UN SOLE SPEZIATO AL POSTO DELLA LUNA

12 Luglio 2015Francesca P.

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Con la macchina fotografica al collo sono a mio agio, come indossassi un vestito fatto su misura. Mi sento completa. E anche speciale, perchè possiedo un’arma magica, tipo un superpotere, che mi fa vedere altro-di più-meglio-oltre. 

Posso avvicinare il reale per guardarlo a fondo, così come allontanare lo sguardo per creare una distanza a volte necessaria, che non significa distacco ma solo presa di coscienza.

Posso mettere a fuoco, decidendo quale punto in particolare valorizzare. Posso dare profondità alle cose e scegliere cosa merita il primo piano e cosa no. Posso escludere dall’orizzonte tutto quello che non serve e puntare all’essenziale. All’essenziale per me.

Posso togliere, aggiungere, spostare e cambiare, con la soddisfazione che solo la creatività più libera regala. Se gli occhi sono dei fornelli, posso cucinare l’istinto visivo nel modo che preferisco. E condirlo con tutte le erbe che voglio.

Un set in fondo è una scena di vita: può essere una piazza affollata nell’ora di punta o una spiaggia fuori stagione, avvolta nel silenzio. Può essere un palcoscenico su cui salgono tanti attori o un’amaca solitaria all’ombra. Può essere un coro di voci la cui forza è data dall’insieme o una singola canzone sconosciuta che s’impone subito, facendomi alzare la radio…

… Questo mondo è selvaggio, un po’ contro natura

Se son stato felice, certo, era illegale

Passerò col vento, passerà il momento, passerai per sempre, passerà la gente… 

Portami ovunque ma che sia lontano, dove fidarsi è bene e ribellarsi è meglio…

Con la macchina fotografica al collo posso portare la luce anche nel buio, trasformare la notte in giorno e il giorno in notte, facendo splendere un sole speziato al posto della luna, mentre le stelle diventano peperoncini e sono pronte a cadere al sicuro, sul morbido, senza paura.

Se non è un superpotere questo…

 

CHUTNEY SPEZIATO DI MANGO 

La polpa di un mango maturo

Un peperoncino rosso o verde (o mezzo, dipende da quanto amate il piccante)

5 cl di aceto di mele

10 g di zenzero fresco

100 g di zucchero di canna

Pepe rosa in grani (q.b.)

Pepe nero macinato (q.b.)

Togliete la buccia al mango, denocciolatelo e tagliate la polpa a cubetti. Lavate il peperoncino, privatelo dei semi e tagliatelo a lamelle.

Versate l’aceto di mele e lo zucchero in una casseruola dal fondo spesso. Portate a ebollizione, fate bollire per 3 minuti e aggiungete la polpa di mango, le lamelle di peperoncino e lo zenzero fresco grattugiato (in alternativa, mettete un cucchiaino di zenzero in polvere). Unite anche qualche grano di pepe rosa e cuocete per 20-30 minuti.

Servite il chutney mettendo in superficie una spolverata di pepe nero e qualche grano di pepe rosa sbriciolato con le mani. Se volete conservarlo, versatelo ancora caldo in un vasetto sterilizzato (con capsula nuova) e capovolgete fino a completo raffreddamento.

* Il chutney è ottimo per accompagnare qualsiasi tipo di formaggio. Come si vede dalle foto, io l’ho provato con un formaggio di capra francese fatto con carbone vegetale… era sublime!

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75 Comments

  • Marta e Mimma

    12 Luglio 2015 at 20:18

    mia cara Francesca, bella questa “ode” alla macchina fotografica! nonostante io non mi muova con tanta destrezza come certamente sei capace tu, capisco molto bene il sentimento di cui parli: stare dietro (e rigorosamente non davanti) la macchina fotografica mi mette a mio agio, amo prestare attenzione ai dettagli così come faccio ogni giorno nel mio quotidiano, amo tutto ciò che è limpido, semplice ed essenziale e, ancora, amo l’idea del poter dare un immagine ai miei punti di vista.
    non hai idea di quanto io avessi voglia di preparare un chutney al mango! in più, un formaggio di capra con carbone vegetale, lo prendo spesso anche io: non è francese ma siciliano, di un produttore locale che tratta con amore le sue capre, ma dei sapori francesi ha tutto…chissà che buono, con quel chutney piccante…
    Buona serata cara, tua Marta

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2015 at 20:52

      Marta, tu e la macchina fotografica siete già diventate due amiche con molta sintonia, vi state conoscendo sempre meglio e state crescendo insieme! E così succede ai rapporti più forti che vanno ad intensificarsi, per essere sempre più stretti! Se penso che sei così giovane, non oso immaginare quanto sarai brava alla mia età… 🙂
      Visto che abbiamo pubblicato quasi in contemporanea una ricetta con il mango? Quello che avanza dal gelato può diventare cremoso e viceversa! Oppure possiamo provare a rendere gelato proprio questo chutney, a proposito di trasformazioni, magia e superpoteri! 🙂

  • Anna

    12 Luglio 2015 at 20:43

    …Mi sembra di vederti mentre sfrecci per la rete, supereroina in tutina a fiori e mantello a pois! Armata di macchina fotografica al collo e, ben saldi tra le mani, bloc notes e penna…
    Armi semplici e, al tempo stesso, potenti: perché libere di
    esprimersi, di dare vita ai sogni, di “portare la luce anche nel buio”…
    Tu che decidi se puntare
    l’obiettivo sull’insieme o su di un particolare, perché talvolta è
    proprio un piccolo dettaglio ad
    esaltare la bellezza… Delle cose
    così come delle persone.
    Puntare all’essenziale… e tu ci riesci. A vedere con gli occhi del cuore.
    Anna

