IL TUNNEL DELLE TAZZE

4 Dicembre 2016Francesca P.
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Può essere lungo e con varie curve, non sempre c’è una luce a guidarti, sai quando entri ma non quando esci: sto parlando del tunnel delle tazze, che può avere più km dell’Appennino ed essere profondo come un oceano. 

Io mi ci incammino periodicamente, perdendomi ogni volta, come fossi in un labirinto con siepi a forma di cucchiaino. Giorni fa, il tunnel è diventato quasi un trip: mi è venuto in mente di sistemare alcune tazze secondo la grandezza, ma poi ho pensato di farlo in base al colore e poi ancora in base ai disegni. E quindi togli-metti-ritogli-sposta-no, non va bene-hmmm, così il pois cozza con le righe-più a destra-più a sinistra-aiuto, ora cade tutto… e così facendo, come si dice a Roma, s’è fatta ‘na certa e per un attimo ho temuto di essere inghiottita come la balena fece con Pinocchio…

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É che per le tazze nutro una vera passione, di quelle istintive. Adoro regalarle, agli altri e a me stessa. La tazza mi piace proprio come oggetto, sia esteticamente, sia per quello che rappresenta.

Somiglia a un nido. Ci si adagia al centro e ci si sente protetti, dentro ai suoi bordi. É un nascondiglio, una tana, un posto dove sparire per un po’. É un abbraccio in un perimetro definito, che (trat)tiene. E’ una scatola a cielo aperto, da cui guardare come cambia il cielo. E’ una vasca comoda, in cui fare un bagno con zuccheri aromatizzati. E sa scaldare, uno dei “poteri” più belli in assoluto.

Ogni tazza che possiedo è abbinata ad un momento o scopo preciso: quella più capiente è per le colazioni con il latte, quella più stretta e lunga è per le fette di torta che vanno inzuppate fino in fondo, quella più piccola è per la merenda con tisana e biscotti, quella preferita è per il tè preferito, quella più delicata è per le occasioni speciali, quella che sembra una coppetta va bene anche per la macedonia o il gelato o una vellutata… e via discorrendo. Troverò sempre, insomma, un validissimo motivo per stringere tra le mani una tazza.

Fredda, tiepida, calda e da oggi anche bollente. Appena uscita dal forno. E in questo modo, il profumo di dolce e spezie rende la sosta dentro al tunnel ancora più piacevole…

 

MUG CAKE AL PAIN D’ÉPICES E SCIROPPO D’ACERO

Ingredienti per una tazza (di piccole-medie dimensioni; per una grande, raddoppiate le dosi):

1 fetta di burro spessa (15 g)

1 cucchiaio di zucchero di canna (11 g)

1 tuorlo

1 cucchiaio di sciroppo d’acero (o miele)

2 cucchiai di farina 0 (16 g)

2 cucchiai di farina integrale (16 g)

1 cucchiaino di mix di spezie

scorza d’arancia (a piacere)

 

– Cottura al microonde: direttamente nella tazza, sciogliete il burro per 20 secondi a 800 watt. Aggiungete e sbattete con una forchetta o una piccola spatola flessibile, in sequenza, lo zucchero, lo sciroppo d’acero e il tuorlo, per 1-2 minuti. Unite anche la farina, le spezie e la scorza d’arancia. Cuocete per 1 minuto a 800 watt.

– Cottura nel forno tradizionale: fondete il burro. Aggiungete e sbattete in sequenza lo zucchero, lo sciroppo d’acero e il tuorlo, per 1-2 minuti. Unite anche la farina, le spezie e la scorza d’arancia. Versate nella tazza l’impasto e cuocete nel forno già caldo a 180°, finchè crescerà di volume e la superficie sarà dorata.

*La ricetta, con qualche modifica, è tratta dal libro “Mug cakes” di Lene Knudsen (Guido Tommasi Editore). Io, non avendo il microonde, ho fatto la versione con il forno tradizionale. Usate esclusivamente tazze che possono andare in forno.

** Questa mug cake, nel libro, non prevede il mezzo cucchiaino di lievito che in altre ricette è elencato. Nella foto, si vede una tortina non gonfia, a me invece è venuta così, con la cupoletta!

