IL MIO ORO

16 Marzo 2014Francesca P.
Blog post

Ad occhi chiusi, senza sbagliare. E’ così che (ri)conosco alcune cose, che fanno ormai parte della mia quotidianità, talmente radicate che sono diventate una certezza. Una familiare certezza che cresce con me.

La “citofonata” di mia madre, due colpi brevi e ravvicinati, quasi una parola d’ordine, un codice. Il profumo di lavanda nei cassetti, trattenuto in sacchetti di lino che hanno cambiato casa, ripiani e abiti, ma non freschezza. Il rumore dei passi di Matteo che diventano veloci e più marcati quando salgono le scale, l’attimo prima di aprire la porta. La chitarra di Leonard Cohen che scandiva le mattine di una bambina che dormiva con una pecora, faceva colazione con un toast e odiava le tabelline. L’odore delle patate al forno, con tanto rosmarino. La gamma dei vai miao di Ulisse che cambiano in base a ciò che desidera: cibo, carezze o giocare.

Le strade del mio quartiere, che appena posso attraverso a piedi, che ho osservato in lungo e in largo eppure sanno ancora regalarmi quella Grande Bellezza che inseguo e non mi basta mai. Strade fiorite e silenziose, che sfuggono al caos delle arterie principali e hanno capito quanto silenzio e tranquillità oggi abbiano valore, in un mondo che urla e corre distratto.

Io, quando cammino in quelle vie, distratta non lo sono mai. Ho la mia mappa di dettagli che osservo costantemente: la tenda tirata o raccolta da un lato di alcune finestre, una pianta nuova sbucata su un balcone, una scritta per terra che pian piano perde i contorni, i raggi di sole che cadono sui palazzi in base all’orario della giornata. Amo fare caso a questo, gettando lo sguardo su quella porzione di luce che accende tutto.

E’ come un riflettore puntato che intensifica la forza del colore e ne esalta le trame. Perché al freddo piano piano ci si abitua, ma è il calore che ci nutre. Perché come canta Niccolò Fabi, “L’argento sai si beve, ma l’oro si aspetta”.

La mia attesa, almeno in parte, è finita.

Eccolo il mio oro, giallo come quei palazzi che per me non hanno più segreti.

 

PANE ALLA FRUTTA SECCA E ZAFFERANO

 

200 g di farina di farro

200 g di farina integrale

100 g di farina di semola rimacinata

280-300 ml di acqua tiepida

10 g di lievito di birra fresco

10 g di sale fino

Frutta secca a piacere (io albicocche, mirtilli rossi e fichi)

Un cucchiaino di miele

Uno o due pizzichi di zafferano in polvere

 

In una ciotola, unite le farine e il sale. Mescolate.

In un’altra ciotola, mettete il lievito, l’acqua, il miele e lo zafferano. Fate sciogliere e amalgamate.

Unite gli ingredienti secchi a quelli umidi, nella ciotola della planetaria o in un recipiente capiente.

Se usate la planetaria, impastate fino a ottenere un impasto morbido ed elastico che si stacca dalle pareti. Se impastate a mano (l’operazione dura dai 15 ai 25 minuti) mescolate sempre con maggiore forza, con le dita, poi con il palmo delle mani, con movimenti regolari. Se è il caso, aggiungete un po’ d’acqua o un po’ di farina.

Una volta lavorato l’impasto, formate una palla e lasciatelo nella ciotola della planetaria o nel recipiente, coperto da un canovaccio spesso. Mettetelo, per lievitare, in un luogo caldo che abbia una temperatura di almeno 22° C, al riparo da correnti d’aria e urti. Lasciate riposare per 45 minuti/1 ora.

Tornate ad impastare, giusto per eliminare le bolle che si sono formate nella pasta (bastano pochi minuti) e per aggiungere la frutta secca, tagliata a pezzettini.

Trasferite l’impasto in uno stampo (io l’ho usato in silicone) oppure mettetelo su una teglia foderata con carta da forno, modellandolo come preferite. Lasciate riposare da 45 a 90 minuti, a seconda della temperatura dell’ambiente.

Scaldate il forno a 220° per 10 minuti. Infornate, versando nella leccarda un po’ di acqua bollente, e chiudete subito lo sportello affinchè il vapore rimanga all’interno.

Cuocete per 40-45 minuti. Se si colora troppo, abbassate la temperatura a 190°.

Sfornate e lasciate raffreddare.

 

 

113 Comments

  • Zucchero e zenzero

    16 Marzo 2014 at 20:46

    Io mi circondo di piccole certezze che mi accompagnano durante la giornata, come un ciondolo a cui sono affezionata perchè li ricorda il mio lui, il caffè del mattino sempre nella stessa tazza, le strade che percorro… E come a te mi capita di osservare molti particolari e di ricordarli: così mi accorgo che sono sbocciati i fiori in un vaso o che un appartamento ha cambiato inquilini.
    Il tuo pane, con la frutta secca e lo zafferano, deve essere profumatissimo ed è perfetto con una tazza di tè 🙂
    Buona settimana e un abbraccio!
    V

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Marzo 2014 at 22:03

      Sono queste certezze, Virginia, a farci sentire sicure perchè sappiamo dove trovare ciò che per noi è importante… tutto per me si concentra nei dettagli, fermati da occhi che sono abituati a guardare e notare… e apprezzare… 🙂
      Il pane è perfetto per colazione o merenda, io l'ho finito tutto così, spalmandolo di miele o marmellata!
      Buona settimana a te, un bacio!

  • Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)

    16 Marzo 2014 at 20:56

    Sembra meraviglioso questo pane, stai diventando bravissima, io resto ad ammirare con occhi e bocca spalancata. Per un attimo ho sentito il suono del campanello della tua mamma, il profumo di lavanda e visto le vie di Roma a tutte le ore della giornata… *-*
    Ps: Frà le lenticchie rosse aspettano ancora, nemmeno un briciolo di tempo, il fine settimana mi sono fatta coccolare da mamma e le lenticchie le ho dovute nascondere perchè so quanto anche lei ama i legumi, mi aveva detto che le cucinava lei ma io ho detto tassativamente che devo cucinarle io! 🙂 spero presto <3 ;*

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Marzo 2014 at 22:07

      Simo, è il mio secondo pane e non credevo fosse così semplice farlo… ho tentennato per mesi e invece dovevo solo lanciarmi! Purtroppo il motivo per cui non l'ho fatto altre volte è proprio il tempo… come facciamo a dilatarlo, ad allungare i weekend, a chiuderci in cucina lasciando perdere per un pò tutto il resto?! Le lenticchie aspettano, non sono legumi che hanno fretta… 😉 Sanno che appena potrai renderai loro giustizia!

