IL BISTROT VA IN CAMPAGNA

24 Maggio 2015Francesca P.

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Ci voleva proprio una giornata così: rubata alla quotidianità, libera, creativa e verde. Anzi, verdissima.

Pensata, attesa, organizzata e finalmente vissuta.

La mia parentesi in campagna. La mia fuga dalla città.

Io, la Canon, le colline laziali, una piccola casa quasi nascosta, le All Stars rosse che camminano nei campi, il silenzio della natura che incontra quello delle cose belle. E non c’è bisogno di spiegarlo a voce, parlano le immagini…

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Giocare con i fiori, vedere scorci che sembrano dipinti, inseguire lame di luce, raccogliere borragine, toccare il legno e amare le sue linee senza età…

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Ammirare carciofi e stupirsi di quanto siano belli e sicuri di sè, scattare foto serenaMente mentre il fuoco cresce e si prepara un pranzo semplice che si lascerà ricordare…

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Sorridere notando che ovunque vada ci sia un gatto ad accogliermi, scambiarsi sguardi d’intesa e piacersi subito…

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Cercare gli asparagi selvatici, vederli per la prima volta direttamente dal cespuglio, staccarli con attenzione pensando già all’idea giusta per portarli via e mangiarli…

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Perdere il conto delle ore che passano, godersi la quiete del primo pomeriggio, curiosare nel capanno degli attrezzi se c’è qualcosa di utile per il blog (!), finire senza accorgersene quasi una scheda di foto e ripetere che sì, ci voleva proprio una giornata così.

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Con gli asparagi selvatici raccolti, ecco cosa ho preparato…

ORECCHIETTE CON ASPARAGI SELVATICI, BURRATINA E ANETO

Ingredienti per 2 persone:

190 g di orecchiette

Un mazzetto di asparagi selvatici

Una burratina

Uno spicchio d’aglio

Olio extra vergine di oliva

Sale

Aneto fresco (a piacere)

Lavate gli asparagi e mondateli togliendo la parte più dura del gambo. Cuoceteli in acqua bollente salata per pochi minuti: devono restare verdi e croccanti.

In una padella, soffriggete l’aglio e unite gli asparagi, tagliati a piccoli pezzi. Fate insaporire per 3-4 minuti.

Fate bollire l’acqua per le orecchiette e quando sono pronte tuffatele nella padella con gli asparagi. Aggiungete la burratina tagliata a pezzetti o striscioline, mescolate e fate mantecare bene finchè il formaggio sarà filante. Regolate di sale e servite, decorando con l’aneto fresco.

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Dopo la campagna, il bistrot va Copenaghen! La prossima settimana appendo il cartello “chiuso per viaggi” e ci vedremo domenica 7 giugno con un altro reportage, questa volta nordico e cittadino!

123 Comments

  • Claudia

    24 Maggio 2015 at 19:59

    Hai detto che avrei sorriso…e non ti sbagliavi. La tua pausa verde strizza l’occhio alla mia campagna e al mio (nuovo) mondo, e lo fa in un modo incredibilmente suggestivo.
    Fra, te lo devo proprio dire, sei bravissima. Queste foto sono eccezionali, c’è una cura nello scattare meravigliosa, una cura che mi piace, che riesce a rendere alla perfezione quello che vuoi trasmettere con le parole. I soggetti sono perfetti, la natura sa esserlo di suo, ma non tutti sono in grado di rendere così bene questa perfezione. Mi aspettavo una ricetta a base di borragine, ma gli asparagini selvatici li mangio più che volentieri in sostituzione!
    Buon viaggio bella (anzi, belle!), non vedo l’ora di guardare e leggere i tuoi racconti!
    P.S: Ma che soggetto bello è la borragine? Con quel violetto dei fiori e quei peluzzi dappertutto…
    P.S.2: Il rosso canon mi ha sempre fatto impazzire, gestirlo è un casino, ma quella foto del papavero sulla tavola è una meraviglia! A proposito, invidia totale per la tavola.
    P.S.3: Quel gatto ha uno sguardo meraviglioso! E qui mi fermo sennò monopolizzo lo spazio dei commenti, ma potrei continuare ancora 🙂

  • Claudia

    24 Maggio 2015 at 20:00

    Ma che davero sono la prima oggi?! Maddaiiii!!!

    1. Francesca P.

      24 Maggio 2015 at 20:26

      Claudia, sei la prima, ebbene sì! Quindi sorrido anche io e questo è proprio un post di sorrisi… ne ho raccolti tanti insieme alla borragine quel giorno e ancora fanno sentire il loro effetto… sistemando le foto, pensavo a questo: alla sensazione positiva che trasmette tutto questo verde, tutto questo silenzio pieno, pienissimo, tutta questa meraviglia così potente… e allora capisco chi come te ha mollato persino una città come Roma (la mia Roma!) per una vita più vera, più schietta e in un certo anche più selvaggia e dura ma pronta a regalare in ogni stagione…
      Ti ringrazio tanto per le parole splendide che mi hai dedicato, io non so se si tratta di bravura o talento, mi piace pensare che sia la sensibilità a guidare occhi e mani… una macchina fotografica come una penna, quante cose si possono scrivere… e non serve inventare storie, sono tutte sotto ai nostri occhi…
      PS: adesso c’è Copenaghen ma prima o poi verrò a trovarti, sappilo! Quella parte di Toscana merita una visita con abbraccio speciale a te! 🙂

  • Ketty Valenti

    24 Maggio 2015 at 20:00

    Wow che bellissimo post e che bellissimo posto,alla fine l’asse mi ha fatto troppo ridere,però ci sta è d’obbligo portarla via!
    Che meravigliosi bottini,che foto e che bontà ai preparato,tutto veramente bello,vero….come piace a me!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:05

      Ketty, sognavo da tempo di concedermi una pausa in campagna ed è stata anche più piacevole del previsto! Sembravo una bambina felice, ma altro che lunapark, mi sono divertita molto di più! 🙂
      Grazie mille!

  • Miu

    24 Maggio 2015 at 20:05

    La sorpresa la fai tu a me! Viaggi, saltelli, inebri del tuo profumo felini sconosciuti che si lasciano ammaliare dai tuoi occhi smeraldo e torni rinfrancata nel cuore.
    Ti vedo girar per campi sterminati, per cercare preziosi petali nascosti, così come riesco a visualizzare mani esperte che riescono ad immortalare – attraverso la Canon – un respiro profondo, uno sguardo rubato, un taglio perfetto. E se questi fossero ingredienti per una grande ricetta, direi che il tuo Bistrot propone come piatto del giorno “scintille di vita vera servite su attimi rari di profonda meraviglia”. Ti seguo anche in campagna, come sempre m’innamoro – non solo dei piatti – e ne ho ben ragione: due occhi d’oro dai baffi bianchi ne hanno avuto ragione prima di me fidandosi immediatamente dei tuoi! 😉

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:09

      Saltello, hai detto bene… come un grillo! E come una farfalla mi poso su tutto quello che gli occhi sanno abbracciare, meglio ancora se è qualcosa di desiderato… la molla che fa accendere lo sguardo è il desiderio, sai come la penso… volere tanto una cosa, finalmente averla, lasciarsi andare e viverla, in libertà! Così ho fatto quel giovedì, sono scappata davvero da tutto e… ho respirato. Per me stessa.
      Il piatto del giorno diventerà fisso nel mio menù, puoi giurarci! Mi impegnerò per non farmi mancare mai materie prime, ingredienti ed entusiasmo…
      Tu mi seguerai ovunque, ti porto sempre con me, lo sai… come i gatti affezionati che quando stanno bene non vanno più via! :*

