:43

    Nonostante io sia nata ad agosto, come te, amo le stagioni di mezzo. Quelle indefinite, capaci di sorprendermi e prendermi alla sprovvista. Adoro la primavera e adoro l’autunno. Insomma, per dirtela tutta, a me piacciono tutte le stagioni, ognuna per un motivo differente, e forse non saprei scegliere. Non saprei dirti se ne ho una preferita…l’autunno mi piace. Mi piace per i suoi colori…per i rossi, i gialli e gli arancioni. Per quella fase di vitalità che precede il letargo della natura…e adoro i cachi. Ma a me piacciono da sempre, anche se quest’anno, li ho apprezzati come non accadeva da tempo… e poi, quanto sono belli ? Ne vogliamo parlare ? Meravigliosa la tua confettura 🙂 Bacio grande !

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 16:13

      Le stagioni di mezzo non sono amate da molti perchè possono confondere, ma piacciono anche a me… sono imprevedibili! Non sai cosa aspettarti, non sono scontate e hanno il bello dell’improvvisazione del momento… insomma, sono libere, anime un po’ anarchiche come noi, che si ribellano al consueto e al “deve essere per forza così”! Dico bene? 😉
      Sì, i cachi sono bellissimi… mi piace prenderli in mano, la riempiono… e sono carnosi, veraci e sinceri! Ringrazio di averli riscoperti, ricredersi in certi casi ha un sapore davvero buono!

  • Anonimo

    23 Novembre 2015 at 15:55

    Capitò la stessa cosa anche a me da piccola. Avevamo un albero di cachi in giardino (purtroppo ora non c’è più..) e ovviamente appena fui abbastanza alta da raccoglierne uno, non avendo idea del fatto che dovevano essere proprio maturi, lo addentai ancora verdino. Non ti dico il mio disappunto nel sentirmi la bocca tutta appiccicata.
    Ma poi cambiai subito idea quando mia madre mi fece sentire un cachi “buono”….che meraviglia, quasi un’illuminazione.
    Non ho mai assaggiato una confettura di cachi, e mi stuzzica tantissimo l’abbinamento che hai fatto con zafferano e pepe rosa, ingredienti che io adoro ma che ho sempre usato solo nel salato. Anzi, non è vero, una volta ho fatto dei biscotti dolci allo zafferano.
    Le tue foto trasmettono davvero la dolcezza e il calore dell’autunno, si io trovo che l’autunno sia una stagione calda. La mia preferita è la terza, mettere uno sopra l’altro i cachi, frutti così delicati senza rovinarli è pura magia

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 16:26

      Le espressioni che fanno i bambini quando mangiano qualcosa che non è di loro gradimento è troppo buffa, quindi immagino che anche la nostra faccia avrà fatto ridere, quando abbiamo allontanato dalla bocca quella polpa molliccia e strana! 🙂
      Sai che uso lo zafferano quasi più dentro ricette dolci, che salate? A parte il risotto che è un grande classico o il sautè di cozze aromatizzato, mi piace specialmente l’aroma che sprigiona quando incontra lo zucchero… e questo vale per tutte le spezie, mie immancabili amiche in cucina!
      Grazie mille per il lungo commento, i complimenti alle foto e l’ultima frase che trovo bellissima! Purtroppo al posto del nome c’è scritto “anonimo”, ho un paio di idee su chi potresti essere, ma se dovessi tornare a leggere mi sveli il mistero? 🙂

  • Simo

    23 Novembre 2015 at 15:55

    Come sempre è un piacere passare di qua e leggere le tue belle parole che scaldano il cuore; a me però l’autunno non piace, così come i cachi, purtroppo…non riesco a mangiarli, ma il marito ne va matto.
    Potrei farci un pensierino, proponendogliela per colazione, questa confettura così originale e così accattivante… 😉
    …che ne dici?!
    Bacione e buon lunedì

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 16:38

      Io direi che puoi provare… magari dimezza le dosi, così la mangia solo lui! Però sappi che il sapore dei cachi si sente in modo diverso dal solito, perchè lo zafferano e soprattutto il pepe rosa incidono parecchio sul gusto! Quindi chissà, magari c’è la speranza di un incontro nuovo anche per te… 🙂
      Grazie Simo, un bacio a te!

