QUELLO CHE PIACE NON BASTA MAI
I treni per me significano da sempre distanze che si annullano, occhi che si toccano ansiosi, addii alla stazione che sanno di film, passi svelti per arrivare al binario giusto, pensieri che seguono il paesaggio in movimento e l’impressione che a spostarsi non sia soltanto il fisico, ma tuttociòchesiamo.
Il momento della partenza è lasciarsi alle spalle un pezzo di vita, con la città che si allontana piano sullo sfondo in attesa di un altrove che rappresenta un mondo quasi parallelo, con nuove strade da imparare, nuovi punti di riferimento da trovare, nuovi volti da osservare.
Il momento del ritorno è acquisire consapevolezze e sapere di aver camminato un pezzetto in più, con uno sguardo “da fuori“ alla propria realtà o semplicemente con il piacere di aver fatto qualcosa di diverso. Diverso e quindi stimolante.
Credo sia questo il senso dei viaggi, di un giorno come di un mese: raccogliere scorci, prospettive, storie, colori ed emozioni in più.
E come canta Fabi, “Tra la partenza e il traguardo, in mezzo c’è tutto il resto”.
Nel mio caso, in questo primo weekend di ottobre, tutto il resto vuol dire due Manuela che lovvo tanto (lei e lei) con cui farei tantissime cose, una Milano inaspettatamente assolata e con il cielo azzurro, il bianco di accoglienti casette portacandele e di vetrate in cui sbirciare, una forchetta di legno ricoperta di cioccolato, il bel sorriso a pois di Sonia e le “nostre” già mitiche patatine “hand cut”, addormentarsi con una bella sensazione negli occhi, un orologio che corre troppo veloce.
E questo post iniziato di là e finito di qua, sul confine, che racchiude 48 ore, quasi lo stesso numero dei chicchi d’uva finiti in una torta che so già che rifarò spesso, perchè le cose che piacciono non bastano mai e ne vorresti ancora e ancora…
TORTA DI UVA E GRANO SARACENO
(con olio extra vergine di oliva)
125 g di farina 00
125 g di farina di grano saraceno
400 g di uva nera
3 uova
120 g di zucchero di canna
100 g di olio extra vergine di oliva
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Staccate dai grappoli d’uva gli acini, lavateli e tagliateli a metà. Togliete i semini e se volete la buccia (io non l’ho fatto).
Preriscaldate il forno a 180°.
Montate le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite l’olio a filo, mescolate e poi aggiungete anche le farine setacciate, il lievito e il sale.
Versate il composto in uno stampo imburrato e infarinato. Coprite la superficie con due o più strati di acini di uva.
Infornate per circa 45 minuti, controllando la cottura con uno stecchino. Sfornate e fate raffreddare.
109 Comments
Lorenza
5 Ottobre 2014 at 18:03
Stupendo!!Grazie
Lorenza
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 18:32
Concisa e diretta, grazie a te! 🙂
Sugar Ness
5 Ottobre 2014 at 18:37
Bellissime queste foto traboccanti dei colori che amo di più e così… tonde! Per non parlare di Tarallino! Direi che ha già conquistato anche me!!! Le stazioni mi hanno sempre affascinato, proprio perché sono un crocevia di storie, che i treni si portano via con tutto il loro carico di emozioni…
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 18:53
Tonde, tondissime, è vero! E' più forte di me, io mi circondo di rotondità, morbidezza e colori caldi, forse perchè voglio ricreare la sensazione degli abbracci… gli stessi che guardo quando un treno parte o ritorna, gli stessi che per tanti anni ho vissuto anche io, gli stessi che mi faranno emozionare sempre perchè il tempo passa ma resto la solita inguaribile romantica… 🙂
Maria Una Pinguina in Cucina
5 Ottobre 2014 at 18:52
E' proprio vero, quello che piace non basta mai!
I miei occhi stasera sono tutti per i tuoi micioni… Tarallino è bellissimo!! Il nome è proprio azzeccato, lo vedo già grandissimo!! Io ieri ho preso la seconda micia….spero vadano d'accordo! Al limite ti chiederò un po' di consigli! Un bacione e buona domenica!
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 18:55
Non basta e non sazia… mangerei mille torte, prenderei mille gatti e mi nutrirei di continue emozioni… 🙂
Fino a un mese fa non sapevo nulla di come far socializzare due gatti in casa, ma adesso qualcosa ho imparato e quindi non esitare a scrivermi se hai bisogno! Mi auguro che vada tutto bene e mi raccomando, non scoraggiarti subito, se all'inizio non sembra facile… è solo questione di tempo!
Laura Maffessanti
5 Ottobre 2014 at 18:53
che scatti meravigliosi! E la torta poi……………. da wow!!
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 19:11
Grazie Laura! Torte semplici, farine buone, frutta di stagione… basta poco! 🙂
Simona (Biancavaniglia Rossacannella)
5 Ottobre 2014 at 19:01
Franci a me piace da matti quando passo da qui e trovo un tuo dolce (lo sai) … 😉 Questa torta è perfetta per questo periodo, rustica e profumata. Oggi ne ho fatta una anche io, all'olio d'oliva e in parte c'è anche farina di grano saraceno (vedrai) che mi piace moltissimo perchè profumata. Per il resto è vero, "quello che piace non basta mai" le cose che piacciono non stancano e le rifaremmo mille volte. Sono contentissima nel vedere Tarallino, a confronto Ulisse sembra pacato, un gatto saggio e maturo mentre il piccoletto non sta un attimo fermo con le sue pose da contorsionista, già lo adoro! ;-*
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 20:08
Simo, il tuo incoraggiamento sui dolci è una bella spinta per me, lo sai! Ogni volta che uno mi viene bene è come una vittoria! 😀 Con le torte da colazione e da merenda (e pure da dessert se avanza una fetta, ehehe) ormai ci ho preso la mano, adoro provare tante farine diverse e quella di grano saraceno è tra le mie preferite in assoluto, forse anche perchè la lego alle gallette bretoni… 🙂
Tarallino è una trottola impazzita in questa fase di crescita, schizza ovunque, infatti è un miracolo essere riuscita a scattare queste foto! Quando corre con Ulisse o fanno la lotta, lui si ferma dopo un po' e si butta a terra perchè si stanca… ma lui continua a saltargli sopra senza sosta, sembra abbia le pile Duracell! Vederli insieme è uno spasso! 🙂
Valeria Della Fina
5 Ottobre 2014 at 19:04
Ma che bella questa torta, le foto sono spettacolari 🙂
Un bacio!