  • Ileana Pavone

    16 Marzo 2014 at 21:34

    E adesso che hai cominciato con il pane chi ti ferma più? 🙂 <3
    Questo pane è profumato, ricco, di un colore meraviglioso.
    Così come sono meravigliose le tue parole.
    Un bacio Fra :*

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Marzo 2014 at 22:10

      Cara Ileana, che sia attratta dai colori e dagli abbinamenti un po' fantasiosi ormai si è capito… 🙂 L'idea dello zafferano me l'ha ispirata un libro, appena visto quel colore dorato c'è stato un colpo di fulmine… io voglio mangiare i fiori e il sole e ho capito che è possibile! 😀
      Grazie, un abbraccio!

  • Daniela Tornato

    16 Marzo 2014 at 21:42

    Momenti.. che rimangono impressi nella nostra mente, abitudini che ci fanno stare bene.. come un pane appena sfornato e la soddisfazione di sentirne il sapore.. adoro perdermi nella grande bellezza delle tue parole e delle tue immagini.. buona settimana Francesca un abbraccio Dani 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Marzo 2014 at 22:16

      Dani, anche dentro la quotidianità più semplice, che ci scorre davanti tutti i giorni, possiamo trovare quella sensazione di "stare bene" che dici, che per me è fondamentale… anche una passeggiata verso casa può farci questo effetto oppure tagliare il proprio pane scoprendo che ha lievitato nel modo giusto e ti sembra di aver raggiunto chissà quale meta… 🙂

  • Sugar

    16 Marzo 2014 at 22:01

    Spesso pensano di me che io sia distratta, o con la testa fra le nuvole. In realtà io non sono mai distratta, osservo, annuso, ascolto tutto intorno a me. Sempre. Credo che chi dà importanza ai particolari, alla fine gode di più, in ogni caso.Sa scovare la bellezza delle cose, anche quando gli altri non la vedono, e riesce a stupirsi ogni volta. Quando tu hai scritto che distratta non lo sei mai, ho sorriso, e sorrido anche adesso, perchè so perfettamente cosa vuoi dire.
    Cara Francesca, il tuo dire mi commuove stasera, perchè mi rendo conto di quante belle persone esistono, e tu sei una di queste.
    Questo pane, è bellissimo e ha un colore stupendo!
    Ti abbraccio
    Ada

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Marzo 2014 at 22:24

      Ada, eccola davanti a me una bella persona, che sa scrivere tutto questo e sa cogliere ciò che ha intorno perchè conosce la sensibilità… per me avere la testa tra le nuvole è un pregio, si vive in un mondo più lieve e fatato, che non dimentica l'incanto…
      Grazie di cuore per le tue parole, valgono come un abbraccio!

  • Le Sucre et Moi Fabrizia M.

    16 Marzo 2014 at 22:30

    Mi piace immaginarti mentre cammini lentamente, con gli occhi pieni di luce e di fiori, di ombre disegnate dal sole ed intanto conservi quella luce nei tuoi occhi della memoria per farla risplendere in questo pane che sa di estate e di papaveri..sai che anch'io ho vissuto a Roma, seppur per poco tempo? Ed il ricordo più forte che ho della tua città e' il sole che si insinua tra gli alberi ed accarezza le facciate dei palazzi..
    Grazie cara Francesca per la poesia che sai trovare in ogni piccola cosa..ed in questo pane assolato, che già adoro,
    Un abbraccio
    Fabrizia

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Marzo 2014 at 23:01

      Dai, Fabrizia, quindi per un periodo siamo state vicine? 🙂 Chi conosce la mia città sa che la sua più grande risorsa è il clima, con quel sole alto che scalda anche in inverno ed illumina ogni cosa… io amo osservare finestre e palazzi e l'arrivo di quei raggi rende ancora tutto più bello… non ti dico poi in questa stagione, assisto ad una vera rinascita quasi in ogni via dove appare un albero fiorito! Tu noteresti i miei stessi particolari, perchè siamo affini quanto a ricerca di poesia…
      Grazie a te, non mi stancherò mai di dirtelo! 🙂

  • SugarNess

    16 Marzo 2014 at 22:37

    Ma quanto è bello ed invitante il tuo oro! E che dono delicato fai di te al mondo che ti circonda con l'attenzione che gli riservi… A parlare sono bravi tutti, ma saper ascoltare è dato a pochi.

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Marzo 2014 at 23:07

      Sarà che io amo il mio quartiere e ho aspettato un anno prima di trovare una casa giusta, pur di non allontanarmi… ma sono convinta che la bellezza sia davvero rannicchiata nei posti a noi più vicini, che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, a portata di mano o di passeggiata… 🙂 Saper ascoltare, gli altri e il mondo circostante, è una cosa che dovremmo fare tutti… perchè ci arricchisce…
      Grazie… hai colto nel segno.

  • Chiara Giglio

    16 Marzo 2014 at 22:51

    la quotidianità fatta di piccoli gesti che non sono grigia routine ma fanno parte di noi, bello il tuo oro, ne prenderei una fettina per domattina, posso? un bacione

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Marzo 2014 at 23:10

      Esatto, Chiara, sono gesti a cui siamo legate e che sono un po' la nostra storia… e quindi hanno un valore speciale…
      Prendi tutte le fette che vuoi, anche quelle con più frutta! 😉

  • lapetitecasserole.com

    17 Marzo 2014 at 2:41

    Il tuo pane si merita un applauso. Accompagnato dalle tue parole anche un'ovazione con tanto di bis. Sono sempre le piccole cose a riempirci il cuore, saperne fare tesoro é un grande dono. Buona settimana Francesca!

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 9:31

      Il mio pane ti ringrazia e vorrebbe essere anche un po' tuo… lego una fettina alla zampetta di un piccione viaggiatore e te la faccio arrivare! 🙂
      Crescendo, si capisce davvero quanto dobbiamo dare importanza alle piccole cose, perchè tanti sorrisi sono nascosti ovunque, per strada, sugli alberi, nel cielo, dentro casa, nell'aria… 🙂
      Grazie Margherita, mi piace trovarti sempre!

  • Stef@

    17 Marzo 2014 at 6:15

    Che foto meravigliose hai fatto.. vien voglia di fare questo pane e poi mi hai fatto pensare anche alle mie familiari certezze!! Buon inizio settimana!

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 9:33

      Sì, tutto sta a pensarci, a ricordarsene… ci sono cose che ci accompagnano per tutta la vita e possono essere date per scontate, valorizzarle aiuta a capire quanto sono preziose e quanto non potremmo farne a meno…
      Grazie! 🙂

  • journeycake

    17 Marzo 2014 at 6:21

    La quotidianità con le sue piccole abitudini e i suoi ritornelli può essere magica, e tu con queste splendide parole c'è lo hai ricordato! Questo pane nella sua semplicità è ricco e gustoso e dev'essere ottimo per iniziare la giornata. Un abbraccio e buona settimana.