  • ricettevegolose

    23 Novembre 2015 at 16:11

    Quanto mi piace questa confettura, stupenda! Mi hai dato un’idea meravigliosa per utilizzare dei cachi che stanno maturando un po’ troppo 🙂 E che dire delle tue fotografie…incantevoli!

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 16:51

      Ciao Alice! Sono contenta se i tuoi cachi diventeranno una morbida confettura profumata, vedrai come si miscelano bene i sapori! Credo che la confettura vada bene anche per farcire una crostata, quando provo ti dirò… 😉
      Grazie di essere passata e spero di sentirti ancora!

  • Melania

    23 Novembre 2015 at 16:36

    Che buffo! Ho un sorriso stampato sulle labbra e se vieni da me capisci anche il perché! Leggendo il titolo ho pensato subito alla zucca ed invece ho trovato i cachi che io adoro! E come te mi lascio coccolare da tutto ciò che l’autunno mi regala. Mi godo il primo freddo arrivato, porto con me le restanti foglie colorate nel boschetto vicino casa. Alcune le lascio lì, ogni tanto mi sembra di strapparle al luogo dove son cresciute. Quindi con me ne porto davvero poche.
    Mi piace la tua confettura, l’ho fatta anche io per assaporarla quando ne avrò voglia.
    Che bella questa telepatia Franci! Ti stringo forte e ti auguro una felice settimana!

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 19:33

      Melania, ecco dove è finita la tua bellissima foto delle mani dei cachi! A saperlo, potevamo unire gli scatti, anche i colori e il set sono simili! 🙂 E così adesso ci penseremo mentre spalmeremo confettura su pane e fette biscottate, ma la promessa è provare a fare anche la torta… e noto con piacere la presenza di spezie in entrambe le ricette, la mano delicata dell’autunno ci ha sfiorate nello stesso momento! 🙂
      Un abbraccio!

  • zia Consu

    23 Novembre 2015 at 17:55

    Un inno alla natura e ai suoi preziosi prodotti 🙂 6 fantastica Franci, anch’io mi sono sentita stranamente in armonia con quest’autunno..almeno fino a ieri U.U
    Amo queste coccole al cucchiaio e presto vedrai anche la mia, guarda caso a base di caco, mela e cannella ^_^ sempre in sintonia io e te ^_*
    Buona settimana <3

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 19:35

      Almeno fino a ieri, hai detto bene… giusto in tempo per questo post, ahaha! Meno male, se no avrei dovuto cambiare il testo e bisticciare con l’autunno, mentre è così bello esserci andata d’amore e d’accordo! 😀
      Ora so che quando finirò il mio vasetto, ci sarà il tuo a mantenere viva l’energia dell’arancione! 🙂

  • Monica

    23 Novembre 2015 at 21:56

    La dolcezza delle tue parole, delle tue foto, e di questa confettura ricca di spezie. Sai, quest’anno anche io ho amato l’autunno, che mi ha regalato tanto tepore, colori meravigliosi e che purtroppo è fuggito in fretta, lasciando tanto freddo dietro di sé. È così bello ritrovarlo qui da te, così amato e venerato, ma soprattutto esaltato da un frutto che adoro preparato in maniera deliziosa ❤️

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 23:19

      Qui a Roma è durato… fino a ieri! E me lo sono goduto tutto, mi alzavo credendo di vedere il cielo grigio e invece splendeva l’azzurro, non mi è sembrato vero di poter scattare quasi sempre con la luce forte e infatti ho messo in archivio parecchie ricette, figlie di questa stagione! 🙂 Se adesso è arrivato l’autunno rigido e duro, vorrà dire che ci riempiremo di zuppe bollente e tanti comfort food, l’importante è che un po’ di sole caldo spunti dentro di noi… incrociamo le dita, Monica, so che ne hai bisogno quanto me! :*

