TRAMONTARE IN UNA CREMA D’AVOCADO NON È AFFATTO MALE…

10 Luglio 2016Francesca P.

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Ho trattenuto il sole dentro un vasetto di panna cotta (qui) per gustare la dolcezza del suo colore, ma è quando splende libero che ci facciamo le conversazioni più belle, occhi dentro occhi, senza nessun filtro.

Se durante il giorno è ora impegnato ad illuminare, scaldare e abbronzare, con l’arrivo della sera si rilassa anche lui, proprio come noi, sbottonandosi il primo bottone della camicia e spettinandosi i raggi. Deciso a gustarsi il suo aperitivo prima di ritirarsi, godendosi il momento migliore: il tramonto, quando anche le cicale smettono di cantare e un’aria più leggera si ricorda di soffiare.

Quando parliamo, io e il sole al tramonto, ci raccontiamo i posti più suggestivi dei nostri incontri: i terrazzi da cui ci siamo salutati, i mari più profondi in cui l’ho inseguito, le spiagge più romantiche dove si sono mischiati foto, bicchieri di vino bianco, fritture servite nei cartocci, intrecci di mani, note di canzoni che s’impigliano addosso, parole salate dette, scritte… o solo pensate.

A volte, quando l’osservo, mi sembra un rosso d’uovo piccolo e perfetto, in cui qualche uccello prova a tuffarsi per macchiarsi le ali d’arancione, come un pezzetto di pane intinto che lo tocca delicatamente. Oppure lo immagino come un pois scappato da un vestito, in cerca della sua indipendenza, che vuole viaggiare da solo per un po’.

La vedo la sua energia e mi piace per un motivo preciso: acquista forza quando cala. Quando è sul punto di addormentarsi e di scendere, lasciandosi andare come muscoli sciolti dopo una corsa, la sua intensità raggiunge il picco. Di bellezza, di stupore, di poesia.

Il sole dopo le 19 ama starmi vicino, mentre cammino per i miei sentieri estivi. Sento che mi guarda e che spunta, anche solo da un angolo, per rassicurarmi che c’è. Me lo sono ritrovato, pur di esserci con le sue sfumature dorate, anche travestito da tortilla chips. E mi ha detto che tramontare in una crema di avocado non è affatto male…

 

ZUPPA FREDDA DI AVOCADO E YOGURT CON TORTILLA CHIPS ALLA PAPRICA E PEPERONCINO

Un avocado maturo

125 g di yogurt bianco

Latte di cocco (q.b.)

Succo di lime o limone (q.b.)

Paprica in polvere (q.b.)

Peperoncino in polvere (q.b.)

Tortilla chips (a piacere)

Pomodori (a piacere)

Cipollotto o cipolla (facoltativo)

Prezzemolo o coriandolo fresco

Olio extra vergine di oliva

Sale

Pepe e/o sale nero di Cipro (facoltativo)

 

In una ciotolina, unite olio, paprica e peperoncino. Mescolate e spennellate la superficie delle tortilla. Mettetele su una teglia foderata con carta da forno e infornate a 170° per qualche minuto, finchè la superficie sarà dorata. Fate raffreddare e poi rompete le tortilla a pezzetti grossolani. Tenete da parte.

Lavate l’avocado, togliete la buccia, spaccatelo in due e levate il nocciolo. Irroratelo con il succo di lime o limone e tagliatelo a cubetti.

Frullate l’avocado (tranne qualche cubetto che servirà per l’impiattamento finale) con lo yogurt, un po’ di succo di lime o limone e un pizzico di sale, aggiungendo man mano la quantità di latte di cocco necessario per ottenere un composto liscio e cremoso. Mettete la crema in frigorifero, coperta da pellicola, finchè sarà ben fredda.

Nel frattempo, tagliate a dadini i pomodori e il cipollotto o la cipolla.

Togliete la zuppa dal frigo e servitela decorando con la dadolata di pomodori, i pezzetti di cipolla e i cubetti di avocado che avevate tenuto da parte. Completate con le tortilla sbriciolate, qualche foglia di prezzemolo o coriandolo e un giro di sale nero o di pepe.