  • Virginia

    24 Maggio 2015 at 20:27

    La mia idea di Paradiso assomiglia a questo 🙂 che giornata piena di belle cose, di vita vera e di attimi che meritano di essere vissuti e impressi su tantissime foto…
    I carciofi cotti così devono essere meravigliosi, ma li mangio dopo un bel piatto di orecchiette! E quella tavola è bellissima, hai fatto bene ad adottarla 😉
    Copenaghen è un sogno che spero di realizzare prima o poi… aspetterò le tue foto per viverla attraverso il tuo sguardo che la renderà sicuramente più bella 😉
    Un bacio grande e buon viaggio!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:14

      Se rubo le chiavi di questa casetta-Paradiso ti chiamo, ok? 🙂 Ci sono appena stata ma già voglio tornare, anche perchè ho promesso al gatto (si chiama Silvestro) nuove coccole e nuove foto!
      Sai che non avevo mai mangiato i carciofi cotti sul barbecue? Pensavo ci mettessero tanto a cuocere, invece no, restano un po’ croccanti e “scrocchiarelli” al punto giusto e hanno quel sapore unico di brace, inconfondibile!
      Non vedo l’ora di partire, inutile ti dica la voglia di shopping nordico che ho, nello stile che entrambe amiamo! Per non parlare dell’arredamento delle case… 😉

  • zia Consu

    24 Maggio 2015 at 20:36

    Queste fughe dalla quotidianità fanno bene all’anima e quando si torna a casa si riesce anche a percepire il buono che solitamente non notiamo. L’accoglienza felina era d’obbligo e quel miciotto assomiglia da matti alla mia Miss Grey quindi non può che essermi simpatico 🙂
    Splendida ricetta e grazie x le bellissime emozioni di questo post. Buon viaggio e a presto <3

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:20

      Sì, queste fughe sono gite terapeutiche che donano energie nuove! Devo scappare nel verde più spesso, adesso che ho trovato questo angolo non lontano da Roma mi riprometto di rubare altri momenti e altri pranzi con verdure appena colte… 🙂
      Grazie a te, fai tante coccole alla tua micia! Viva i gatti bianchi e grigi, lui ricorda anche Ulisse!

  • Claudia

    24 Maggio 2015 at 21:08

    Che pace che mi ha dato il tuo post! Le giornate in campagna le amo anche io… Mi fanno sentire viva e si respira una gran serenità!
    Bello il gatto, la rucola (anche quella che ho raccolto io è piena di morsetti delle lumache:) ), gli attrezzi, l’asse di legno e, infine, la ricetta delle orecchiette, un formato che amo con ingredienti che amo!
    Un bacione bella (sì, sei proprio bella!)
    Smuack :*

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:24

      Claudia, io purtroppo non ho modo di andare in campagna, se non di rado… e appena ho un’opportunità, corro! Tornata a casa, quel giorno, mi sentivo così soddisfatta, come avessi fatto chissà cosa… è una sensazione veramente bella, che culmina con il mangiare quello che si è appena raccolto! La rughetta era buonissima, la prossima volta l’aggiungo pure sulle orecchiette! 😀
      Grazie mille, bacio a te!

  • Marta e Mimma

    24 Maggio 2015 at 21:19

    tu non hai idea di quanto mi piaccia questo post (e di quanto mi piaccia tu, dolce Francesca!). Cerco sempre uno scorcio di natura in una città che di natura ne ha ben poca, ed ogni volta che mi trovo ad arrampicarmi per fotografare un albero di more di gelso scorto per caso o una piccola lumaca vagare per le foglie del finocchietto del mio balcone, mi riempio di vita. a parte le foto che sono bellissime, che tu sei già proprio brava di tuo, ma la campagna tira fuori il meglio di te, rimango estasiata dall’atmosfera che respiro da ogni scatto, riesco quasi a sentire il profumo di quei carciofi che si arrostiscono sotto la griglia e il rumore della crosta del pane sotto il tocco del coltello. E poi tu, che anche se non si vedono i tuoi occhi che fanno invidia a quelli del più bello dei gatti, sei proprio bella immersa in quel paesaggio campagnolo. Portami tanti ricordi, souvenirs e cartoline da Copenaghen, che la sogno tanto anche io! ti stringo forte fortissimo, tua Marta

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:31

      Marta, se ti dicessi che a volte mi fermo, qui a Roma, quando vedo papaveri o fiori ai bordi delle strade? Mi è successo anche giorni fa, c’era un muretto profumato e ho accostato la macchina! 😀 Questo la dice lunga sulla voglia di campagna che ho e quindi puoi capirmi… e dato che mi hai parlato di piccola lumaca, ti manderò in privato una foto che non ho postato ma che sarà tua, solo tua, ora che ti ho letto! 😉
      Sei dolcissima e attendo ansiosa notizie sul progetto romano… intanto penso a qualche scorcio verde dove portarti, ehehe!
      A prestissimo, un grande abbraccio!

  • Giulia

    24 Maggio 2015 at 21:33

    Questo post è puro incanto e non aggiungo altro per non sciupare la magia.
    Un abbraccio

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:35

      Giulia, sono alcuni luoghi ad essere magici e io, che ho sempre fame di stupore, quando li trovo mi ci immergo completaMente…
      Grazie, abbraccio ricambiato!

  • larobi

    24 Maggio 2015 at 21:44

    cara Francesca questo post è davvero da sogno! le tue foto sono bellissime e come dici giustamente tu, a volte, non servono le parole perché a parlare sono le immagini ! brava brava e ancora brava! vai a Copenaghen ??? Mia figlia c’è stata pochissimo tempo fa e quando è tornata mi ha detto: “mamma a te piacerebbe un sacco vivere lì!” credo abbia ragione perché anche se non ci sono mai stata veramente , la conosco attraverso le immagini e i racconti di altri . E così anche tu aggiungerai altri tasselli alla mia idea di questa città, certa che aggiungerai i “pezzi” più “miei” … un abbraccio cara e ancora grazie per la poesia che mi regali ogni volta che passo di qui…

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:44

      Questa volta la mia parlantina felina si è ridotta solo a qualche “miao” di accompagnamento, è la Canon che ha preso in mano il filo del discorso e mi ha rubato le parole! 🙂
      Vedi, l’amore per il verde qui si è sublimato ma so che a Copenaghen troverò altre sfumature di questo colore, magari sotto forma di props e oggetti che, guarda caso, resteranno impigliati dentro il trolley… 😛
      Ti regalerò tanti pezzi, ne sono certa… parto molto ben disposta! E se tua figlia volesse consigliarmi qualche posticino sono qui fino a giovedì! 😀

  • Marina

    24 Maggio 2015 at 21:51

    Un racconto per immagini. E che immagini! Amo tutte le foto di questa giornata in campagna, se ne respira il relax e poi tanta invidia per quei carciofi alla brace, li adoro.
    Beh, non mi resta che augurarti buona vacanza 🙂

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:47

      Ciao Marina! Sono contenta che si capisca la sensazione di relax che ho vissuto, perchè è vero che ero attivissima a scattare foto e non mi sono quasi mai fermata, ma l’ho fatto in modo rilassato, con i miei ritmi, senza fretta… una dimensione quasi irreale per chi vive nel caos di Roma, ti assicuro! 🙂
      Grazie, spero di fare un reportage danese altrettanto “corposo” per mostrarvi il più possibile!