  • Manuela

    23 Novembre 2015 at 22:14

    Quest’autunno per me è più una nota dolente o una domanda, che un compagno di avventure, ma sul colore ci troviamo d’accordo così come su quei legni rustici e sulle foglie da infilare in borsa.
    Non amo i cachi, da sempre rimango restia alla loro polpa, ma sai che tu sai sempre come convincermi e questa confettura ha tutta l’aria di piacermi!
    E poi il tuo autunno che ti grida “daje tutta”, mi sta già simpatico 😀

    1. Francesca P.

      23 Novembre 2015 at 23:31

      Manu, fosse per me io abolirei tutto il 2015, ci metterei un bel punto sopra, altro che punto di domanda! 🙂 Credo sia la prima volta non solo che apprezzi l’autunno che ha reso migliore almeno la tavola e le foto, ma anche che aspetti l’arrivo dell’inverno per dire un bel “e ‘annamo, vattene” a questo anno, ahah! Alcune cose in romanesco suonano più forti e chiare, eh? 🙂
      Se tante volte ti andasse di “sfidare” i cachi, cotti e trasformati in confettura potrebbero essere compagni di avventure del tutto inaspettati, chissà… io tifo per loro, ce li vedo bene sul tuo tavolo marrone!

  • Ilaria Guidi

    24 Novembre 2015 at 8:56

    Qui tutto profuma d’autunno e di poesia 🙂 meravigliosa ricetta e bellissime foto Francy!
    Un bacio
    Ila

    1. Francesca P.

      24 Novembre 2015 at 15:19

      Ila, bello (ri)vederti tra queste pagine!
      Come vedi sto camminando sottobraccio all’autunno, è il mio nuovo cavaliere… 😀
      Un bacio a te e grazie mille!

  • valentina

    24 Novembre 2015 at 9:01

    Ciao Fra! Grazie davvero per la visita.. eh si il tempo è passato velocissimo, non me ne sono accorta neanche io
    Il tuo post è un vero inno al magico autunno, che spettacolo la ricetta è davvero integrante e le foto la rappresentano davvero 😉
    quanto vorrei provarla 😉
    a presto,
    vale

    1. Francesca P.

      24 Novembre 2015 at 15:20

      Vale, chissà come hai vissuto l’autunno negli anni scorsi, nel posto in cui eri… sarebbe bello vivere le stagioni ogni volta in un luogo diverso, per vedere sfumature diverse e affinità! 🙂
      Quando hai voglia di confetture, non solo arancioni, bussa perchè qui ne trovi, vasetti di ogni tipo non mancano mai!

  • Ileana

    24 Novembre 2015 at 10:27

    Ho sempre amato osservare i cambiamenti nella natura, soffermarmi sul colore delle foglie, sui prodotti di stagione, sui fiori, sulle erbe che nascono ai bordi delle strade.. è vero che non amo l’estate ( per motivi che conosci già 😛 ) , ma è anche vero che amo tutte le stagioni, amo cercare il bello sempre e so che ogni stagione ha tanto da regalarci…e l’autunno è una stagione che amo, è magica, più delle altre, i suoi colori caldi ci spingono ad aprire ancora di più le braccia, ad amare…

    I cachi li ho sempre adorati..e non immagini come vorrei affondare il cucchiaino in un barattolo..:)

    1. Francesca P.

      24 Novembre 2015 at 15:25

      Se la stagione è magica in città, figuriamoci in campagna, una vera esplosione di poesia! Le tue foto infatti lo confermano e per questo adoro tutto quello che ci mostri, perchè l’autunno che ho imparato ad amare è proprio così, come fosse dipinto in un quadro!
      Io voglio abbracciare ogni briciola di Bello che ho davanti, nel paesaggio, in tavola e nelle persone… ovviamente in quelle poche ma buone che meritano, da selezionare come le foglie! 😉

  • azzurra

    24 Novembre 2015 at 18:34

    come sempre….mi lasci senza parole!
    meraviglioso tutto e questa marmellata??????????????
    Strepitosa!!!!!!!!!!!!!!!
    un abbraccio dolce creatura…

    1. Francesca P.

      25 Novembre 2015 at 0:25

      Meglio essere senza parole che senza marmellata, ahaha! 😀
      Grazie Azzurra, sei sempre gentilissima!