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 20:09
Grazie Valeria, fare foto è puro divertimento per me! 🙂
paola
5 Ottobre 2014 at 19:28
bellissima torta, sfido che non basti, sarà finito in un microsecondo,grazie per averla condiviso
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 20:10
Devo dire che qui i dolci che spariscono subito, quasi senza accorgersene, sono proprio le torte morbide come questa e la panna cotta… 🙂
Lilli nel Paese delle stoviglie
5 Ottobre 2014 at 20:03
Stazioni, aeroporti luoghi di transito in generale mi piacciono e mi fanno sempre pensare, a volte anche commuovere, sognare, emozionare! Bello una torta senza burro con una farina che adoro! Buona settimana!
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 20:12
E' lo stesso per me, ogni posto che (ci) porta altrove mi fa questo effetto… volo poco volentieri perchè ho paura dell'aereo ma sui treni potrei fare viaggi di ore…
Grazie, ogni tanto fa bene lasciare il burro nel frigo! 🙂
Anna Maria Pischedda
5 Ottobre 2014 at 20:15
Che bello partire, trovare vecchie amiche o anche nuove, condividere pensieri, ricette, risate..e che bello tornare e sentire il profumo di casa!
Mi piace questa torta e mi piacciono i colori delle foto, sempre sapientemente abbinati..e quel micino nuovooooooo!!! Assomiglia un pochino al mio 😉 e sapevo che Ulisse lo avrebbe subito accettato 😀
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 20:22
Anna, proprio così… avevo voglia di un confronto occhi negli occhi tutto al femminile e averlo avuto è stato davvero piacevole, perchè "mi gaso" quando trovo intese e sintonie che col tempo possono solo crescere… in questo senso il blog mi ha dato tanto e il passo verso un incontro reale viene spontaneo ad un certo punto!
Sì, abbiamo mici rossi simili! Anche Tarallino giocherebbe con la terra e i vasi, ne sono sicura! 😀 Con Ulisse ormai si è integrato bene, a volte devo ancora intervenire quando lottano, ma sono stata fortunata e spero diventino sempre più amici!
Laura
5 Ottobre 2014 at 20:33
Cara Frà che bello, tutto quello che scrivi mi riporta al giorno in cui da un treno in arrivo provavamo ad individuare Manuela nella nostra bella giornata romana 🙂 brava adesso le cose da raccontarci aumentano e io mom vedo l'ora di sentirti!a questo di aggiunge l'idea di assaggiare un pezzo di torta e due coccole a tarallino che è di una simpatia unica 🙂
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 21:30
Mi stanno piacendo questi treni presi per approfondire amicizie, credo che ci salirò ancora… noi due invece siamo così vicine, dovremmo approfittarne di più! 😉 Ma lo so che la vita spesso è un gioco durissimo a incastri…
Questa torta è la sorella di quella che ho fatto assaggiare a te e Manu a luglio, solo che lì c'erano i mirtilli e qui ci ho messo l'uva… prevedo che presto cadranno nell'impasto anche mele o pere!
Tarallino è adorabile, ma devi appurarlo con i tuoi occhi… 😉
Mimma e Marta
5 Ottobre 2014 at 21:00
Franci, questa volta ci siamo sfiorate 🙂 Ho immaginato quanto sarebbe stato bello incontrare e abbracciare anche a te. Ogni volta che parto, il momento più difficile è il ritorno. Sogno attimi infiniti, estesi per sempre. Meno di 24 ore a Milano, ed è stato il ritorno più difficile di sempre. Però credo che l'attesa, il godersi gli eventi a piccole dosi, rendano il momento tanto speciale. E potrei attendere anni, se avessi la certezza di altre poche ore così belle e speciali 🙂
Questa torta mi piace tanto, semplice, con la farina di grano saraceno che si trova spesso nei nostri dolci, e l'olio extravergine. E alta, altissima, come se non riuscisse a contenere tutto l'amore che hai riversato dentro di essa… 🙂
Ti abbraccio, sperando di poterlo fare concretamente il più presto possibile,
Marta
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 21:34
Marta, sembra incredibile che a distanza di un giorno io sia andata a Milano, lo so, l'ho deciso all'ultimo, ma erano le unite date libere a breve termine… il destino spesso è fatto così, strade vicine, possibilità sfumate, occasioni rimandate… ma prima o poi sono sicura che ci abbracceremo dal vivo e io ovviamente vi consiglio un giretto a Roma, che è bella in ogni stagione! 😀
Hai tanta sensibilità, sai? Definire la torta "alta, altissima, come se non riuscisse a contenere tutto l'amore che hai riversato dentro di essa" è una frase bellissima e che sento… Grazie di cuore! :****
LaEle – Dolce Salsarosa
5 Ottobre 2014 at 21:06
Ciao cars Franci, i viaggi ti danno tanto, ti arricchiscono, il momento delle ritorno però è quello più triste, se poi si tratta di addi non ne parliamo…a me è capitato una sola volta ed è stato un momento davvero brutto….che peccato sapere solo ora che ti trovavi a Milano, mi sarebbe piaciuto bere un caffè insieme 😉 sarà per la prossima spero! Buonissima questa torta e stupende le foto come sempre del resto, un abbraccio grande
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 21:38
Vero, alcuni ritorni sono malinconici… però io penso subito ad una successiva partenza o a un nuovo incontro, per risollevare il morale… posare la valigia ma lasciarla a portata di mano… sugli addii concordo, diciamo che tifo per gli arrivederci… 😉
Quando rifarò una visita a Milano (che mi è piaciuta, erano anni che non ci tornavo!) ti avviso! Caffè e fetta di torta assicurata! Sono stata da "Biancolatte" e me ne sono innamorata! 😀
LaEle – Dolce Salsarosa
5 Ottobre 2014 at 22:20
Franci ti capisco perché anche io adoro Biancolatte, ci vado spesso, sono innamorata di quel posticino tutto bianco…allora ci sto caffè e torta perchè no magari proprio da Biancolatte 😉
notte
Virginia @ Zucchero e zenzero
5 Ottobre 2014 at 21:17
Il viaggio è un modo per esplorare un posto diverso da quello che chiamiamo casa ma, soprattutto, per guardarci dentro: spesso ci allontaniamo dal nostro ambiente e dalle nostre abitudini e questo è un'occasione per capire tante cose su noi stessi.
Mi sono sempre piaciuti i treni anche per i linghi spostamenti (una volta sono andata a Parigi in treno) perchè mi piace guardare dal finestrino e scorrere rapidamente le immagini del paesaggio che mi circonda, come se fosse una videocassetta.