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2015 at 20:57

      In effetti potrei mettermi un canovaccio a pois come mantello… 😛 E con due piatti al posto delle ali posso sfrecciare anche meglio…
      La mia passione per i dettagli mi porta ormai a scattare sempre con un obiettivo macro che mi fa essere davanti e dentro al cibo e agli oggetti, perchè voglio fissarli bene, esserci quasi a contatto, senza tralasciare nulla… l’essenziale va guardato negli occhi e, se necessario, preso in mano e protetto…

  • Virginia

    12 Luglio 2015 at 20:52

    La fotografia mi piace per questo: poter scegliere cosa e come inquadrare, il punto di vista, l’atmosfera… E’ come avere in mano pennello e tavolozza e creare una tela a seconda del proprio istinto; lo stesso panorama può essere interpretato in moltissimi modi diversi. Mi capita spesso di scattare foto totalmente diverse di uno stesso soggetto, perchè mi lascio guidare dagli aspetti che in quel momento per me sono importanti. La fotografia viene da dentro ed è una consapevolezza che sto acquistando uno scatto dietro l’altro.
    Con questa ricetta mi stuzzichi molto, perchè è da qualche giorno che a dispetto delle temperature vorrei cucinare qualcosa di indiano (un curry nella fattispecie)… Potrei seguire il tuo esempio e rimandare il curry all’autunno e sono sicura che il vasetto non durerà a lungo 😉
    Mi piace moltissimo questa serie di foto a fondo scuro perchè i colori risaltano diventando i protagonisti 🙂

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2015 at 21:08

      E’ vero, fotografia e pittura hanno punti in comune e la creatività che c’è alla base è molto simile… le foto sono come una sigla che il pittore mette alla fine, perchè ci rappresentano! E cambiano a volte, come stile, proprio perchè cambiamo allo stesso modo e amiamo non essere sempre uguali a noi stesse… trovo fondamentale questa ricerca del “diverso da noi” che si alterna e ci fa rinnovare, la varietà della nostra personalità si esprime post dopo post… e ti dirò che i set notturni o rustici sono diventati per me davvero l’altra metà della gatta! 🙂
      Venendo al chutney, l’afa si combatte con le spezie e le bevande calde in alcuni paesi, no? 🙂 Servito freddo, dopo averlo tenuto in frigorifero, è veramente spettacolare… di solito non tendo ad esaltare nulla per indole, ma questa volta, credimi, sono più contenta del solito! Ho finito il vasetto con il cucchiaino, ho detto tutto… conoscendoti, sono certa sarai conquistata quanto me! 🙂

  • Miu

    12 Luglio 2015 at 21:21

    Adoro il modo in cui tu tradici il mondo!
    Li lenti (della macchina) che indossi ti rendono, tra l’altro, sempre piena di fascino personale. Tuo. Intrinseco.
    Riconoscerei tra mille una tua foto, perché non ritrae solo un frammento di vita, ma soprattutto un pezzettino (di puzzle) di te! Ed è luminoso e si lascia così intravedere sempre.
    Il tuo marchio inconfondibile, quant’è vero che sei capace di legger dentro le persone con abilità e timidezza!
    Questo giallo oro stasera fa giustizia alle tue idee e alla tua originalità scintillanti!

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2015 at 22:07

      Ecco, Ro, come sempre cogli quello che è essenziale per me, a proposito delle mie parole nel post: tengo molto a rendere personale tutto quello che riguarda questo spazio, perchè voglio davvero sia mio e solo mio per un senso di appartenenza e identità! E quindi capita che mi nasconda dietro uno sfondo opaco o tra le crepe di un’asse, così come tra le trame di un impasto o tra i colori di una vellutata…
      Questo giallo è la voglia di sole e positività che ho, capace di allietare ogni notte…
      Grazie… mi ci voleva un tuo commento! 😀

    2. Miu

      13 Luglio 2015 at 7:53

      Franci ecco, vedi? La foga di volerti scrivere esprimendo immediatamente quel che mi ha suscitato il tuo post durante la lettura non mi concede nemmeno la rilettura dello stesso! E vengon fuori quegli orrori ortografici cui spero sempre tu non faccia caso!
      Anche a me fa bene venirmi ad accomodare al mio posto, è una necessità che sento personale, oltre al piacere di condividere con te qualcosa di “solo nostro” (tanto qui chi ci legge? :))!
      Un abbraccio… ti scriverò. Prometto! C’è così tanto da raccontare!

  • Enrica

    12 Luglio 2015 at 21:58

    Puntare al’essenziale per vedere oltre ed emozionare e tu ci riesci alla grande!

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2015 at 22:09

      Il traguardo è questo, cara Enrica, perchè fa stare bene me! 🙂
      Un abbraccio e… tienimi da parte una coppetta verde acqua che tu sai!