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47 Comments

  • Anna

    4 Dicembre 2016 at 20:29

    Cara Francesca, che buffa che sei (perché ti vedo, sai…), mentre osservi le tue tazze e mediti… Su quale sia l’ordine migliore, ed effettivamente è una scelta ardua!!!

    Quanto è bello stringere tra le mani, nel cuore dell’inverno, una tazza fumante, sentire il profumo che da essa si sprigiona, con gli occhi chiusi, mentre i sensi si acuiscono…
    E la tazza diventa davvero, in quei momenti, un nido che protegge col proprio calore, un abbraccio che conforta, una culla che conserva profumi di buono.
    Una tazza tra le mani, e i pensieri si fanno più leggeri, perdendosi tra nuvole di vapore che disegnano voli da inseguire…
    Sì, una tazza sa scaldare… E questo è un “potere”, come dici tu, fra i più belli in assoluto. Forse perché anche tanto raro…

    Poi capita che incontri chi ti scalda il cuore, da lontano, dal suo Bistrot… Che tanto assomiglia, (e assomiglierà), a una tazza: dove tuffarsi a cuor leggero, senza paura di scottarsi o affondare, accolti da un abbraccio che (trat)tiene…
    Scaldare, e (trat)tenere, sono l’uno preludio dell’altro… Solo chi ti scalda ti tiene veramente per mano…

    Un abbraccio, carissima Francesca, è sempre un piacere passare a trovarti. Come tenere tra le mani quella tazza bianca con piccoli pois azzurri: una meraviglia!
    Anna

    1. Francesca P.

      4 Dicembre 2016 at 23:10

      Sì, Anna, a vedermi dall’esterno sono buffa, mentre mi perdo nel tunnel e resto ore con lo sportello del mobile spalancato, facendo mille spostamenti e fermandomi poi in contemplazione a “lavoro” finito, quasi ammirassi un dipinto, ehehe! Quando immaginavo la mia cucina, anni fa, di una cosa ero certa: sarebbe stata bianca e con dei pensili con il vetro, per far vedere tutta la collezione di tazze! 🙂
      Io uso almeno 3 tazze (diverse) al giorno: una a colazione, una il pomeriggio e una per l’infuso della buonanotte… e le mani la stringono bene, a volte neanche uso il manico, preferisco proprio abbracciarla… come si abbracciano le persone come te, che sanno trovare sempre sempre le parole giuste e sarebbero delle perfette compagne di tè quotidiano… ovviamente tu avresti la tua tazza, quella a piccoli pois, l’hai già scelta e considerala tua! (ti penserò, adesso, ogni volta che la userò!)

  • Emanuela

    4 Dicembre 2016 at 20:40

    ciao gattina.. che bello questo post di oggiiii! anche io le adoro le tazze, ci entri dentro a covino e col naso all’insù…e sono delle forme che piacciono a me.. lunghe che svettano verso l’alto come a cercare il sole o un po’ di aria in più, larghe e comode (perché si sta meglio se c’è un po’ di spazio in più) tipo le tazze delle zuppe…dove magari stai seduta a gambe incrociate e leggi un libro .. poi adoro le tazzine col bordo spesso, un po’ rustiche … e adoro anche questa dolcezza di sta sera, perché ho sempre desiderato fare la tortina nella tazza, ma non avendo il microonde ( 😛 ) non mi ero mai cimentata .. ed eccoti che mi porti dentro la tazza e per mano mi accompagni in forno… aaahh la farò questa tortina, per me.. tutta solo per me! :)…
    grazie.. grazie
    Manu.

