COSA FARO’ DA GRANDE

12 Aprile 2013Francesca P.
Blog post
 Da bambina, alla domanda “cosa vuoi fare da grande?”, affermavo con sicurezza “la vigilessa”. Tutt’oggi mi sono ignoti i motivi di questa risposta, ma ricordo che trovavo buffi quegli uomini che alzavano le braccia come passaggi a livello, soffiavano nel fischietto come si fa per srotolare le stelle filanti e indossavano una divisa bianca e blu, a manica lunghe, anche sotto 40 gradi d’estate. Sempre in piedi, piccoli puntini in mezzo al mare di macchine. Oppure sopra una pedana tonda, con l’illusione di dominare e controllare qualcosa di più grande di loro, spesso ingestibile in una città come Roma.Ma si sa, i bambini solo volubili, cambiano spesso idea e si entusiasmano con poco. Oltre alla vigilessa, dicevo che volevo fare la ballerina. C’è ancora a casa dei miei genitori una cornice d’argento con dentro una foto di me, a 6 anni, con il tutù rosa e lo chignon. Stavo facendo un plié, accennavo un sorriso. Ho studiato danza classica per un paio d’anni, mi piaceva anche se volevo crescere per passare a quella moderna. Ricordo i saggi finali, i nomi in francese dei passi, l’esibirsi davanti ad un grande specchio.

C’è stato anche un periodo in cui un po’ per ridere, un po’ perché ci credevo pur non sapendo cosa significasse davvero, dicevo che volevo essere una suora. I miei ridevano, mi prendevano in giro chiamandomi Suor Francesca. Io sono scappata dall’asilo gestito dalle suore, mi ero impuntata e non volevo più andarci. Quindi forse pensavo quella cosa per esorcizzare il rifiuto, ma per fortuna è durata poco.

Poi ho scoperto la macchina da scrivere ed è stato amore al primo tasto. Sulla scrivania del salotto ne avevamo due, una nera di mio padre, una rossa di mia madre. Inutile dire quale preferissi. Avevo imparato a caricare il foglio, schiacciavo lentamente con un dito solo, mi piaceva premere la leva per andare a capo, restavo affascinata dal momento in cui l’inchiostro macchiava il bianco, imprimendo la lettera. Scrivevo piccole storie, su animali, boschi, nonni. L’ho subito capito: da grande avrei fatto un mestiere che contemplava le parole. Certe cose le senti a istinto, ancora prima di avere l’età giusta per pensare seriamente al futuro. E non mi sbagliavo. Da otto anni sono una giornalista. Mi occupo di cinema, altra grande passione che è esplosa col tempo. Le parole per me sono come un orto da coltivare (un po’ come le persone a cui tieni). Non passa anno o stagione in cui non sia lì ad innaffiarle, potarle, godermele.

Ma se tornassi indietro? Se fossi dentro Sliding doors? Probabilmente sarei una fotografa professionista, avrei studiato e fatto un percorso serio in questo campo. Oppure, pensiero nato ultimamente, avrei fatto l’arredatrice d’interni. Adoro le case, riempirle, dar loro un’identità e un colore. Mi piace scegliere ogni dettaglio, girare per negozi, guardare cucine, credenze, tavoli. Ma farei anche un’altra cosa: la cuoca. Una brava in tutto, a cui vengono bene i dolci, che ha mille taglieri per affettare e sempre il frigo pieno, in modo da avere tutto a portata di mano quando deve “creare”. Magari aprire un piccolo bistrot, pochi tavoli, un vasetto di fiori al centro, tovagliette lilla, tante mensole al muro con barattoli, scatole, spezie, teiere, libri. Facciamo che oggi sia così. Siete tutti invitati da “Chez Frà”. Che vi porto? La cucina consiglia un primo piatto, spero vi piaccia…

 

RISOTTO CON FINOCCHI, ZAFFERANO E TALEGGIO AL PROFUMO DI NOCCIOLA

 

Ingredienti per due persone:

 

160 grammi di riso

Un finocchio

Brodo

Cipolla

Zafferano

Olio extra vergine di oliva

Sale

Taleggio

Parmigiano grattugiato

Burro

Granella di nocciola

 

Lavate e pulite i finocchi, togliendo le parti esterne più dure e i ciuffetti (ma conservateli per la decorazione finale), divideteli a metà e tagliateli a pezzettini.

Preparate il brodo in un pentolino.

In una casseruola, fate soffriggere la cipolla e aggiungete i finocchi. Dopo qualche minuto, aggiungete il riso e fatelo tostare per qualche minuto. Bagnatelo poi con due mestoli di brodo bollente e mescolate finchè non sarà quasi assorbito. Ripetete questa operazione almeno per 3-4 volte, finchè il riso non sarà pronto (seguite i tempi di cottura della vostra confezione). All’ultimo, aggiungete mezza bustina di zafferano (o una intera, dipende da quanto volete far prevalere il sapore, è questione di gusti) e continuate a mescolare fino a completo scioglimento. Unite anche un tocchetto di burro, un cucchiaio di parmigiano grattugiato e qualche dadino di taleggio. Fate sciogliere e amalgamare tutto bene. Impiattate e decorate con i ciuffetti di finocchio tenuti da parte e una spolverata di granella di nocciola.