  • Chiara

    12 Luglio 2015 at 22:50

    la mia macchina fotografica non è certo all’altezza della tua, devo arrangiarmi e a volte è veramente difficile ! Mi invoglia il piccante e speziato, mi segno questa ricetta, l’accoppiata chutney e formaggi è da fare ! Buona settimana, che sia soleggiata e piena di cose piacevoli…

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2015 at 23:25

      Chiara, si vede però quanto ti piace scattare, quando segui eventi fai sempre bei reportage! E magari prima o poi arriverà una macchina fotografica migliore, al momento giusto!
      Ricambio l’augurio, un pasto a base di cose piacevoli lo farei proprio volentieri… 🙂

  • Beauty Follower

    12 Luglio 2015 at 23:17

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2015 at 23:23

      Very hot! 😉

  • Antonella

    13 Luglio 2015 at 9:52

    Pur non amando il piccante, mi hai fatto venire voglia di sperimentare questa freschezza estiva…

    1. Francesca P.

      13 Luglio 2015 at 10:43

      Se vuoi puoi omettere il peperoncino, è il pepe rosa, che è solo speziato e non piccante, l’ingrediente che profuma tutto e fa la differenza! Non so tu, ma il mango l’ho sempre mangiato poco, invece ha davvero il suo perchè… 🙂

  • Claudia

    13 Luglio 2015 at 10:04

    Mi piacciono i colori di questo post, mi piace questo ritmo in sottofondo, mi piace come usi il tuo superpotere…che non serve a niente se non si sa come metterlo a frutto 🙂

    1. Francesca P.

      13 Luglio 2015 at 10:46

      Sai quanto amo circondarmi di magia e superpoteri… non avendo la bacchetta magica, provo con mestoli, parole o macchine fotografiche… 🙂
      A presto, abbiamo una chiacchierata dal vivo in sospeso da continuare! E vedremo cosa altro ti racconterò o succederà nel frattempo… 😀

  • Sonia

    13 Luglio 2015 at 10:17

    <3

    1. Francesca P.

      13 Luglio 2015 at 10:46

      Questo bacetto/abbraccio me lo prendo tutto, ma proprio tutto… come hai fatto a sapere che lo volevo?

  • Silvia

    13 Luglio 2015 at 11:10

    Eccomi di nuovo qui…ed eccolo qui un bellissimo sole…speziato e per di più al mango!! Io lo vorrei proprio assaggiare! Cara Franci le tue foto raccontano davvero tanto del tuo modo di guardare le cose in profondità, a volte esprimono la timidezza e la gentilezza con colori pastello, altre volte ti sorprendono con colori accesi e protagonisti, con dettagli che sono pronti a lasciarsi interpretare, sempre in modo diverso!! Dei foto-racconti-di-te insomma! Sei un animo bello e quindi il tuo super potere è potente!!

    1. Francesca P.

      13 Luglio 2015 at 12:26

      Il mio sole di quest’estate sarà al mango, ho deciso! Lo eleggo giallo ufficiale della stagione e voglio abbia la sua polpa dolce e carnosa! 🙂
      Tutti noi siamo fatti di più anime… giocare con le foto è un modo per mostrarle e a volte anche per me stessa è una scoperta… sapevo di amare la luce pittorica, ma ad esempio non di essere così attratta dai forti contrasti! E’ bello raccontarsi post dopo post a 360°, non solo a parole…
      Tu hai il superpotere della dolcezza, lo sai, vero? 🙂

  • saltandoinpadella

    13 Luglio 2015 at 12:30

    Si vede dalle tue foto che tu ami pazzamente la tua macchina fotografica. Io sono ancora in modalità “amore e odio”. Ci intendiamo per le foto di food ma siamo ancora un po’ conflittuali sugli esterni. Mi sembra che la macchina limiti quello che lo sguardo riesce a percepire, l’ampiezza del grand’angolo. Ma so che prima o poi troverò la quadratura del cerchio

    1. Francesca P.

      13 Luglio 2015 at 14:44

      Con gli esterni puoi giocare ancora di più, sai? Il cibo è un soggetto fermo, devi tenere a mente l’inquadratura, dare risalto al piatto… mentre quando scatti fuori sei più libera e questo è il lato bello! Vedrai che più ti eserciti e più capisci ciò che ti sto dicendo, basta prenderci la mano, tutta questione di occhio che si abitua piano! 🙂

  • Tatiana

    13 Luglio 2015 at 13:08

    Questo palcoscenico agrodolce che hai allestito è delizioso e un po’ mi riporta alla realtà che ogni giorno osservo in silenzio: è verissimo che il set spesso altro non è che scene di vita e talora approfitto dei rari momenti di tranquillità per osservare un’umanità che vive i propri istanti, le proprie emozioni, le piccole gioie e gli scatti difficili. Si ha modo di capire se stessi osservando ciò che ci circonda e da qui spesso nasce la voglia di migliorarsi o la consapevolezza di avere una vita bella e fortunata, talora ci si chiede se dietro i sorrisi o le espressioni che si ha intorno si nascondano diversi stati d’animo e tutto ciò alla fine rende interessante un set fotografico colorandolo come la tela di un pittore. Ciò che hai rappresentato in questi scatti si avvicina molto a quanto è emerso dai miei pensieri poiché, mai come questa volta, hai trasposto colori diversi, scatti variopinti, elementi distanti anni luce l’uno dall’altro, ma che sei riuscita a fondere in un’unica armonia.
    Un abbraccio 🙂