*La ricetta, con qualche modifica, è tratta dal sito di Jamie Oliver

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45 Comments

  • Anna

    10 Luglio 2016 at 20:13

    Immagino il sole sornione e sorridente, mentre legge questo post e ti strizza l’occhiolino… Ne hai scritto un’ode, inconsueta e attenta. Ne hai esaltato qualità che restano nascoste, fino al calar della sera. Una sorta di complicità, occhi negli occhi, uno scambio di confidenze quando il
    sole perde calore e guadagna in abbracci…

    “Acquista forza quando cala”, che belle parole Francesca, pensarle anche per noi, quando ci sembra di non avere più
    energie e invece… Invece, come il sole mentre si appresta a coricarsi lasciandosi andare, anche in noi si sciolgono tensioni e paure e acquisiamo invece nuove sicurezze…

    Riesco a vedere il tuo bel volto baciato dal sole al tramonto, sole che ti accompagna e ti prende
    per mano, ascolta i tuoi pensieri,
    riscalda il tuo cuore, illumina i tuoi passi… Lì, accanto a te,
    come un punto (a pois) fermo e costante.

    Anche i nostri appuntamenti, in fondo, hanno lo stesso effetto per me… e mi sei mancata, la scorsa settimana! Perché mi regali sempre qualcosa, un sorriso, una lacrima, una riflessione… con delicatezza, senza urlare, come un raggio di sole spettinato che s lascia accarezzare…
    Buona settimana, cara Francesca, riempi il sole con i tuoi sogni!
    Anna

    1. Francesca P.

      10 Luglio 2016 at 20:46

      Quando esplode il caldo, il sole che mi piace è quello che diventa più gentile dopo una certa ora, quando sussurra invece di parlare ad alta voce… mi metto ad ascoltarlo più volentieri, quando la sera diventa la parte della giornata che preferisco, in questa stagione! Adesso ci incontriamo tra le case di città o nel verde dei parchi del quartiere, ma è iniziato il conto alla rovescia per i tramonti davanti al mare, che ogni anno, in questa fetta di calendario, mi sogno più che mai! Vediamo quali nuove storie mi racconterà, ho tutta l’intenzione di ascoltarlo finchè non sparirà… 🙂 Ma se io sparirò per un mesetto qui, persone come te mi accompagneranno col pensiero, proprio come è successo la settimana scorsa… non ho pubblicato ma avevo voglia di sentirti lo stesso e sono contenta che la lunghezza del commento di oggi valga per due, come parole recuperate! 😉
      Un abbraccio assolato, di quelli che lasciano una bella sensazione sulla pelle!

      1. Anna

        11 Luglio 2016 at 16:16

        Ehm… quanto sarà lungo quel “mesetto” senza di te. Un mese con il blog (soc)chiuso. E io aspetterò, facendo capolino ogni tanto, tra vecchi post in cerca di raggi di sole…
        Aspetterò, sapendo che tornerai… fedele a te stessa
        seppur rinnovata. Rinvigorita da nuove spiagge, nuovi tramonti, nuovi orizzonti… E
        sempre alla ricerca di bellezza,
        stupore e poesia. Che ci regali, come quei raggi spettinati con
        cui il sole ci accarezza al
        tramonto…
        Tornerai, fedele a quei pois che riempiono il tuo cuore e disegnano quel sole che ci
        unisce.
        A presto!
        Anna

        1. Francesca P.

          12 Luglio 2016 at 0:14

          Le pause servono per rigenerarsi e ricaricarsi, per tornare poi con nuovi stimoli e il naso un po’ scottato dal sole… 🙂 Comunque c’è tempo per l’arrivederci, possiamo ancora fare scorta di parole!

  • Paola

    10 Luglio 2016 at 21:22

    Eccoci qui, pronte a rincorrere quel pois scappato in cerca di libertà, curioso del mondo, come noi saremo curiose di nuovi angoli di un’isola da (ri)scoprire. E qui mi sento tanto presente, perché in qualche modo reggo quella coppetta di avocado che mi ricorda un tavolino con pagine di libri ingiallite e cubettini piccini di tartare. E chissà da quali terrazzi osserveremo il sole tuffarsi nel mare, chissà quali scogliere ci accoglieranno per farci scaldare coi suoi raggi. Io continuo a contare i giorni. Ormai manca meno di un mese 🙂

