Sentirmi libera. Poter creare, esprimendo me stessa proprio come faccio quando scrivo e quando fotografo. Credere nelle infinite possibilità date dall’unione, dall’incontro, dal coraggio, dalla fantasia. E’ per questo che mi piace cucinare. E’ per questo che lo faccio. Rifugiarmi nel mio regno bianco mi fa stare bene. Penso fortemente che le passioni vadano cullate,…
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Ci sono due passeggiate “emotive” che faccio costantemente da anni con lo stesso piacere e con la stessa attenzione, compiendo una specie di rito che si consolida nel tempo, con gli occhi che cadono in alcuni punti come fosse la prima volta.Una è quella che va da Casa (la casa con la C, dove sono…
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Prendo un foglio e una matita ben appuntita, appena temperata. Parto dall’angolo a sinistra, fissando lo spazio bianco davanti a me. E inizio a disegnarla, piano, millimetro dopo millimetro. La vedo. La fisso. Forse la sfido. E’ lì, la linea sottile tra… Tra dovere e volere. Tra 10 anni e 10 minuti. Tra “voglio…
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I treni per me significano da sempre distanze che si annullano, occhi che si toccano ansiosi, addii alla stazione che sanno di film, passi svelti per arrivare al binario giusto, pensieri che seguono il paesaggio in movimento e l’impressione che a spostarsi non sia soltanto il fisico, ma tuttociòchesiamo. Il momento della partenza è…
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Alcuni sogni si pensano così forte che sembra quasi di toccarli, di vederli, di viverli. Sono lì, così reali, così vicini… così veri. Così giusti. Ed eccomi con un vestito a fiori e i capelli raccolti, mentre segno su una lavagna sul muro i piatti del giorno. Subito dopo giro il cartello su “OPEN” mentre…
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Mi piace questo settembre romano che abbraccia l’estate e non vuole farla andare via. La tiene stretta, quasi a cullarla, perché sa che presto inizierà a sentirne la mancanza. E allora la guarda e se la dipinge dentro gli occhi, per non dimenticarla. Mi piace il settembre quieto, un po’ pigro, che fa suonare la…
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Ogni estate ha la sua parola. Quest’anno la mia ha 8 lettere: sorpresa.
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Per tanti anni ho visto l’estate attraverso la lente rettangolare della maschera, alla ricerca di un mondo sommerso e parallelo sotto ai miei piedi, facendo capriole un po’ goffe e verticali con le gambe mai perfettamente dritte, tra paguri timidi che si rintanavano sotto la sabbia e pesci spavaldi che quasi si facevano toccare. Ho…
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“Quale aggettivo si presta a raccontare i tuoi occhi e quello che resta di questa magnifica cena Quale colore annacquato per fare il ritratto di tutte le ore maldestre, le nostre…” (“Se io fossi la notte”, Dilaila) Se io fossi la notte ti sorprenderei all’improvviso all’angolo della strada e ti…
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Ci sono amicizie che camminano in punta di piedi, che partono magari distratte e pian piano prendono quota, così come salgono la stima, la sintonia, la voglia di conoscersi. Quelle amicizie pacate che si alimentano discorso dopo discorso e sono una progressiva scoperta. E ti regalano una sensazione che per me vale molto più di…