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 9:38

      Bello il concetto di "ritornello", Simo! Rende molto bene l'idea, come un motivetto che sappiamo a memoria e non ci stanca mai…
      Questo pane mi ha regalato dei buongiorni allegri, già quando lo affettavo sentivo profumo di sole! 🙂
      Un abbraccio a te!

  • Laura Maffe

    17 Marzo 2014 at 6:32

    Come scrivi tu, nessuno. Rendi speciali anche le piccole cose. Come il pane in fondo 😉 Sei riuscita ad impreziosire anche uno dei piatti più semplici al mondo! Che dirti… sei una forza! <3
    ti auguro un dolce inizio settimana, Bacioni!
    Laura

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 9:42

      Laura, divento arancione come il pane… grazieeeeee! 🙂 Sei davvero gentile!
      Ci vuole così poco per personalizzare piatti e cibi, anche i più tradizionali… a me piace perchè mette in moto la fantasia e tiene accesa la curiosità, soprattutto se hai appena scoperto, come me, quanto sia bello fare colazione con il proprio pane… e allora via con tanti esperimenti! 🙂

  • Chiara Setti

    17 Marzo 2014 at 6:45

    Questo pane immagino sia una certezza….ha un che di speciale, proprio come te! Un bacino e buona giornata

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 9:44

      Spero lo diventerà, Chiara… è sulla buona strada! 🙂
      Grazie mille, buon lunedì… che abbia questo colore!

  • ANTONELLA MANFREDI

    17 Marzo 2014 at 7:04

    Ciao Francesca, ogni volta che ti leggo mi ritrovo in pieno nelle tue parole. Anch'io ricerco la bellezza in ogni cosa e situazione, nei vicoli di strade percorse e ripercorse e nelle piccole cose come una nuova pianta su di un balcone…e poi che bello vedere che ti stai appassionando alla panificazione, io vivrei di solo pane. E' una delle primissime cose che mi ha insegnato la mia nonna da piccola…dà una soddisfazione senza eguali prepararsi il pane fatto in casa, riesce ad appagarti più di una torta (almeno per me è così).
    Buon inizio settimana
    Antonella

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 9:47

      Anto, lo so che anche a te non sfugge niente… tu sai cercare e vedere quanto bello si può avere accanto, basta avere occhi e cuore aperti per (ac)cogliere tutto… e goderselo! 🙂
      Io mi muovo ancora timidamente con i lievitati, ma ogni volta che ne faccio uno mi sento bene, mi piace seguire tutto il procedimento, mi appassiona proprio… spero di mostrarvi tanti altri pani, di ogni tipo, colore e gusto! 🙂
      Ti abbraccio!

  • Ely Mazzini

    17 Marzo 2014 at 7:34

    Ciao Francesca, mi piace la forma che hai dato a questo meraviglioso pane dorato, sembra davvero molto buono 🙂 e le foto come sempre belle e delicate…brava!!!
    Bacioni, buon lunedì…

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 9:50

      Ely, per la forma ho usato uno stampo in silicone a forma di fiore che ricorda un girasole, un acquisto recente che mi trasmette buonumore solo a guardarlo! Sboccio anche io, come la bella stagione…
      Grazie, sono contenta di leggerti sempre più spesso… 🙂

  • GranoSalis

    17 Marzo 2014 at 9:35

    Piace anche a me trovare gioia in queste piccole abitudini. Più che piacermi, non posso farne a meno. Il bello è che questo atteggiamento è sempre parte di me, anche se sono in un luogo che non sento mio fino in fondo, anche se so che presto lo lascerò. Quello che mi frena di più dal fare cambiamenti radicali è proprio questo piacere per le piccole abitudini, che sono la cosa che più faccio fatica a lasciare andare, anche se so che ne scoprirò di nuove in altri luoghi e le vecchie verranno col tempo dimenticate. Ci metto un niente a crearle ma ci metto un sacco ad accettare di cambiarle 🙂 Tu le tue le hai descritte in modo davvero bello e coinvolgente, conoscendo il tuo quartiere mi pareva di essere lì, di girare per quelle strade insolitamente tranquille pur circondate dal caos della capitale. E mi ricordavo di vecchie piccole abitudini, lasciate andare ormai quasi 6 anni fa, ma mai veramente del tutto. C'è un detto che recita: "Puoi togliere un romano da Roma, ma mai Roma dal cuore di un romano"!
    Mi sembra che col pane ci hai preso gusto dopo il primo esperimento…una nuova piccola abitudine da costruire?

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 9:56

      Claudia, la frase del detto è verissima… chi è nato qui, questa città se la porta dentro&dietro ovunque, perchè basta un attimo, anche solo uno scorcio, un angolo, per far passare in secondo piano tutti i difetti… io non ho mai voluto lasciarla, forse mi è mancato il coraggio, più che la voglia… ammiro chi sa "reinventarsi" in altri posti, come te, in fondo Casa è dove mettiamo radici anche solo per un periodo, breve o lungo che sia, dove costruiamo queste abitudini, anzi… dove le coltiviamo! E tu sei un ottimo esempio… 🙂 Vedremo quale sarà la tua prossima destinazione, nuovi semi da interrare ti aspettano… io semino briciole, che dici? Servirà a far crescere pagnotte su pagnotte? 😀

  • Michela Sassi

    17 Marzo 2014 at 9:47

    Sono molto attenta, ai dettagli, ai profumi, alle cose e alle persone che mi circondano!
    Noi persone sensibili, siamo attente anche per il bene degli altri…
    Pane tu, color oro e pane io, con i cereali! Ci capiamo!
    Un abbraccio

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 10:00

      Michela, questa attenzione fa vivere meglio e arricchisce… se non l'avessimo, il mondo apparirebbe molto meno interessante! 🙂
      Vado subito a mangiare il tuo pane, arrivo!

  • elenuccia

    17 Marzo 2014 at 10:14

    Sono proprio le piccole cose, quelle che riescono a regalare le gioie più grandi. Ma non solo, sono anche quelle che ti scaldano il cuore ogni giorno, ti danno la voglia di alzarti la mattina e di vivere. Il musetto di Magò che mi viene a svegliare reclamando la colazione, il profumo del caffè appena fatto e anche il profumo di una fetta di pane appena sfornato.