    1. Francesca P.

      13 Luglio 2015 at 14:50

      Anche io mi osservo sempre intorno e sapessi quante volte vorrei avere la Canon dietro per immortalare espressioni, volti e piccole scene di vita quotidiana e ordinaria, che tanto rivelano tra le righe, oltre i sorrisi o le facce stanche e tirate… ci sono infinite storie da ricamare partendo dai dettagli che attirano l’attenzione!
      Ormai scatto per il blog sempre di più a istinto… e lo faccio solo quando ho più tempo, perchè la fretta mi blocca e solo quando so di non dover guardare troppo l’orologio mi sento libera e riempio quella tela seguendo l’estro e aprendo cassetti per tirar fuori tutto l’occorrente… 🙂 Qui, ancor prima che il giallo-sole del mango, mi ha guidato il rosso/verde dei peperoncini, sono partita da lì… e poi si è fatta notte, ehehe! 😉

  • Patalice

    13 Luglio 2015 at 13:10

    …quanta passione traspare dalle parole che hai scritte, sembra di vederla vibrare, al ritmo della tua macchina fotografica!

    1. Francesca P.

      13 Luglio 2015 at 14:51

      Ecco, era proprio quello che speravo di trasmettere!
      Grazie! 🙂

  • Anna

    13 Luglio 2015 at 14:03

    Ti vedo già vestita come un cavaliere senza macchia e senza paura e al posto della spada, la macchina fotografica 😀
    Scherzi a parte, ormai da anni vedo le magie che fai con le tue foto, dove tutto prende magicamente vita, dove i colori si mescolano con arte e sapienza e gli oggetti danzano per noi 😉
    Adoro i connubi formaggi-spezie-frutta, questo deve essere una delizia per tutti i sensi 😀

    1. Francesca P.

      13 Luglio 2015 at 14:53

      La spada in effetti non la possiedo… al massimo ho un coltello per sfilettare il pesce, ahaha! 😛 Ma come arma preferisco di gran lunga la mia Canon, amica fedele e fidata, non mi abbandona mai e sa sempre esserci quando ho bisogno di lei… se ripenso al percorso che mi ha portato da Flickr alle foto di food sorrido, secondo me un legame c’è, perchè il mondo che esprimevo lì adesso regna in tavola… non è cambiato, si è solo un po’ trasformato grazie al superpotere ma senza mutare sostanza! 🙂
      Il chutney è veramente una delizia, già voglio rifarlo!

  • Monica

    13 Luglio 2015 at 17:31

    Tanto quanto tu ti senti a tuo agio con quella macchina (e si vede, eccome!), altrettanto io mi vedo impacciata, come una bambina alle prese con una bici senza rotelle. Dopo svariate cadute impari, ma non sei ancora padrona della strada, di quel che hai davanti.
    Deliziosamente bello e buono questo chutney, il mango è perfetto in questa preparazione e l’abbinamento con quel formaggio di capra…unicamente spettacolare. Se solo potessi allungare una mano per rubarne una fettina guarnita d’arancione….

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 0:17

      Io ti vedo sempre più fantasiosa, Monica, quando scatti… si vede che sei nel pieno di un percorso, che stai affinando il tuo stile, che studi i set a tuo gusto mettendoci colori e positività… vedrai che giorno dopo giorno non solo andrai spedita in bici senza rotelle, ma in modo un po’ spericolato toglierai anche le mani dal manubrio! 😉
      Quel formaggio nero è stata una vera scoperta/folgorazione, ora che so dove trovarlo tornerò a prenderlo molto spesso! Così ho anche il pretesto per preparare tanti chutney diversi per accompagnarlo… 🙂
      Grazie del commento, amo trovarti e leggerti!

  • Melania

    13 Luglio 2015 at 19:18

    Che fatica! Credo di essere entrata sul tuo profilo mille volte! Perché non mi lasciava commentare. Ho sempre problemi nell’ultimo periodo.

  • Melania

    13 Luglio 2015 at 19:29

    Io sono proprio agli inizi e ammetto ogni tanto di sentirmi fuori posto. Non perché credo di esser meno degli altri, ma perché sono molto esigente e pretendo sempre troppo da me stessa.
    Questo suole essere un complimento a te che invece di esperienza ne hai e si vede in ogni scatto.
    A me succede con la musica. Con i tasti di un piano o quando tra le mani ho il mio violino. Posso suonare tutte le note che voglio, posso dar un suono alle mie sensazioni e lasciar che arrivi agli altri.
    Ed io lo vedo pure qui. Arrivano tutte le sensazioni che vuoi far trapelare, qualcuna magari la colgo tra le righe e la tengo per me. Solo per farne tesoro e custodirla in un cassetto. In uno di quelli pieno di posate, mestoli e prenderla al momento opportuno.
    E mi piacciono questi contrasti, decisi, forti, ma colmi anche di dolcezza. Un pó come sei tu…
    Buona serata Francesca e scusami se combino casini! ☺️

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 0:25

      Ti diedi quel consiglio sul formato delle foto perchè ho intravisto subito delle potenzialità in te… e quindi, come si dice, “dacci sotto”! Continua a scattare, a provare, a sperimentare e a vestire sfondi scuri o chiari a seconda dell’umore! Essere esigenti va bene perchè sprona a migliorare e a crescere, sapessi quante ricette non ho pubblicato perchè non ero soddisfatta delle foto…
      Quanto mi piacerebbe sentirti suonare il violino… trovo sia uno strumento molto poetico e coincide perfettamente con l’idea che ho di te… 🙂 Ognuno di noi esprime chi è e cosa sente nel modo più congeniale, l’importante è riuscire a comunicare… ma di solito succede, perchè chi si emoziona sa, di riflesso, anche emozionare gli altri… e quando ti leggo arrivi sempre dritta, Melania! E credo mi abbia capita tanto, in poco tempo… e questo lo trovo bellissimo…

  • Anna Rita

    13 Luglio 2015 at 21:35

    E tu, cara Francesca , questo super poter sai usarlo , e destreggiarlo, alla perfezione. Sei come la fata turchina con la sua bacchetta magica che, ad ogni tocco, crea magie. Tu crei foto e piatti che sanno di rarità.