 

89 Comments

  • elenuccia

    12 Aprile 2013 at 11:54

    Io invece dicevo sempre che volevo fare l'astronauta, mi affascianavano i caschi enormi e le tute bianche 🙂
    Ovviamente ho poi cambiato "un pochino" prospettive pero' i film di fantascienza mi piacciono ancora. Adesso probabilmente direi la fornaia, mi piacerebbe avere a che fare con lievitati dolci e salati e fare anche un po' di pasticceria.
    Ma veniamo a noi, mi piace questo risotto, deve essere molto gustoso e ha un colore davvero bellissimo.

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 12:25

      Eh sì, pane e dolci, quello che sogno di saper fare (bene) io… 🙂
      Il giallo lo indosso poco ma in cucina mi piace molto… 🙂

  • Luana Carzedda

    12 Aprile 2013 at 12:33

    Io ero ancora molto più confusa di te, avrò cambiato idea milioni di volte.. la fioraia, la maestra, la giornalista, la scrittrice sono quelli che ricordo con più affetto… 🙂
    Ora ti direi che vorrei aprire la mia piccola sala da tè, che abbia un ambiente un pò retrò che si affacci sul mare o in un luogo un pò storico…
    Un posto un pò magico dove chi vuole rilassarsi o voglia fare due chiacchiere con le amiche possa venire e passare qualche ora serenamente, senza quella musica, tal volta troppo alta, che ti impedisce anche di sentire il tuo interlocutore.
    Dove si servono piccoli dolci, tè , cioccolate e dai anche il caffè.. 🙂 questo è parte del mio sogno chiuso a chiave in uno scrigno, riposto nel mio cassetto..
    Magari un giorno potrò realizzarlo… <3
    Ma ora basta parlare di me!
    Passiamo al tuo risotto buonissimo.. amo lo zafferano ma ancora non avevo provato ad abbinarlo al finocchio!! Mi fido di te e segno la ricetta…:)
    Un Abbraccio
    Le Golose Creazioni di Luana

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 13:03

      Il tuo sogno è molto simile al mio… mentre ti leggevo immaginavo tutto, l'atmosfera serena e informale e anche la vista mare… 😉
      Per quanto riguarda la ricetta, ti confesso che è nata per provare a mangiare il finocchio in altri modi e non solo bollito o al forno. Il dolce dello zafferano e dell'aggiunta finale della granella si sposa bene, l'importante per non coprire il sapore più delicato è regolarsi bene con la quantità di zafferano, magari fare più prove, all'inizio metterne poco e man mano aumentare in base ai propri gusti…
      Ciao Luana, grazie e buon weekend!

  • Cuoca tra le Nuvole

    12 Aprile 2013 at 12:48

    Come ti capisco, anche io ho avuto 1000 sogni, tra cui quello di fare la ballerina, se ti fa piacere leggerlo, avevo anche scritto un post: http://incucinatralenuvole.blogspot.it/2012/12/da-grande-vorrei-fare-la-ballerina.html

    Però è bello che tu faccia un lavoro che costituisca anche una passione, nonostante ti possano venire in mente tante altre idee. E' una vera fortuna…

    Un tuo risotto è delizioso, devo dire che non ho mai usato il finocchio per il risotto, ma mi hai incuriosita e lo proverò di certo.

    Un bacione

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 13:08

      Vado subito a leggere e poi commento direttamente di là… 🙂
      Sì, fare un lavoro che piace è una fortuna e un privilegio, ne sono assolutamente cosciente, più passa il tempo. Mi spegnerei giorno dopo giorno se fossi costretta a fare qualcosa senza passione, che non mi soddisfi davvero…
      Il finocchio nel risotto è stato un debutto anche per me e se ho deciso di postare la ricetta è perchè il risultato è buono, ho fatto da cavia io per voi… 😀
      (l'avevo preparato per la cena ma ho fatto avanzare la "tattica" cocotte per le foto del giorno dopo con la luce, ehehe)
      Un bacio a te!

  • consuelo tognetti

    12 Aprile 2013 at 13:20

    Ci credi che da piccola volevo fare l'architetto navale ??!! o meglio dicevo che volevo disegnare le barche…poi l'astronoma e sono finita per fare l'impiegata *_* strana la vita..almeno tu 6 riuscita a trovare la tua strada, io ci devo ancora lavorare..
    Complimenti allo chef di "chez Frà" questo piatto è veramente invitante 😛
    Buon WE
    :-* dalla zia Consu

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 13:34

      Beh, io potevo aiutarti ad arredare le navi, mica male… 😀
      C'è sempre tempo per trovare la propria strada, secondo me è una ricerca continua e anche le passioni, in fondo, attraversano delle fasi e crescono con noi… e possono anche cambiare, nascere, morire, reinventarsi…
      Lo chef ringrazia la sempre gentile Consu e l'aspetta di nuovo nel suo bistrot, quando vuole! 🙂

  • Andrea

    12 Aprile 2013 at 13:27

    Non riesco a immaginare il riso con il finocchio, deve avere un sapore particolare da provare. E hai fatto anche una bella preparazione, piena di colori oltre che di sapori, brava!

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 13:35

      Se vuoi sentirlo più "al naturale" non mettere lo zafferano, se invece come me volevi un "concerto" di colori e sapori usalo… 😉
      Grazie, Andrea!