    1. Francesca P.

      10 Luglio 2016 at 22:33

      Il conto alla rovescia è iniziato nel giorno del tuo compleanno… tu che ami i segni, direi che è buono, no? 😉 Mi piace l’idea di passare da pezzetti di pomodori per parmigiana a quelli di tartare e di formaggio francese, mentre un nuovo mare sta per accoglierci e il sole si prepara a salire un po’ di latitudine, cadendo su mura colorate in un piccolo porto toscano di cui ci innamoreremo, ne sono convinta… e sì, non vedo l’ora che questo meno di un mese passi veloce come le mie mani quando rubano tortilla chips! 🙂

  • Ileana

    10 Luglio 2016 at 21:44

    Nel pomeriggio il sole è andato via, cielo coperto e tanta afa.. poi all’improvviso, al tramonto, il sole è tornato a farci compagnia ed era più bello che mai. Sono uscita fuori in balcone e ho passato minuti ad osservarlo, mentre si nascondeva dietro la collina e diffondeva magia nel cielo. I campi di grano ancor più dorati, il mare calmo, la quiete della sera….
    Io ti aspetto, qui sul balcone lo spazio non manca e sono certa che non smetteresti mai di parlare con il sole, cogliere dettagli e sfumature…
    Dopo il tramonto di oggi leggere queste parole mi rende ancor più serena…

    ..e sul balcone, al tramonto, questa cremina ci starebbe proprio bene!

    1. Francesca P.

      10 Luglio 2016 at 22:54

      Il sole, quando si nasconde e poi torna, appare anche più in forma, come si fosse riposato dietro le nuvole e ri-facesse il suo ingresso disteso e pronto a dare il meglio… 🙂 Vedere un tramonto tra campagna e mare deve essere un vero spettacolo, non saprei dove guardare, se nel blu o nel verde, ehehe!
      I nostro balconi sono uniti mentalmente, ci appoggiamo pensieri, parole e tazze… e dal pudding alle insalate, dalle polpette alle zuppe fredde cremose, sappiamo come farci compagnia mentre prendiamo aria e ci apriamo… a quello che verrà! 🙂

  • Virginia

    10 Luglio 2016 at 23:24

    Se di giorno in estate scappo dal sole, troppo vivace per la mia pelle, al tramonto mi piace farmi osservare e guardarci negli occhi: il paesaggio si fa prima dorato e poi bronzeo e l’atmosfera che arriva alla sera mi distende e mi fa pensare che tutto sia possibile. Quei raggi morbidi rendono tutto più bello e magico… Sogno di andare all’Equatore per vedere il tramonto da laggiù, con un sole grande come non l’ho mai visto, e riempirmi gli occhi di quelle immagini. Anche se il viaggio è ancora lontano, io mi rifugio tra le tortillas che sembrano i riccioli del sole e da lì mi tuffo nella crema di avocado! In questa atmosfera un po’ Messicana mi sento a mio agio 😉

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 0:01

      Voglio venire anche io all’Equatore, avvisami quando vai, quel sole vorrei conoscerlo anche io, è il re tra tutti! 😀 Sognare viaggi mi rincuora come frullare verdure o frutta e come scrivere, mi fa sentire bene… e in effetti non sono mai stata in Messico, quindi questo è un omaggio inconsapevole a un luogo pieno di fascino che deve avere un tramonto molto caliente e comunicativo, che non ha bisogno di un rinforzo di paprica e peperoncino perchè già le possiede di suo… 😉

  • Chiara

    11 Luglio 2016 at 0:38

    il sole che amo di più è quello che arrossa le Dolomiti, “enrosadira” si chiama quel momento in cui le montagne si accendono con gli ultimi bagliori, per me è magico e tutte le volte resto rapita….L’avocado mi piace quando si unisce a sapori forti come proponi tu, da solo poverino sa di poco…Buona settimana, un bacione

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 15:16

      Non sapevo che si chiamasse così, grazie per avermi fatto scoprire una cosa nuova! Da quanto tempo non vedo un tramonto in montagna, a pensarci bene… troppo! L’ultima vacanza estiva tra le cime risale al 2002 ed ero stata proprio sulle Dolomiti, guarda caso! 🙂
      Sai che voglio provare a fare un gelato con l’avocado? Insaporito da cocco e lime, secondo me, con gli abbinamenti giusti, anche lui sa accendersi di sapore come il sole!