  • MARI

    24 Novembre 2015 at 18:48

    Lo sai che l’arancione è il colore dell’accoglienza nella disciplina Feng-Shui della casa? Da te c’è sempre tanta, tanta accoglienza! Che delizia questa confettura! quel tocco di pepe rosa è geniale! bravissima! 😛

    1. Francesca P.

      25 Novembre 2015 at 0:28

      Non lo sapevo e mi hai dato un’informazione interessante, una bella chiave di lettura! Mi piacciono i collegamenti e i valori simbolici che hanno cose e azioni!
      Il pepe rosa è una garanzia di profumo, ovunque provi a metterlo è un successo! 🙂
      Grazie, un abbraccio!

  • Valentina

    24 Novembre 2015 at 20:41

    Che dolce questo post, Francesca, io amo l’autunno sai? 🙂 E mi piace l’immagine che hai descritto, di un autunno che fa cadere foglie per renderci felici (si, perché anche io sono sempre alla ricerca di foglie e cosine preziose che la stagione offre ^_^ ) Nemmeno a me piacevano i cachi, fino a poco tempo fa, poi li ho riscoperti e adesso li mangio spesso 🙂 La confettura mi manca, però, voglio provarla! Bravissima, un abbraccio grande grande e buona serata <3

    1. Francesca P.

      25 Novembre 2015 at 0:31

      Vale, quindi anche tu fai collezione di foglie prese dalla strada? 🙂 Forse è lo stesso vento che le fa cadere, soffia un po’ a Roma e un po’ a Napoli con lo scopo di farci sorridere…
      Questa confettura potrebbe essere impiegata per farcire alcuni dolci, magari anche un bel rotolo… io lancio lì l’idea… 😉

  • Alice

    24 Novembre 2015 at 20:45

    Amo l’autunno con i suoi colori e i suoi sapori, poi quest’anno la nostra città ci ha regalato giornate calde e bellissime da mezza estate, mentre le bancarelle del mercato fiorivano di prelibatezze tipiche della stagione, come i miei amatissimi cahi, morbidi e dolcissimi che tu hai trasformato superbamente in una confettura originale e golosa!
    baci
    Alice

    1. Francesca P.

      25 Novembre 2015 at 0:35

      Eh sì, ci siamo proprio godute quelle giornate assolate e miti, senza cappotto, con l’aria leggera… già mi mancano! E per ricordarle, mangerò cachi finchè non spariranno dai banchi del mercato… 🙂
      E se tentassi di fare anche un gelato? Pensi potrebbe venire bene? Accetto consigli dall’amante ed esperta di questo frutto, ehehe!

  • Fausta

    25 Novembre 2015 at 9:19

    eccoli di nuovo, i tuoi racconti… di nuovo… non per colpa tua, ma mia, che vago e vago per quest’autunno che non mi è amico (ma l’estarte è stata diversa?) alla ricerca di un nuovo senso. Oggi è davvero una giornata autunnale, qui da noi, e la tua confettura, e i colori dei cachi, delle tue foto, ridanno un po’ di luce e di dolcezza al grigio che mi circonda. Che dire di più? le tue parole accarezzano sempre l’anima e di questo te ne sono grata. Un bacio 🙂

    1. Francesca P.

      25 Novembre 2015 at 10:58

      Qui è tutto il 2015 che non è stato amico… le uniche stagioni più sorridenti sono state una parte (finale) d’estate e questo autunno, almeno parlando dal punto di vista climatico e “mangereccio”… speriamo che il nuovo anno porti quel nuovo senso di cui parli, se si affacciasse non solo lo abbraccerei come ho fatto con l’autunno, ma non lo lascerei più! 🙂 Il senso che vedo e ritrovo sempre, ormai, è nel cibo e in tutte le sue potenzialità creative e su questo mi concentro, in attesa di tempi migliori… ci proviamo insieme?
      Un abbraccio, stretto.