  • Fragolina

    12 Aprile 2013 at 13:33

    Ciao! anche io volevo fare la ballerina, poi per giocare mio papà mi prese in spalla e mi fece roteare e urlai talmente tanto (soffrivo e soffro di vertigini) che cambiai subito idea! bello l'arredatrice d'interni. Cambiare completamente una casa rinnovarla 🙂 Ma sai che non avevo mai pensato di abbinare le nocciole con il riso? il finocchio anche io lo mangio ma sempre bollito o stufato e con il riso non l'ho mai provato.
    Buon fine settimana 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 13:40

      Ahaha, immagino la scena di te che "voli" e poi atterri un pò stordita… 😀
      La passione per le case è più recente, ma mi sono divertita così tanto ad arredare quella dove abito ora che ho pensato seriamente che sarebbe stato un bel mestiere, se solo l'avessi saputo prima… 🙂
      Quanto alle nocciole, vicino ai fornelli ho messo in fila tutti i vasetti con la frutta secca e avendoli sempre davanti non resisto a non aprirli… 😀
      Buon weekend a te!

  • lalexa

    12 Aprile 2013 at 13:45

    bellissimo post…io non ho dubbi..anche io cuoca tutta la vita.un sogno!un posticino mio.dove coccolare i clienti..e ti chiamerei per averti come socia;) splendido risottino! bacio grande

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 14:01

      "Coccolare" è proprio la parola giusta… 😉

  • Peanut

    12 Aprile 2013 at 13:56

    Se è vero che certe cose le senti d'istinto ancor prima di arrivare all'età giusta io mi dovrei preoccupare, perchè sono passata in età infantile dal voler far la BENZINAIA (possono esser davvero bizzarri i sogni dei bambini!) a voler fare la parrucchiera, e mi esercitavo lavando e lisciando i capelli alle barbie. Però ricordo anch'io l'attrazione verso la macchina da scrivere dei nonni, che usavo per inventare storie, e il fascino che le parole mi suscitavano in generale. Ancora studio quindi non so che mi troverò a fare, ma se proprio, spero che sia quella della scrittura la strada, più che quella della benzina!:D nel frattempo comunque studio comunicazione..;)
    e a forza di chiacchierare mi son dimenticata del risotto. adoro anche i risotti,e l'aggiunta della nocciola rende tutto più goloso. belle anche le foto luminose e finalmente primaverili!
    un abbraccio:)

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 14:07

      Assolutamente sì, più parole e meno petrolio… 😀
      Hai ancora tutto il tempo per decidere, studiare comunicazione è stimolante, io ho fatto Lettere… 🙂
      Un abbraccio a te e buona primavera, che sia un weekend immerso nel sole!

  • barbaraT @ pane-burro

    12 Aprile 2013 at 15:01

    ma sai che se ti devo dire la verità io cosa volevo fare da piccola non me lo ricordo mica.. sarà perché, come tutti, avrò cambiato centoventimila volte idea? quello che ricordo è che volevo studiare le lingue, e parlarne tante per girare il mondo (cose che poi ho fatto, anche se il mondo non l'ho proprio girato tutto tutto.. e sulle lingue straniere a 4 onestamente mi sono fermata, una me la sono pure persa per strada, e mi è rimasto sempre lì il portoghese, e non è mica detto che un giorno..) e c'ho sempre un po' avuto il pallino per la grafica, il design, le cose di carta, vai a sapere.. di certo non avrei mai voluto fare la cuoca (e in un certo senso non lo vorrei nemmeno adesso..) né tantomeno la fotografa, quella è una passione che mi è venuta solo da grande. ma se c'avessimo la testa dei 30 anni a 15 non sarebbe tutto più facile, mi domando?? comunque, io la penso così: non è mai troppo tardi per diventare ciò che si vuole. e lo credo fermamente!

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 16:31

      Lo credo anche io, non ci sono limiti di età o ambizioni. Le mete (e in fondo anche i sogni) sono lì proprio per essere raggiunte, per spronarci, per metterci alla prova, per farci intravedere la possibilità di un cambiamento. Io non rinuncerei mai alla scrittura, solo ogni tanto mi perdo nel trip mentale del "e se avessi scelto altro?" e allora la testa gira, inventa, immagina… 🙂
      Sono contenta di trovare spazio, anche se a fatica e facendo il gioco degli incastri, per le cose che mi piacciono, oltre al lavoro "vero"… anche questo è una fortuna, potersi dedicare a piccole grandi passioni che bussano e sarebbe un peccato lasciare fuori…
      🙂
      Io vorrei essere una cuoca "libera", che fa quello che vuole secondo estro e momento, anche un pò "decorativa", cioè che non cucina solo ma cura anche l'aspetto dei piatti… per questo sogno il piccolo bistrot o la creperie o la sala da thè-stuzzicheria… 🙂

  • Laura Ascari

    12 Aprile 2013 at 17:34

    Ti trovo fantastica. E voglio dirtelo, TU SEI PAROLE.
    Ti destreggi saltellando in punta di piedi come la ballerina che eri da bambina, le incastri al tempo stesso col rigore del vigile che non sei mai diventata e trasmetti una fede e un'aura di pace assai più profonde e sentite di quanto avresti potuto fare da suora 😀
    Raccontaci ancora di te, continua a sorprendermi con sapori e immagini.
    Un bacione!