  • Manuela

    11 Luglio 2016 at 9:30

    Sarà che questa crema ha tutto il sapore del mio Messico o che questo nuovo piano di marmo (perché è nuovo, vero?!) sembra mostrare le venerdì di una vita,ma a me questi tuoi dialoghi col sole piacciono davvero tanto 🙂
    Come unica consumatrici di avocado qui a casa,mi offro volontaria per provare la ricetta!
    Buon lunedì Francy!

  • Manuela

    11 Luglio 2016 at 9:31

    Maledetto t9,mi ha cambiato vene in venerdì…ma era troppo carina questa ricetta per aspettare di scrivere al pc!

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 15:21

      Mentre allestivo il set, avevo messo come colonna sonora “Messico e nuvole” nella versione di Giuliano Palma… ho detto tutto! Sapevo che questa zuppa fredda avrebbe attirato particolarmente il tuo interesse, l’idea delle tortilla spezzettate mi è venuta perchè le ho mangiate in un locale con una tartare di avocado e mi si è accesa una lampadina, ancora prima di inciampare per caso sulla ricetta di Jamie… si vede che era destino che la mia estate si colorasse ancora una volta di verde, ma con un pizzico di passionalità caliente in più! Speriamo porti bene, ahaha! 😀
      ps: quel marmo è… un rotolo di carta che mi ha regalato Paola, che ho attaccato su un’asse di legno et voilà il mio piano pieno di vene!

  • Simona – Biancavaniglia

    11 Luglio 2016 at 10:14

    Sebbene il sole estivo, quello caldo e cocente io cerchi di evitarlo (hai avuto modo di vedere quando io sia chiara, cioè bianca, in poche parole: rifletto la luce!), il tramonto è il momento che preferisco. Non tanto perché “finalmente” il sole va via, ma perché riesce a regalarmi sempre stupore con le sue mille sfumature dai toni caldi. Se c’è un motivo per cui io sono molto legata alla zona estremamente occidentale della Sicilia è questo: il tramonto sul mare! In questo periodo è una grandissima palla di fuoco che trova sollievo sull’acqua del mare in un orizzonte in cui il giorno, sembra non avere mai fine con quella penombra fino a tarda sera. E questo pois solitario in quelle ore a me emoziona sempre! Avocado e tortillas sono sapori che amo e che associo all’estate, fresco con quel pizzico di piccante come una sera d’estate al tramonto :-*

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 15:26

      Simo, come non annuire sui tramonti siciliani e sospirare… avendoci parlato molto da vicino, ho carpito storie e segreti di un sole rovente ma speciale, che lascia un segno… e non solo sulla pelle! 😉 Goditi ogni tramonto anche per me, me lo prometti? E’ incredibile come uno spettacolo visto mille volte possa colpire come fosse la prima, senza stancare mai… perchè ogni tramonto, in fondo, non è mai uguale uguale e può calare il rosso d’uovo ma non il fascino! 🙂 Quest’estate andrò in Toscana, vediamo lì che sfumature di tortilla troverò…

  • zia Consu

    11 Luglio 2016 at 15:37

    Il sole è la mia energia in ogni stagione, basta che lo intraveda timidamente dietro una nuvola che già il mio umore rinvigorisce 🙂
    Tu sei riuscita a racchiudere tutta la sua luce in questa fresca zuppetta che strizza l’occhio anche alla mia dieta ^_^
    Buona settimana Franci <3<3<3

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 23:00

      Consu, succede anche a me… che filtri da una tenda, o dai rami degli alberi, o da un vetro, cerco di fare subito un bagno nella luce! E di luce e sole ho sempre fame, come di vellutate… se non abbandono mai il forno, lo stesso vale per il frullatore! 🙂

  • saltandoinpadella

    11 Luglio 2016 at 16:03

    Io invece amo parlarci all’alba, in cui lo immagino stiracchiarsi, sbadigliare, e stropicciarsi gli occhi sapendo che una nuova giornata lo attende. Quando si sveglia è delicato e il venticello fresco gli fa il solletico per farlo alzare.

