Ulisse nel mese di aprile ha compiuto due anni e credo sia giusto festeggiarlo con voi dedicandogli un intero post, perché non ho mai avuto un braccio destro in cucina tanto valido e fidato. Più protagonista delle cocotte, più presenzialista del prezzemolo e quasi più efficiente del Kitchen Aid, è diventato il re del…
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Sulla scrivania, accanto al pc, alla destra del monitor, ho un portapenne, una giostrina che mi ha regalato la mia amica Giusy, le schede della macchina fotografica e un sasso dipinto a mano, datato luglio ‘83, un paesaggio di mare con cielo azzurro e barche a vela. Me lo regalò una ragazza di Ischia…
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Quando ho davanti una persona ci sono tre cose che osservo subito: gli occhi, le mani e la voce. Gli occhi perché sono un filtro che trasmettono tutto quello che assorbiamo e non possono mentire, sfuggendo a ogni tipo di controllo. Sono i peggiori nemici delle bugie e sono il rifugio dove vanno a…
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Quasi tutti gli incontri più importanti della mia vita sono stati casuali, non programmati. Una mail arriva inaspettata in una delle notti più fredde di quell’inverno, due strade si incrociano in un ascensore prima di varcare la stessa soglia, due destini all’inizio distanti si ritrovano all’alba del 2000 mano nella mano nella piazza più affollata…
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Rivedo una casa a due piani, un giardino che la circonda con alberi da frutta, una Fiat 128 blu parcheggiata vicino al pollaio, due sdraio a righe che cigolano quando si aprono e un pergolato con grappoli di uva fragola, da cogliere tingendosi le mani di rosso. Rivedo una bambina che arriva felice dai nonni,…
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Se penso a quello che può rendermi felice, non scomodo cose impossibili o aspettative esagerate. Ho capito che bisogna mirare in alto restando almeno con un piede per terra. Attingere da ciò che si ha, guardarsi le mani, partire da lì. La serenità interiore indossa i jeans, non abiti eleganti. Non sale su aerei che…
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Ad occhi chiusi, senza sbagliare. E’ così che (ri)conosco alcune cose, che fanno ormai parte della mia quotidianità, talmente radicate che sono diventate una certezza. Una familiare certezza che cresce con me. La “citofonata” di mia madre, due colpi brevi e ravvicinati, quasi una parola d’ordine, un codice. Il profumo di lavanda nei cassetti, trattenuto…
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Un piccolo rito della domenica, ormai da tanto tempo, è andare in giro per mercati e mercatini, “a caccia” di oggetti, mobili, vestiti, marmellate, stoffe, libri, piante e di tuttodipiù. Questa passione me l’ha trasmessa mia madre, da quando mi portava, ancora bambina, a Via Sannio, un posto che chi è di Roma conosce bene,…
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È proprio vero che bisogna passare dentro gli eventi per capirli. Solo così le sensazioni diventano reali e puoi scoprire che sapore hanno. Provare per credere, come diceva una vecchia pubblicità. Io l’ho provato e ora so cosa significa essere qui. Lo so perché un anno fa ho preso un foglio bianco, ho preso le…
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“Amo l’impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, le orecchie che non sono abbastanza grandi, gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno”. (da Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer) Quando qualcuno smette di mancarci davvero?…