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 10:33

      Musetto del gatto, odore di caffè che si espande in tutta la cucina e pane caldo… ho ben presente la bellezza di quello che dici, la stessa scena si svolge qui! 🙂
      Ho sempre dato importanza alla colazione per questo, perchè ti fa iniziare con il piede giusto… un risveglio vissuto male condiziona tutta la giornata…

  • TheDaydreamer

    17 Marzo 2014 at 11:15

    Il pane è una certezza, una salvezza, così come quelle abitudini che ci danno fiducia ma che riescono pur sempre a sorprenderci in qualche angolo, a farci meravigliare. Anche i tuoi post sono così. Ti auguro una bella settimana con tante sorprendenti scoperte tra i luoghi e i visi conosciuti!

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 14:11

      Donatella, fiducia e sorpresa sono due qualità importantissime che possono, anzi, devono convivere! Nelle persone, nella cucina e anche nei piccoli riti che ci portiamo nel tempo… hai detto una cosa bellissima e verissima, che condivido in pieno!
      Grazie… pensare di saper meravigliare ogni settimana con qualcosa di diverso mi rende non felice, di più! 😀

  • Shabby Passion

    17 Marzo 2014 at 11:30

    oh se mi piace questo tuo pane dorato… chissà che profumo nella tua cucina Francesca… mi ritrovo anche io nelle tue parole, è bello ritrovarsi nei luoghi, nei profumi, nei suoni, ci faccio caso ora che me lo fai notare tu. E chissà che espressione compiaciuta hai quando passi per le vie del tuo quartiere e te lo bevi cogli occhi, come per me, che m'incanto come una turista a passeggiar per le calli…si si, io e te col gatto che scotta ci dobbiamo trovare e coccolare, magari con una fetta di pane profumato in mano! Facciamo??… FACCIAMO! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 14:14

      A volte c'è profumo, a volte odore di bruciato, ahaha… scherzo… 😛
      Il segreto, Lisa, forse sta nel saper amare i luoghi dove abitiamo, nel sentirli nostri, nel saper vedere novità anche se pensiamo di conoscere tutto… sono certa che ci sarà sempre un dettaglio in più che ci era sfuggito oppure che nasce all'improvviso sotto al nostro sguardo, come le stagioni anche i posti non sono mai uguali a se stessi, trovi tante sfumature…
      Il gatto che scotta (ma d'estate rinfresca?!) dice che sì, FACCIAMO, con il pane che accompagna lo spritz! 🙂

  • cucinaincontroluce

    17 Marzo 2014 at 11:49

    E' caldo l'oro quando lo respiri e ti avvolge come un manto di certezze… me lo sono conquistato anno dopo anno, rammento ancora il mio ingresso in questa casa nuova, con un marito nuovo, con una vita nuova, quando mi svegliavo la notte e non capivo dove mi trovassi… ora l'oro è arrivato ed è fatto del borbottio dello scooter di Luca che rientra dal lavoro agli orari più assurdi, dall'agitazione delle cagnette che sanno già quando rincasa da scuola il loro "fratellone", dal profumo delle fettuccine aglio, olio e peperoncino quando apro la porta perchè lui solo quelle sa fare… ed è davvero oro, ma oro zecchino tanto vale…
    Prendo nota anche questa volta del tuo pane giallissimo perchè per me sei quella un po' speciale che cuoce cose semplici (perfettissimo!) ma che hanno un'anima unica, che sono sempre piene di luce e di sole! Oro, appunto.
    Ti abbraccio!!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 14:22

      Secondo me, cara Tatiana, è un oro che non ha prezzo, che ha un valore non quantificabile, che non si scambia e non si vende… è una fortuna toccarlo, viverlo e stringerlo, farsi avvolgere dal calore che ogni piccola cosa quotidiana che si ripete ci regala… le assaggerei molto volentieri quelle fettuccine e Ulisse farebbe compagnia alle cagnette perchè corre sempre alla porta appena sente i passi, ancora prima di me, vince lui come scatto… 🙂
      Ho sorriso per le ultime frasi, tra le più belle lette fino ad oggi… io conosco solo la semplicità in cucina, non so proprio fare cose complicate ed elaborate e allora cerco di mettere la mia impronta su ogni piatto, perchè mi diverto e perchè vedo il cibo come specchio di noi stesse… un (meraviglioso) modo per esprimerci, anche oltre le nostre amate parole… 🙂

  • Betulla

    17 Marzo 2014 at 13:00

    minuscoli e impercettibili dettagli che creano una mappa mentale di certezze e gioia…(gialla oro naturalmente!)…Aspetto la foto della tua cucina…(anche se a dire la verità sono venuta a sbirciarla tante volte come ispirazione per la cucina che vorrei!)…
    a presto

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 14:25

      Bella l'immagine della mappa! Da tenere sempre in tasca, anche se stropicciata, con tante scritte a matite, frecce, disegni, asterischi, piccole aggiunte che si rinnovano mese dopo mese… 🙂

  • Anna Maria Pischedda

    17 Marzo 2014 at 14:23

    Anche a me piace notare i piccoli particolari che ogni giorno sbucano dalle viuzze del mio paese..un fiore che prima non c'era, un giardino rimesso a nuovo..e tanto altro!

    Questo pane che hai fatto è perfetto, mi piace il colore, la forma, mi manca solo di assaggiarlo! e lo zafferano è una spezia speciale, penso gli dia un tocco in più!

    Buona settimana!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 14:28

      Se tra i fiori che noti ci sono anche quelli della borragine, Anna Maria, la gioia aumenta! Come vedi continuo a pensare alla tua foto, mi ha davvero colpito! Devo assolutamente attivarmi per cercarli, anche a costo di chiedere in tutti i mercati della zona! 🙂
      Lo zafferano mi ha sempre affascinato, non è tra le spezie che uso più spesso ma quando ho voglia di oro ne metto un pochino nei piatti che preparo, come la curcuma ha un effetto positivo immediato, a prima vista, sull'umore!