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 0:39

      Ehi, adesso divento rossa come quei peperoncini… 🙂 Grazie mille… con la mia bacchetta magica a forma di penna o di macchina fotografica mi sento forte perchè posso disegnare “il mondo che vorrei” e quindi le impugno saldamente, con gioia e convinzione! E in questo mondo ideale ragazze come te sono vicine, presenti e vengono spesso a cena e chiacchierare… 🙂

  • ely mazzini

    13 Luglio 2015 at 21:52

    Che sei a tuo agio con al collo la macchina fotografica si vede cara Francesca, si vede dalle sempre splendide foto che ci regali!!!
    Bellissimo il colore di questo chutney e il tocco piccantino mi piace molto, bravissima!!!
    Bacioni, buona serata

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 0:44

      Sto imparando ad apprezzare il piccante sempre di più e unito alle spezie è diventato una certezza di tante salse e di tanti chutney! Il mango ha fatto il suo ingresso quasi casualmente in questo quadro di sapori e si è trovato subito bene… 🙂
      Grazie, Ely, un bacio a te!

  • Ileana

    14 Luglio 2015 at 8:15

    Ho sempre amato osservare il mondo da dietro l’obiettivo, tutto diventa più chiaro, è come se fossimo degli spettatori di fronte ad uno spettacolo, guardiamo tutto dall’esterno..e improvvisamente vediamo tutto in modo diverso, nel modo giusto.
    Quello che amo di questa passione è che ti spinge sempre più a crescere, a divertirti, a scoprire nuove luci, a cambiare colori a seconda delle stagioni… io non so se riuscirò mai a trasmettere quello che sento con la fotografia, ma mi fa stare bene e questa è la cosa più importante 🙂
    Tu sei bravissima con le parole e le luci, ma sai già cosa penso di te :*

    Il chutney di mango voglio farlo da un po’ e questo qui è proprio stupendo, adoro i colori e i contrasti di queste foto 🙂

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 15:15

      Quando si inizia a scattare più consapevolmente, si percepisce davvero il mondo sotto un altro punto di vista e si colgono tanti lati che a occhio nudo sfuggono… è come se aumentasse la sensibilità quando si guarda nel mirino e si pensa a dove concentrare l’attenzione! Le foto crescono come noi e con noi… e il tuo percorso lo dimostra! Lo vedo anche con me, quando rivedo scatti di anni fa mi prende un senso di tenerezza… 🙂
      Sono certa che amerai questo chutney, puoi metterci le spezie che preferisci ma mi raccomando, il pepe rosa deve esserci! Capirai perchè quando lo assaggi… 😉

  • Lilli nel paese delle stoviglie

    14 Luglio 2015 at 8:41

    con il chutney il mio pensiero va subito all’india, quanto ne ho mangiato, sempre diverso, con qualche nota differente, un sapore particolare che non sempre piace ma che va provato, che bei ricordi! io con la macchina sono un impiastro, mi piacerebbe un giorno sentirmi a mio agio come te, per ora ci provo, sperimento, studio, a volte mi vengono belle foto (per me…) a volte oscenità, ecc….impiastro però mi diverto! buona settimana!

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 15:20

      Immagino che bontà il vero chutney indiano… e chissà quanti tipi ne esistono, di ogni sapore! Io li asseggerei tutti, già lo so, mi conosco! Mi sto appassionando all’agrodolce sempre di più… 🙂
      Hai detto la parola principale per scattare ma anche per fare tutto, nella vita: divertirsi! L’importante è questo… la tecnica si può imparare e l’occhio affinare, ma la molla alla base è il divertimento, il piacere! E quando ci sono, vengono fuori solo impiastri positivi! 🙂

  • Giulia

    14 Luglio 2015 at 13:23

    Nel post precedente ho sbirciato la teglia per crostate quadrata uguale alla mia… una bella coincidenza per salutarti al mio rientro, dopo due settimane a Marsa Alam, nel caldo Egitto. Il rabarbaro ha provato a chiamarmi dai banchi del supermercato ma non ho ancora risposto, chissà se un giorno mi deciderò! E questo sole speziato è davvero invitante, vorrei dare un morso alle tue foto…
    Parlando di macchine fotografiche al collo, la mia Canon mi fa sentire “protetta”, un po’ come uno scudo, anche se non serve a difendere ma a entrare in contatto, a fermare uno o tanti attimi!
    Il mio commento di oggi è un po’ senza capo né coda, rientrare dopo due settimane di mare, pesci, sorrisi sinceri con persone sconosciute non è facile, accidenti!
    Come sempre, grazie per il consueto tuffo di colori!