    1. Francesca P.

      4 Dicembre 2016 at 23:15

      Bella l’immagine di essere in punta di piedi sul fondo della tazza, con le mani aggrappate al bordo, la testa che sbuca piano e gli occhietti curiosi… 🙂 Secondo me noi siamo così e abbiamo questo approccio con la vita… ci affacciamo timidamente e annusiamo l’aria come i gatti, prima di fare un saltello e uscir fuori allo scoperto!
      Io ho comprato il libro pur non avendo il microonde, perchè mi sono detta: che importa pure se la cottura è più lunga, io voglio mangiare la tortina lì dentro! Quindi ho provato, finalmente… e tu puoi provare ora con me! 🙂

  • Mamma e Marta

    4 Dicembre 2016 at 21:55

    Ci piacerebbe tanto mostrarti le nostre tazze e il loro ripostiglio…la paura che possano cadere nel prenderne una è all’ordine del giorno!
    Proprio ieri ne abbiamo trovata una, la preferita di Marta, presa a Copenaghen, con una lunga ‘ferita’…praticamente non più utilizzabile… che peccato! Per noi le tazze sono quasi dei tesori e ad ognuna è legato un ricordo o una vacanza! Proprio oggi Marta me ne ha regalata una tutta bianca con il bordo dorato ed è cosi grande …la tuo mug cake ci starebbe proprio bene <3

    1. Francesca P.

      4 Dicembre 2016 at 23:19

      Mi piacerebbe vedere la vostra collezione, so già che potremmo fare tanti scambi e barattare varie tazze, dandoci anche spunti per i set di foto! 🙂 Sorrido sapendo che non sono la sola che ha il terrore “di fare cocci”, anche se io sono la prima a rischiare impilandole così… il brivido del pericolo, ehehe! E se la tazza di Copenaghen si è rotta, quale motivo migliore per riorganizzare un viaggetto? 😀
      Un abbraccio a tutte e due, amiche di tazze!

  • Giulia

    4 Dicembre 2016 at 21:56

    Quanta dolcezza e morbidezza in questa mug cake! Ma… Non ci va neanche la puntina di un cucchiaino di lievito?

    1. Francesca P.

      4 Dicembre 2016 at 23:23

      Ciao Giulia! Nel libro, in questa ricetta con il pan di spezie il lievito non è previsto, mentre in altre mug cakes c’è… forse dipende dai tipi, la foto della pagina mostra una tazza con una tortina non tanto gonfia, mentre a me è venuta così, con la cupoletta… se provi, fammi sapere come ti esce anche se il sapore, al di là dell’aspetto estetico, sarà uguale e posso dirti che è davvero buono! 🙂

  • Chiara

    4 Dicembre 2016 at 23:37

    anche io ne ho tante, a volta salta fuori da qualche anfratto una che non ricordavo di avere, ricevuta in regalo, comperata durante qualche viaggio, sono tutte belle le tazze, bisogna usarle altrimenti si intristiscono se lasciate in disparte…Deliziosa questa ricetta, avrei una tazza felice di contenerla ! Buona settimana, un bacione

    1. Francesca P.

      5 Dicembre 2016 at 19:11

      Bello quando le tazze sbucano a sorpresa e hanno come una seconda vita! A me piace variarle proprio per non farle sentire sole… 🙂
      Sono certa che la tortina sarà felice di “abitare” dentro una tua tazza, meglio ancora se con disegni natalizi, ehehe…

  • scamorza bianca

    5 Dicembre 2016 at 11:25

    Questa cosa delle tazze è bellissima…. la foto che le ritrae nella credenza parla da sola…. e la ricetta è un bijou di gusto e raffinatezza.
    Buona settimana!

    1. Francesca P.

      5 Dicembre 2016 at 19:12

      Grazie mille! Avrei fatto foto ad ogni singola tazza e il post sarebbe stato lunghissimo! 😀
      La ricetta è semplice semplice, se ami le mug cakes quel libro può essere una valida idea per un regalo di Natale! 😉

  • m4ry

    5 Dicembre 2016 at 14:48

    Secondo me siamo malate…ma va bene così 😀
    Mi è piaciuto questo viaggio…tra un tunnel e l’altro 🙂
    Certo, se ora potessi stringere tra le mani la tazza con dentro il dolcino caldo caldo sarei davvero felice 🙂
    Un bacino amica mia <3

    1. Francesca P.

      5 Dicembre 2016 at 19:19

      Dici che siamo malate anche per le tazze e non solo per ciò che sai? Ahaha! 😀
      Se vuoi ci incontriamo a metà strada, nel tunnel… segui l’odore di spezie e mi trovi! E con tante tazze a disposizione, ci mettiamo lì a parlare, a pancia piena e mani calde… 🙂