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 18:39

      Laura… mi hai emozionato! Tu sai danzare altrettanto con le parole! In poche righe mi hai fatto provare la gioia di essere tutte le cose che pensavo da bambina… è un talento… 😉
      Ti vorrei ringraziare con un abbraccio fortissimo e tanti dolcetti, invitandoti qui per un tè e raccontandoci tutto occhi negli occhi… dopo anni che ci "conosciamo" sarebbe anche ora, no? 🙂
      Ogni volta che scriverò un post mi tornerà in mente questo tuo bellissimo commento… 🙂

    2. Laura Ascari

      13 Aprile 2013 at 11:31

      Sarebbe ora sì! Anche con Giusy! Devo combattere la mia vena procastinatrice ahah 🙂 La timidona che è in me mi frena sempre! Però sì, vorrei tanto! 🙂

      Comunque sono felice di averti trasmesso qualcosa, con tutto quello che regali a me ci tenevo a renderti partecipe di cosa penso quando arrivo qui, in questo angolino di cielo!
      Un bacione!! :*

    3. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2013 at 13:25

      Certo, anche con Giusy! Dai, facciamolo, solo a pensarci immagino tante cose belle! 😉
      L'angolino di cielo ti accoglie tutte le volte che vuoi, ci sono nuvole morbide dove sedersi e tanti frullati… 🙂

    4. Laura Ascari

      15 Aprile 2013 at 7:22

      Ok, essendo tappa fissa voglio il mio nome sulla seggiola! 😀

    5. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2013 at 13:10

      Lo hai già! 😀

    6. Giusy Pellino

      18 Aprile 2013 at 10:16

      …belle voi! (finalmente ho trovato il commentoooo)
      Entrambe siete magiche con le parole, io mi siedo qui e vi leggo 🙂
      Ma allora… a quando?! 😀 Io propongo questa estate! Dai dai daiiiiii <3

    7. lagattacolpiattochescotta

      18 Aprile 2013 at 11:24

      Sìììì, quando volete! Ditemi e parto! 😀

  • Caterina – La cucina di Tatina

    12 Aprile 2013 at 19:54

    Mi è piaciuto molto leggere dei tuoi sogni di bambina e di ciò che fai adesso, sei talmente coinvolgente! Il risotto è una ricetta tutta da provare, complimentissimi!

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 20:56

      Grazie mille! Mi piace ricordare il passato, sono nostalgica di natura… 😉

  • Marina

    12 Aprile 2013 at 21:12

    Io da piccola volevo fare l'erborista 🙂 Adesso ogni tanto sogno come te un piccolo bistrot dove servire risotto come questo, particolare e profumato. Che si fa si diventa socie?! ;D un abbraccio

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Aprile 2013 at 21:20

      Magari, Marina! Poi tu hai così gusto, so che ci intenderemmo… 😉 Sognamo, dai, che fa bene… 🙂

  • Paola

    13 Aprile 2013 at 6:00

    Anche io da piccola ho cambiato centinaia di mestieri: la ballerina (ed ho ballato, danze caraibiche, fino a tre anni fa), la dottoressa dei bambini, l'architetto e arredatrice, la scrittrice (e per un certo periodo mi sono messa a scrivere gialli), l'attrice (che in parte faccio oggi) e, ovviamente, la cuoca. Da piccola immaginavo di avere un ristorante chiamato la supposta (e non mi sono mai spiegata il perché!). Oggi questo sogno resta, come ho già avuto modo di dirti, anche se il mio fidanzato dice che a Napoli è davvero difficile aprire un posto come lo voglio io, ma i sogni servono a questo no? E qualche volta si realizzano pure 😀 Intanto ti faccio i complimenti per l'ottimo primo piatto servito nel tuo.bistrot: l'aroma della nocciola lo trovo la chicca in più 🙂

  • Paola

    13 Aprile 2013 at 6:05

    Ps. Anche il mio Amore è appassionato di cinema e questa sua passione l'ho tramutato in lavoro. Oggi fa il regista teatrale di cortometraggi. Anche lui sogna un giorno di girare un film.. E io incrocio le dita per lui 😀

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2013 at 9:20

      Paola, quanti spunti interessanti in questi commenti! Davvero hai scritto gialli? E' uno dei miei generi preferiti, da sempre, sia per i libri che al cinema! E vedo con piacere che il cinema fa parte della tua vita… in effetti fare l'attrice, in un'altra vita, non sarebbe affatto male… 😀
      Sul nome del ristorante magari si può lavorare, ehehe, e fai bene a sognare e a non farti scoraggiare dalla realtà (anche aprire un posticino a Roma è davvero arduo…) perchè nella vita non si può mai dire davvero, basta lasciare la porta sempre aperta…
      Salutami il tuo Amore, in bocca al lupo per il suo progetto, incrociamo le dita, fa un mestiere bellissimo! 🙂
      Ti abbraccio!