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 23:02

      Ammetto che le albe le conosco meno, anche se alcune vivono nei miei ricordi adolescenziali e del passato, con tenerezza… a volte il sole così presto mi saluta quando devo sfamare i gatti, solo che sono poco socievole quando sono molto assonnata e quindi posticipo l’appuntamento… 😛

  • Claudia

    11 Luglio 2016 at 16:32

    Capiti a fagiolo…proprio ieri mi sono goduta un tramonto spettacolare, dopo una passeggiata su uno dei percorsi più belli che ci siano da queste parti (in cerca di elicriso ormai sfiorito, sigh..) Una terrazza affacciata sui calanchi, il sole rosso che si sbottonava, come dici bene tu, all’orizzonte, e un quarto di luna ancora acerbo a guardarlo tramontare con noi. Wow. E una fame che non ti dico, visto che ci hanno fatto bere ma non mangiare! Questa cremina di avocado con le tortilla avrebbe fatto al caso nostro 🙂
    P.S: Non sono una grande conoscitrice degli chef mainstream, ma Jamie Oliver…da quando, costretta un pomeriggio davanti a una tv milanese, l’ho scovato su LaEffe mi ha conquistata subito, mi piace un sacco come cucina!

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 23:06

      Claudia, immagino quanto sia stato bello! Campagna e tramonto vanno molto d’accordo, ricordo il sole del Chianti che tingeva la natura di un giallo ocra stupendo… emozionante!
      Il verde che posso permettermi è quello di Villa Ada e devo dire che il tramonto sul laghetto merita, con tutti i riflessi degli oleandri e alcuni ragazzini che fanno navigare una barchetta a vela telecomandata! Devo strappare qualche foto, prima di concedermi un aperitivo con tortilla speziate in balcone! 😉
      ps: anche io non conosco bene e non parteggio troppo per gli chef mainstream, ma c’è sempre qualcosa di nascosto da scoprire!

  • m4ry

    11 Luglio 2016 at 16:45

    Il sole del tramonto è il mio preferito…sarà che la luce è così bella e suggestiva e il cielo si riempie di colori magici, fatti di infinite sfumature. Quando sono a casa all’ora del tramonto, è un rito affacciarmi e guardare dritto davanti a me, verso l’infinito. Sono tanti i pensieri e le immagini che mi appaiono…reali o inventati. E quante parole gli lascio anche io al sole…parole che conosciamo solo io e lui…
    Fra, questa ricetta la amo <3

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 23:12

      Ah, i tramonti pugliesi… sono entrati di diritto tra quelli indelebili, che hanno un posto speciale nel cuore come certe persone… quelle che meritano! 😉
      Sono preziose le conversazioni tra noi e il sole, gli affidiamo le parole che a volte siamo costrette a tenere dentro, che si tingono di oro… è un momento speciale ogni volta e aspetto di avere il mare di nuovo davanti, come complice e terza persona con cui parlare… oltre a te, ovviamente! 🙂

  • ipasticciditerry

    11 Luglio 2016 at 19:46

    Io lo adoro … lo aspetto, lo desidero, mi manca … Amo il sole e il caldo che emana ma amo anche quando scende al tramonto, accendendosi e incendiandosi per donarci la sua sfumatura migliore. Amo, quando sono al mare, vederlo che va a nascondersi in fondo, dove il mare sembra finire. Ricordo un anno a Formentera, eravamo in giro con i motorini e a un certo punto mi sono accorta che stava tramontando. Ho costretto mio marito a fermarsi e ho aspettato incantata che scendesse, fino a scomparire. E quando è scomparso ero triste, come se avessi perso una cosa preziosa. Poi mi sono rasserenata pensando che il giorno dopo avrebbe brillato ancora, regalandoci un’altra giornata fantastica. Da qualche anno a questa parte dalle mie parti si fa un pò desiderare in primavera e in autunno, piove sempre! Fortuna che ora è il suo tempo e io me lo godo tutto. L’avocado non è proprio un frutto che amo in modo particolare ma le tue foto sono meravigliose, come sempre. Una carezza a chi sai tu e un bacino a te. Buona settimana.

    1. Francesca P.

      11 Luglio 2016 at 23:18

      Anche io, al mare, aspetto spesso di vederlo fino all’ultimo bagliore e mi piace seguire la sua discesa progressiva… mi sembra qualcosa di così vivo, che sa bene la sua direzione e ha trovato il posto giusto dove andare, ogni santo giorno… è una bella conquista, se la vediamo come una metafora di vita!
      A Formentera non sono mai stata e ti confesso un sogno: voglio vedere i tramonti a Santorini, a Oia, in alto in alto… spero di andarci prima o poi, di farcela a trovare chi ha stesso desiderio e non rimandare troppo… vediamo se il verde avocado mi porterà fortuna! 🙂
      Grazie, un abbraccio!
      ps: Tarallino non è stato molto bene con lo stomaco in questi ultimi giorni, ma si sta riprendendo e ha bisogno di doppia dose di carezze!