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 15:24

      Giulia, mi piace il commento che non segue fili e spazia libero, ancora un po’ in vacanza… 🙂 Tornare provoca questo effetto di spaesamento, le ferie durano sempre troppo poco… io ancora le aspetto ma ho iniziato conto alla rovescia!
      Di sole speziato in Egitto ne avrai preso tanto… e chissà se hai mangiato qualcosa di tipico da riproporre o consigliarmi… 🙂
      Non sarà la stessa cosa, lo so, ma per un tuffo nei colori io ci sono sempre! Mi ingegno per fare qualche set blu, allora… 🙂

      1. Giulia

        15 Luglio 2015 at 9:12

        Eravamo in un villaggio italiano (quest’anno vacanza relax dopo il Messico un po’ on-the-bus dell’anno scorso) ma per fortuna un giorno a settimana è a tema nubiano… quindi serata di cucina egiziana, che ci ha veramente sorpreso – più sui salati, con falafel e hawawshi (una deliziosa pasta ripiena di carne), che con i dolci (gusti personali). E se studi un set un blu, uno dei colori che più amo, non potrò di certo resistere…

  • Sabrina C. Fotografie

    14 Luglio 2015 at 14:28

    leggo le tue parole sulla fotografia e penso che sono le stesse cose che cerco io.. cerco i dettagli, sono quelli che rendono una fotografia speciale e te oltre a trovare sempre quelli giusti (ma non avevo dubbi) accompagni il tutto con delle parole che toccano il cuore sempre! Ma come faaaaii? 🙂

    Queste ricette più particolari sono sempre un problema per me, che sono abitudinaria e mangio sempre le stesse cose.. ma devo provarci! Promesso!

    A presto :*

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 15:28

      Sabri, il superpotere mi fa trovare l’ispirazione anche quando manca, ahaha! A volte non so che scrivere, ci penso e niente… ma ho capito che basta svuotare la mente, non mettersi fretta o pressione e le parole arrivano… un po’ come le foto, no? Concentrarsi va bene, ma senza esagerare… spesso le foto più belle sono fatte a istinto, di getto, come i racconti o le lettere! 🙂
      Piccolo consiglio, se posso: cambiare, anche in cucina, è utile e stimolante perchè ti fa scoprire taaaaante cose nuove… e il mango merita un assaggio un po’ particolare fuori dalle abitudini, credimi! 🙂

  • zia Consu

    14 Luglio 2015 at 21:41

    Il tuo superpotere non è solo la macchina fotografica ma anche la fantasia ed il saper giocare con le parole, le emozioni e le immagini in perfetta armonia.
    6 una menestrella del buonumore e della gioia in cucina 🙂
    Questo chutney mi piace e vorrei proprio assaggiarlo con quel formaggio..sono certa che non ne rimarrei delusa 🙂
    Buona settimana <3<3<3

    1. Francesca P.

      14 Luglio 2015 at 22:06

      Consu, è bellissima la definizione “menestrella del buonumore e della gioia in cucina”… accidenti che bel complimento mi hai fatto! 🙂 Grazie di cuore!
      Il chutney sta bene anche con qualche tuo buon pane fatto in casa, sai? 🙂

  • Marta

    15 Luglio 2015 at 11:46

    Come sempre le foto sono davvero bellissime e le tue parole sulla fotografia ci fanno capire quanto la ami.

    1. Francesca P.

      15 Luglio 2015 at 14:18

      Grazie, Marta! Quello con la fotografia è un rapporto forte e ricambiato, dò a lei quello che lei dà a me… stessa passione, stesso piacere e stessa attenzione!
      🙂

  • Margherita

    15 Luglio 2015 at 13:57

    In effetti si, con foto come queste, il tuo é proprio un superpotere. Non so se ti “invidio” più il fatto di riuscire a fare foto magnifiche o piuttosto la confidenza e la sicurezza che la macchina fotografica riesce a darti… forse direi entrambe. Cmq, non ci sono dubbi, foto strepitose, ma anche questo chutney di mango non é da meno! Deve essere buonissimo Francesca!

    1. Francesca P.

      15 Luglio 2015 at 14:59

      Con la macchina fotografica è come con le persone: confidenza e sicurezza arrivano pian piano, con la conoscenza, il contatto e il frequentarsi… all’inizio ci si osserva, si fanno timide domande e timidi scatti, si cerca di capire corde e chiavi giuste per comunicare e poi ci si lascia andare, in modo naturale… e se l’intesa c’è, nasce davvero un legame profondo! Io “sento” la Canon ed è come se l’ascoltassi mentre mi parla e mi suggerisce di inquadrare lì piuttosto che qui… 🙂
      Questo chutney, ad un’amante delle spezie come te, piacerebbe molto… e se fossi vicina te lo farei assaggiare, con dose per due! 🙂

  • Francesca

    15 Luglio 2015 at 16:21

    Magnifico cielo, con un sole del genere!
    Lo posso prendere in prestito? Che ultimamente anche la fotografia mi sconfigge un po’ … vedi mai che cambiando fonte luminosa, qualcosa poi cambia 😉 (forse dovrei semplicemente smettere di leggere Barthes, ma è tanto che ho il libro in lista …)
    Sai che dopo la tua risposta allo scorso post sono andata a rivedermi le tue ricette … si vede che il ricordo dei tuoi ghiaccioli agiva in sottofondo mentre facevo i miei 😉 Comunque ne ho fatta anche un’altra versione sempre con le more, ma miscelate con yogurt al naturale, buonissimi!
    Buon fine settimana Franci!