    2. Paola

      10 Maggio 2013 at 15:39

      Ciao Francesca, ho letto solo ora il tuo commento. Eh sì, da piccola, come ora, non ero capace di star ferma un secondo, ne' fisicamente, ne' mentalmente (sebbene chiunque mi veda dica che sono moooolto tranquilla). La differenza è che avevo molta più ispirazione.. Da piccoli è così. Scrivevo mini gialli (una sorta di Poe degli anni '90), brevi, e li sottoponevo a mio padre, che a sua volta li faceva leggere ai suoi colleghi a lavoro. Mi dicevano di non perderla, la penna, ma poi l'ho utilizzata per altro.. Per i disegni ad esempio, e da penna sono passata alla tastiera e al blog. Scrivere non lo faccio più come da piccola, ma leggo, tanto, tantissimo. Direi che le librerie di Napoli campano sui miei acquisti (il mio Amore dice che sono una donna anomala, che spende e spande in libri e passa di striscio le vetrine di scarpe e abbigliamento). E leggi, leggi sono arrivata al teatro (un pallino, anche quello, più adolescenziale). C sono tante cose che puoi esprimere a teatro, un mondo che hai dentro e devi tenere nascosto, ma che prende vita ogni volta che metti piede sulle tavole del palco. Un'emozione fortissima, come quella che provo quando preparo qualche manicaretto per i miei cari. Un misto fra "ansia da prestazione" e curiosità di sapere com'è/è stato.
      I sogni, quelli sono tutti nel cassetto e già il mio piccolo blog è un sogno realizzato, una sorta di bistrot virtuale ai cui tavoli immagino tutti voi seduti a chiacchierare e gustare qualcosa 🙂

      Un bacio

      A presto

      Ps. perdonami per il lungo commento.. Ero ispirata 😉

    3. lagattacolpiattochescotta

      10 Maggio 2013 at 16:04

      Perdonarti? Ma io li voglio sempre così lunghi, hiiii! 🙂
      A istinto mi sei molto simpatica. Perchè ti apri, sai scrivere (per me è importante…), hai tanti interessi, sei ironica, dici cose in cui mi ritrovo… al tuo bistrot posso sedermi almeno una volta a settimana? Ordinerò primi piatti e dolci, conditi di parole! 🙂
      Ti abbraccio!

  • unapiccolamela

    13 Aprile 2013 at 10:35

    Io pure sono passata un po' ovunque nel mio "cosa farò da grande",ballerina,infermiera,mamma, cuoca,avventuriera,eroina di non sa bene quale mondo fatato,ma dovessi tornare indietro farei in modo di diplomarmi in un istituto artistico,giusto per aggiungere un altro titolo inutile alla mia scorta.
    E poi rifarei ancora l'università,la stessa che ho iniziato quindici anni fa,una delle cose migliori che ho avuto.
    Queste foto fanno venir voglia di uscire fuori e gridare buona primavera!Bellissimo post.
    Bacio

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2013 at 13:26

      Eroina di un mondo fatato, voto quello! 😀
      Gridiamolo forte, eh sì, non mi sembra vero di uscire senza giacca e di essere circondata dalla luce che tanto aspettavo…

  • Il profumo dei colori

    13 Aprile 2013 at 11:47

    anche io ero una volubile bambina ma ricordo bene che per parecchi anni dicevo fiera e convinta che da grande avrei fatto la principessa, ho anche chiesto a mia mamma quale scuola avrei dovuto fare!
    a pensarci oggi che noia.
    poi cambiai idea radicalmente..l'arte..affascinate e misteriosa, ma la vita è fatta di strade lunghe e tortuose e di tanti cambiamenti.
    bella la tua ricetta, sento il profumo dei colori fin qui!!!
    al prossimo post Nahomi

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2013 at 13:28

      Beh, magari una principessa un pò informale, che mette i jeans e le scarpe da ginnastica e che non vive isolata ma può muoversi dove e quando vuole… 😉
      Chi meglio di te può cogliere il profumo dei colori?! 😉
      Un bacio, grazie Nahomi!

  • La cucina di Esme

    13 Aprile 2013 at 13:08

    Se fossi dentro Sliding doors vorrei poter aprire anche io un bistro, mentre da bambina volevo fare l'insegnante elemtare, e da adolescente l'arredatrice d'interni… sai in cosa mi sono laureata? Psicologia !
    Mi piace il tuo modo di scrivere e mi piace il tuo blog, da oggi ti seguo:)
    buona domenica
    Alice

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2013 at 13:29

      Le nostre vite sono tutte un mix di cose diverse, la varietà è bella per questo, anche nei desideri… non ci facciamo mancare niente! 🙂
      Benvenuta Alice, a presto!

  • Giusy Pellino

    13 Aprile 2013 at 13:59

    Da piccole avevamo future professioni completamente diverse… dottoressa, cantante(?!), pittrice… ma da grandi(?! :P) ci siamo, inevitabilmente, ritrovate… mi hai strappato un sorriso e una lacrimuccia… 🙂 E a me va benissimo questa ricetta! Adoro gli accostamenti di ingredienti che fai…

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2013 at 14:05

      Giusy cantante, wow… ti ci vedo! 😀
      Vi rivoglio presto qui, magari a cena, con piatti meno "romani" e più particolari come questi… Toti non sarà tanto felice ma tu sì… 😀
      Amica, ti abbraccio forte!

  • Pincofifì

    13 Aprile 2013 at 17:34

    Che bello il tuo blog! Mi piace come racconti la vita e come la fotografi (… e anche come la "impasti" in cucina 🙂 ). Anche a me affascinano le parole, il loro suono e significato. Anch'io vorrei lavorare con esse e con ciò che possono comporre (mi piacerebbe avere una piccola libreria con una sua minuscola casa editrice). Ironia della sorte, da piccola, tra le tante cose, dicevo di voler fare l'insegnante e oggi mi ritrovo a fare proprio tale mestiere… spero sia solo una parentesi … 😉
    A presto
    Francesca