  • saltandoinpadella

    25 Novembre 2015 at 9:44

    Non capisco, ero sicura di aver commentato. Mi ricordo benissimo che la terza foto mi aveva conquistato. Comunque, anche il mio rapporto con i cachi è stato travagliato, la prima volta che l’ho assaggiato ci rimasi malissimo perchè lo avevo raccolto troppo crudo senza saperlo. Una cosa orribile…pi ovviamente ho cambiato opinione 😉 mi ispira moltissimo l’idea dello zafferano, davvero intrigante

    1. Francesca P.

      25 Novembre 2015 at 11:03

      Non mi dire che lo spam ha colpito ancora, senza avvisare! Meno male che questo secondo commento è apparso, altrimenti avrei tirato fuori le mie unghie da gatta affilate! 😀
      Sorrido pensando a quante di noi abbiano riapprezzato i cachi solo “da grandi”… è forse un frutto della maturità? Mi piace pensarla così, si lascia amare come alcune cose che si capiscono nel tempo, pian piano…
      Lo zafferano non solo dona alla confettura il suo tipico sapore, ma rafforza anche il colore e confesso che l’intuizione di metterlo è nata da questo gioco cromatico! 😉

  • Letizia

    25 Novembre 2015 at 14:14

    Non amo i cachi, ma questa confettura è talmente bella che sono sicura la riuscirei a mangiare!!!

    1. Francesca P.

      25 Novembre 2015 at 14:25

      Dato che i sapori sono miscelati e quello dei cachi non prevale in modo forte, credo e spero proprio di sì! 😉
      Grazie!

  • anna

    25 Novembre 2015 at 19:23

    I tuoi post, le tue foto, i tuoi racconti…sono come sciarpe di lana che riparano dal primo vento, come il calore di una tazza di tè, come le sere in cui fa buio presto ma sappiamo che il giorno tornerà e forse porterà nuova luce.
    Grazie.

    1. Francesca P.

      26 Novembre 2015 at 0:54

      … e dopo queste parole splendide, cosa posso replicare?! Grazie mille, Anna, mi hai fatto emozionare! 🙂 Sono gatta molto sensibile quando mi vengono dette certe cose che toccano le corde a cui tengo di più…

  • Ezio

    25 Novembre 2015 at 22:34

    Connubio perfetto per gustare sapori tipicamente autunnali e persuadere anche i più reticenti sulla bontà di un frutto dalle grandi potenzialità culinarie… Great!!!!

    1. Francesca P.

      26 Novembre 2015 at 0:55

      Ciao Ezio, ti ringrazio! Sarei felice di supportare un interesse ritrovato e condiviso per i cachi, proprio perchè li ho trascurati anche io per anni e ora invece ne capisco le potenzialità, come giustamente hai detto! Ottima anche la coulisse sulla panna cotta! 😉

  • Tatiana

    26 Novembre 2015 at 8:53

    Questo autunno mite, almeno sino alla settimana scorsa perché ora ci ritroviamo alle nostre abituali temperature polari, ha regalato anche a me tante giornate arancioni, tiepide, ricche di frutti dai colori caldi che virano dal giallo a vermiglio, dal ruggine al marroncino, giornate in cui ti siedi sulle panchine dei parchi tra mille foglie cadute dai platani a svolazzarti tra le caviglie, mentre dinanzi a te hai il rosso del sommacco, che qui ammanta ogni anno di colori accesi tutta la vegetazione che circonda la città. E mentre camminando scrocchi sulle ghiande nascoste tra le foglie pensi che i frutti dell’autunno sono un bene prezioso e allora prepari zuppe di zucca e padellate di caldarroste e pensi anche a quei cachi che ti aspettano sulla dispensa e che non sai come usare, specie se, come me, ami quelli morbidi e dolcissimi da mangiare a cucchiate ma detesti quelli duri ed allapponi: ora grazie a te so cosa farne… ti aspetto domani per prepararne qualche vasetto?