  • ipasticciditerry

    5 Dicembre 2016 at 16:06

    Ecco, questa è una passione che abbiamo in comune … anche io adoro le tazze e ne ho diverse, per i diversi momenti della giornata e delle occasioni. Non resisto quando vado in giro e vedo una tazza particolare, subito penso a come poterla utilizzare e, se non ha un costo eccessivo, ecco che me la ritrovo tra le mani. Vedi un tunnel nelle tazze? Non ci avevo mai pensato, per la verità. Io, sopratutto quando giro il cucchiaino, mi ci perdo a guardare quei cerchi che si creano con il liquido all’interno. A volte mi si annullano i pensieri, è come una magia. Adoro le torte in tazza, anche io avevo pubblicato una ricetta, tempo fa. Sono comode, se ti viene una voglia improvvisa e golosa e non si hanno dolci in casa. Brava, proverò anche la tua versione. Un bacio dolce Fra

    1. Francesca P.

      5 Dicembre 2016 at 19:23

      Sono contenta che condividiamo questa passione, io da sempre amo regalare alle amiche una tazza accompagnata da un tè o da una tisana… è un mio dono “classico”, che faccio alle persone a cui tengo perchè mi rispecchia e mi rappresenta! Le tazze sono anche il simbolo delle confidenze, dei pomeriggi intorno al tavolo o su un divano, mentre fuori fa freddo e tutto il calore di cui abbiamo bisogno è tra le mani e tra le mura di casa…
      Era la prima volta che preparavo una mug cake, ma questo libro, appena visto, l’ho comprato subito! Non mi sono fatta di certo fermare dal “piccolo” dettaglio che sono sprovvista di microonde, i gatti si fanno venire sempre un’idea alternativa, ehehe! 😉

  • Lisa

    5 Dicembre 2016 at 19:53

    Una semplice e speziata ricetta proprio come quelle che piacciono a me, come le tazze… anche io le adoro e quelle spaiate sono in assoluto le mie preferite!

    1. Francesca P.

      6 Dicembre 2016 at 15:42

      Le spezie le amo sempre di più, la cannella la metto ovunque, è un sapore “confortante”, che conosco bene e che rappresenta una coccola… e qui la coccola è doppia, perchè ci sono anche le tazze (molte spaiate, sì!) a contenere il suo profumo, c’è l’unione di cose belle e speciali… 🙂

  • silvia

    5 Dicembre 2016 at 20:30

    Impazzisco anche io per le tazze! E quando sento qualcuno dire “oh no, mi hanno regalato l’ennesima tazza…” io li invidio pure, perchè a me capita di rado di riceverne, mi tocca sempre comprarmele! mi piace scegliere una tazza diversa ogni volta, quasi si intonasse con l’umore o con il vestito del momento! Le tazze, con il rito del tè o di una cioccolata calda, sanno tanto di noi, ci raccontano anche quando rimaniamo in silenzio a soffiare su sbuffi di pensieri-vapore! E la tua collezione è bellissima! Non sapevo si potesse provare a fare la mug cake anche nel forno!! grazie per il consiglio! p.s. ecco come hai utilizzato poi lo sciroppo d’acero! brava!! 🙂

    1. Francesca P.

      7 Dicembre 2016 at 0:08

      Ero certa amassi le tazze, sai? 🙂 Quando ci vedremo, prometto che te ne porterò una perchè adoro regalarle e mi piace l’espressione felice di chi apprezza questo dono! E per quante ne possediamo, non saranno mai abbastanza e un po’ di posto libero per loro lo troveremo sempre! Sapessi quante riflessioni sono nate seguendo lo sbuffo di fumo bollente o assaporando un tè, con calma…
      Nel forno puoi fare tutte le tortine che vuoi, basta avere più pazienza, come per le cose belle… il microonde non mi è mai stato simpatico per questo, troppo rapido e “freddo”… il forno tradizionale è molto più poetico! 🙂