  • Tatiana

    12 Luglio 2016 at 7:37

    Il sole del crepuscolo è dolcissimo eppure riesce a sprigionare una passionalità che durante il giorno rimane inespressa, fiaccata dal calore bruciante dello zenith… il sole del tardo pomeriggio è carezzevole ed è il preludio all’atmosfera bollente delle notti estive, quando i corpi, che ancora profumano di sole e mare, si sentono liberi di esprimersi sotto un sottilissimo strato di lino e di abbronzatura, quando le nostre gambe dorate hanno bisogno di muoversi, di ballare sulla spiaggia, di correre a piedi nudi sul bagnasciuga facendosi lambire ancora una volta dalle gocce argentate del mare che risplende sotto la luna…
    E ancora una volta proponi un piatto fresco e meraviglioso, perfetto per me che quest’anno sto vivendo di zuppe fredde, che mi appagano lasciandomi tutta la leggerezza per permettermi le corse tra le onde…
    Ti abbraccio e ci vediamo ad agosto!

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2016 at 20:54

      Hai saputo disegnare bene le immagini, ho visto tutto: il corpo abbronzato e profumato di crema dopo l’esposizione, gli abiti leggeri che tanto amo, magari con bretelline sottili, i piedi nudi sulla sabbia che accennano piccoli passi di danza come se volassero e le increspature delle onde che si tingono d’argento, un particolare che ho sempre amato anche io… un mare di piccole stelle! Mi piace chi condisce tutto con la poesia, come io ho fatto con le tortilla che danno quella passionalità di cui parli, accentuata dalle spezie! 🙂
      Il blog resta ancora un po’ aperto, ma se scappi in vacanza sono felice per te… mi mancherai ma a presto! 😉

  • Rebecka

    12 Luglio 2016 at 12:44

    Nell’avocado mi ci potrei fare il bagno, tanto l’adoro. Non manca mai qui in casa, come non c’è un solo fine settimana senza guacamole. “Your personal sun” non è affatto uno sciocco a volervi tramontare dentro, non posso darli torto e forse, io e il tuo sole siamo lontani parenti.
    Adoro questa tua versione di zuppa, che non ho mai provato, forse per la non troppa confidenza gustativa con il latte di cocco. Ma rimedio presto, perché non mi manca nulla.
    Un bacio

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2016 at 20:58

      Oltre all’altalena, ci vogliamo coccolare preparando una bella vasca da bagno di avocado in cui immergerci e prendere il nostro aperitivo da lì? 😀 Ti avverto, però: uso il latte di cocco anche come bagnoschiuma, ahaha! Se vuoi puoi ometterlo nella ricetta, serve solo a rendere più fluida la crema se fosse necessario, ma puoi usare anche dell’acqua… l’importante è non dimenticare le tortilla, ma con una donna passionale come te non c’è questo rischio! E poi un po’ di rosso lo porti in modo naturale, emani la vitalità della paprica da tutti i pori! 😉

  • Monica

    12 Luglio 2016 at 17:21

    Io in quella tazza ora mi ci tufferei a piene mani, come di tortillas da inzuppare.
    Mi piace tantissimo, tanto quanto le tue visioni così meravigliose del sole, quel dolce compagno di viaggio che adoro quando mi accarezza le guance nelle passeggiate serali, tra un abete e l’altro, lo scorgo che pian piano cambia veste e si fa abbracciare dalla notte.
    Prendo un cucchiaio del colore del mare e corro da te, per condividere questa crema meravigliosa.
    Baciotti

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2016 at 21:07

      Quella tazza possiamo far finta che sia una piscina o una vasca da bagno come scrivevo sopra a Reb… un bel tuffo con tanto di “splash”, che goduria! 😀
      Mi manca vedere il sole tra i monti, ho ricordi ormai datati, anche se le cime delle Dolomiti non si dimenticano, quando le vedi accese e illuminate con il raggio diretto! Se ti capita, scatti una bella foto delle tue al tramonto e agli abeti, per me? 🙂
      Un bacio a te, ragazza che mi ricorda Heidi!