  • Vanessa

    24 Maggio 2015 at 21:53

    Ma che bello questo tuffo nel verde! Grazie di averci portato con te! Già mi avevano conquistato i carciofi grigliati, ma le orecchiette sono una favola!!! Un abbraccio!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:49

      Eravate davvero con me, Vane! Mentre scattavo pensavo “che bello, posso far vedere questo e quest’altro e quest’altro ancora”, tutte voi siete nei miei pensieri ormai… anche e soprattutto quando mi muovo da Roma! 🙂
      Ti ri-abbraccio e buona settimana… so che sarà intensa! 😉

  • Alice

    24 Maggio 2015 at 22:12

    Tesoro che foto meravigliose e che voglia di campagna che mi hai fatto venire! Bottino ricco asparagi selvatici e …quella splendida asse di legno! Ora però sono curiosissima del tuo racconto di viaggio al rientro visto che andrò a Copenaghen in settembre.
    Buona vacanza <3
    Alice

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:51

      Alice, ho fatto scorta di natura e verdure e ora sono pronta al tuffo nella città straniera e al salmone! 😀 So già che adorerò Copenaghen e prenderò appunti anche per te, così ti darò qualche consiglio per il viaggio imminente!
      Grazie, un bacio!

  • Anna Luisa

    24 Maggio 2015 at 22:19

    Una giornata così fa sicuramente bene e si vede che tu l’hai goduta fino in fondo 😉
    Baci
    Anna Luisa
    P.S. Non è che c’era un altra asse anche per me? 🙂

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:53

      Fino in fondo, è proprio così! Credo di non aver tolto mai la macchina fotografica dal collo, forse giusto il tempo di pranzare e accarezzare il gatto! 😀
      ps: se rimedio un’altra asse te la prenoto, ehehe!

  • Anna

    24 Maggio 2015 at 22:39

    Ma quanta soddisfazione dà cucinare gli asparagi trovati poco prima? Da noi son pronti verso marzo-aprile e quest’anno li ho scovati, cucinati e mi hanno deliziato!

    Che bello il tuo bistrot in campagna e il tuo inconfondibile gusto nello scovare i piccoli dettagli e renderli vivi..e un immancabile micio a tenerti compagnia!

    Aspettiamo con ansia il tuo reportage nordico 🙂 buona vacanza!!!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:56

      Gli asparagi selvatici a Roma non li prendo quasi mai perchè hanno prezzi alle stelle, quindi immagina la gioia di vederli nei cespugli e sapere di avere tre le mani qualcosa di così prezioso!
      Grazie mille, Anna, andrò a caccia di dettagli anche a Copenaghen, te lo prometto! 😀

  • Chiara

    24 Maggio 2015 at 22:42

    traspare una freschezza incredibile dalle tue immagini,una rilassatezza che coinvolge chi guarda e ammira, si vede che stavi bene in quei luoghi….Domani mi concederò anche io una pausa di qualche giorno, ho bisogno di verde e di cose antiche, di buon cibo e di vino rosso,ho voglia di staccare dal pc per un pò…Un abbraccio

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 0:59

      Fai benissimo a staccare, a volte basta poco ma quanto è utile… io sono stata fuori mezza giornata ma per gli effetti positivi sembrava molto di più!
      Buona pausa, Chiara, assapora tutto, ogni scorcio, ogni cibo, ogni minuto!

  • Manuela

    24 Maggio 2015 at 22:58

    Ho ancora gli occhi pieni di montagna, ma non potevo non fermarmi qui stasera, sapendo cosa mi aspettava.
    Inutile dire che condivido ogni parola della “tua”campagna 🙂
    E sono felie che per un giorno ti sia lasciata portare dai profumi e dai colori di un mondo incantato come questo.
    Non so se invidiarti di più l’asse o quelle piccole forbici consumate 😀
    Anch’io avrò da raccontarti, per ora un abbraccio e buona notte!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 1:06

      La “mia” campagna l’ho vissuta pensandoti tanto, lo sai… ed ero certa notassi anche le forbici, ahaha, ormai ti conosco! 😀 Per me questo mondo è una novità, un paese dei balocchi in cui mi perdo, è come se indicassi tutto con un dito, come un bambino che dice “guarda lì, qui, su e giù”, con lo sguardo che vaga in mille direzioni…
      Grazie per essere arrivata subito, già mi pregusto i racconti che mi farai… 🙂

  • barbara @ pane&burro

    24 Maggio 2015 at 23:16

    ACCIPICCHIA!!
    🙂

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 1:08

      Concisa e sintetica, a ‘sto giro! Ma il maiuscolo esprime tanto, quindi YUPPI! 😀

      1. barbara @ pane&burro

        25 Maggio 2015 at 18:17

        hai ragione, forse un po’ troppo coincisa e sintetica.. ma essenziale direi! a una cert’ora di domenica sera faccio fatica a mettere insieme concetti più complessi del “come mi chiamo…” ma tu hai perfettamente colto l’essenza dell’esclamazione tutta maiuscola! queste foto sono bellissime, mi trasmettono una tale tranquillità e serenità che mi sembra di sentire il canto delle cicale in sottofondo.. non solo l’abile (meravigliosa) postproduzione che gli ha dato un tocco magico, ma anche la scelta suggestiva delle inquadrature nient’affatto scontate mi ha particolarmente colpita.. brava Francesca 🙂

        1. barbara @ pane&burro

          25 Maggio 2015 at 18:18

          p.s. non dico nulla sulla tavola perché tanto tu già sai…

        2. Francesca P.

          25 Maggio 2015 at 20:17

          Conto di tornarci quando le cicale canteranno davvero e potrò anche abbronzarmi, stesa sull’amaca! 😀 Per le foto ho usato il 60mm, è valido non solo per il food, è molto inciso e va a fondo… promosso! Grazie per essere tornata… so che di assi ne hai tante, ma se serve il color beige-zucchero di canna biologico sai dove trovarlo! 😉

  • Angela

    24 Maggio 2015 at 23:20

    Ciao Francesca, pensare che solo fino a qualche anno fa la mia visione di vita era unicamente, città , centro , gente che cammina frettolosa e di corsa……adesso guardo le tue foto e vorrei tuffarmici dentro, come cambiano i bisogni quando si cresce e si inizia a capire. Bellissimo post, ho respirato aria profumatissima, grazie!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 1:12

      Angela, mi sto accorgendo della stessa cosa: crescendo arriva la voglia di aria pulita, in tutti i sensi… la campagna è un’oasi pura, una boccata vera d’ossigeno che diventa sempre più necessaria! E l’apprezzo perchè è in netto contrasto con la vita che faccio e quindi mi fa desiderare tutto quello che non posso vivere qui…
      Grazie del commento e di essere passata!

  • Elena

    24 Maggio 2015 at 23:49

    Che foto meravigliose che hai scattato, si respira tranquillità, pace,relax insomma mi hai fatto venire voglia di andare in campagna e anche tanta voglia di mangiare carciofi alla griglia…adoro il tuo bistrot …ma quanto Sei brava?un abbraccio grande
    Ele

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 1:14

      Ele, fosse per me trasferirei il bistrot in campagna da adesso fino ad agosto, tutta un’estate all’aperto, con menù solo alla brace e cotture sane… che dici, ti prenoto un tavolo subito? 😀
      Grazie, ti abbraccio anche io… e spero di rivederti presto sul tuo blog, ti aspetto sempre!