Incontrare delle persone affini con le quali si ha uo scambio quotidiano ma a distanza deve essere una bellissima esperienza 🙂
Francesca, ulla torta non ho niente da dire se non che è fantastica e che a breve la proverò! :-*
V
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 21:50
Virginia, sottoscrivo tutto… ci sono viaggi di puro piacere o svago, altri invece hanno valori simbolici o emotivi, altri ancora possono essere delle fughe o un modo per guardare il nostro presente da un altro lato… in ogni caso, è tutto utile per capire, hai perfettamente ragione…
Siamo in sintonia sempre di più e sai perchè? Io a Parigi sono quasi sempre andata in treno! E se posso scelgo ancora questo mezzo di trasporto, mi rilassa molto di più dell'aereo e con un libro e la musica le ore mi scorrono bene, senza pesarmi…
Ci incontreremo anche noi, nulla è impossibile… 🙂
Un abbraccio!
Chiarapassion
5 Ottobre 2014 at 21:30
In queste foto c'è uno dei tuoi colori preferiti e forse non è un caso che compare in post in cui parli di rapporti veri, di quelli che restano forti con noi nonostante le distanze…una torta bellissima, che sa di buono e che si mangia con gli occhi.
Notte Francesca
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 21:53
Sì, forse c'è un nesso… magari i chicchi d'uva possono anche essere chilometri da mangiare… 🙂 Più passano i mesi e il rapporto con tante persone qui si stringe, più questi incontri sono belli da organizzare… noi abbiamo in sospeso pranzo e shopping folle, non dimenticarlo! 😉
Grazie Enrica, un bacio!
Samantha
5 Ottobre 2014 at 21:35
"Il momento delle partenza é lasciarsi alle spalle un pezzo di vita…il momento del ritorno é sapere di aver camminato un pezzetto oltre" …quanta veritá in queste frasi. Il viaggio per me significa proprio questo,in treno, in macchina, in bicicletta, basta andare! Grazie cara Francesca per avermi dato un spunto per riflettere! La torta deve essere superba e proverò sicuramente a farla e che dire di Taralino? Un amore <3 .
A presto
Un abbraccio Sami
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 21:56
Sami, vero… basta andare, a volte superando paure e sapendo che al ritorno qualcosa in noi sarà cambiato, inevitabilmente… i treni si muovono come le nostre anime…
Grazie a te per il bel commento! Ti saluta anche Tarallino! 🙂
lapetitecasserole
6 Ottobre 2014 at 3:55
Le distanze si annullando in molti modi, a volte anche con un semplice sorriso. Quello che tu hai fatto venire a me pensando al vostro incontro in una domenica milanese con il sole. La torta con l'uva ha contribuito ulteriormente a farmi andare a letto con il sorriso. Quei due gatti insieme sono stupendi… buona settimana. Non sarà difficile iniziarla bene con una fatta di quella torta.
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 9:28
Le distanze le ho sempre combattute con le parole… un fiume di parole, tra lettere e mail, perdendo il conto, lanciando frasi e pensieri in tutta Italia, per raggiungere amiche o amori… credo sia nel mio destino e un sorriso aiuta a viverlo meglio… 🙂
I due gatti stanno distruggendo i cuscini delle sedie proprio in questo momento, ma sono talmente buffi e adorabili che non mi arrabbio… 😀
Buona settimana a te, Marghe, sono qui con le mani pronte ad afferrare la tua scodella!
Marti
6 Ottobre 2014 at 4:31
Questo post lo sento tanto vicino a me, forse per la torta, rustica e senza latticini, di quelle che vedi e sai che sarebbero potute uscire anche dal tuo forno. Forse per il tema trattato … o forse per entrambe le cose.
Prima di partire quest'estate qualcuno mi disse che "il cammino inizia già prima di partire, esattamente nel momento in cui decidi di farlo". Inizialmente avevo annuito sorridendo, ma senza capire bene, pensando che fosse una di quelle belle frasi, fatte ad hoc per l'occasione. Solo dopo ho percepito il senso intrinseco della frase. Quando decidi di compiere un viaggio (di qualsiasi tipo) vuol dire che ti sei già mossa rispetto a prima. La tua mente è già qualche passo avanti rispetto al tuo corpo, è cambiata. Quell'orizzonte che avevi sempre davanti agli occhi, ma che non credevi di poter mai raggiungere, ora si è fatto più vicino … e non importa se riuscirai a toccarlo, noti già che ora tutto è più nitido. E tu, in quel riflesso, riesci a guardarti con più facilità.
Anche ora che sono ferma, seduta in cucina con la mia tazza di caffè, la mia mente viaggia; mi immagino questa colazione insieme, tra chicchi d'uva purpurea e gatti troppo teneri per non essere coccolati (e se lo dico io!!!) … iniziare così la giornata è decisamente un bel modo.
Buon lunedì allora e al prossimo viaggio, forse con la stessa destinazione … chissà, sarebbe bello!
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 9:54
Martina, ti ringrazio per questo commento perchè tocchi punti assolutamenti "giusti" per me, in questo momento: ti leggevo e pensavo "è proprio così", "esatto", "lo credo anche io"… la decisione di un viaggio in effetti non è il primo passo di questo percorso, a monte c'è un'idea, un'urgenza, una setediscoperta che muove tutto… il fisico si sposta perchè è la mente che vuole correre e andare… quindi sì, ci muoviamo interiormente prima di salire su un aereo o su un treno, per qualsiasi destinazione, lontana o vicina che sia…
Le tue frasi mi hanno dato nuovi spunti su cui riflettere e ti ringrazio… il motivo per cui mai abbandonerei questo spazio di scambio è che mi arricchisce e attraverso le parole delle persone più speciali (come te) raccolgo tanto…
Nella vita c'è sempre un "chissà", quindi le destinazioni possono incrociarsi, è tutto aperto… e vediamo se riesco a far salire sul treno anche Ulisse o Tarallino, così te li presento! 😀
Maria Bruna Zanini
6 Ottobre 2014 at 4:42
Golosissima questa torta! Favolosa anche la presentazione! Grazieeee
Ciaooo e buon lunedì
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 9:57
Vita e cucina si intrecciano così bene, quanti rimandi… 🙂
Grazie mille!
Federica
6 Ottobre 2014 at 4:49
partenze e rientri racchiudono entrambi gioia e malinconia ma è in questa duplice faccia in fondo tutto il bello 🙂 quel bello (e buono) che non basta mai, come anche questa torta che profuma d'autunno, di rustica semplicità, di casa
ero già innamorata di Ulisse ma con Tarallino mi hai definitivamente stesa. ma che amore è? lo strapazzerei di coccole e tutti e due insieme sono di una tenerezza infinita 🙂
un bacione, buona settimana
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 10:02
Senza gioia non ci sarebbe malinconia, a ben pensarci, perchè si vorrebbe rivivere proprio ciò che ci ha reso felici, quindi è tutto connesso… c'è un nodo che lega questi due stati d'animo, concordo… sarebbe bello se nella vita fosse così facile rifare sempre ciò che piace, come le torte… 🙂
Tarallino ha quell'espressione tiracoccole a cui non si resiste… prometto che crescerà con me ma anche con voi, avrete sempre aggiornamenti! 🙂
Ciao Fede, un bacio grande a te!