  • zia consu

    5 Dicembre 2016 at 22:33

    ahahah…ho l’impressione che tu non sia l’unica ad essere finita in quel tunnel..uscirne è impossibile 😛
    Se poi inizi a riempirli con tutti quei buonissimi profumi, stento a credere che vedremo la luce 😛
    Buona settimana <3

    1. Francesca P.

      7 Dicembre 2016 at 0:11

      Vero, Consu… in tante ci aggiriamo dentro quel tunnel e magari camminando camminando capiterà di incontrarci, prima o poi! 🙂 Si può anche improvvisare una merenda lì, scegliamo un punto comodo e apparecchiamo, ehehe!

  • Anonimo

    6 Dicembre 2016 at 6:16

    Ti capisco benissimo, anche io ho la dispensa piena di tazze tutte diverse. In casa mi prendono in giro perchè ogni volta impiego tempi cosmici per decidere quale usare. ultimamente ne ho vista stupenda che cambia colore a seconda della temperatura del contenuto. Non ho potuto resistere 🙂
    Non ho mai provato queste famose mug cakes, devo dire che le tue sono le più invitanti che abbia mai visto in giro per il web. Mi piace questa loro bella cupoletta

    1. Francesca P.

      7 Dicembre 2016 at 0:17

      Non mi è apparso il nome sul commento, quindi non so chi sei… ma sappi che sarei curiosa di vedere la tua collezione di tazze, specialmente quella che cambia colore, non immaginavo potesse esistere… adesso la vogliooooo e la devo cercare, ahaha! 😀
      Era la prima volta anche per me, la consistenza della mug cake è simile a un muffin, è morbida ma resta compatta e mangiata con la tazza ancora calda, con l’odore delle spezie bello vivo, è buona buona!

  • Peanut

    6 Dicembre 2016 at 16:19

    Credo che tutte qui avremo detto più o meno la stessa cosa ma anch’io adoro le tazze e ne vorrei molte molte di più (ma c’è già *qualcuno* che si lamenta così)..ecco cosa non dovrà assolutamente mancare quando avrò una casa mia, un armadietto tutto per le tazze!
    Io poi sono tisana maniaca, tra tè e infusi ne bevo fino a cinque tazze al giorno e sono convinta che parte del calore che ricevo non sia dovuto solo alla temperatura del contenuto ma anche alla forma e alla presa sul contentenitore: la tengo stretta, rigorosamente con due mai cingendone anche il fondo, come raccogliendomi in cerca di protezione:)
    E la mug cake me la dovrei ricordare più spesso. Ci sono mattine in cui mi sveglio con la voglia di torta ma non ne ho, e sono quindi costretta a ripiegare su altro, non rimanendo ovviamente soddisfatta. Il microonde non ce l’ho ma adesso ho un fornetto di quelli piccoli che comunque si preriscalda in pochissimo, devo solo avere qualche minuto di pazienza in più del normale!:D

    1. Francesca P.

      7 Dicembre 2016 at 15:33

      Io ero partita con il volere due mensole e una credenza, ma sono finita a prendere poi una seconda credenza e ad aggiungere un altro mobile che si sviluppa in altezza… è una “malattia” dilagante, ti avviso, ahaha! E chi osa lamentarsi, resta a secco di mug cake o salta la cena! 😀
      Anch’io posso bere 5 volte al giorno tè e tisane, è ormai diventato qualcosa di più di un semplice rito o un’abitudine, è un gesto quotidiano irrinunciabile, quasi una dipendenza, ma sana e piacevole, senza controindicazioni come il fumo… è una droga dolce e assolutamente da non smettere! 🙂
      Sorellina, affinare l’arte della pazienza sai che non è facile, ma se lievitati e torte possono aiutare, mostrandosi come validi insegnanti… beh, tira fuori tutte le tazze e le spezie che hai!

