L’estate di agosto è grida all’aperto, voci che si (dis)perdono e vanno rincorse, come si rincorrono i palloni e gli ultimi raggi del sole, fino a tardi. Attraversano velocemente l’aria, quelle voci: le senti e l’attimo dopo già non le senti più, spinte un po’ più in là dal vento e dalla luce forte.
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Mi piace sentirlo, percepirlo. Ultimamente mi parla spesso, dicendomi cose importanti: kairós viene a trovarmi in tanti frangenti, batte dentro e piano, con un “tic tac” leggero, dal ritmo dolce.
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Abbiate cura di incontrare chi non sta nel mezzo. Cercate gli esseri estremi, i deliri, gli incanti. (Franco Arminio) Chi non sta nel mezzo. Chi (ti) sceglie. Chi sa essere forte e delicato insieme. Chi salta, anche nel vuoto. Chi vola, con o senza ali.
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Prendo tre puntini di sospensione.