  • Susy Bello

    17 Marzo 2014 at 14:58

    Bellissimo questo pane con la frutta secca, che io adoro e metto ovunque.
    È vero ci sono palati senza segreti, quelli dei figli sono ai primi posti!!!
    Una serena giornata Susy

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 15:06

      Susy, hai letto "palati" invece che "palazzi"… ma in fondo esistono anche palati senza segreti, perchè no… 🙂

  • Ely Valsecchi

    17 Marzo 2014 at 15:34

    Queste sono le certezze che ci fanno stare bene, anche a me piace passeggiare con calma nel mio quartiere che amo molto e noto tante piccole cose ed è bello è quell'attenzione quotidiana che non da tutto per scontato. Un pane quasi rustico, perfetto per la colazione, con un filo di burro o di miele, già me lo immagino…. Baci

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 19:16

      Immagini benissimo, Ely! Cerco sempre di coccolarmi a colazione e il pane che esce dal proprio forno è una di quelle certezze che voglio far sedimentare sempre di più! 🙂
      E' importante abitare in un quartiere che si ama e si sente familiare… palazzi, negozi, mercato, volti, tutto contribuisce a quel senso di Casa che scalda…

  • panelibrietnuvole

    17 Marzo 2014 at 16:10

    Che bello… mi rendo conto che anche io ho la mia mappa dei dettagli delle strade che percorro quotidianamente, e mi piace aggiornarle con particolari nuovi o semplicemente "monitorando" quelli già noti…
    Questo pane deve essere buonissimo…sai che la mia prossima ricetta è un cake con frutta secca e finocchio? Non so, mi sembra che abbiano qualcosa in comune…empatia di intenti?! 😉

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 19:18

      E' un monitoraggio continuo, io conosco anche i gatti del quartiere ovviamente e so dove andarli a cercare… 😀 Amo le conoscenze approfondite, quando davvero ci si muove "a occhi chiusi"!
      Aspetto il tuo cake, queste ricette sono ottime occasioni anche per svuotare vasetti o dispensa! L'abbinamento con il finocchio può stare bene anche in un pane! 😉

  • Pincofifì

    17 Marzo 2014 at 17:02

    Mappe di dettagli e certezze costruite nell'incontro tra i propri e gli altrui passi.
    Piccolezze che ci accompagnano quotidianamente e che in certi momenti si trasformano in impensate ancore.
    Come il lunedì pomeriggio, un tè, un blog, foto luminose, frasi mai scontate, ricette profumate (adoro lo zafferano).
    Sai che ho visto il film e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalle immagini di una Roma illuminata dalla luce del mattino, fresca e segreta, come difficilmente l'occhio del turista potrà mai cogliere (parlo per esperienza personale). E tu confermi che questa Grande Bellezza effettivamente Roma la possiede ancora … ti invidio un po' perchè puoi assaporarla!
    Non mi resta che ammirare il tuo oro: prima o poi, quando troverò il coraggio per provare con il lievito di birra, questa la faccio sicuramente … l'ho già detto che adoro lo zafferano? 😉

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 19:25

      Oh Fra, anche stavolta il tuo commento l'ho letto e riletto, mi succede praticamente sempre, resto colpita da come cogli tutto senza che io dica altro/oltre… è come se io iniziassi un discorso e tu lo proseguissi, come prendersi per mano…
      Sarebbe bellissimo se abitassi qui, vicina, pensa! Sono felice che tu abbia amato il film di Sorrentino perchè le stroncature e gli insulti di chi non l'ha apprezzato mi hanno dato parecchio fastidio… può non piacere a tutti, certo, ma che almeno si lodassero le immagini e ciò che trasmettono, che infatti ai tuoi occhi profondi non sono sfuggite… Roma ha tante ombre, è trasandata, caotica, abbandondata un po' a se stessa, ingestibile, ma credimi, conserva una sua bellezza radicata e potentissima, che in certe zone emerge in modo prepotente… per la gioia di chi sa goderne…
      Venendo al lievito di birra, prendi in mano quel coraggio! Almeno ci diventi amica, per poi passare anche ad altri tipi di lievito e fare varie prove! So che ce la farai! 🙂

  • consuelo tognetti

    17 Marzo 2014 at 20:27

    Vedo con grande piacere che la tua fase da impastatrice non è ancora terminata e questo nuovo così profumato e primaverile mi fa letteralmente impazzire!
    Complimenti Franci <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 21:22

      Sono un'impastatrice in erba molto convinta e volenterosa! 😀
      Consu, grazie per essere venuta a salutarmi… ti porto un sorriso attraverso questo pane, c'è un fiore come nella tua torta! Guardiamolo insieme…

  • Mimma e Marta

    17 Marzo 2014 at 20:29

    Sono giornate piene queste, in cui trovare un attimo per distrarci un po' dalla nostra quotidianità è difficile, ma non possiamo non prenderci una pausa per venirti a trovare. Accompagnamo volentieri questa pausa con una fetta di questo dolcissimo pane, sperando che addolcisa un po' anche i nostri tempi e la nostra routine… 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 21:27

      La calma si conquista proprio con piccoli break appena si può, come dare un morsetto al pane nell'arco di tutta la giornata… Lascio in un cestino una scorta di fette per voi, forse anche il tempo rallenta se lo assaggia… 🙂

  • LaEle – Dolce Salsarosa

    17 Marzo 2014 at 21:03

    Tesoro sono felice di vedere un altro post con un bellissimo pane!brava continua così…mentre leggevo quello che hai scritto, mi sembrava di essere lì con te, di sentire il profumo delle patate al forno al rosmarino, di vedere il tuo quartiere… perché quando scrivi è tutto così reale.
    Anche io sono come te, mi piace osservare quello che sta intorno a non dare mai niente per scontato, perché ogni piccolo particolare può essere qualcosa di unico, come il tuo blog.
    tvtb
    Ele

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 21:31

      Ele, come sei carina… anzi, l'aggettivo giusto è cara, perchè ti sento altrettanto reale e sincera! Si vede dalle foto che fai che sei attenta ad ogni particolare e non trascuri nulla, hai sempre cura e pensieri… e questo atteggiamento dalla vita di tutti i giorni arriva fin qui… e io l'ho capito subito, da quando ti feci il primo complimento… 🙂

  • Simona Mirto

    17 Marzo 2014 at 21:50

    Amica mia allora ti sei lanciata? sono felice… adesso ti si aprirà un mondo fatto di lievito e farina, di attese e soddisfazioni… a giudicare dal risultato ti faccio i miei complimenti più cari… e che sapori poi… abbinamenti insoliti ma che mi stuzzicano l' immaginario:) brava:*
    ps quando hai parlato delle tue certezze mi sono venuti in mente di tanti piccoli gesti, bussate di citofono, movimenti, passi, abitudini… che in effetti rappresentano dei punti fissi anche per me, rassicuranti punti fissi delle persone che amo… guai se non ci fossero:)
    ti abbraccio Fra:*

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Marzo 2014 at 22:04

      Piano piano, Simo, mi sto sciogliendo! Con il primo pane ero emozionatissima, con questo secondo sono andata più "spedita" ma ancora devo acquisire sicurezza e sarà un piacere trovarla, così ho la scusa di prepararlo spesso per imparare bene, ehehe! E' bellissimo vederlo nascere e crescere e soprattutto sperimentare tante farine! Ho un debole per gli abbinamenti insoliti, da alternare a quelli classici che sono certezze… 😉
      Ti abbraccio anche io, a presto!