Gelmina
6 Ottobre 2014 at 9:49
é sempre un piacere di passare qui, quelle parole dolci, quella torta, che sarà sicuramente la prossima che sfornerò (già l'uso di olio e grano saraceno garantisce) e quei gattini che vorrei tanto di coccolarli!
A presto e buon inizio della settimana!
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 10:09
Sempre bello per me vederti passare… 🙂
Se provi la torta fammi sapere, io trovo che l'olio sostituisca bene il burro e che la farina scura dia un profumo tutto suo, il profumo dell'autunno che voglio sentire quest'anno!
Eli
6 Ottobre 2014 at 12:03
scatti spettacolari e buona ricetta. La voglio subito preparare 😉
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 12:13
Uh, che bello quando la voglia di una ricetta scatta immediata! Grazie! 🙂
piccola mela
6 Ottobre 2014 at 12:43
Se normalmente mi sento a casa qui, oggi questa sensazione è più viva, come se fossi seduta su una delle sedie attorno al tuo tavolo, con Ulisse che osserva con quello sguardo da fratello adulto il suo nuovo compagno di vita e la tua fetta di torta tra le mani.
E' come se non fossi andata via, ma ancora qui accanto, mentre chiacchieriamo dei progetti a breve termine e quelli un po' più grandi, con le gambe rilassate e la testa piena di idee.
I treni portano ovunque noi lo vogliamo, così come i piedi e i caldi abbracci.
Tarallino è un amore…bisogna che torni da te prima che si faccia troppo grande 🙂
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 16:56
Come ho scritto anche nel tuo spazio che significa Casa allo stesso modo, credo che faccia tutto parte di un "piano" per il futuro, in cui tessere nuove amicizie, nuovi rapporti, nuove affinità, nuove condivisioni, nuove basi e nuovi sogni… ci scambieremo sedie, torte, confidenze, consigli e sostegno, siamo solo all'inizio… Tarallino ti aspetta quando vuoi e attenta, cresce velocemente… 😉
"I treni portano ovunque noi lo vogliamo" è un'altra frase da lavagna, oggi mi hai regalato cose che volevosentire… e questo è prezioso.
(mi raccomando, spacciatrice di appuntamenti, datti da fare!) 😀
piccola mela
6 Ottobre 2014 at 19:50
Sarà divertente mettere insieme le nuove tessere, trovare un nuovo modo per esperimere una parte di noi che avevamo tenuto in disparte per un po', senza nemmeno sapere perchè…
Io mi guarderò intorno…a suo tempo ero brava a trovare luoghi nuovi da scoprire e i treni son sempre stati il mio mezzo di trasporto preferito-beh dopo la bicicletta,ma questa è un'altra storia 😉 -…quindi a presto!
Ely Valsecchi
6 Ottobre 2014 at 13:07
Mi ero persa Tarallino ma che meraviglia….. E che bello poter passare un po di tempo con leamiche con cui condividiamo delle passioni e anche un po di vita… Io adoro il treno, il mio papà non hamai voluto prendere la patente e noi ci spostavamo sempre così, adoro conoscere le persone che incontro e immaginare dove vadano e da dove vengoano…. Una tortina perfetta per inaugurare l'autunno! Un bacione!
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 16:59
Non salgo volentieri sui treni per lavoro ma per andare a incontrare persone a cui voglio bene sì… il viaggio ha tutto un altro sapore quando diventa una scelta e un momento piacevole che magari aspetti da un po' o arriva improvviso, perchè a volte anche le decisioni prese all'ultimo hanno il loro perchè…
Tarallino in fondo è come se fosse salito su un treno, arrivato dalla Puglia, solo che ha preso la macchina e ha viaggiato sul morbido, addosso a me! 😀
Un bacione a te, Ely!
Pincofifì
6 Ottobre 2014 at 13:24
Decidere di partire è al tempo stesso facilissimo e la cosa più difficile del mondo perchè significa cambiare e accettare che qualcosa, noi – il resto del mondo, possa essere o sia diverso. Condivido in pieno questa tua concezione del viaggio e mi è piaciuto molto questo post, questo tempo condiviso grazie al viaggio (e al viaggio in treno, poi) e questa ricetta nata un po' qui e un po' lì.
… e siccome qualcuno ha detto che ciò che piace non basta mai, non è che posso avere un'altra foto di Ulisse e Tarallino? Perchè sono troppo belli, troppo miciosi in questi scatti 😉
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 17:05
Centro pieno anche stavolta… hai una telecamera puntata sui miei pensieri, per caso? 😀 La prima frase del tuo commento rispecchia benissimo quello che credo-sento oggi… la scoperta porta con sè fascino, mistero e quel pizzico di paura che ogni incognita dà, ma scendere dal treno felice perchè sai che stai per fare qualcosa che volevi davvero non ha prezzo… 🙂
Spero di pubblicare presto altre foto, chiederò a Tarallino di stare fermo e non agitarsi come un furetto perchè la mia amica Fra vuole vederlo ancora… 🙂
Francesca
6 Ottobre 2014 at 14:10
Tutto troppo bello: le foto, le parole, la ricetta….anzi, questa me la segno :)))
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 17:07
Dai, che piacere! Vedrai che ti affezionerai anche tu a questa torta… mangiata tiepida dà ancora più gusto! 🙂
Sweetie-Home
6 Ottobre 2014 at 14:17
I viaggi che hanno il sapore della scoperta e quelli che si portano dietro quel profumo così particolare, che solo i ricordi. Un tot di parole che ti restano in mente, così come gli abbracci e quelle risate a contorno.