  • larobi

    6 Dicembre 2016 at 19:46

    nutro la tua stessa passione per le tazze . uno dei miei problemi più grandi e riuscire a trovare spazio per tutte. Risolvo facendole “girare”: una parte di esse la “archivio” in mensole poco comode ma capienti , ottenendo il risultato di avere nuovo spazio…che viene subito riempito con nuove tazze…che dopo un pò vanno nelle mensole meno comode da cui riprendo delle tazze “dimenticate” che ritornano ad essere usate…in questo “paranoico” loop le mie tazze circolano…A volte qualcuna si rompe e non mi dispero mai! Il giorno dopo m metto già alla ricerca di una nuova tazza in sostituzione…:-) carina l’idea delle mug cakes …anche se rimango fedele al classico forno (ah ah ah…sono agée mica per niente !!!) baciiii

    1. Francesca P.

      7 Dicembre 2016 at 21:03

      Uno dei “giochi” che faccio quando entro nel tunnel è proprio questo: cercare nuovo spazio e quindi fare mille spostamenti, mettere in fila le tazze sfidando le leggi dell’equilibrio e trovare sempre il modo di fare incastri, anche solo per guadagnare qualche millimetro in più per nuovi acquisti! 😀 Mi piace la definizione di “paranoico loop”, ahahaha, rende l’idea!
      Io non ho il microonde e il forno tradizionale non lo tradirò mai… piuttosto, aumento i tempi di cottura come ho fatto con questa ricetta, ma fedeltà assoluta al vintage, concordo! 🙂

  • Manuela

    7 Dicembre 2016 at 9:04

    Che tu sia la regina indiscussa delle tazze per me non c’è ombra di dubbio 🙂 Io di tazze non ne ho molte ma quelle che ho tenuto con me hanno una loro storia, mi ricordano persone, momenti, periodi: ognuna con un suo profumo.
    Che ci finisse anche una piccola torta lì dentro, era solo questione di tempo, prima o poi doveva arrivare! 😉
    (Ma la tazza col maglione!?! 😀 fantastica!)

    1. Francesca P.

      7 Dicembre 2016 at 21:17

      Sono felice di avere la corona da regina, magari fatta a forma di stampo di ciambella! 😀 Adesso che so che hai poche tazze, provvederò ad accrescere il numero, appena riusciremo a rivederci!
      La tazza col maglione è una nuova arrivata, ha sentito i primi freddi e ha bussato… e che facevo, potevo non aprire?! 😀

  • Claudia

    8 Dicembre 2016 at 11:41

    Che bella idea! Anche io adoro le tazze, ma devo sacrificare questo amore alla mancanza di spazio. Giusto 4 o 5 tazze regalate e col manico incollato nello sportello dei bicchieri, una sola scelta da me, gemella di quella donata ad un’amica cara e lontana. E’ lei la mia tazza, la sola e unica al momento, se e quando si cambierà casa vedremo..dolcetti da fare al forno non ne può ospitare, ma può sempre accompagnarli 🙂

    1. Francesca P.

      8 Dicembre 2016 at 20:52

      Pur adorando le tazze alla follia e ammettendo di non essere capace a possederne poche (piuttosto le metto nell’armadio insieme ai vestiti, per rimediare spazio, ahaha), mi piace assai l’idea di un’unica tazza speciale, la regina di tutte, colei che ha lo scettro dell’affetto e campeggia orgogliosa, sapendo di essere così amata… 🙂 Sono certa che sa fare benissimo compagnia a tanti dolcetti e che è molto amica anche delle spezie… vero? 😉

  • ConUnPocoDiZucchero Elena

    8 Dicembre 2016 at 23:28

    io ho problemi serissimi di spazio (adesso poi che c’è la picci non ti dico) e quindi un tunnel me lo dovrei costruire sotto casa per metterci tutte le tazze e i piatti che desidererei avere….
    mi godo la luce della tua credenza, la delicatezza del tuo tocco e il profumo di questa tua mug cake.
    scusami se sono venuta a trovarti troppo poco in questi ultimi 10 mesi, il tempo come dicevo qualche giorno fa è il mio unico desiderio per questo natale. ti abbraccio più che stretta!!!