  • Anna

    12 Luglio 2016 at 17:30

    Concordo sul sole dopo le 19, esprime tutta la sua potenza, e se sei in spiaggia e lo vedi tuffarsi sul mare, è una poesia senza fine 😉
    Che bella e sfiziosa questa ricetta, non uso praticamente mai l’avocado, forse dovrò impegnarmi a conoscerlo meglio 🙂
    Come sempre splendide le tue rappresentazioni!!

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2016 at 22:24

      Quest’anno il vostro tramonto sarà goduto in tre… una bella emozione, un romanticismo formato famiglia! 😀
      L’avocado ha potenzialità, va solo scoperto meglio… sono sicura che potresti apprezzarlo anche nelle insalate, ma se lo frulli vedrai che cremosità, è davvero setoso! Va insaporito, ama la compagnia degli altri ingredienti, ecco il segreto per valorizzarlo… 😉

  • Melania

    12 Luglio 2016 at 18:02

    Pare strano che una siciliana stia lontana dal sole, eppure è così. Mi piace quando scalda, non quando rovente si scaraventa e poggia su tutto.
    Mi piace quando colora perfino gli angoli bui, regalandogli la luminosità e quel giallo vivido che acceca gli occhi.
    Ma ancor di più, il momento che maggiormente apprezzo è quando teneramente lascia il suo posto alle ombre della sera…
    È uno scambio dolce, specie in questo periodo dell’anno. Saluta stanco e finalmente come hai scritto tu, trova il meritato riposo.
    E se aspettarlo significa gustarsi la tua crema, io allora, prendo posto e aspetto.
    L’ora pare quella giusta!

    1. Francesca P.

      12 Luglio 2016 at 22:36

      Ti piace un sole delicato e rispettoso, lo capisco bene… un sole che non bruci ma che sappia colorire con dolcezza! Un sole che non domina, che sa ascoltare e lascia anche la parola all’ombra… e quando il cielo si colora di rosa, esce fuori tutta la poesia che cerco, anzi, che cerchiamo, perchè vale anche per te! 😉
      Dalle 19 in poi, chi ama spargere pensieri come pezzetti di tortilla chips avrà una tazza piena di qualcosa di buono e si godrà il momento come fosse un vero appuntamento!

  • Francesca

    13 Luglio 2016 at 19:07

    Il sole al tramonto s’incendia e accende il cielo di meravigliosi bagliori. Ci sono il rosso e l’arancione che si rincorrono e attorcigliano, si mescolano e amalgamano fino a confondersi là, nel punto esatto in cui tutto ha origine. C’è il rosa, più delicato ma vivo, di cui le nuvole si fanno merletto, quasi a volersi scaldare i bordi in vista della sera, più mite, più fresca. C’è il giallo dei raggi fuggitivi, di quelli che all’ultimo scappano, ribelli, che giocano a nascondino, infilandosi d’improvviso nei varchi tra nubi.
    E sì, ci credo, le storie son tante, sussurrate sull’aria gentile della sera. Immagina da lassù tutto ciò che il sole può aver visto, pensa a chi può aver incontrato. La sera aspetta solo che qualcuno si metta in ascolto, che abbia voglia di fare due chiacchiere. Qualcuno come te, che lo aspetta, che lo conosce, che lo ri-conosce anche quando si maschera da croccante tortilla per prendersi un momento di ristoro in un mare di crema fredda di avocado 😉
    Lo sai che amo la golden hour e questo post me lo sono proprio gustato, dalla prima all’ultima … chip 😉

    1. Francesca P.

      15 Luglio 2016 at 15:09

      Fra, adoro l’immagine dei “raggi fuggitivi” e ribelli, forse sono i miei preferiti… hanno scelto di essere liberi, di andarsene in giro a zonzo a conoscere nuove nuvole e saltarci sopra come fossero materassi… proverò a cercarli nei cieli d’agosto – pensandoti! – e chissà, magari anche a rincorrerli o persino emularli!
      Se vuoi ci diamo appuntamento alle 19 e seguiamo insieme il tramonto, tu arrampicata su un albero, io su uno scoglio… e vediamo un po’ di incontrarci a metà strada in linea aerea, mentre i nostri occhi non si perdono neanche una sfumatura di colore, nè un pezzettino di chips… 🙂