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2013 at 18:22

      Francesca, ciao! Sono contenta di conoscere un'altra "paroliera"! Il mio bistrot dei sogni ovviamente ha tutta una parte dedicata ai libri, non potrebbero mai mancare! 😀
      Anche mia madre prima faceva l'insegnante… certo è difficile, purtroppo la scuola non è valorizzata come dovrebbe, ma è un mestiere che dà molte soddisfazioni ed è importante, serio… ti ammiro per la scelta! Forza e coraggio! 🙂

  • Maddalena Laschi

    13 Aprile 2013 at 21:52

    Francy, fantastica! Io non mi ricordo proprio quello che volevo fare da bambina, anch'io ho passato la fase della ballerina anche se non ho mai indossato un tutù, neanche a carnevale, sinceramente oggi come oggi, disoccupata, ma mamma a tempo pieno ne vorrei fare mille….ho piccoli impegni a breve termine che mi fanno sentire tutto e nessuno! Non sono ne' carne ne' pesce, ma non dispero, prima o poi troverò la mia strada! Intanto anch'io cucino e guardo te che sei così brava a fare le foto….buona domenica! Ti abbraccio!

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2013 at 22:18

      Ma tu fai il mestiere più dolce e impegnativo di tutti… la mamma! 🙂 Esiste una strada per ognuno di noi, per molte donne è anche la famiglia, sai? In fondo rende la vita così completa, io da romantica ne sono convinta… 🙂
      Ricambio l'abbraccio e quello che cucini mi piace assai… 😀

  • Donatella Bochicchio

    14 Aprile 2013 at 8:54

    Credo che tu abbia scelto la strada giusta, è bellissimo leggerti…
    Prenoto un tavolo al tuo bistrot per l'ora di pranzo e sceglierò sicuramente il piatto del giorno!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2013 at 9:07

      Sì, ti aspetto! Ti scelgo il tavolo dove arriva un pò di sole dalla vetrata… 😉

  • Artù

    14 Aprile 2013 at 12:12

    Grazie mille per essere passata dal mio blog, una vera piacevole scoperta arrivare da te. Un blog che mi piace al primo impatto, sei bravissima a scrivere, a raccontare e a fotografare! Ed anche a cucinare….è chi va via di qui?

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2013 at 17:00

      Resta tutto il tempo che vuoi… magari anche da qui partono sentieri incantati… 😉
      Grazie mille!

  • conunpocodizucchero Elena

    14 Aprile 2013 at 13:40

    che bellissimo post! ti vedo, con il tutù e lo chignon! bellissima piccola danzatrice sulle punte…
    io invece non ho mai saputo rispondere a questa domanda sai? forse perchè anche ora che sono grande continuo a chiedermelo…
    meraviglioso risotto, mi piace soprattuto il profumo di nocciola.

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2013 at 17:03

      C'è sempre tempo per rispondere, magari un'illuminazione arriva improvvisa… 🙂
      Se ripenso a quel tutù mi faccio tenerezza da sola, ci tenevo tantissimo, ne andavo fiera… anche a Carnevale varie volte mi sono vestita da ballerina! 😀

  • cucinaincontroluce

    14 Aprile 2013 at 20:04

    Sapessi quanti "Da grande farò…" sono passati nel corso della mia vita, ma alla fine è finito con il prevalere un desiderio di intraprendere degli sudi consoni alla mia grande passione per i numeri… desiderio fallito miseramente perchè dinanzi al mio sogno di diventare ingegnere la mia famiglia ha opposto uno strenuo e deciso rifiuto.
    Casualmente mi sono laureata in giurisprudenza, molti anni dopo e con un'altra maturità e, pur svolgendo la professione legale per una pubblica amministrazione, mi chiedo spesso come sarebbe fare l'avvocato… insomma, chissà, magari un "da grande diventerò…" c'è ancora…
    La ricetta proposta è particolarissima, non riesco ad immaginarne il sapore… non resta che provarla!
    Ciao, Tatiana

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2013 at 20:07

      Secondo me sono infiniti questi "Da grande farò…" perchè oltre alle passioni di sempre se ne scoprono di nuove e ci sono così tante cose che vorremmo provare e "assaggiare"… la curiosità poi condisce tutto…
      🙂
      Il sapore del risotto è dolcemente salato… 😀

  • Federica

    15 Aprile 2013 at 5:37

    Io da piccola dicevo sempre di voler lavorare in banca solo perché amavo pigiare sui tasti delle calcolatrici (e anche delle macchine da scrivere!). E pensare che invece adesso ho il rifiuto mentale di capire qualcosa di borsa, titoli e azioni! Sono da tutt’altra parte. Invece se potessi tornare indietro di sciuro farei la cuoca-pasticcera-panettiera, insomma mi basterebbe avere le mani in pasta tutto il giorno. Ma anche la fotografa non mi dispiacerebbe affatto, cosa che non mi sarei mai immaginata un tempo.
    Al tuo bistrot potrei diventare cliente fissa e di sicuro non mancherei di ordinare questo fantastico risotto 🙂 Un bacio, buona settimana

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2013 at 7:08

      Federica, sai che da bambina anche io avevo una strana attrazione per le calcolatrici? Ne avevo una grande, sembrava un piccolo computer, era un oggetto così "curioso"… però coi numeri non ho mai legato, anzi, fare i calcoli non mi è mai piaciuto e in matematica ero negata… 😀
      Il bistrot ha sempre bisogno di una mano per la pasticceria, se vuoi puoi preparare qualche dolcetto, oltre a venire come cliente… 😀
      Buona settimana a te!