  • Erica Di Paolo

    18 Marzo 2014 at 8:16

    Sono incantata dalle tue parole, dai tuoi pensieri, dalla tua sensibilità. E poi dai sapori di questo pane che porta con sé la magia dell'oro. Davvero.
    Sei speciale….. Chapeau!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Marzo 2014 at 9:38

      Erica, grazie mille! Sono solo una persona che ha bisogno di tutto questo per stare bene, che ostinatamente cerca qualcosa di bello intorno e dentro di sè… 🙂

      1. http://www./

        14 Novembre 2016 at 4:20

        Le 06 décembre 2009 à 22:22 Posté par Ah et la robe Naf Naf est sympa, effectivement ! Elle coûte combien ? J’ai un doute, 39€90 ou 49€90, mais je crois que c’était plutôt 39.

  • La cucina di Esme

    18 Marzo 2014 at 10:47

    le tue pagnottine sono deliziose e con un colore splendido! scusa non son oun'esperta di panificazione ma la leccarda con l'acqua la devo mettere sotto la griglia dove metto lo stampo?
    baci
    Alice

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Marzo 2014 at 14:50

      Io la metto in basso nel forno, esattamente sopra la griglia, sì! Non sono esperta neanche io, ma mi sto documentando con crescente interesse e pian piano voglio scoprire i vari trucchi per far venire la crosta croccante, il colore ben dorato e la lievitazione con i buchini larghi… 🙂

  • piccola mela

    18 Marzo 2014 at 10:54

    C'è una storia in ogni dettaglio, il libro appoggiato sulla mensola nell'angolo più luminoso, il narciso spuntato in solitaria nel mezzo del prato, il colore degli alberi, prima spogli ora vestiti a festa.
    Questo pane trasmette gioia e luce, lo stesso che mi trasmetti tu con le tue parole.
    Riesco a immaginarti, curiosa e indaffarata, con qualche sbuffo di farina fin sulla punta del naso e sento quest'immagine un po' mia 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Marzo 2014 at 14:54

      C'è tutto un mondo dentro al mondo… un microcosmo fatto di tantissimi particolari che lampeggiano discreti e non si fanno notare da tutti, solo dalle persone che hanno sete di stupore e credono che ci sia ancora tanto da scoprire pur nelle certezze e nelle "cose di sempre"… come il pane, in fondo, basta cambiare farina e si apre un nuovo scenario, inedito, da conoscere… la fase più bella è questa, quella in cui mi trovo, devo imparare tanto e ogni passo è una conquista… vero, maestra? 🙂

  • MARI Z.

    18 Marzo 2014 at 13:45

    Anch'io adoro le certezze quotidiane che si tramutano in "rumori della casa", in profumi familiari, in abitudini conservate da anni! … così è lo stesso per le vie della mia città che frequento maggiormente: noto subito ogni piccolo mutamento!
    Deliziosi questi panini dolci! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Marzo 2014 at 14:57

      Mari, io sono "territoriale" come i gatti, mi affeziono ai posti dove sono, mi creo la mia nicchia e osservo tutto da lì, con gli occhi che vanno in alto, in basso, a destra, a sinistra e si posano in ogni angolo o scorcio senza stancarsi… 🙂
      Grazie!

  • Sweetie-Home

    18 Marzo 2014 at 15:25

    E' proprio quello di cui sento la mancanza, quelle piccole certezze che alla fine sono un mondo… il tuo. Ho bisogno di trovarne di nuove e qualche volta me lo dico ad alta voce che dimenticare le piccole cose è un attimo.
    Cosa mi scrivevi l'altro sul giorno? E io che ci faccio con la planetaria?
    Mi sembrate decisamente una bella coppia 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Marzo 2014 at 16:58

      Siamo camaleonti, oltre che felini… cambiamo pelle, abitudini, gusti, realtà, punti di riferimento, certezze… perderle destabilizza, soprattutto se alcune ci piacevano in modo particolare, ma sono convinta che la forza – e la voglia – di averne di nuove prevale sempre, alla fine… e quindi si ricostruisce, magari – e meglio – dalle macerie e dalla polvere… a me è successo spesso, prima di approdare Qui.
      La planetaria ad esempio è una certezza appena nata, abbandonarla in effetti mi dispiacerebbe… 🙂 Però posso prestartela, perchè se la intende bene coi biscotti e nutrite lo stesso amore per gli impasti…

    2. Sweetie-Home

      18 Marzo 2014 at 19:58

      Sono anch'io in coppia fissa con una bellezza che impasta… e secondo me è pure gelosa… di quelle che se la legano al dito e ti fanno uscire l'impasto sbriciolato…
      Prime donne! 🙂

  • Mirtillo E Lampone

    18 Marzo 2014 at 16:25

    Le certezze, le distrazioni, i profumi conosciuti per strade conosciute…il rumore che aspetti appena tornata in casa, sbirciare oltre il cancello per vedere la luce accesa in cucina…e capire se Lui è già lì, ad aspettarmi.
    Un bacio, mille carezze, niente di scontato o distratto. Non c'è spazio per l'ovvio nella mia vita, grazie per avermi ricordato che sono fortunata, ad essere così, perchè basta poco per trovare nuovo fuoco nei nostri cuori.
    Ti bacio bellezza…sei meravigliosa come sempre.

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Marzo 2014 at 17:04

      La luce accesa in cucina o in salotto, ecco cosa fa realmente Casa, hai ragione! Aggiungi sempre quel pizzico di sale in più, tutto tuo, alle mie parole e mi fa dire "eh già, è vero"! L'ovvio, la noia e la routine lasciamoli alle persone con poca fantasia, noi abbiamo un camino perenne che arde nella mente, pure in estate… 🙂
      Lui è lì che ti aspetta, nascosto dietro la tenda. E io sono qui che ti aspetto, nascosta dietro una fetta di pane, per sbucare fuori all'improvviso e offrirtela, insieme ad un abbraccio.

  • laura

    18 Marzo 2014 at 18:44

    Eccomi Frà, quanto ho aspettato il tempo di poterti fare i complimenti per una preparazione che adoro, non solo in questo periodo, ma proprio in assoluto!Si perché il tuo pane cara Frà somiglia molto a quei pani dolci che io amo mangiare quando torno in Abruzzo!Quei pani insomma a cui la frutta secca regala il vantaggio ad una marmellata dolce ma senza disdegnare il contrasto con dell'ottimo pecorino stagionata!Brava!!!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Marzo 2014 at 20:49

      Laura, sono felice che questo pane piaccia ad una lievitatrice ormai esperta come te, sempre più lanciata! 🙂 Sai bene che avevo fatto scorta di frutta secca, ehehe, così ho trovato un modo per smaltirla e vestirla diversamente dal solito… i pani dolci ma non troppo (infatti non c'è zucchero) li apprezzo proprio per la loro ambivalenza… se c'è una buona marmellata aperta è un piacere spalmarla, ma se al mercato si è trovata una bella fetta di pecorino voilà, ecco pronto un aperitivo in un minuto! Siamo d'accordo anche su questo… 😉

    2. lagattacolpiattochescotta

      18 Marzo 2014 at 20:51

      Laura, sono felice che questo pane piaccia ad una lievitatrice ormai esperta come te, sempre più lanciata! 🙂 Sai bene che avevo fatto scorta di frutta secca, ehehe, così ho trovato un modo per smaltirla e vestirla diversamente dal solito… i pani dolci ma non troppo (infatti non c'è zucchero) li apprezzo proprio per la loro ambivalenza… se c'è una buona marmellata aperta è un piacere spalmarla, ma se al mercato si è trovata una bella fetta di pecorino voilà, ecco pronto un aperitivo in un minuto!