  • Alice

    25 Maggio 2015 at 0:38

    Che giornata meravigliosa che deve essere stata! Sono le tue foto a trasmettere questa meraviglia, hanno una luce tutta particolare, che non so descrivere ma che conquista lo sguardo e ti fa cadere a capofitto in un mondo di sogno. Bellissimo, tutto…in modo particolare il papavero…a guardarlo sembra di non aver mai visto qualcosa di rosso fino ad ora!
    E le orecchiette con la burrata…be’…parlano da sole! 🙂
    Buona settimana,
    Alice

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 1:19

      Un mondo di sogno, mi piace questa idea! Un sogno non troppo lontano, che si può toccare…
      Sono convinta che la luce abiti non solo dentro alcuni luoghi, ma anche dentro alcune giornate, se vissute con gioia…
      Solo ai papaveri avrò fatto 20 foto, quanto mi piacciono! Avevo dimenticato quanto belli fossero i petali, come carta velina di seta…
      Grazie del bel commento, mi è piaciuto molto! :*

  • Margherita

    25 Maggio 2015 at 6:33

    Da quando mi sono trasferita qui a Montreal ho dovuto “imparare” un sacco di cose. Una delle più strane é forse quella di vivere la città in primavera ed in estate, al 100%, e fare di tutto per non sfuggirgli. Trovare conforto, pace e tranquillità per le sue stradine piene di alberi e di case di legno colorate, o rilassarsi in uno dei tantissimi parchi che “affollano” la città. Il motivo é più che banale, si soffre così tanto d’inverno che quando arriva la bella stagione non si vuole perder neppure un secondo dentro casa, si ha bisogno di trovare nuovi motivi per sopravvivere ad un nuovo inverno. Quando ero in Italia, chiaramente era tutto il contrario. Scampagnate, gite fuori porta… ogni scusa era buona per “sfuggire”. A vedere queste tue foto magnifiche vorrei avere il dono dell’ubiquità, essere qui a ricaricare le pile, ma vorrei anche essere là a godermi quei paesaggi meravigliosi e perdere il conto delle ore. Se poi capita pure di avere qualcuno di quei carciofi e tornare a casa con asparagi selvatici per preparare quelle orecchiette, quel “vorrei avere” diventa facilmente un “voglio”. Come sono stata prolissa stasera, scusami tanto, mi sono sentita ispirata… buon viaggio!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 10:58

      Altro che scusarti, adoro la Marghe prolissa! Soprattutto se mi parla di un posto dove non sono mai stata e mi fa sognare un po’… perchè ora più che mai sono nel mood “voglio viaggiare e conoscere” e ogni racconto mi accende curiosità! E quelle case colorate, hmmm, come mi ispirano… 😀
      Alcune cose – quasi tutte in realtà… – si apprezzano quando non si hanno o si hanno poco… quindi per me la campagna resta una sorta di miraggio-desiderio e quando posso andarci, in quei rari momenti, respiro forte tutta la sua bellezza! E questo reportage rappresenta per me proprio un respiro, ecco… 🙂

  • ConUnPocoDiZucchero Elena

    25 Maggio 2015 at 6:52

    mi sorprendo sempre nel vedere come tu, con il tuo sguardo attento e la tua sensibilitò speciale, sia in grado di far tuo ogni posto, di dare la giusta collocazione alle cose, di irare fuori l’essenza di ciò che incontra la tua strada e di rendere tutto deliziosamente affascinante, ricco di bellezza e di un colore che è vita.

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 11:01

      Elena, forse il segreto – che tu conosci bene, secondo me – è lasciarsi stupire, trascinare dalle emozioni, correre dietro a ciò che piace… se pensi di trovare bellezza, fai di tutto per coglierla, come una margherita o come un mazzo di carciofi! 🙂
      Grazie mille, tu sei esperta di colori… il tuo sorriso luminoso è verde come la campagna, ai miei occhi!

  • Martina

    25 Maggio 2015 at 7:13

    Sono totalmente imambolata … e lo sai bene che non è a causa dell’ora mattiniera!!! Mi limito a dirti che la prossima volta che torni in questo posto magico mi devi assolutamente portare con te; ho già scovato un angolino perfetto dove imbandire le nostre colazioni immaginarie … proprio lì, vicino all’amaca.
    Buona settimana papaverina, e mille giorni come questo, ovunque tu vada … :)!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 11:19

      Martina, ti aspettavo perchè so quanto sei sensibile all’argomento natura-verde-ortaggi! 😀
      C’erano tanti angoli per le nostre colazioni, da fare su tavoli fotogenici oppure proprio a contatto dell’erba, con una coperta stesa o una bella tovaglia! Ci vedrei bene anche un pic nic, organizziamoci… e tu porta la tua pie ovviamente! 🙂
      Un abbraccio forte!

  • chiarapassion

    25 Maggio 2015 at 9:15

    Solo una parola: BELLEZZA!
    Con questo post mi hai lasciato veramente senza parole…l’unica che mi viene è che bellooo, ma proprio tutto e poi tu che schianto!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 11:39

      Enrica, ahaha, grazie! Ero così indecisa se mettere la mia foto, ma quello specchio opaco che faceva vedere gli attrezzi campagnoli mi piaceva troppo! 😀

  • Ileana

    25 Maggio 2015 at 9:18

    Lo aspettavo questo post e l’ho letto e riletto tante volte da ieri sera, ho guardato tante volte queste foto e mi sono emozionata. Sono circondata dal verde, dagli ulivi, dal grano, ma gli occhi sono diversi..ed oggi è stato bello guardare tutto questo attraverso i tuoi occhi!
    Il resto già lo sai…:)

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 11:43

      Ile, eccoti! Adesso capisco meglio tutto quello che dici quando parli di orto, vita bucolica, aria aperta, passeggiate tra i campi… capisco il benessere che infonde, capisco la gioia della semplicità, capisco quanto ci si sente ricchi con un mazzetto di asparagi selvatici tra le mani… 🙂

  • serena

    25 Maggio 2015 at 10:55

    Un autentico splendore!
    Non ci sono altre parole per descrivere le foto e questo post.
    Carinissimo il riferimento all’asse e la pasta una vera bontà.
    Anche noi qui abbiamo la fortuna di trovare nelle nostra campagne gli asparagi selvatici, hanno tutto un altro sapore!
    Buona settimana e complimenti di cuore
    Serena

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 11:54

      Quando nei blog di alcune amiche campagnole vedevo quei piccoli asparagi sottili, mi veniva una voglia di assaggiarli! E finalmente ce l’ho fatta, senza pagarli oro al mercato, ma prendendoli con le mie stesse mani… che soddisfazione! 😀
      Grazie Serena, giornate così fanno proprio bene!

  • saltandoinpadella

    25 Maggio 2015 at 11:13

    Si direi proprio che la gita in campagna ti ha davvero ispirato le foto sono stupende. Confesso che quelle che mi hanno conquistato sono quella dei carciofi sulla brave…mamma mia non oso immaginare che sapore. E che dire di quanto mi hai fatto venire voglia di bruschetta con olio buono, e un filo di sale. E basta, basta poco per godere del paradiso.
    Ma tu sai quali sono le mie preferite 😀

    PS: una volta mi devi spiegare come fai a fotografare così bene i gatti. Io ci provo ma mi vengono sempre mosse, appena tiro fuori la reflex la principessa comincia a venirmi dietro incuriosita e non sta mai ferma…

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 12:43

      Elena, sapessi da quanto desideravo questa giornata ed è stata all’altezza delle aspettative, ecco! I carciofi attaccati alla pianta non li avevo mai visti, una volta avevo scritto in un post che li vedo perfetti per un bouquet da sposa e adesso lo confermo! 😀
      Non so dirti come scatta il fluido magico con i gatti, forse è questione di sguardi, ci ipnotizziamo a vicenda! E’ la mia natura felina al 100% e loro lo sentono… 😉 Dovrei vedere se riesco a “sedurre” la tua micia, chissà, ehehe!