I due pelosi sono un incanto e io ti devo ancora una latta di biscotti, che mica me lo scordo. Ci penso mentre mi gusto il tuo tè che sa davvero di cioccolato. E io di queste cose me ne intendo. Quindi… ci si vede presto vero? :)))))
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 17:10
Tu di viaggi sei esperta… viaggi che hanno senso anche – o soprattutto – in solitaria, decisi senza pensarci troppo, perchè l'istinto in alcuni casi è la migliore compagnia… detto ciò, io mi candido come vicina di sedile di aereo-treno-macchina-navicella spaziale-trattore-Ape vintage per ognidove… va bene anche una sedia della Cascina Cuccagna eh… 😀
La risposta alla tua ultima domande è… SI. Un SI che tu sai. Ed è bello che lo sappia. Mi ti fa sentire ancora più… vicina.
cucinaincontroluce
6 Ottobre 2014 at 14:29
Il treno… hai toccato un argomento a me caro… ho viaggiato tanto, tantissimo in treno: da figlia di ferroviere era chiaramente l'unico mezzo di trasporto concepito da mio padre, complice il suo detestare l'automobile e il risparmio assicurato nell'utilizzare i biglietti sponsorizzati dal suo datore di lavoro; ne ho un ricordo di bambina, quanto andava e tornava nel cuore della notte e veniva a baciarmi anche se dormivo e io, rintronata dal sonno, riuscivo solo a coglierne il "profumo" di ferrovia, quel particolare odore dei binari che impregnava i suoi abiti e che ancora amo cullandomi nella dolcezza dei ricordi di allora, nei ricordi del mio grande papi che ci ha sempre assicurato una vita modesta ma sicura grazie ai sacrifici che un lavoro del genere comporta. Io me lo ricordo con tanto orgoglio il mio papi che entrava in stazione con il suo gigante di metallo e che lo sapeva manovrare con maestria, accompagnandolo con dolcezza sino ai respingenti, mai un centimetro più indietro e mai uno di troppo… e con lo stesso amore rammento i miei viaggi, perlopiù tutti i miei Trieste-Pistoia e ritorno che facevo almeno una volta l'anno, quando non si usavano i corrieri e si andava a prendere l'olio "bono" dal contadino di Quarrata e lo si portava a casa, pesantissimo, tutti con il proprio fardello d'olio…. Quei viaggi mi parevano quasi transoceanici perché tutto era commisurato alla mia età, quando me ne stavo rannicchiata sulla poltroncina di uno scompartimento (eh sì, ancora c'erano gli scompartimenti…) e guardavo fuori e nell'immensità della pianura padana i lumi delle case affioravano dalla nebbia e immaginavo il calore dei focolari in mezzo a tanta desolazione… Provavo una malinconia strana, permeata dal calore di quella famiglia che immaginavo seduta intorno ad una tavola imbandita ed ero felice che in quello scompartimento c'eravamo noi, tutti e tre, perché sapevo che in quel momento tutte le distanze erano annullate… quanta poesia in un viaggio in treno….
Ora però una bella fetta di dolce me la merito?
Un abbraccio forte a te e ai due pelosocchi bellissimi!
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 17:15
Dai, Tatiana, chi l'avrebbe detto che la tua vita fosse così legata a treni e stazioni… mi hai raccontato una pagina molto bella e intima, è stato come leggere un racconto di un libro, con descrizioni che rendono benissimo l'idea delle parole, le immagini, le sensazioni… e trovo così poetico che la ferrovia abbia un suo profumo…
Ti ringrazio per aprire ogni volta caselle di te stessa, sono felice se ti spingo a parlare, se ti "agganci" alle mie parole e sul treno dei ricordi poi ci sali tu… 🙂 La torta te la meriti, eccome, ma credo finirebbe mentre ti ascolto… dovrei metterne un'altra in forno nel frattempo, ehehe!
I pelosetti ricambiano e come la padrona restano affascinati dalle storie belle…
Sara e Laura-PancettaBistrot
6 Ottobre 2014 at 14:45
Quanti pochi treni presi ultimamente…o si parte in macchina magari in 4 per ottimizzare e ciarlare o, se i Km sono di più, in aereo. Sarà che Perugia non è Roma, diciamolo pure che è una delle città peggio collegate dello stivale e della storia a livello ferroviario! E questo non aiuta a pianificare una gita fuori porta.. però, come si leggono i libri in treno neanche a letto! ^ ^ In ogni modo quello del viaggio è sempre un tempo ben speso, che non si rimpiange e non si vede l'ora di replicare…come quello che si spende in cucina d'altronde, come dimostra questa torta cuscinosa di uva nera!! Ps quando sei alla stazione Termini e hai una giornata libera le pancette ti aspettano a Perugia!! Un bacione cara Fra e buon lunedì sera
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 17:20
Tempo per cucinare, viaggiare e fare ciò che appaga, ecco come rendere migliore la vita! Ne sono convinta! 🙂
A Perugia abita una mia amica romana, spesso mi dice di andarla a trovare e prima o poi lo farò… sia perchè mi va di ritagliarmi un altro spazio al femminile, sia perchè la città mi piace… quindi un abbraccio tra gatta e pancette potrebbe avvenire! 😉
Un bacio a voi!
elenuccia
6 Ottobre 2014 at 16:21
La torta e' stupenda e deve anche essere superlativa, ma confesso che Tarallino farebbe apparire insignificante anche un diamante. Ma quanto e' bello e coccoloso!!!!!!!!!!
I cuccioli poi regalano cosi' tanta allegria. Mi fa morire dal ridere le'spressione di Ulisse mentre guarda un po' perplesso il giovane amico.
Stupendi!!
PS: comunque te la copio, appena riesco la provo, ho proprio a mezzo un sacchetto di farina di grano saraceno e in frigo tanta uva fragola del papy.
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 17:43
Ehehe, lo so, pure facessi una torta a sei piani con panna di ogni colore e mille decorazioni cadrebbe in secondo piano rispetto alla bellezza e dolcezza felina… 😀
Prima volta per me con un gatto così piccolo, è una peste, Ulisse non è mai stato così vivace e "impazzito", però mi fa tanto ridere e ancora per fortuna ha fatto pochissimi danni in casa… Ulisse come vedi ha l'aria saggia da fratello maggiore ma quando iniziano a rincorrersi torna piccolo come lui… 🙂
La torta con l'uva fragola così speciale sarà molto più buona, vedrai!
Anna Rita Granata
6 Ottobre 2014 at 17:33
Non ho mai viaggiato in treno. Strano,vero? Ora che ci penso, mi rendo conto di non aver mai fatto un viaggio che durasse più di due ore. Ho sempre scelto l'aereo, il perché mi sfugge 🙂 forse perché amo quando sono in cielo,sopra le città, il mare, sopra la testa delle persone e i miei pensieri diventando tutt'uno con quelle nuvole che sembrano panna montata. Vorrei poter allungare il dito e sentire se sa di zucchero! Quando viaggio è come se mi dividessi in due persone: una con la malinconia di ciò che lascio alle mie spalle e l'altra con la gioia e il tremore di tutto ciò che mi aspetta di nuovo. Il rumore delle rotelle della valigia, mi catapulta di già in ciò che sarà una nuova esperienza tutta da vivere. Se solo in aereo servissero come pasto, questa torta deliziosa. Sarebbe ancora più piacevole! 🙂
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 20:01
Davvero, mai mai? E' strano, sì, soprattutto per me che evito l'aereo tutte le volte che posso e lo prendo solo se costretta per destinazioni lontane… ma io sono un caso a parte, ho paura di volare anche se l'esperienza è bellissima e concordo sulla poesia di essere sopra a tutto e tutti, attraversando le nuvole e con la sensazione di essere "al settimo cielo"… 😀
Non potrei mai fare l'hostess, ma la cuoca da terra per i pasti forse sì! 🙂
Ely Mazzini
6 Ottobre 2014 at 18:16
Francesca, il treno… mi riporta subito a quando da ragazzina con la famiglia prendevamo il treno alla centrale di Milano per andare sulla costa romagnola per le vacanze estive, bei tempi!!!