  • Italians Do Eat Better

    18 Marzo 2014 at 23:07

    Quei piccoli gesti quotidiani che ogni giorno ci accompagnano come una sorta di coperta di Linus e come la coperta ci fanno sentire in qualche modo protetti.
    Quella routine rassicurante, ma non noiosa, che appartiene a tutti noi e il senso di appartenenza che proviamo quando percorriamo luoghi a noi abituali, quando ritroviamo profumi e colori a noi noti. Colori come il rosso e l'oro di un tramonto o l'oro del tuo delizioso pane alla frutta e zafferano. Buona serata 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Marzo 2014 at 10:08

      Sì, la coperta di Linus non va mai dentro l'armadio, è sempre con me, con noi… non si perde mai di vista… 🙂
      Hai centrato ciò che volevo esprimere, non c'è l'ombra della noia ma solo il calore che trasmettono le cose che conosciamo bene, da vicino…
      Grazie! 🙂

  • Emanuela Martinelli

    19 Marzo 2014 at 10:55

    Francy buongiorno, ma sei diventata una panificatrice provetta!!!!! Bello bello bello il tuo pane, mi piace da matti. Però quanto mi perdo nelle tueparole…hai mai pensato di scrivere un libro…saresti bravissima e io potrei vantarmi di conoscrre l'autrice, una ragazza assolutamente deliziosa! Un abbraccio grande,e torna presto a trovarci, bacio Manu

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Marzo 2014 at 14:41

      Manu, mi sa che il merito è tutto della planetaria… 😛 A me sembra di fare così poco, mi sembra tutto troppo facile, io che faccio davvero il pane?! Giuro, qualche mese fa sembrava solo un sogno, un desiderio e invece… 🙂
      Magari scrivere un libro, ci ho pensato talmente tante volte e ho anche provato vari incipit, ma non credo di essere portata per quel tipo di scrittura, ha bisogno di molta pazienza e concentrazione… devi tenere in mano i fili della storia e dei personaggi, io sono più per una scrittura del momento, da "carpe diem"… magari però posso scrivere un post su questo… 😉
      Grazie, grazie, grazie, tu sei deliziosa… ogni volta.

  • Lalla

    19 Marzo 2014 at 11:43

    Adoro il pane con farine miste e appena arriva la planetaria ci riprovo ;).
    Sembra di esserti vicina e sentire le tue parole ad alta voce….sempre piacevolissima sei :*

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Marzo 2014 at 14:43

      E' in arrivo, quindi? Uhhh, sono emozionata per te… vedrai vedrai! 😀 A volte mi devo frenare perchè mischierei un sacco di farine, ma non vorrei che la planetaria esplodesse come quando si giocava al Piccolo chimico, ahaha! 😛
      Lalla, grazie mille… in fondo un po' è vero, vi leggo ad alta voce i miei pensieri…

  • la signorina pici e castagne

    19 Marzo 2014 at 12:08

    buono il pane con la frutta e con le farine varie!!
    tu poi sai raccontarlo nel tuo modo speciale e rendi tutto ancor più romantico.
    ma…. ne è avanzato qualcuno da portare alla festa vintage? : ))))))))))

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Marzo 2014 at 14:48

      Mi metto subito a rifarlo, scherzi? Puoi decidere tu gli ingredienti come si faceva con le canzoni del jube box da scegliere… al posto della monetina, tu puoi inserire un rotolo di pasta sfoglia! Ma a proposito, se portassi davvero un jube box e pure un flipper? Non possono mancare alla festa vintage! 😀
      Grazie, Sere… il romanticismo mi frega sempre, ci inciampo tutte le volte…

  • An Lullaby

    19 Marzo 2014 at 13:15

    Stavo per perdere il tuo post, meno male che ogni tanto vengo a bussare alla tua porticina per vedere se ci sei 🙂 Le tue parole mi hanno fatto pensare a quello che ci diceva uno dei professore di storia del teatro a lezione: "hic et nunc" ripeteva, "siate realmente presenti" e ci parlava dell'"automatismo dello sguardo" e io pensavo a quanto è terribile esserci, senza essere presenti, a quanto è triste vedere una cosa senza davvero guardarla, a quante cose mi perdo ogni giorno, a quanta bellezza andata perduta. E quanto è importante la bellezza dei dettagli, delle piccole cose per la nostra vita!! Lo si capisce anche dal fatto che ogni volta torno a bussare alla tua porticina 🙂 Squisito il tuo pane dorato 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Marzo 2014 at 14:53

      Anto, la porticina è sempre socchiusa, non uso la chiave proprio perchè si può arrivare quando si vuole, non si deve neanche bussare… entri e ti siedi direttamente in tavola o sul divano, a seconda se vuoi mangiare o chiacchierare… 🙂
      Bella riflessione ti ha fatto fare il prof… c'è un mondo sotterraneo che pulsa ovunque, gli occhi curiosi non si riposano mai davvero, sono sicura che non ti perdi nulla, che anche tu faccia caso a tantissimi dettagli che nutrono la tua curiosità e anche la tua mano quando scrivi, perchè tutto riemerge lì, nel foglio bianco… e noi che siamo parole-dipendenti lo sappiamo… 🙂

  • rossella

    19 Marzo 2014 at 13:47

    dici bene.
    io lo pensavo qualche giorno fa, scattando, in centro.
    Il colore di Roma è giallo, il colore di Roma, quello vero, scrostato, dei vecchi intonaci, è ocra.
    Io mi sa che questo pane te lo rubo, mi parla tanto di me, come quello che scrivi, sempre.