      1. saltandoinpadella

        3 Giugno 2015 at 10:34

        Sono sicura che la sedurresti senza problemi 🙂 anche io ho una certa simbiosi con i gatti, difficile che un gatto mi soffi o mi graffi. Anzi credo che non sia mai successo

  • MARI

    25 Maggio 2015 at 11:21

    Bellissime foto!! mi hai trasmesso per davvero la serenità di questo posto! Ah, come vorrei esserci io in quell’amaca a fare siesta!! 😀
    e quanto ti invidio quei carciofi alla brace!!! devono essere eccezionali!! …m’hanno messo una fame!! :-*

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 12:46

      Io mi sono limitata a fare foto all’amaca ma la prossima volta mi ci stendo perchè riposare nel silenzio, dopo pranzo, con il venticello tiepido, non ha prezzo! 🙂
      I carciofi erano buonissimi, “braciosi” al punto giusto… e se ci sfreghi l’aglio, neanche te lo dico!

  • Anna

    25 Maggio 2015 at 11:44

    …Ogni foto sembra magicaMente vera.
    Perché lo stupore è negli occhi di chi guarda.
    Perché la luce è negli occhi di chi guarda.
    Perché la semplicità è negli occhi di chi guarda.
    Petali di papavero come ali di farfalla.
    Mazzi di (fiori di) carciofi.
    Margherite per un vintage m’ama-non m’ama.
    Sguardo felino che buca lo
    schermo.
    Profumo di verde. Profumo di vita.
    …Allungo le mani e tocco e sento.
    Come sempre, raccogli fra le mani istanti di te e li con-dividi…
    Per arricchire anche noi.
    Anna

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 12:50

      Gli occhi che hanno sete e fame fanno così: guardano tutto, mai sazi, continuaMente vigili, all’erta… si posano su ogni cosa, senza sosta… e sorridono, questo è l’importante. Questo è il vero bello.
      Toccare e sentire, assaporare e volerne ancora.
      Le mani piene mi piacciono, così posso lanciare in aria coriandoli e svuotarle, piano.
      Le margherite vintage non appassiscono mai… e noi lo sappiamo.

      1. Anna

        25 Maggio 2015 at 17:56

        Riguardo le foto una ad una, negli occhi la fame e la sete che alimentano i tuoi.
        Nuovi particolari, prima a me nascosti, spuntano improvvisi… ma quel papavero!!! Fiero e solitario sul suo stelo lungo e sottile è uno spettacolo, col
        capo chino come a proteggere il suo cuore. Come a custodire coriandoli di sentimenti.
        Tu sei speciale.
        Anna

  • Simona – Biancavaniglia

    25 Maggio 2015 at 12:38

    Franci questa volta hai utilizzato le immagini per descrivere le tue sensazioni… questa natura, questo verde, mi appartengono e mi accompagnano da sempre, è come se ti avessi avuto con me quando faccio uno dei giri per la mia campagna. Ogni scatto mi ha parlato, mi ha emozionato. Un post ricchissimo in tutti o sensi, i fiori di campo, il micio e l’asse che è bellissima, ti rappresentano. Tutto parla, e la foto che ti sei fatta allo specchio me ne ha ricordata una mia di circa 3 anni fa, uno specchio sporco nel bel mezzo della campagna ed io nascosta dietro la fotocamera (se vuoi te la mando, sorrideresti).
    E quelle orecchiette, le verrei a mangiare adesso a pranzo! :*

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 12:53

      Simo, quanto verrei con piacere a farti compagnia! Ma sappi che ti farei prendere in mano tante cose e ti fermerei ogni minuto dicendoti “mi fai fare un click?”… 😀
      Mandami la foto, certo! Bello vivere negli specchi vissuti… e assomigliarsi. Condividendo la stessa idea di verde e mangiando lo stesso piatto di orecchiette… 🙂
      Grazie, Simo, un abbraccione!

  • Lorenza

    25 Maggio 2015 at 14:23

    Ciao,ci voleva la leggerezza,il calore,le parole,le immagini della tua campagna!!Mi piace tutto!Brava!
    Un abbraccio

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 15:10

      Lorenza, grazie! Sono contenta che abbia fatto bene a me ma anche a voi… :*

  • Monica

    25 Maggio 2015 at 14:28

    Le tue parole corrono, come un sottofondo delicato, attraverso queste foto belle e ricche di dettagli. Dettagli di amore, passione, natura e la diversità dall’abitudine, dal normale, da quel che si vede tutti i giorni. A volte basta davvero poco per cambiar prospettiva, punti di vista, tuffandosi in un mondo parallelo, di campagna, che ha tanto da donare, agli occhi ed al cuore.
    Bellissimo il tuo piatto e ancor più intriganti quei carciofi grigliati.
    Finalmente anche qui cominciano a vedersi le prime braci roventi ed i carciofi così cucinati sono una scoperta da provare!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 16:39

      Monica, hai centrato il punto: tutto quello che è evasione – nel senso che fa evadere dalla routine e dalla normalità – assume un valore speciale, una valenza anche simbolica di desiderio e passione… sogno tanto una casa nel verde che non ho mai avuto e forse non avrò mai, quindi appena la riesco a sfiorare, anche solo per una giornata, mi sembra una conquista! Lo sguardo pieno di amore viene da questo… 🙂
      Vedrai che buoni i carciofi che sanno di brace, tutto un altro sapore!

  • roberta morasco

    25 Maggio 2015 at 14:53

    Ho letto questo post tutto d’un fiato, riempiendomi gli occhi di verde, prati, fiori e belle cose…è tutto splendido qui da te. Le foto sono meravigliose, l’atmosfera che riesci a creare invita a tornare su e rileggere tutto…insomma è bello passare qui da te ^_^
    Un abbraccio! Roby

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 16:44

      Roby, grazie per pensare questo! Mi piace tanto mostrarvi ciò che vivo e vedo, oltre a quello che cucino! E’ una condivisione a più livelli e quando mi sposto, voi venite idealmente con me! 😉

  • Melania

    25 Maggio 2015 at 16:12

    Sai Francesca, per me non è difficile raggiungere la campagna. La Sicilia è colma di posti dove perdersi. E dove fatichi a trovar la via di ritorno. Un tempo, non l’amavo molto. Temevo il caldo torrido. Gli insetti. E a dirla tutta, non mi sporcavo neanche tanto le mani. Poi, succede che le cose cambiano e tu insieme ad esse. E comprendi che ciò che un tempo apprezzavi poco, poi, diventa parte di te. Adesso, amo il vento che mi spettina i capelli. I petali a raccontare gesti. Gli alberi a far da riparo. Ed in silenzio sentir le foglie cadere. Tra poco rientro anche io da un viaggio. E mi sono ritrovata nelle tue parole e nei tuoi scatti. Un abbraccio forte.

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 16:51

      Ricordo la Sicilia, la sua natura… ci sono stata 3 volte, in province diverse… e la zona di Noto e Vendicari l’ho trovata bellissima! Adesso farei ancora più foto e noterei ancora più cose… perchè è vero, crescendo cambiano percezioni, sguardi, gusti… e cambia anche l’attenzione con cui si osserva, l’occhio si fa rapire sempre in modo nuovo, non esiste un “già visto”, la sorpresa è assicurata…
      Aspetto il tuo resoconto di viaggio, Melania… e grazie di venire sempre sul blog, da quando l’hai scoperto! :*

  • m4ry

    25 Maggio 2015 at 17:16

    Lo posso dire che rimpiango il fatto di non poter entrare nello schermo ??? Cioè…non si fa…questi sono dispetti amica mia..
    Francesca…che meraviglia…sospiro, e mi rimetto a lavorare…

    p.s. oltre che bellissimo…qui è anche tutto buonissimo..<3

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 20:20

      Ahaha, Mary, spesso l’ho pensato anche delle tue foto… per rubare il cibo ma anche gli oggetti belli che usi, come le ultime tazze! 😀
      Un abbraccio, contenta di averti portata via dal lavoro per un attimo!