    1. Francesca P.

      16 Luglio 2015 at 0:27

      Fra, io te lo regalo proprio, questo sole… anzi, ora che ci penso, ti faccio una controproposta: se ci andassimo a vivere insieme, dentro il giallo, per un po’ di tempo? Così da sparire da tutto quello che ci sconfigge e non va, nuotando tra pezzi di mango e peperoncini… e pensa che abbronzatura! 😉
      Il mango è ottimo anche nei ghiaccioli, lo sai, vero?
      Ti abbraccio e buona lettura… 😉

  • Silvia_La gelida anolina

    16 Luglio 2015 at 11:18

    si vede che sei a tuo agio, guarda che meraviglie che fai!!!! ^_^
    un incanto!!!!!!!!!
    baci

    1. Francesca P.

      16 Luglio 2015 at 16:57

      Sentirsi a proprio agio permette di rilassarsi, quindi di godersi ciò che si fa e di divertirsi anche! 🙂
      Grazie Silvia, sai che la stima fotografica è assolutamente ricambiata!

  • conunpocodizucchero

    16 Luglio 2015 at 18:09

    il tuo superpotere è meravigliosamente speciale! ma lo è perchè è nelle tue mani che sono già di per sè qualcosa di speciale e di magico, che crea fantasia e illumina tutto. come il sole che hai racchiuso in quel vasetto…

    1. Francesca P.

      16 Luglio 2015 at 20:23

      Posso dire lo stesso di te e della tua fantasia, che sono sicura sfoderi nel modo di vivere in generale e non solo in cucina! Quello che siamo ci accompagna in tutto…
      Grazie per le tue belle parole, la stima che mi dimostri sempre mi mette allegria come quel giallo… 🙂

  • Chiara

    16 Luglio 2015 at 19:55

    Ciao Francesca,
    quando siamo sicuri delle nostre capacità tutto è facile! Amo fotografare, ma ho ancora problemi con la strumentazione…non sono proprio agile nel muovermi tra le infinite possibilità offerte da questo mezzo meraviglioso. Le tue fotografie invece sono pienamente consapevoli: mi piacciono molto, sono “dense” e sul fondo scuro/neutro il rosso, ma soprattutto il giallo, acquistano una potenza tridimensionale, tattile.
    Anche il chutney mi attira: non ne ho mai provato uno, anzi, ho assaggiato pochi giorni fa il mio primo mango, quindi sono molto indietro…a presto. Chiara 🙂

    1. Francesca P.

      16 Luglio 2015 at 20:28

      Chiara, io sono partita da zero, neanche sapevo cosa fosse una reflex… passo passo, nell’arco di anni, ho imparato, acquistato sicurezza, ho capito il tipo di foto che sento più vicino, ho migliorato la tecnica e tutt’oggi ho ancora molto da scoprire! Mi piace il senso del percorso, tutte le tappe che ci fanno crescere… vedrai che diventerai più agile con l’esperienza, più scatti e più ti sciogli e tutto viene naturale! Ovviamente se puoi seguire anche un corso ti può aiutare, ma se di base batte la passione la strada che percorrerai sarà lunga e sempre più emozionante, come è accaduto a me! Pensa che fino a qualche mese fa non avevo mai usato sfondi scuri, eppure ora mi hanno conquistato! 🙂 Lo stesso vale anche per il chutney, quando lo fai la prima volta ti viene voglia di provare ancora con tanti altri ingredienti… scommettiamo? 😉
      Grazie per il commento, mi ha fatto piacere!

  • larobi

    16 Luglio 2015 at 22:28

    il chutney lo amo come amo i formaggi. Amo anche le tue foto che sembrano scattate d’istinto . Belle e “sicure” come solo una passione e una naturale predisposizione , possono creare. Colori perfetti, scenografie che parlano all’anima, mi regalano sempre una grande emozione! sei sempre più brava…(ricetta segnata tra le pagine della mia moleskine con grande scritta : TO DO ) 🙂 baciiiiii

    1. Francesca P.

      16 Luglio 2015 at 23:00

      L’accoppiata formaggi-salse è sempre più presente sulla mia tavola… e da quando ho scoperto i chutney con le loro sfumature agrodolci, non mi fermo più! Mi piace farli perchè posso abbondare con le spezie e creare a istinto, esattamente come quando fotografo! Hai colto un aspetto importante, Robi, del mio modo di essere che applico a tutto… istinto che guida e si unisce al fiuto felino… 🙂
      Grazie mille, un abbraccio forte!

  • MARI

    17 Luglio 2015 at 10:01

    spezie, spezie delle mie brame, chi è la più buona del reame!?!
    le adoro! e mi piace assaggiarne sempre di nuove! aspetterò i manghi siciliani profumati e maturi , per provare questa bontà! intanto m’incanto davanti alle tue foto e un pò invidio la complicità che hai con la macchina fotografica 🙂

    1. Francesca P.

      17 Luglio 2015 at 10:35

      Anche io mi lancio sempre in nuove conoscenze speziate… in questo caso metto da parte la timidezza, divento intraprendente e faccio persino il primo passo! 😉
      Ad agosto, andando a Favignana, spero di incontrare qualche mango siciliano… chissà quanto avrà da raccontarmi, ehehe!
      Un bacio, Mari… e salutami i tuoi bei pomodorini! 😉