Poi per anni niente viaggi in treno, l'ultimo che ho preso è stato il TGV per andare a Parigi, ma questa è un'altra storia 🙂
La torta è deliziosa, buono l'impasto con il grano saraceno e l'olio e ottima l'uva che la rende davvero speciale. Che dire poi di Tarallino… adorabileeeeee!!!
Bacioni, buona serata…
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 20:05
I treni di tanti anni fa sono un ricordo nitido anche per me, quelli con le cuccette, i sedeli anche in mezzo al corridoio, i posti a sei, il metallo… li prendevo per andare in Sicilia e anche a Parigi, sai? E non ho smesso, in realtà, adesso salgo sui TGV come te per andare in Francia, una piacevole abitudine che non ho perso… tutto pur di evitare l'aereo che non amo proprio! 😀
Grazie Ely, se ti dò una fetta di torta mi dai un tuo bellissimo cornetto? 🙂
Dani
6 Ottobre 2014 at 18:57
Per una serie di circostanze "sentimentali" i treni mi fanno un effetto un pochino triste… alla Anna Karenina (chissà che una volta in stazione non immagini di vedere dei contadini russi che gironzolano tra i binari…). A parte la mia follia, la torta va provata e poi sono tutta per questo duo di fotomodelli!!!!!
Ma sono perfetti, gatti da catalogo *_*
Devo venire a trovarti, voglio vedere il piccoletto prima che cresca 😀
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 20:07
I motivi per cui spesso ho preso treni sono proprio sentimentali e a volte li ho anche maledetti o odiati… però continuo a trovarli tremendamente romantici, con abbracci strappalacrime e dolcezza di cui un'affamata di emozioni come me non può fare a meno… 🙂
Dani, vieni quando vuoi, anche Tarallino vuole conoscerti! Ti aspetta lì nel cestino! 😀
LeCiorelle
6 Ottobre 2014 at 19:00
Questa torta è strabella!!! è come dire "a tutto tondo" 🙂 con tutti questi chicconi d'uva e con la sua forma confortante! Condivido molto il pensiero sui treni, tutti i giorni anche se per breve tempo li prendo perchè sono una "mini pendolare" e ogni tanto anche nei weekend, quando mi reco a bergamo, e allora osservo molto i visi delle persone, i paesaggi e ascolto anche molto, e le emozioni sono sempre diverse, ad ogni viaggio, che sia di andata o di ritorno! bellissime le foto dei due nuovi compagni di gioco 🙂 a presto!
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 20:12
Eh sì, anche senza accorgermene o senza volerlo le mie mani tendono a plasmare e cercare le forme tonde in tanti cibi, è istinto, è predisposizione… 🙂
La vita del pendolare non è sempre facile, immagino, dovrai combattere anche con ritardi e vagoni affollati, però tornare a casa facendosi cullare dal dondolio del treno deve essere rilassante… tempo per pensare, per staccare, per ascoltare la musica…
Grazie, i felini ti passano un topetto per ringraziarti! 🙂
panelibrietnuvole
6 Ottobre 2014 at 20:08
No vabbè…ma Tarallino è strepitoso! 🙂 Ci credo che abbia conquistato tutti…Ulisse compreso! 🙂
Questa torta mi ricorda la schiacciata con l'uva che si fa qui a Firenze, anche se quella è più una pasta da pane…ma uva e olio sono gli ingredienti fondamentali anche lì. E le foto sono sempre più belle, perfette nell'abbinamento di colori e nella luce… Trasudano grazia e infondono pace 🙂
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 20:14
Ulisse passa dai morsi ai baci, non sa neanche lui cosa deve fare… però sì, si vogliono bene e spero sempre di più! 🙂
Sai che volevo provare a farla, la schiacciata all'uva? L'ho vista in vari blog e mi ispira molto, solo che devo avere tempo per preparare un lievitato e ultimamente mi sta un po' sfuggendo… il bello delle torte è che hai piacere e soddisfazione senza aspettare tanto! 🙂
Grazie mille per le parole sulle foto, non sai come mi rendono felice! 😀
I SOGNI DI CLAUDETTE
6 Ottobre 2014 at 21:12
Stavo per chiudere il pc…. ma mi è apparsa una gatta …. allora ho dovuto aprire e leggere il tuo post… che come sempre riesce a darmi tanta serenità sia per le parole che tu scrivi (è per questo ti ammiro molto!) e per la delicatezza delle tue foto e la bontà delle tue ricette!
Grazie adesso posso chiudere e andare a dormire serena.
Un Bacio. Claudette
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2014 at 21:29
Sei tu che mi hai lasciato una dolcissima buonanotte, Claudette… grazie di cuore, con il blog riesco a esprimere ciò che sono e che cerco – serenità compresa – e comunicare con tutte voi è diventato un appuntamento imperdibile, per me… a qualsiasi ora della giornata, anche di notte! Si sa che i gatti fanno le ore piccole, ehehe! 😉
Cecilia Cavallini
7 Ottobre 2014 at 6:45
Vorrei mangiarne una fetta con te e fare due chiacchiere… Tarallino compreso!
lagattacolpiattochescotta
7 Ottobre 2014 at 8:49
Facciamo una merenda allargata, invitiamo anche Fox e vedrai che gruppetto! 🙂
sandra pilacchi
7 Ottobre 2014 at 8:44
che belle foto Francesca!
che belle parole, che belle queste 48 ore di sorellanza!
bella anche la torta di grano saraceno e belli i due ragazzi… adoro i gatti rossi!
Sandra
lagattacolpiattochescotta
7 Ottobre 2014 at 8:51
Mi piace molto l'idea delle "48 ore di sorellanza", brava Sandra! 🙂 Sto già pensando di riprenotare un treno, ehehe!