  • Reb

    25 Maggio 2015 at 17:46

    In questi giorni scappo spesso in giro per campagne e colline, che ho la fortuna di avere qui vicino a me rispettivamente a 5 minuti, 10, 20….fino a 45 minuti di viaggio per essere nella parte più alta della Valle della quale pure Hemingway si è innamorato.
    Vedrai spesso nelle prossime settimane ciliegie, acacia, papaveri e camomilla, perché questo offre la stagione qui e questo offre anche la mia zona. Vana è stata la mia ricerca di asparagi selvatici ed altre erbette, che non fossero tarassaco.
    Bene, qui sono giunta per bere un po’ di luce, di pace e da qui vado via con tante belle immagini nella mente, come fossero miei ricordi, come io fossi stata lì, a potermi godere quei carcio-ghiotti alla brace.
    Un abbraccissimo

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 20:25

      Reb, tu sai che se fossi vicina sarei in giro per colline con te un giorno sì e l’altro pure… camminando camminando, forse troveremmo anche il “nostro” posto per una nuova altalena!
      So che dalle tue mani escono sempre piccoli tesori e aspetto con molta curiosità la camomilla, perchè la trovo poeticissima e d’inverno continuo a berla prima di dormire, come quando ero bambina…
      Per gli asparagi selvatici vorrà dire che dovrai scendere giù, qui, dove l’aria è ancora più mite e i carciofi ancora più ghiotti… 😉

  • sabina sala

    25 Maggio 2015 at 18:26

    mamma mia che foto…..queste giornate ti rimettono davvero al mondo per non parlare di quei carciofi cotti così alla brace con un filo d’olio….adooooro
    un bacio
    sabina

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 20:29

      Vero, Sabina, il profumo di libertà di giornate così è unico… e va respirato appena si può! Anche la tua cagnolona dolce se lo sarebbe goduto… 🙂
      Un abbraccio!

  • Angela

    25 Maggio 2015 at 18:37

    ….e stavolta ti devo proprio ringraziare…! con questo post ed il percorso fotografico ho vissuto attimo per attimo questa splendida giornata di relax…un pochino l’ho respirata anch’io proprio come fossi stata lí con te (e non sai quanto ne avrei bisogno in questo momento)! E per di piú avrei fatto le stesse cose, prima tra tutte portare via l’asse di legno, che é bellissima!!!! Mi piace tantissimo anche la ricetta e ne ho fatta una simile proprio mese scorso con orecchiette e burrata!!! Insomma prima o poi ci dovremo conoscere dal vivo e cucinare insieme 😉 intanto buon divertimento e…aspettiamo Copenaghen!!!

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 23:50

      Angela, io direi che in campagna dobbiamo mandarci lo spam, così forse si rilassa e smette di farti i dispetti! 😀
      Ho messo la foto dell’asse perchè so che le amiche fotografe come te capiscono il mio “furto” a fin di blog, ahaha! E direi che un incontro deve avvenire assolutamente, ce lo siamo dette da subito, a istinto… e l’istinto non sbaglia, vedi, abbiamo continue conferme!
      Grazie mille… scappo al Nord e torno! 🙂

  • Laura e Sara Pancetta Bistrot

    25 Maggio 2015 at 22:51

    Franci!! E’ da stamattina in ufficio che tentavo di venire a sbirciare questo post, ma non mi caricava le foto e riuscivo solo a leggere le tue parole…così intanto immaginavo le foto che sarebbero seguite^^
    Che dire, questi scatti superano di gran lunga la mia immaginazione…questo posto sembra così fuori dal tempo e fuori da tutto, bellissimo! Sembra di respirare un po’ anche da qui, quell’aria buona di campagna romana, e di sentire il profumo dei carciofi che si abbrustoliscono e il gatto che si gironzola incuriosito…
    Copenhagen la sogno da un bel po’, attendo il reportage!! So già che attraverso i tuoi occhi e la tua capacità nel cogliere i dettagli, sarà un post speciale…
    L.

    1. Francesca P.

      25 Maggio 2015 at 23:59

      E’ fuori da tutto, hai detto bene, Laura… fuori dall’ordinario, fuori dalla città, fuori dalla vita di tutti i giorni e fuori di testa per come mi è piaciuto! 🙂 Poi la presenza di quel miciotto affettuoso è stata la ciliegina sulla torta, non potevo desiderare di più! Vedremo se incontrerò dei gatti danesi, ehehe! Io ci spero!
      A prestissimo… un abbraccio a te e stringimi forte Sara!

  • Daniela

    26 Maggio 2015 at 0:05

    Da dove comincio?
    Superare il timore e l’ansia di oltre ottanta commenti è roba molto impegnativa, per me.
    Ma tu sei tu e io non posso non dare tutta me stessa, a questo nuovo “tu” tanto speciale.
    Sappi che, se mi dai il via, indosso le mie all stars rosse e mi intrufolo nel taschino insieme a te, la prossima volta. Così mangiamo pane e carciofi arrostiti insieme (ho letteralmente l’acquolina, nonostante l’ora!), facciamo le fatine dei boschi, andiamo in cerca di cianfrusaglie nei capannoni misteriosi, raccogliamo asparagi e erbe di campo e facciamo amicizia coi gatti che ci onoreranno della loro codina pelosina e felice.
    Foto incantevoli, colori e composizioni mozzafiato. E le orecchiette? Beh, come negarsi a un piatto di orecchiette così poeticamente primaverile?!
    Un abbraccio dolce, Francy bella, buon viaggio! Noi saremo qua ad aspettarti.

    1. Francesca P.

      26 Maggio 2015 at 1:02

      Dani, tu non guardare i commenti e tantomeno il numero, non conta sai? Io guardo le singole persone, non l’insieme… devi solo scorrere un po’ la pagina, senza nessuna ansia, ti aiuto io a spingere veloce il tasto del mouse! 🙂 Anche perchè mica voglio rinunciare alle tue parole, eh no no… sei arrivata da poco ma già sei presenza preziosa che cerco e aspetto! E poi sei collega di All Stars rosse, come non provare un’innata simpatia?! E se ami anche le orecchiette siamo a posto, andiamo d’accordo anche sul menù! 😀
      Grazie, un abbraccio lungo fino al mio ritorno! Pensami mentre mangi pistacchi, ehehe!

  • silvia

    26 Maggio 2015 at 10:55

    Oggi parto al contrario, prima ti racconto del mio sorriso nel leggere quel “L’asse è venuta via con me”, la porti via come un tesoro prezioso, che impreziosirà i tuoi scatti! Poi ecco che sento le fusa di quel micio che ha trovato conforto e fiducia e mi intenerisco, due occhi dorati che prima osservano e poi si chiudono, perchè la fiducia è una cosa importante, anche quando a dartela è un gatto! E poi mi perdo, tra gli scatti di questa giornata in campagna, che parlano da soli, e ogni dettaglio è lì che racconta qualcosa, come quel paio di forbici un po’ arrugginite, che forse erano state dimenticate ma hanno ritrovato eleganza e protagonismo. Francesca inutile dirti che sei sempre più brava!! Io rimango ancora un po’ qui a perdermi…e intanto ti abbraccio

    1. Francesca P.

      26 Maggio 2015 at 20:26

      Mi piace il percorso a ritroso e sai che molto spesso l’ultima foto è la mia preferita, quella a cui dò maggior risalto? E anche questa non è scelta a caso, quel micio sonnacchioso e l’amaca di sfondo racchiudono proprio il senso di relax e pace che mi ha trasmesso questa giornata!
      Mi piace anche la frase sulla fiducia, Silvia… sappiamo quanto valga e come vada regalata solo a chi merita…
      I dettagli sai coglierli benissimo e quando arrivi qui so che mi saprai stupire con le tue chiavi di lettura poetiche e personali… ed è successo anche stavolta! :*

  • Lilli nel paese delle stoviglie

    26 Maggio 2015 at 16:58

    è vero, la natura fa tutto da sola, non ha bisogno di tante parole, ho sempre pensato che la bellezza di un prato, una cima innevata, le onde del mare ecc…o la cogli o non la cogli, non si puo’ spiegare, raccontare, descrivere, ci si prova ma non è mai come la realtà! immagino sia stata una gran bella giornata dallo splendore che vedo in foto, ci vogliono momenti così! e quel piatto di orecchiette corona la giornata!