    1. Francesca P.

      9 Dicembre 2016 at 15:18

      Se vuoi ti aiuto a scavarlo, Elena, prendo un mestolo e iniziamo a picconare, così da grande anche la tua bimba potrà entrarci e fare collezione di tazze! 😀
      Non scusarti dell’assenza, capisco benissimo il motivo… l’importante è non perdersi e lanciarsi un sorriso appena si può, sappiamo entrambe dove trovarci quando la voglia di un abbraccio arriva più forte! 🙂 E che dici se proviamo a mettere nella tazza anche il tempo, così forse dentro al forno si gonfia e si dilata?!

  • Tatiana

    9 Dicembre 2016 at 8:22

    Adoro le scodelle di ogni tipo, le tazze di ogni foggia e colore, da quella tenera per il cappuccino a quella “so British” per il the, che adoro, ma anche quella antica ereditata dalla bisnonna oppure quella oramai sbeccata con i cartoni animati dell’infanzia di mio figlio; la scodella ti permette di riscaldarti le mani, di tuffarci dentro mezzo visto cosicché ti possa pure riscaldare la punta del naso 🙂
    Poi ci sono quelle che puntualmente porto a casa dai mercatini di Natale e che contenevano il vin brulè, dolci ricordi di viaggi bellissimi e ricchi di atmosfera, e che ancora a casa ospitano quella meravigliosa bevanda bollente ed aromatica nelle fredde serate sferzate dal nostro vento gelido.
    E quelle piccine da punch? Sono deliziose e ci puoi mettere anche il caffè ristretto, che a me non piace ma che fa felici marito e figlio, insomma anche da me c’è un mondo intero di tazze e sì, ogni tanto qualcuna vola a terra in mille pezzi, ma pazienza, del resto mi ci vorrebbe un castello per contenerle tutte…
    Le mug cakes sono splendide, una merenda ottima e velocissima dell’ultimo minuto, quelle che fanno felici tutti in un pomeriggio d’inverno davanti ad un film, quando inizia un po’ di famina e magari di voglia di stare ai fornelli non ne hai proprio perché ti manca il finale e lo vuoi vedere a tutti i costi… e talvolta la cena salta, ma vuoi mettere una mug cake a cena con un bicchiere di latte? E’ un po’ come tornare bambini…
    Un abbraccio!

    1. Francesca P.

      9 Dicembre 2016 at 15:45

      Ho fatto le foto solo a questi pensili, ma in realtà tengo le tazze in altre due credenze, quindi il numero è triplicato rispetto a quello che vedi! Qualcuno può chiamarla mania, io preferisco dire che è una dolce ossessione, che diventa dolcissima quando decido di unire zucchero e farina e di accendere il forno! 🙂 Hai perfettamente ragione, la mug cake chiama serate casalinghe davanti a un film o a una serie tv, a quiete, coperta, animali sulle gambe e coccole, mani calde e cuore che si sente protetto… e sicuro, come d’altronde le tazze lo sono nei mobili, no?
      Sarei curiosa di vedere la tua collezione e credo che adorerei quella antica della tua bisnonna, probabilmente chiedendotela in prestito per qualche set vintage… ormai mi conosci e sai cosa mi piace, ehehe! 😉

  • Anna

    11 Dicembre 2016 at 9:53

    Sono super belle le tue tazze colorate! e in mezzo a tutto quel bianco danno un tocco di allegria!
    Non ho mai fatto una mug cake, ma lo sai che ho un debole per le spezie, in particolare per l’anice stellato, quindi sono sicura che lo mangerei in un sol boccone 😀

    1. Francesca P.

      11 Dicembre 2016 at 19:42

      Il bianco lo amo proprio perchè posso sbizzarrirmi liberamente con tutti i colori che voglio! 😀
      La mug cake è un’idea per soddisfare la voglia di qualcosa di diverso, come fosse una versione alternativa al classico muffin… si sa che cambiare fa bene, anche contenitore dell’impasto! 🙂