I due ragazzi sono forti, scattanti, attivi a qualsiasi ora del giorno… Ulisse ha rinunciato alle sue penniche per correre in tutta casa! 🙂
Mary
7 Ottobre 2014 at 9:19
L'ultima volta che ho preso un treno è stata due anni fa. Io, mia sorella e mia madre siamo partite insieme verso Pavia per affrontare un importante intervento di cardiochirurgia. L'evento che ci ha coinvolte non era certo piacevole, ma nonostante il dolore, fisico per mia mamma e morale per me e mia sorella, quel viaggio mi ha lasciato dei ricordi bellissimi…strano vero? Ho conosciuto persone speciali…io e mia sorella abbiamo riso come due pazze (per non impazzire!)…e la mia mamma ne è uscita viva. I treni sono davvero degli spaccati di vita, dove t'incontri, ti sfiori, ti guardi e vai avanti con la tua quotidianità. Grazie Francesca, per le tue riflessioni, che ci fanno riflettere e per le tue bellissime ricette…come questa torta confortante e golosa! Buona settimana, Mary
lagattacolpiattochescotta
7 Ottobre 2014 at 16:38
Un viaggio del genere si ricorderà sempre… quando emozioni, paure e speranze scorrono sui binari e vengono con noi… si parte in un modo, con uno stato d'animo, e si torna in un altro… tutto ciò che scorre tra le due sponde, tra casa e altrove, ci forma e ci (in)segna…
Grazie a te per avermi raccontato un episodio così personale… sai che a Pavia il destino mi ha portato due volte, per motivi di cuore, ma lieti? 😉
conunpocodizucchero Elena
7 Ottobre 2014 at 13:12
mi piace sempre tanto vedere l'affetto tra food blogger dove può arrivare… certo che però saperti così vicina a me mi fa essere gelosetta eh! 😀 ti abbraccio cara Francesca dalle parole e dai pensieri di velluto
lagattacolpiattochescotta
7 Ottobre 2014 at 16:46
Elena, ho già deciso che tornerò al Nord! Tieniti pronta! 🙂
E lo sai che l'ultima frase è bella quanto le tue ricette?! Sarà che la morbidezza di seta e velluto la inseguo sempre… hai detto proprio una frase "giusta"!
MARI Z.
7 Ottobre 2014 at 15:51
il treno che prendo più spesso mi porta a Venezia: città che vivo da vera veneziana (della serie: …con calma e senza fretta) e che adoro. Al rientro mi sembra d'esser stata lontana da casa da giorni: sono talmente tante le cose e le emozioni belle da tenere a mente che mi disorientano.
Fantastica la torta soffice, soffice e che teneri i tuoi micetti!!! 🙂
lagattacolpiattochescotta
7 Ottobre 2014 at 16:50
A Venezia come ben sai vengo ogni anno per il Festival del cinema, però il Lido non è la stessa cosa… a Venezia da tanto tempo affittiamo una casetta in multiproprietà vicino a San Barnaba, posso dire di esserci cresciuta da quando ero all'università e ci scappavo quasi ogni estate per una settimana… adoro quella città e lo spirito adatto per passeggiarci è quello che dici tu, calma e relax, senza rumore di macchine, una cosa così strana per una romana come me! 🙂 Salutamela tutte le volte che ci torni!
Grazie! I micetti ti lanciano una pallina! 🙂
Miu Mia
7 Ottobre 2014 at 16:00
Piccoli amori rotondi a forma di gatto. E quanto è vero questo amore rotondo.
Rotondo e perfetto, come un acino d'uva e la torta che l'ospita!
lagattacolpiattochescotta
7 Ottobre 2014 at 16:52
L'amore rotondo è il più bello per me, l'affetto entra bene, arriva in ogni parte, si distribuisce, si espande, si allarga, si stende… 🙂
Daniela Tornato
7 Ottobre 2014 at 16:21
L'entusiasmo che si percepisce nelle tue parole mi emoziona come se vi avessi incontrato anche io, mi piace quel con loro farei tantissime cose, conoscendovi tramite i vostri blog so che sarebbe bellissimo essere dei vostri solo per vedervi insieme e conoscervi, davvero! Chissà che magari un giorno, mi piacerebbe molto.. intanto mi prendo una fetta di torta soffice che sa di cose belle nuove emozioni.. e mi godo le foto di quei due micioni dolcissimi.. un abbraccio grande! 🙂
lagattacolpiattochescotta
7 Ottobre 2014 at 16:54
Dani, so che quella frase riguarderebbe anche te, se ti vedessi… anche tu mi ispiri belle cose, come foto, cucinate insieme, scambio di props e di vestiti… 😀
Chissà, hai ragione… ho intenzione di continuare su questa strada che porta dal virtuale al reale, con le persone che stimo di più…
Un abbraccio a te! Mi piace "averti tutt'intorno", qui e su Instagram!
Claudia
8 Ottobre 2014 at 10:06
Ommioddio Tarallinooooooo!!! Ho sempre adorato i roscetti, è stupendo! L'ultima foto non smetterei mai di guardarla! Quante belle cose in questo post, Tarallino e Ulisse che giocano insieme, questa torta meravigliosa, che è perfettamente nel tuo stile (sì, mi fai ripensare anche stavolta a un piccolo mondo di dolci in miniatura), e tu che sali a Milano a incontrare le tue Manu! Che bellezza! Mi infilerei nella tua valigia, ma non potendo…prometti che uno dei tanti abbracci alla Conti lo darai anche da parte mia? E che mi saluterai la Brivio, anche se non ci siamo mai incontrate?
lagattacolpiattochescotta
8 Ottobre 2014 at 13:37
Tarallino sta facendo un faccino bellissimo, ogni giorno di più, se solo ripenso a quando camminava a stento e a come piangeva per fare anche solo un gradino, mentre ora salta ovunque e fa continui attacchi alle tende e alla coda del povero Ulisse… 🙂 Devi vederlo, Claudia, altro pretesto in più per chiamarmi quando torni a Roma!
Ti prometto che abbraccerò e saluterò le Manu per te, credo di rivederle piuttosto presto… voglio fare cosebellechemipiacciono! Il nuovo proposito che accompagna questo autunno… 🙂
Marta
8 Ottobre 2014 at 12:46
Quoto Claudia qui sopra! Ho avuto la stessa reazione "ommiddio Tarallinoooo!" 😀 che meraviglia!!
E questa torta, che bella è? 🙂
Buon soggiorno a Milano! Io che vivo tra Como e Milano, ti avviso, qui il tempo è orrendo…peccato! Ma ti divertirai lo stesso 😀
Ciao! Marta
lagattacolpiattochescotta
8 Ottobre 2014 at 14:11
A Milano sono stata lo scorso weekend e per fortuna mi ha accolto con un clima buono ma so bene che è stato un miracolo… lo so, il sole e la luce di Roma al Nord non ci sono, ma voi avete altre cose positive… 😉
Tarallino ti passa un croccantino! 😀
Ale
8 Ottobre 2014 at 14:18
Ho sempre adorato il tuo blog, con queste foto che trasmettono serenità e pace! bellissima questa torta, avrei proprio della farina di grano saraceno da smaltire…ti faccio sapere! ciao e complimenti cara Fra <3
lagattacolpiattochescotta
8 Ottobre 2014 at 16:11
Ale, adesso vedere la tua icona mi fa più piacere, avendo collegato nome e blog! 🙂
Grazie… la farina di grano saraceno è perfetta per tante ricette autunnali, vedrai che la tua scorta finirà presto!