  • Laura

    15 Aprile 2013 at 6:51

    Buongiorno! Oh che meraviglia questo tuo blog, Francesca!
    Le ricette, le foto, il modo in cui scrivi!!
    Anche io a Roma.
    magari un giorno prendiamo un the!
    Subito tra i tuoi followers, mi sono fiondata!!
    Laura@RiceverconStile

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2013 at 7:10

      Laura, benvenuta! Sono contenta che la gioia della scoperta sia reciproca… lo sai, vero, che il tuo blog e i suoi colori sono un ottimo modo per iniziare con dolcezza e serenità il lunedì che è sempre un giorno un pò pesante? 🙂
      Ciao romana, a presto! 😉

  • Babe – La Cucina di Babe

    15 Aprile 2013 at 7:30

    Da bimba volevo fare il pompiere, quando poi ho scoperto che ai tempi le donne non erano ammesse nell'ordine decisi di fare il veterinario.
    Poi? Poi sono cambiate mille cose.
    Tornassi indietro?
    Credo partirei subito con qualcosa legato alla grafica e all'informatica.
    Era quella la mia vera strada e ora l'ho intrapresa un po' tardi.
    Il resto è una grande passione e avrei continuato a coltivarla così.
    Ottimo il tuo suggerimento eh.
    Tanti baci

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2013 at 13:03

      Eh sì, a volte capita di non arrivare in tempo alla meta scoperta… però alcune cose che ci piacciono possiamo provare a coltivarle lo stesso, come passione, da affiancare a tutto il resto, se ci riusciamo…
      Il pompiere? Beh, eri una bimba coraggiosa… 😉
      Baci a te Barbara, grazie!

  • Sabrina C. Fotografie

    15 Aprile 2013 at 7:32

    Fra!!
    la suora?? la vigilessa? haha non l'avrei mai detto! Io da piccola sognavo di fare l'avvocato.. sono uno spirito ribelle, devo sempre (o quasi) dire la mia, trovo il pelo nell'uovo dappertutto.. che siano foto (infatti sono troppo critica con me stessa :P) al cibo (povero Ivan, dice che sono il suo incubo peggiore hihih) a tutto quello che mi circonda.. e invece sono una contabile, che scatta fotografie nel tempo libero. Se avessi scoperto la fotografia moooooolto tempo fa, o se avessi avuto supporto dalla mia famiglia magari avrei scelto questo ramo. Ma siamo ancora in tempo per scegliere cosa fare da grandi no?? 😀

    il risotto mi ispira tantissimo anche adesso che sono solo le 9 e mezza del mattino…. 😀 vedi tu!!

    A presto! ♥

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2013 at 13:06

      Sei in tempissimo, secondo me… 🙂 Vedo la tua passione per la fotografia, insisti, rendila sempre più intensa e costante… e magari tra un tot di tempo ne riparliamo…
      😉
      Ti abbraccio, Sabri!

  • Emanuela – Pane, burro e alici

    15 Aprile 2013 at 8:39

    Buongiorno Francy! Le case piacciono molto anche a me…arredarre e riempire di… vita! Da bimba le disegnavo, facevo i progetti delle case, ma non so perchè non ho assecondato questa inclinazione! 🙂
    Delizioso il tuo risotto, molto bello!
    Un bacio grande!

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2013 at 13:09

      Riempire di vita… esattamente questo… 🙂
      Per fortuna, anche se non lo si fa per mestiere, possiamo avere il gusto di arredare la nostra casa come più sentiamo e ci piace, con la massima libertà…

  • Angelica p

    15 Aprile 2013 at 17:40

    Ciao!
    Ho letto la pagina chi siamo, poi ho dato una sbirciatina alle tue foto, ho letto il post e devo dire che mi piaci!
    Ti faccio i miei complimenti!Il tuo modo di raccontare è molto elegante così come l'accostamento degli ingredienti per il tuo risotto!
    Buona serata
    Angelica

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2013 at 17:46

      Angelica, mi fa molto piacere averti qui! A istinto giorni fa mi ero subito messa a seguirti, coi blog valuto "di pancia" in tutti i sensi… 😀
      A presto!

  • Not Only Sugar

    15 Aprile 2013 at 19:21

    Che bella questa foto mi ha subito incantato.. io da piccola dicevo che volevo fare l'architetto.. poi questa è rimasta una grande passione e sono finita nel campo economico, per fortuna anche un pò creativo però..

    Not Only Sugar

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2013 at 19:27

      La creatività rende la vita più divertente, ne sono stra-convinta… 😉
      Ciao Sara, grazie!

  • Zonzo Lando

    16 Aprile 2013 at 8:42

    Cara Francesca io non saprei proprio dirti che cosa farei o vorrei diventare. Nonostante non sia una pischellina non riesco mai a decidermi, mi rispondo sempre che vorrei far di tutto. A volte mi sento un vulcano che o di qui o di là deve esplodere e far uscire la propria creatività. Tu ne hai da vendere e la ricetta è bellissima. Ti mando un caro abbraccio 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2013 at 12:44

      E' bello essere un vulcano… quanto fuoco dentro, quanta energia, quanto calore… 😉
      Un abbraccio a te!

  • Mimma ♥

    16 Aprile 2013 at 12:31

    Ho appena scoperto il tuo blog, molto carino… ti seguo subito!!!