    1. Francesca P.

      26 Maggio 2015 at 20:28

      Sì, la natura si ascolta… e la si capisce se si guarda dritta negli occhi, in silenzio, per recuperare un rapporto vero, privato di parole inutili e rumori di sottofondo che abitano le nostre città…
      Ci vogliono momenti così, concordo! E vanno cercati il più possibile, quindi spero di tornare presto in questo piccolo angolo verde dove mi sono sentita a Casa… una casa nuova ma assolutamente accogliente, a misura di gatta! 🙂

  • simona gentile

    26 Maggio 2015 at 19:03

    tutto meraviglioso, complimenti!
    simona

    1. Francesca P.

      26 Maggio 2015 at 20:30

      Simona, ti ringrazio! 🙂

  • Anna Rita

    26 Maggio 2015 at 19:59

    Semplicemente…la prossima volta, portami con te. Ammirerò i tuoi movimenti tra i fiori, carciofi, asparagi per poter catturare appieno la loro bellezza. Ma quanta ne possiede, anche la cosa più comune e semplice, come pane e olio? Ti seguirò in silenzio , come fa l’allieva con il maestro, e a fine serata, passerei le ultime ora della giornata ad ammirare scatti fotografici che rimarranno così, belli e perfetti, per sempre.

    1. Francesca P.

      26 Maggio 2015 at 20:34

      Semplicemente, lo farò. Manderò un piccione viaggiatore alla tua finestra, busserà con il becco e vedrai legato alla zampa un biglietto con una mappa per raggiungermi! 🙂 Io ti aspetterò e accenderò la brace, così potrai sentire il profumo già in lontananza… e troverai tanti fiori di borragine, perchè il loro colore rasserena ogni cielo, anche quello con le nubi…
      E le ore passeranno, così lievi che in un attimo sarà arrivato il tramonto…

  • Friarielli & sound

    26 Maggio 2015 at 20:45

    Mi sono sentita li, lontana dal cemento, immersa nel verde, con un papavero tra le mani.
    Grazie Francesca.

    1. Francesca P.

      26 Maggio 2015 at 21:07

      Felicissima, Leti, di averti rapita per un attimo… spero di rifarlo ancora e presto! 🙂
      Grazie a te e un abbraccio!

  • Laura Adani

    27 Maggio 2015 at 7:18

    Francesca!! Sono rimasta incantata da tanta semplice bellezza quella che solo in una campagna vera puoi trovare ma che solo un occhio attento e delicato può immortalare in un modo così coinvolgente!!! Meraviglioso post, straordinarie le fotografie e ammetto che quei carciofini sulla griglia mi hanno scatenato mille sensazioni olfattive e gustative, brava, brava, bravaaaa! 🙂
    un bacio e un abbraccio forte
    Pippi

    1. Francesca P.

      27 Maggio 2015 at 22:09

      Laura, avere un riscontro così positivo da te, che sei come una Musa per un certo genere di foto, è un onore! 🙂 La campagna ha tanti colori e sfumature, si può rappresentare in tanti modi in base al taglio di luce da dare alle foto… io ho voluto che ogni soggetto fosse protagonista assoluto, ero incantata da tutto! In primis dai carciofi, bellissimi ancora prima che buoni!
      Un abbraccio a te e grazie mille…

  • Daniela

    27 Maggio 2015 at 10:24

    Un grande sorriso, è quello che mi è uscito spontaneo appena ho visto queste foto per la prima volta, e la mente ha cominciato a viaggiare, mi sono fatta un film di quella giornata, e ne ho subito pensata ad un altra magari insieme in mezzo alla campagna sarebbe troppo bello Fra. Mi piacerebbe sapere tutti i dettagli e ancora di più.. intanto aspetto di vedere il reportage nordico e cittadino sarai nei miei pensieri.. buon viaggio e sono sicura che lo sarà!!! Un abbraccio grande 🙂
    Ps:Ma quanto è bella quella borragine!

    1. Francesca P.

      27 Maggio 2015 at 22:40

      Sarebbe bellissimo davvero, Dani! So che vedremmo stupite ogni fiore, ogni pianta, ogni animale, insetti compresi! E so che ci faremmo foto a vicenda, che non resisteremmo a immortalare tutto, mentre pensiamo al pranzo buono da preparare… 🙂 Dai, magari una volta accadrà davvero, se vengo in direzione Nord… tanto lo sai che ci capito ogni tot e ho amiche “verdi” come te e Manuela che voglio abbracciare!
      Ti mando un bacio e sappi che ti penso…

      1. Daniela

        28 Maggio 2015 at 12:09

        Mi piace proprio tanto Amiche “verdi”e spero possa accadere presto..
        Ps: Mi sa che cominci a conoscermi bene, perché sugli insetti compresi hai proprio ragione!!.. ti penso anche io 🙂

  • Antonella

    27 Maggio 2015 at 14:32

    Foto evocative…. sembra di sentire l’odore della campagna e di gustare i sapori di una volta… ti viene voglia di mangiare quella fetta di pane e quel bel carciofo sulla griglia. E l’abbinamento con la ricetta è davvero quella ciliegina sulla torta che non guasta mai 🙂

    1. Francesca P.

      27 Maggio 2015 at 22:41

      Anto, magari una volta ti ci porto… 😉 E quell’amaca era comodissima, dovrei provarla la prossima volta… sempre se riesco a stare ferma senza rincorrere gatti e verdure, ehehe!
      Un sorriso complice!

  • alessia mirabella

    27 Maggio 2015 at 21:10

    Ho respirato le tue parole in fretta, in ufficio, la curiosità di afferrare qualche dettaglio in più su di te è tanta! Ora con calma e le gambe incrociate ho assaporato tutto meglio. Dalla fotografia del papavero a quella del paesaggio, da quella del gatto a quella del pane che viene affettato… deve essere stata una giornata stupenda! Quale miglior regalo potevi concederti? Che poi è così che immagino quello che sarà il nostro incontrarci: rilassato, naturale, informale, primitivo e soprattutto sereno. Questo post è stupendo, e io ti abbraccio, forte. A

    1. Francesca P.

      27 Maggio 2015 at 22:44

      Concordo, Ale, anche io immagino un clima disteso, spontaneo e senza imbarazzo, con discorsi che escono da soli, senza bisogno quasi di fare domande… Facciamolo accadere presto, ok? Così potremo darci la conferma di questi pensieri direttamente di persona, occhi negli occhi! E so che i tuoi diranno tanto… quanto i miei.

  • Simo

    27 Maggio 2015 at 21:13

    mi sono persa a sognare davanti a queste immagini meravigliose…oh come vorrei perdermi in questa natura incantata…ne ho bisogno, ma tanto…tanto….