    1. Francesca P.

      26 Novembre 2015 at 21:03

      Come sempre sono i dettagli a restare “incastrati” nella memoria e quindi di questo autunno ricorderemo l’arancione vivo che ha prevalso tra tutti i colori, le ghiande che fanno capolino dalle foglie e tutte le sfumature che gli occhi hanno assorbito… so che il tepore respirato nelle scorse settimane è probabilmente finito, questo è stato il mio ultimo omaggio e avendo un’indole nostalgica amerò ancora di più i cachi, perchè sono stati il segnale finale di un periodo bello, almeno a livello di clima e di cibo… 🙂
      Di vasetti ne facciamo quanti ne vuoi, ma se mi parli di caldarroste già mi metto in viaggio, perchè voglio arrivare quando sono appena pronte, calde calde, con ancora il profumo di camino acceso nell’aria…

  • Simona – Biancavaniglia

    26 Novembre 2015 at 16:12

    Oggi voglio godermi questa luce, questi colori luminosi e accoglienti… oggi ne ho bisogno, la pioggia qui ha tinteggiato tutto di grigio, le sfumature di sono fatte fredde. Quest’autunno ci ha coccolate tanto, io sono sicura che tornerà ancora qualche giorno con la sua luce e il tuo tepore prima di abbandonarci al freddo pungente (almeno lo spero perché oggi… brrrr, si gela!) I cachi mi piacciono, li mangio sbucciati col cucchiaino, tanto per non cambiare in campagna abbiamo degli alberi e sono sempre troppi per potere consumare tutti i frutti che si maturano nello stesso periodo. Adesso i nostri sono finiti da qualche settimana e a saperlo avrei fatto volentieri questa confettura almeno avrei potuto utilizzare anche quelli in più che non siamo riusciti a mangiare e che sono caduti dall’albero. Ricetta salvata per il prossimo anno. Grazie dell’idea Franci!
    Ps: sono in ottima compagnia, a me in Via Libertà a Palermo mi avranno scambiata per una poraccia nel vedermiraccogliere foglie per terra! Ahahaha
    Bacione

    1. Francesca P.

      26 Novembre 2015 at 21:09

      Meno male che ho catturato il lato buono dell’autunno appena in tempo, giusto per salutarlo bene prima di prendere i maglioni a collo alto, i cappottoni e gli stivali… se si vorrà riaffacciare, come un amico caro che ci è mancato anche se è stato via poco tempo, terrò da parte qualche caco, giusto per “farlo sentire a casa” e trattenerlo ancora! 🙂 Le foglie invece potremo raccoglierle ancora per un bel po’, le vedremo danzare intorno a noi, spinte dai mulinelli di vento, mentre le rincorriamo con la sciarpa larga che quasi tocca terra e pensiamo a nuove foto da fare… la gente che ci guarda strano non capisce e non ha idea delle cose belle che si perde! 😀
      Un abbraccio, Simo, leggerti mi mette sempre allegria!

  • Claudia

    27 Novembre 2015 at 10:39

    Che meraviglia….e parlo di tutto, della tua personificazione dell’autunno, della tua delicatezza, della tua selezione di foglie secche e di questa confettura colorata. Anche io ho rifatto amicizia con i cachi da molto poco, da bambina ero come te. E la prima cosa che ho fatto è stata proprio prepararci la confettura: ne avevo un’abbondanza incredibile a disposizione, alberi e alberi senza più foglie ma pieni di palline arancioni, nel terreno di un’amica a Lucca (ho parlato di lei questa primavera in un post che forse non hai letto, quello sulla garmugia lucchese). Non mi è piaciuta molto, la mia confettura, ma il caco è diventato uno dei miei alberi preferiti dell’autunno, mi mette tanta allegria, con una nota malinconica di fondo. Tuttora non amo troppo il cachi da solo, ma in un frullato insieme alla banana lo trovo divino, e così nutriente che posso farne il mio pranzo!