  • Federica

    14 Luglio 2016 at 21:39

    e vabbè, sarò ripetitiva ma amo perdermi nei tuoi racconti, è come se le scene si materializzassero all’istante qui, davanti ai miei occhi, per regalarmi un attimo di serena evasione.
    l’immagine del sole come piccolo tuorlo d’uovo è bellissima, forse perchè ho sempre amato entrambi, fin da piccina.
    non potrei vivere senza sole, sarei depressa un giorno sì e l’altro pure. ma sai che non ci ho mia parlato? mi sono sempre limitata a osservarlo incantata all’alba o al tramonto immersa e persa nei miei pensieri.
    allo stesso modo sono incantata dalla tua zuppetta in tazzina accompagnata da quelle tortillas piccantine che già solleticano le mie papille. quale scusa migliore per provare l’avocado che da tanto mi incuriosisce?
    un bacione tesoro, buona serata :*

    p.s. come sta Tarallino?

    1. Francesca P.

      15 Luglio 2016 at 15:16

      Fede, non sei mai ripetitiva e ogni tuo commento per me è come fosse il primo che leggo, quanto a sorpresa! Mi piace quando arrivi, a cavallo di un raggio di sole come in questo caso… 🙂
      Voglio vedere tanti tuorli d’uovo nel cielo in questa estate che è climaticamente partita, ma deve ancora decollare bene mentalmente… dopo tante chiacchiere coi tramonti di città, voglio ascoltare quelli dei paesini di mare, in cerca proprio di quella serena evasione che hai nominato, che sono onorata di suscitarti! E se ho suscitato anche la curiosità per l’avocado, beh, sono sicura che una volta stretto la sua mano non la lascerai… e azzardo: potrebbe finire presto dentro un tuo buon dolce al cioccolato! 😉
      Grazie mille, un abbraccio!
      ps: Tarallino si sta riprendendo giorno dopo giorno, meno male!

  • Marta e Mimma

    20 Luglio 2016 at 13:11

    tu lo sai che qualsiasi cosa sia avocado mi fa battere il cuore! Le tue parole mi hanno fatta inevitabilmente pensare a certe sere, cinque o addirittura sei estati fa, quando avocado per me significava soltanto una cosa: “aperitivi”, se così si possono definire, con la mia mamma, a base di avocado e tortillas o qualsiasi cosa che fosse croccante che, inevitabilmente, si trasformavano in cene. Conservo gelosamente quel ricordo, è una di quelle cose madre-figlia che adoro, quella complicità, il fatto che, proprio alle sette, al tramontar del sole, quella ciotolina colma di guaiamole veniva sempre ed inevitabilmente a farci visita.. un bacio grande e buon sole!

    1. Francesca P.

      23 Luglio 2016 at 11:00

      Se penso a voi due intente a prendere un aperitivo verde e messicano, mi nasce un sorriso pieno di tenerezza perchè è vero, certi momenti familiari sono preziosissimi e anche in futuro vedrai che emozione nel ricordarli! La complicità si sedimenta e si rafforza anche attraverso certi piccoli riti, in queste pause in cui si scambiano cose buone da mangiare e affetto! Contenta, quindi, che questa ricetta sia anche così “vostra”… dovrò per forza rifarla con dosi per tre, se una volta volessimo “aperitivare” insieme! 😉

  • Laura e Sara Pancetta bistrot

    21 Luglio 2016 at 11:07

    Mi piace pensare al sole che tramonta come ad un pois sfuggito dalle cuciture di un abito….in giro per il mondo a godersi posti sempre nuovi, a tuffarsi in mille mari e a ritirarsi dietro colline verdi piene di vitigni. Un adorabile giramondo con il vizio di alzare un po’ il gomito perché si sa che il primo sorso di vino dell’aperitivo dà un pochino alla testa 🙂 E per placare un po’ questa sensazione di romantica ebrezza direi proprio che queste tortilla tuffate nell’avocado siano l’ideale!!
    L.

    1. Francesca P.

      23 Luglio 2016 at 11:06

      Immaginiamo che quel pois sia arrivato fino a Favignana e non voglia più andarsene da quel cielo e da quel mare… spostare l’aperitivo lì, in quei tramonti che non si dimenticano, una volta vissuti… io vorrei essere come lui, vagare e andare a dormire in posti diversi, ma tutti bellissimi! Di abiti vintage noi ne possediamo tanti, possiamo unirli e salire sulla schiena tonda dei pois, facendoci trasportare dove vogliono e seguendo le loro mete… 🙂

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