    Mimma
    http://www.myfashionsketchbook.com

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2013 at 13:19

      Ciao Mimma, benvenuta! 🙂

  • Claudia Tiberti

    16 Aprile 2013 at 15:59

    sai cosa volevo fare io da grande??? L'hostess!!!!Volevo essere sempre tra le nuvole e girare il mondo , la testa tra le nuvole mi è rimasta nel senso che mi piace sognare tantissimo ad occhi aperti e amo viaggiare appena possiamo io e mio marito facciamo qualche viaggio …sono così curiosa di vedere il mondo!!!! bellissima ricetta , nocciole e taleggio li adoro insieme…baci

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2013 at 16:15

      L'idea della testa tra le nuvole piace molto anche a me, ma purtroppo ho un problema serio con gli aerei: ho il terrore di volare! 😀 Li prendo perchè costretta, perchè prevale la voglia di viaggiare, la stessa che hai tu… ma che ansia ogni volta che devo salirci… 🙂
      Nocciole e taleggio li vorrei provare in coppia anche per altri piatti, l'unione mi ha convinto… 🙂
      Grazie del commento, Claudia!

  • Giulia Possanzini

    16 Aprile 2013 at 17:04

    ciao francesca! volevo fare un sacco di cose che adesso nemmeno ricordo…l'unica cosa che so che pasticciavo sempre e questo continuo a farlo ;)buono questo risotto…mi piace!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2013 at 18:09

      I pasticci vanno bene, movimentano tutto… anche in cucina! Quindi non smettere! 😉

  • LaEle – Dolce Salsarosa

    16 Aprile 2013 at 17:51

    Ciao Franci! piacere…grazie per essere passata a trovarmi^^…così ho avuto modo di scopriere il tuo bellissimo blog! da oggi ti seguirò molto volentieri! un abbraccio

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2013 at 18:11

      Elena, il tuo blog mi ha conquistato subito! Sono molto contenta che la "simpatia" sia reciproca! 🙂
      A presto!

  • Stefania formine e mattarello

    16 Aprile 2013 at 18:03

    Io non ho ancora deciso cosa farò da grande forse perchè non mi sento grande?
    chissà. Bella questa ricettina da provare brava Francesca!!
    un abbraccio a presto!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2013 at 18:14

      Tenere le porte sempre aperte è utile, qualcosa prima o poi scatterà… e intanto ti godi tutto quello che hai davanti… 🙂
      Un abbraccio a te!

  • Mestoli Scodelle

    17 Aprile 2013 at 14:20

    inutile dire quanto anch'io fossi indecisa da piccola su cosa fare da grande…la fantasia dei bambini è davvero sconfinata! ottima ricetta, da fare assolutamente al più presto! 😉 http://mestoliescodelle.blogspot.it/

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Aprile 2013 at 14:50

      E un pò di quella fantasia senza limiti non dobbiamo mai perderla… 😉

  • Alelunetta

    18 Aprile 2013 at 9:18

    Cosa farò da grande? Beh, forse non lo so ancora anche se, come te, le parole sono la mia vita. Eppure arriva sempre tanta voglia di fare, cambiare, rivoltare tutto, senza mai lasciar perdere il foglio di carta su cui appuntare pensieri ed emozioni. Probabilmente hai ragione, certe cose le senti a istinto e con naturalezza ti portano su una strada piuttosto che un'altra!
    E il tuo risotto.. mi porta tra prati e boschi 🙂 bellissima ricetta!
    Un abbraccio

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Aprile 2013 at 9:57

      Ale, una vita senza parole per noi non potrebbe esistere… anche facessimo altro, avremmo sempre nella borsa un diario e un file di Word aperto sul pc… 🙂
      Cambiare per me è importante, o anche solo accarezzare l'idea di farlo… purtroppo spesso è il tempo che blocca, ma siamo brave a fare incastri e a trovare piccoli spazi per ciò che ci piace, no? 🙂
      Una bella camminata tra prati e boschi in effetti non sarebbe male, adesso, con questa giornata…
      Un bacio!

  • Sonia Monagheddu

    18 Aprile 2013 at 9:24

    Io devo ancora capire cosa voglio fare da grande ^_* per il momento sembra che abbiamo gli stessi progetti! Chissà se unendo le forze non ne salti fuori qualcosa di reale…comunque sia ti auguro di realizzare quello che desideri.
    Un abbraccio

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Aprile 2013 at 10:02

      Tu sei mamma e cuoca, mica poco! 😀
      Ti ci vedo in un bistrot con me, immagini che bello? Faremmo anche un sacco di set di foto tra assi e mollette! 🙂

  • fiOrdivanilla

    10 Maggio 2013 at 11:40

    Ciao Francesca, che bello qui…
    questo risotto è una vera forza. Immagino il sapore e il profumo vellutato e avvolgente dello zafferano che sposa il gusto rotondo della nocciola e quello piacevolmente grasso e saporito del taleggio.

    Mi piace qui, mi piace quello che scrivi e come lo scrivi, quello che cucini e come lo cucini, le foto che fai e come le fai. MI piace tutto. Sono molto fFelice di averti trovata!

    Manuela

  • lagattacolpiattochescotta

    10 Maggio 2013 at 12:39

    Ciao Manuela, bello leggerti! Mi piace chi usa aggettivi per descrivere le cose… e quel "rotondo" abbinato alla nocciola ci sta bene! 🙂
    Felice anche io di averti trovata giorni fa, la torta del Piccolo Principe è stupenda!
    Grazie e un forte abbraccio!

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