  • Virginia

    12 Dicembre 2016 at 18:11

    Sai che ho pochissime tazze? Penso che si contino sulle dita di una mano e ora che leggo il tuo post mi chiedo perchè! Tante volte sono così pragmatica da non assecondare la vocina che dentro di me mi spinge a comprare una cosa solo perchè è bella. Se vedo una tazza che mi piace, la tengo per mano, la apprezzo ma al tempo stesso mi dico che ne ho già qualcuna e che non è necessario prenderne un’altra… Per questo non mi piace fare shopping da sola, perchè ogni volta finisce che razionalmente non compro nulla! Tuttavia le tazze mi piacciono molto, forse più delle coppette, perchè si lasciano afferrare e si fanno portare in ogni angolo della casa: sul divano, sul letto, davanti all’albero di Natale…
    Qualche anno fa mi era presa la fissa delle mug cakes: le preparavo e mi incollavo al microonde perchè mi divertiva vederle crescere e gonfiarsi come un palloncino. E’ tornato il momento di rifarle e per l’occasione potrei comprare una nuova tazza 😉

    1. Francesca P.

      17 Dicembre 2016 at 13:53

      Su alcune cose ragiono come te, se non ne ho bisogno, posso rinunciarci… ma con le tazze – e in generale con le cose di cucina – è un discorso a parte, perchè quella vocina è un vero canto delle sirene, qualcosa che va oltre una tentazione o uno sfizio… 🙂 Chissà se in un’altra vita ero un gatto a forma di tazza, ahaha!
      Le tazze le amo anche senza manico, però il concetto di “aggrapparmi” alla ceramica mi piace, come se tenessi meglio quello che amo, in modo più sicuro… e l’immagine del divano o del letto con tazza – e libro! – rende perfettamente l’idea del “trasportare” e dell’avere sempre con noi qualcosa a cui teniamo!
      Ora che so che hai il microonde, ho un motivo in più per bussare alla tua porta, portandoti ovviamente una tazza… o anche due, o anche tre! 😛

  • roberta morasco

    16 Dicembre 2016 at 18:22

    Ma mi ero persa questo post!
    Io sono nello stesso tunnel!! ahahahahahahahah
    come te adoro mug, tazze e ne compero tante, troppe, e non so più dove metterle..
    Tutto sempre bello qui da te Francy, un abbraccio! 😉

    1. Francesca P.

      17 Dicembre 2016 at 13:55

      Robi, come regalo ti compleanno allora so cosa farti, ahaha! 😀 Grazie di essere passata, posso mettere una candelina sulla mug cake!

  • paola

    15 Gennaio 2017 at 19:02

    OMG!!!!
    Finalmente qualcuno che come me che le colleziona!!!!
    Io le uso TUTTE!!!!
    Ogni mattina mi piace sceglierne una secondo il mood del giorno.

    Grazie di esistere!

    1. Francesca P.

      15 Gennaio 2017 at 21:04

      Anche io, tutte, senza esclusione di colpi! 😀
      Grazie a te, mi hai strappato un sorriso, Paola! E buoni tè, cioccolate calde, tisane e chi più ne ha, più ne metta!

  • paola

    16 Gennaio 2017 at 13:10

    Grazie a te!
    Sapere di non essere la sola . . . mi aiuta!!

    Per farti capire . . . mentre le altre fanno il cambio stagione (per i vestiti) . . . io lo faccio per le mie tazze!
    Ormai ne ho centinaia!!!

    . . . . e continuano a crescere . . . .

    Per farti capire. Questo Natale ne ho adottate 7!!!!

    E’ la prima volta che trovo qualcuno che ha la mia stessa “passione” e questo mi rende felice.
    Finalmente un’anima affine!!

    Comunque complimenti per il tuo bellissimo blog che ho appena scoperto . . . mi chiedo perchè così tardi!!!

    1. Francesca P.

      16 Gennaio 2017 at 13:22

      Ahaha, qualcuno direbbe che siamo matte, ma invece per me siamo sanissime e mi stupisco se altra gente non capisce… 😛 Io muovo spesso le tazze dalla prima alla seconda fila, cioè alterno il posto, se no quelle che sono dietro vengono usate meno, quindi ogni tanto bisogna variare la posizione…
      Io credo che gli incontri si facciano al momento giusto, si vede che ora è giunto il nostro e quindi benvenuta, bentornata qui e spero di leggerti anche su altri post! 🙂

  • paola

    16 Gennaio 2017 at 14:32

    <3333

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