    1. Francesca P.

      27 Maggio 2015 at 22:46

      Ne avevo bisogno anche io, Simo… e mi sono sentita subito meglio, appena messo piede sull’erba… incredibile quanto sia una medicina per tutto, anche per l’animo un po’ affaticato…

  • Tatiana

    28 Maggio 2015 at 10:11

    La tua pausa verde per un momento è riuscita a rilassare anche me, da mesi sono stanca, sfinita e purtroppo ancora per qualche settimana sarò sotto fortissima pressione: solo vedere il verde delle tue foto mi ha fatto bene al cuore e alla mente, sei riuscita a rilassarmi almeno un po’!
    Quest’anno nuovamente niente raccolta di asparagi perché la mia zona è invasa dalle zecche, ma ricordo con piacere il divertimento della “caccia all’asparago”: una volta che hai capito dove cercarli è rilassante e poi vuoi mettere quanto son buoni? Mille volte meglio di quelli coltivati….
    Un bacione ma cara amica campestre 🙂

    1. Francesca P.

      28 Maggio 2015 at 13:15

      Allora, finchè le acque non si calmeranno, vieni qui a respirare aria verde… lascio aperta la porta… prendi tutto quello che vuoi, che sia un carciofo, una carezza felina o un fiore da mettere nei capelli… 🙂
      Confermo, ora che li ho assaggiati: gli asparagi selvatici hanno una marcia in più! Spero che quel cespuglio possa riempirsi in fretta, così posso fare una nuova passeggiata e regalartene un po’, anche solo con il pensiero…
      Un bacio a te e a presto! 🙂

  • Giulia

    29 Maggio 2015 at 8:58

    Com’è vero che ogni tanto serve staccare, allontanarsi un po’ per vedere le cose dalla giusta distanza, per inquadrare tutto dalla giusta prospettiva… E se per farlo ci si sposta in spazi in cui la Natura domina, secondo me funziona ancora meglio. Sono ambienti da cui, per forza di cose, un po’ ci si è allontanati, ma che sanno regalare il dono prezioso di rimettere tutto al propio posto. Il papavero fiammeggiante e il micio (quanto somiglia al mio, ormai volato nel paradiso dei gatti da qualche anno) mi hanno conquistata, bravissima!
    E di ritorno dal Nord portaci, se puoi, tanto bianco…
    Un abbraccio

    1. Francesca P.

      1 Giugno 2015 at 23:16

      Sì, funziona perchè intorno c’è tutto il silenzio che serve per riflettere… e lontano dal caos, anche i pensieri trovano una loro dimensione più “pulita” e sanno rallentare il ritmo…
      Quel micio è dolcissimo, un coccolone tremendo! E allora non credo sia un caso che assomigli al tuo, cara Giulia…
      Sono tornata dal Nord, ho trovato anche tanti colori, sai? Il tempo di sistemare le foto e ve li mostro tutti! 😀

  • Sabrina C. Fotografie

    29 Maggio 2015 at 10:26

    Uh una giornata fuori città per rilassarsi e riprendersi!! Hai fatto benissimo Franci, anche io ora come ora ne ho un bisogno disperato! 😀

    per le orecchiette mi è venuta una acquolina che non hai idea! hihihi ^_^ ma nel frattempo che si cucinano mi frego una bella fettona di pane! 😀

    1. Francesca P.

      1 Giugno 2015 at 23:18

      Sabri, spero possa scappare presto in campagna, magari anche solo per un pic nic che puoi divertirti a preparare e anche a fotografare! 😉 Le orecchiette si possono fare anche come pasta fredda estiva, adatta a cestini o vasetti portatili!

  • damiana

    1 Giugno 2015 at 18:25

    Sapevo che l’asse sarebbe venuta via con te,insieme ai profumi,ai pensieri,ai colori di questa giornata intensa di emozioni e beatitudine!Grazie mi son rilassata ammirando gatti e carciofi e tutto ciò che mi hai detto e gustando orecchiette e burratine…Buon viaggio cara,ti aspetto!

    1. Francesca P.

      1 Giugno 2015 at 23:19

      Sì, le cose belle cerco di portarle sempre via con me… come bagaglio, come compagnia e come futuri ricordi!
      Il viaggio è finito ma riviverlo attraverso le foto sarà come rifarlo… a presto, Damiana! Grazie! :*

  • Fausta

    3 Giugno 2015 at 8:22

    che meraviglia, Francesca! Pensare che colline “così” piene di ulivi (che in Liguria si potano più alti) ce l’ho anch’io, a due passi! Eppure, mai riuscirei a catturare con immagini così “intense” e suggestive la pace, la calma, la serenità, di una giornata passata in pieno relax, in mezzo al verde e ai fiori. I gatti non mancano mai, eh? Bellissimo! Scommetto che poco c’è mancato che portassi via anche quello splendido esserino peloso, oltre all’asse! Per la ricetta… orecchiette da fare invidia! Adoro gli asparagi selvatici, ma quando vado io a raccoglierli… mi accorgo che qualcuno è stato più lesto di me! Piantine spoglie… 🙁 . Non demordo e vado di nuovo… chissà che non riesca a riprodurre il tuo piatto! Un bacione 🙂

    1. Francesca P.

      3 Giugno 2015 at 15:50

      Fausta, hai indovinato… mi sono informata se il gatto avesse un padrone e mi sono dovuta trattenere a forza a non portarlo con me, perchè me ne sono innamorata! Ma così ho la scusa per tornare a trovarlo presto per sincerarmi che sta bene… e rubare altre foto in questa piccola oasi! Non avrei più smesso, mi sono fatta del tutto rapire… e si è notato! 😀
      Spero che gli asparagi siano ricresciuti, fai appostamenti notturni, ahaha! Tanto ne bastano anche pochi per dare colore e profumo, giusto la soddisfazione di mangiarli ancora freschi “di taglio”! E se servono orecchiette, qui ho sempre scorta! 😉

  • Agnese

    5 Giugno 2015 at 22:45

    Perché non passo da queste parti da così tanto tempo? Che foto, che storie, che sapori, che profumi! Francesca, sei bravissima, mi hai conquistata.
    Un abbraccio!

    1. Francesca P.

      6 Giugno 2015 at 11:24

      Agnese, me lo chiedo anche io, ahaha! 😀 Sono felice di risentirti, tu sei stata una delle prime persone che sentivo quando ho aperto il blog… nel tempo ti ho lasciato vari commenti perchè amo quello che scrivi… e soprattutto come lo scrivi! Facciamo sia stata una pausa e ora si riprende il contatto? 🙂
      Grazie mille, abbraccio a te!

  • ada

    7 Giugno 2015 at 16:22

    Hai detto bene : non servono le parole, le immagini parlano da sole. Al di là della bellezza delle foto, c’è la bellezza di chi guarda, o meglio di chi sa vedere e si emoziona ! Insomma Franci, dopo lo splendore della campagna, sei partita per Amsterdam? Quante belle novità… ok allora aspetto il racconto del viaggio. Un abbraccio

    1. Francesca P.

      7 Giugno 2015 at 19:38

      Io sono del partito “finchè c’è emozione, c’è speranza”… 🙂
      Sono andata a Copenaghen e tornata nel frattempo, sono passata dal verde della campagna a quello della vegetazione nordica… ti aspetto di là, nel nuovo post, Ada! E grazie! :*

  • agriturismo cà versa

    2 Luglio 2015 at 11:27

    Adesso devi per forza farci visita mia cara.. se ami tutto questo, un weekend anche sulle colline pavesi non può mancare! e poi… sarebbe stupendo poterti conoscere! un caloroso abbraccio, le donne del Casale ti seguono sempre con occhi sognanti!

    1. Francesca P.

      2 Luglio 2015 at 12:17

      Ciao, che piacere risentirvi! Avete seguito il canto delle cicale, il richiamo del verde, il miao del micio campagnolo e l’odore di brace… 😉 Sarebbe bello salire al Nord per una pausa così, ne ho bisogno, specialmente in questo periodo dell’anno quando esplode il caldo e sale solo la voglia di scappare dalla città! Ci penso… e intanto grazie della visita! E sempre in alto i sogni, mi raccomando! 🙂

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