    1. Francesca P.

      28 Novembre 2015 at 21:00

      Claudia, come mai la confettura non ti convinceva? Era il mio primo tentativo, si è rassodata bene, la consistenza è venuta setosa e il sapore è intrigante! Se fossi qui ti avrei fatto già assaggiare e magari ti avrei regalato un vasetto… 🙂
      Se ci saranno altre giornate tiepide, stai certa che al posto del tè caldo per merenda mi farò un frullatone energetico e seguirò il tuo consiglio, anche perchè nel cestino della frutta matura matura cachi e banane hanno già convissuto, avendo avuto modo di conoscersi… 🙂

  • ely mazzini

    27 Novembre 2015 at 20:24

    Amo i cachi, in questo periodo ne faccio grandi scorpacciate, adoro la consistenza di questi morbidi, ma anche quelli duri, che io chiamo cachi mela. Mi stuzzica molto l’idea di farne una confettura, deve essere buonissima, mi hai fatto venire una gran voglia di provare 🙂
    E’ tutto perfetto e delizioso come sempre qui, parole, foto e colori, è un piacere passare da te!!!
    Un abbraccio Francesca

    1. Francesca P.

      28 Novembre 2015 at 21:02

      Quelli duri non li ho ancora assaggiati e sono contenta di avere un sapore nuovo da scoprire! Con i cachi viene bene anche un flan, vero Ely? 🙂
      Grazie per le belle parole, se l’autunno è la stagione per eccellenza dei colori caldi, anche questo blog deve vestirsi in tinta, ehehe!

  • ConUnPocoDiZucchero Elena

    29 Novembre 2015 at 6:53

    mi piace qst tuo volerti bene con l’autunno. Anche se io mi ricordo bene di qualche tua ricetta dello scorso anno che già mi facceva capire che c’era intesa tra voi 😉
    Ma forse non avevi il cuore abbastanza libero per poterlo accogliere così pienamente come hai fatto in qsto mese. E il risultato è che ci regali delle meraviglie: e in termini di riflessioni e in termini di immagini e in termini di ricette.
    La confettura di cachi l’ho fatta giusto giusto pochi gg fa sai? Ma non è speciale come la tua: qst qui sopra è un gioiellino. E tu sei l’artista.

    1. Francesca P.

      29 Novembre 2015 at 18:18

      Forse è sempre tutto “una questione di cuore”, cara Elena… mi piace la tua lettura! 😉 Bisogna fare spazio per accogliere nuovamente… e liberar(si), per saper apprezzare le cose… l’autunno deve aver sentito questo e ha bussato al momento giusto! 🙂
      Grazie delle tue parole dolcissime… immagino una merenda insieme con le nostre rispettive confetture, con gli occhi pieni di arancione!

  • Paola

    9 Dicembre 2015 at 9:56

    Più di ogni altro autunno, quello di quest’anno è per me primavera. Primavera di nuove scoperte, di nuove amicizie, di quel sentirsi ogni giorno, anche con piccoli “ci sono”, primavera di nuove confidenze e scambi di parole, tra tazze di tè e panini giganti chenonsappiamodadovecominciare. E’ primavera di colori caldi, di foglie da raccogliere sugli alberi l’attimo prima che tocchino il suolo o da tenere in borsa e portare con sé. E’ primavera di (ri)scoperta che i frutti, come i sentimenti, quando sono maturi non allappano e possono diventare cremine da spalmare su fette di pane profumate.

    1. Francesca P.

      9 Dicembre 2015 at 14:11

      Mi piace questa visione primaverile del presente, che conferma quello che penso da sempre: le stagioni sono interiori, non c’è una regola per sentirle e quindi è giustissimo pubblicare una foto di agosto in costume mentre camminiamo per strada con cappotto e stivaletti… 🙂 L’inverno lo temo un po’, molto più dell’autunno, ma con le amiche giuste so che si può sentire meno freddo… e aiutano anche i panini grandi e alti oltre alle nostre mille zuppe… 😉

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