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Marzo 2014 at 14:58

      Sì, lo so che tu quel giallo non solo lo conosci, ma lo cerchi, lo assorbi e lo catturi… e spesso lo porti nei tuoi piatti, che tendono ad avere quel colore forse più di quello che immagini… anche nel tuo ultimo cake ci vedo riflessi di ocra, ad esempio… chissà dove li hai rubati, a quale scorcio di Roma… 🙂 Il mio pane invece puoi rubarlo quando vuoi, mi piace la Ross ladra di sintonie! Io faccio lo stesso… 🙂

  • sandra pilacchi

    20 Marzo 2014 at 9:20

    le piccole certezze quotidiane, annusare l'aria fredda bucata dal sole la mattina presto, profumi, rumori….
    ma hai mai pensato di mandare questo pane a Panissimo?
    potresti provare Franscesca, mi sembra così bello!
    un abbraccio
    Sandra

    1. lagattacolpiattochescotta

      20 Marzo 2014 at 14:20

      Quando mi alzo, Sandra, adesso non sento più freddo… entro in salotto e già lo sento tiepido, il sole filtra all'ingresso, raggi di sole accompagnano la colazione e tutto gira meglio, tutto scorre di più, anche le giornate più lunghe…
      No, non ci avevo pensato… in realtà non ne so molto, se vuoi ne parliamo in privato e mi spieghi! E' una raccolta, giusto?
      Un abbraccio a te! 🙂

  • Laura

    20 Marzo 2014 at 14:44

    Dunque. Ciao Francesca. Sto cercando di capire COME MAI in un intero anno io non ti abbia seguita. Sono sconcertata (da me stessa, sia inteso) e mi impegno a rimediare in tempo breve!! per di più scopro che sei a Roma….! Complimenti sinceri per questo tuo splendido blog.
    Laura@RicevereconStile

    1. lagattacolpiattochescotta

      20 Marzo 2014 at 18:02

      Laura, io ricordo un tuo commento tanto tempo fa ma in effetti poi non ti ho più vista… 🙂 Si recupera tutto, nessun problema, ho intenzione di scrivere e cucinare tanto in futuro, ehehe!
      Grazie… quando mi deciderò per la gonna a palloncino ti avverto! 😀

  • conunpocodizucchero Elena

    20 Marzo 2014 at 21:42

    Non so Francesca, credo ti dirò milioni di volte ancora quanto sei speciale, quanto ogni tua parola crei poesia e quanto l'angolazione da cui sai guardare questo nostro mondo sia spettacolare e così intima da farlo sembrare sempre simile "Al favoloso mondo di Amelie"
    ll tuo oro è luccicante e splendente. E delizioso.

    1. lagattacolpiattochescotta

      20 Marzo 2014 at 21:55

      Wow che complimento, io come Amelie? 🙂 Secondo me c'è un po' di lei in tante di noi, la voglia di vedere "oltre" ci accomuna, appartiene anche a te… a me viene naturale cercare nuovi punti di vista, approfondire, sbirciare al di là delle cose note… così la noia resta lontana… 🙂
      Grazie, Elena, sempre di più.

  • coccolatime

    20 Marzo 2014 at 21:57

    però che bello….riconoscere in un colore la tua città..identificarla in QUEL colore che ritrovi nella sua luce..un colore col quale sei cresciuta e che ti fa compagnia…questo post parla di tutto quel che ti rassicura…e che ti rende forte…assaporando gli attimi..e volgiamo parlare di questa ricetta???

    1. lagattacolpiattochescotta

      20 Marzo 2014 at 23:23

      Quale è il colore della tua Lucca, Enrica? 🙂 Potresti partire da qui per fare un post anche tu, seguendo sfumature amiche che anno dopo anno si consolidano nella memoria… ti verrebbe bene, già lo pregusto!
      Le ricette (che facciamo) siamo noi, in fondo…

  • Miky

    20 Marzo 2014 at 22:37

    E' questa la quotidianità che mi piace e di cui non riuscirei a fare a meno.
    Il tuo oro ha un aspetto delizioso e mi piacerebbe assaporarlo per la colazione 😉
    Un bacio
    Miky

    1. lagattacolpiattochescotta

      20 Marzo 2014 at 23:26

      Bisogna sempre difendere le cose a cui teniamo… momenti piacevoli compresi, anche a costo di puntare prima la sveglia per godersi la colazione! 😉 Se la saltassi, non sarebbe un vero buongiorno per me! Lascio in caldo qualche fetta per te, alzati con calma… 🙂

  • LeCiorelle

    22 Marzo 2014 at 7:10

    l'oro del mattino!!! che bel pane con frutta secca! ha un sapore antico di quelli che preparavano le nonne! mi piace molto! complimenti come sempre!

    1. lagattacolpiattochescotta

      22 Marzo 2014 at 10:51

      Mi sarebbe piaciuto avere una nonna che sfornava il pane, mi avrebbe trasmesso dritte e consigli e non avrei aspettato tanto prima di debuttare…
      Se ti avanza frutta secca e non sai come consumarla, tuffala nell'impasto! 😉
      Grazie, un bacio!

  • Ale

    23 Marzo 2014 at 17:13

    Ma che buono!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi farebbe molto piacere se passassi dal mio blog: http://golosedelizie.blogspot.it/ ti aspetto ^_^

    1. lagattacolpiattochescotta

      23 Marzo 2014 at 18:17

      Io vado sempre nei blog di chi passa a trovarmi… 🙂

  • crumpetsandco

    23 Marzo 2014 at 17:23

    Ciao! È un piacere scoprire il tuo blog, luminoso e solare, con bellissime foto e ricette! Complimenti davvero!
    Terry

    1. lagattacolpiattochescotta

      23 Marzo 2014 at 18:19

      Ciao Terry, grazie! 🙂

  • brenda842

    23 Marzo 2014 at 20:19

    Le certezze sono quelle che ci tengono in piedi..che fanno si che sappiamo dove rifugiarci e dove cercare conforto!
    Una delle mie certezze, da quando ti conosco, è che quando apro il tuo blog mi arriva una ventata dei freschezza, positività, e stupende foto che mi trasmettono calma e serenità! Adoro il tuo mondo e come lo fai apparire attraverso le tue foto.. Grazie!! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      23 Marzo 2014 at 21:34

      Ale, grazieeee! Tutte voi state diventando sempre di più una mia certezza e parole come le tue me lo confermano… 🙂

  • Ilaria Guidi

    30 Aprile 2014 at 9:57

    Questa ricetta è meravigliosa davvero!! Molto belle anche le foto!
    Complimenti!
    Ila

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Aprile 2014 at 13:49

      Grazie mille, Ilaria! Amo le ricette gialle ultimamente! 🙂

  • Elisaltea

    2 Maggio 2014 at 14:13

    Che buono il tuo panfrutto… e che belle, come sempre, le tue parole, e le immagini che evochi! Un grande abbraccio cara!

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Maggio 2014 at 14:54

      Panfrutto, bella definizione! 🙂 Grazie, un abbraccio a te, sono contenta di rileggerti!

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