  • Peanut

    18 Luglio 2015 at 17:19

    Non so se ti è capitato di leggere la mia risposta al post del gelato, ma in caso contrario, ribadisco che questa della sintonia tra blogger è una cosa che mi diverte e mi esalta un sacco:) sicuramente a breve vedrai comparire il mio sole speziato, in cui probabilmente saranno di più le differenze che le somiglianze, ma è sempre bello trovare fili che ti uniscono alle persone, questa volta la passione per questo frutto splendente, dolcissimo, e dalla polpa che sembra un budino..come si fa a non amarlo? Soprattutto se accostato al peperoncino, che si diverte a giocare con la sua nota agra e con quella dolce.. Sapori che si incontrano alla perfezione e che tu, con la tua arma magica, riesci benissimo a far immaginare.. vorrei poter dire lo stesso del mio rapporto con la fotografia, ma nel mio caso non è proprio così;) ma è cosa buona e giusta che non sia per tutti 🙂

    1. Francesca P.

      18 Luglio 2015 at 18:23

      … quindi siamo proprio sorelle di mango! Io pensavo di cocco e invece spunta a sorpresa il giallo! Ma comunque sempre in ambito di frutti tropicali restiamo, ehehe! 😛 Curiosissima a questo punto di vedere il tuo chutney, chissà quale diavoleria fantasiosa ti sei inventata per renderlo diverso e tutto tuo! Questa versione piccantina mi è piaciuta tantissimo e hai ragione, la polpa così carnosa fa pensare a un budino… allora forse l’amo per questo, perchè sai quanto sia fissata/ossessionata dalla morbidezza… 😀
      Ricorda che se vuoi una mano a sbucciare manghi e scattare foto, io sono qui… 🙂

  • Vanessa

    19 Luglio 2015 at 0:07

    “Stai scrivendo commenti troppo in fretta” si è lamentato il tuo blog con un messaggio sullo schermo l’ultima volta che ho cercato di scriverti… A volte mi sento poco capita dagli strumenti tecnologici… eh, ci fosse l’intesa che avete tu e la macchina fotografica! Mi sembra di vedervi… siete come quelle amiche così unite che l’una finisce le frasi dell’altra. E insieme trasformate i singoli ingredienti in capolavori prima ancora di trasformarli in un piatto! Mi piace saperti dall’altro lato del tavolo a versareare latte di cocco in una ciotola! Mi allungheresti il tuo chutney che ho una gran voglia di assaggiarlo ?

    1. Francesca P.

      19 Luglio 2015 at 0:42

      A volte quella scritta appare anche a me, ma io sono gatta testarda e più la tecnologia mi dice così, più io continuo a cliccare finchè non vinco! 😀
      Mi piace il paragone che hai fatto con le amiche, in effetti conosco i segreti più intimi della mia Canon e quante confidenze ci facciamo tra uno scatto e l’altro! Ci manca solo che adesso mi suggerisca lei le ricette da fare, ehehe! 😉
      Se il vostro gelato al cocco dovesse finire, c’è il mio… il freezer per te è sempre aperto! E già che ci sei, prendi anche un vasetto di chutney perchè te ne innamorerai…

  • Paola

    19 Luglio 2015 at 1:47

    Lo sai che considero la macchina fotografica un’estensione dello sguardo e di quello che vorremmo trasmettere. Attraverso le fotografie si può percepire tanto, l’anima di quello che è inquadrato ma soprattutto di chi sta dietro l’obiettivo. E l’anima che viene fuori da queste foto è un’anima bella, che sa trovare un raggio di sole profumato di mango in mezzo a tanto grigio. Quel raggio di sole è quello che inseguiremo e che non ci deluderà, riscattandoci delle tante delusioni avute in questo periodo. Io sono già pronta, seduta sulla mia navetta rosso peperoncino 🙂

    1. Francesca P.

      19 Luglio 2015 at 11:12

      Scattare con l’anima per me significa questo: non pensare solo a fare click inquadrando il soggetto, ma costruire intorno alla foto tutto un mondo – il nostro mondo – che ci rappresenta e ci rispecchia… tu hai colto bene la forza di un raggio che spezza il buio e partiremo a inseguire quel raggio anche altrove, magari alla ricerca di un mango siciliano! 🙂
      E vedrai come presto, con tutti gli strumenti giusti, anche le tue foto spiccheranno il volo come l’aereo su cui saliremo…

  • alessia mirabella

    10 Settembre 2015 at 12:48

    Non sapevo da dove ri-cominciare, alla fine mi son lasciata sedurre dal giallo del tuo sole, pieno, denso, pungente. Dai piatti, così vissuti, grigi, pieni di storie da raccontare.
    Mi sei mancata. Come mi è mancato, appunto, il modo in cui metti a fuoco determinate cose, il modo in cui lasci sullo sfondo, su un altro piano, altre determinate cose.
    Raccontando molte cose, anche solo con un fotogrammo.
    A presto, A.

    1. Francesca P.

      14 Settembre 2015 at 11:09

      Hai scelto bene, Ale, perchè quel giallo simboleggia luce, nuovi inizi, voglia di calore… e di risorgere, come il sole che ci accompagna tutte le mattine e vede cambiare, nel tempo, i nostri sorrisi e le nostre vite…
      Continuerò a raccontare, certo, sperando che le parole tra noi possano avere presto anche una voce vera… 🙂

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