Ilaria Guidi
8 Ottobre 2014 at 16:11
Sono Incantata…difronte a tutto…alle tue bellissime parole, alla ricetta buonissima e alle tue foto adorabili…
Ti abbraccio
Ila
lagattacolpiattochescotta
8 Ottobre 2014 at 16:12
Ilaria, grazie… 🙂 Lasci sempre parole così delicate e affettuose!
An Lullaby
8 Ottobre 2014 at 19:47
Il mio internet faceva capricci, sono passata lunedì ma non voleva saperne di caricare le tue foto…anche adesso ne manca una, la terza…chissà cosa mi sto perdendo 🙁 è sempre bellissimo leggerti, ma sono stra viziata, voglio parole, bellissimi immagini, colori, voglio tutto ^_^ Che bello, chissà quante foto, quante parole, quante tazze di tè si saranno susseguite nell'ultimo week end 🙂 E sono anche un po' gelosa e invidiosa, sai? Anche io sono un po' gatta, aaha 🙂 Credo che mi conosci abbastanza bene da capire che questo dolce mi piace da morire, è proprio nelle mie corde: integrale, rustico, umido e fruttato 🙂 Ma sai che ne ho fatto uno molto simile un mese fa? Grano saraceno, zucchero muscovado e uva fragola… ti invierei in privato una foto per fartelo vedere :)Non lo faccio solo perché le foto sono brutte brutte (motivo per cui non l'ho pubblicato) e comunque alla mia ricetta-esperimento mancava qualcosa, un po' di zucchero e forse poi avrei dovuto mettere più farina bianca (proprio come hai fatto tu 🙂 ) perché il grano saraceno ha un sapore molto deciso 🙂 Ora ho la tua ricetta bella,buona, perfetta per essere provata 🙂 Splendide le foto…passerò a vedere anche la terza mancante 😉
lagattacolpiattochescotta
9 Ottobre 2014 at 19:32
Anto, strano ma vero, la fotografia non è stata il mio pensiero principale in quel weekend… la reflex è rimasta a Roma, mi sono dedicata alle persone, agli incontri, a guardare leggera la città e quello che avevo intorno, facendo foto mentali… è tutto negli occhi, nelle sensazioni… però la cucina della casa dove alloggiavo era carina e in effetti qualche scatto sarebbe venuto bene… 😉
L'uva fragola l'adoro, ho fatto una confettura l'anno scorso! Se provi la torta sono sicura che verrà ottima, ancora più dolce! I sapori rustici li cerco quando ho voglia di calore… motivo in più per tenere da parte questa ricetta e provare magari anche con pere e mele!
Grazie per aver lasciato tante righe, leggerti mi piace taaaanto e lo sai! 🙂
Jessica – Scented little Pleasures
8 Ottobre 2014 at 20:57
Ma sai che ero anche io a Milano lo scorso weekend! Strano scriverti qui, leggere quello che scrivi e poi pensare che magari ci siamo passate vicino in metro 😉
Ulisse e Tarallino sono bellissimi insieme..
lagattacolpiattochescotta
9 Ottobre 2014 at 19:33
Io ho camminato sempre a piedi, niente metro… ma magari ci siamo sfiorate davvero! Sai che mi ero ricordata di alcuni tuoi post su bei localini milanesi? Quando torno magari ti avviso, mi fai da guida speciale! 😉
Federica Tommei
9 Ottobre 2014 at 9:44
E' proprio bello viaggiare in treno, io lo adoro!!! Guardar scorrere via dal finestrino, paesaggi e pezzetti di vita, cosa che non puoi vedere se viaggi in aereo e nave… il treno è un piccolo salotto, dove incontri frammenti di vita altrui, e che probabilmente non incontrerai mai più.
Proverò la torta… 😉
lagattacolpiattochescotta
9 Ottobre 2014 at 19:39
Fede, bellissima l'immagine di un treno come un salotto! Tutti vicini, seduti, ognuno con la sua destinazione, la sua storia, il suo bagaglio sulle spalle… io mi rilasso, è uno dei rari momenti in cui stacco la mente, con la musica in cuffia, e mi sento libera di pensare a tutto quello che voglio…
Elisa Cilento
9 Ottobre 2014 at 11:45
Meravigliose tutte voi, così come la tua torta!
un abbraccio!
lagattacolpiattochescotta
9 Ottobre 2014 at 19:40
Elisa, grazie! Ricambio l'abbraccio!
cincia del bosco
9 Ottobre 2014 at 12:23
Mi hai catapultata nella dimensione di viaggio.
Questa torta è bella davvero…e poi mi ci metti anche il gattino!
una meraviglia di post,
ciao Su
lagattacolpiattochescotta
9 Ottobre 2014 at 19:41
In fondo anche le parole sono un mezzo per viaggiare, su cui io salgo sempre…
🙂
Grazie mille!
Mila
16 Ottobre 2014 at 8:15
Leggendo il tuo post mi sono vista proiettata su un treno senza una destinazione….
Bella la ricetta e stratosferiche le foto!!!!
lagattacolpiattochescotta
16 Ottobre 2014 at 13:58
Andiamo, partiamo, ci vediamo al binario 1? 🙂 La destinazione si decide al momento, puntiamo il dito come con un mappamondo, ehehe!
Grazie, Mila!
Francesca Fantoni
29 Ottobre 2014 at 16:04
La tua ricetta mi ha ricordato una torta al semolino che feci lo scorso autunno (che ora ho voglia di rifare): anche lei è incastonata di uva nera, in particolare di uva fragola. Questo perché mio padre ha una vecchissima vigna di quest'uva, da cui posso attingere felicemente :-). Adoro le ricette che valorizzano esattamente quell'ingrediente per quella stagione.
lagattacolpiattochescotta
29 Ottobre 2014 at 20:13
Una torta al semolino è nei miei programmi, sai? E amando come te l'uva fragola che ha un valore affettivo perchè cresceva nel giardino dei miei nonni, posso fare come te una ricetta "di cuore"… 🙂
Francesca Fantoni
30 Ottobre 2014 at 11:33
Che bello! La vigna di mio padre in realtà l'ha piantata il suo nonno, che lo rincorreva quando lui da piccolo andava a "rubargliela". Se vuoi vedere come faccio il dolce al semolino, trovi la ricetta su theblackfig. Buon weekend!!