UNA PARTITA ANCORA TUTTA APERTA

5 Giugno 2016Francesca P.

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È divertente scalare un pomodoro. Le pareti sono un po’ scivolose, ma si può far presa sulle pieghe come ci si arrampicasse su un albero con cautela. Una volta saliti in cima, ci si siede al centro di tutto, elevati quel tanto che basta per guardar(si) meglio. Perchè alla giusta distanza la vista migliora… allontanarsi è conoscersi. In fondo, è come aggrapparsi a una boa rossa in mezzo al mare aperto dopo aver nuotato a lungo, trovando sollievo e approdo.

È piacevole riposarsi all’ombra del basilico, coperti da un tetto di foglie dove pulsa la freschezza del verde e l’aria odora di pesto a tutte le ore. La luce batte proprio sulle venature, nel punto più vitale. E la terra umida dà lo stesso refrigerio della sabbia bagnata, quando si affonda col piede e torna la sensibilità, insieme a un lieve solletico.

È bello sprofondare nel bianco della ricotta, come un materasso su cui saltare, cadendoci sopra ridendo, senza farsi male. Mettere il naso nel morbido, prendere dei pezzi e plasmarli con le mani come si fa con le palle di neve, spalmarne anche un po’ sul viso, come una maschera di bellezza che nutre la pelle di candore e la rende più splendente.

Tre immagini evocative, tre colori, tre ingredienti: pomodoro, basilico e ricotta. Riparto da loro e da questi sformatini che mi fanno pensare a delle pedine della dama, quando ci giocavo da bambina, con la scacchiera di legno bicolore come i biscotti vaniglia e cioccolato (che prima o poi devo provare a fare!).

E oggi come allora avanzo piano, riquadro dopo riquadro, alla conquista di nuovi spazi e con la partita delle cosedaraggiungere ancora tutta aperta…

 

SFORMATINI DI RICOTTA AL BASILICO CON CHUTNEY DI POMODORI

200 g di ricotta freschissima

Foglie di basilico (a piacere)

4-5 pomodori di medie dimensioni

Parmigiano grattugiato (q.b.)

Un albume

I semi di 3-4 bacche di cardamomo

2-3 cucchiai di aceto di mele o vino (q.b.)

Due cucchiai di zucchero di canna chiaro

Una bacca di anice stellato

Pepe nero (q.b.)

Olio extra vergine di oliva

Sale

Sale nero di Cipro (facoltativo)

 

Preparate il chutney di pomodori: in una casseruola, mettete i pomodori tagliati a pezzetti, l’aceto, lo zucchero di canna, i semi di cardamomo, la bacca di anice stellato e una spolverata di pepe nero. Cuocete lentamente finchè i pomodori si sfalderanno e la consistenza sarà piuttosto densa. Tenete da parte, levando la bacca di anice stellato che è servita a insaporire.

Per gli sformatini: in una ciotola, mescolate la ricotta con due cucchiai di parmigiano, il basilico, che avrete tritato finemente al coltello, un pizzico di sale e l’albume. Ungete con un filo d’olio degli stampini per muffin e disponetevi il composto. Cospargete la superficie di parmigiano grattugiato e aggiungete un filo d’olio. Informate a 200° C per circa 20 minuti o finchè si formerà una crosticina dorata. Sfornate e fate raffreddare, prima di estrarre gli sformatini e di servirli con il chutney di pomodori e un filo d’olio a crudo, decorando con foglie di basilico e, se vi piace, sale nero.

*La ricetta degli sformatini di ricotta con erbe è tratta dal volume “Cucina leggera” che Barbara ha curato per La Repubblica!

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48 Comments

  • Virginia

    5 Giugno 2016 at 23:20

    Francesca, vorrei dirti quanto amo le tue foto a fondo scuro! I pomodori risaltano benissimo, hanno un colore e una lucentezza meravigliosi… Riesci a dare un effetto 3D che a me sembra un miraggio! Il basilico di quest’anno è ancora in incubatrice, ma la piantina che sono riuscita a salvare dall’anno scorso strizza l’occhiolino alla tua 😉
    In questi sformatini hai utilizzato i miei ingredienti del cuore, soprattutto in questa stagione: pomodori, ricotta e basilico stanno benissimo insieme, anche nella loro semplicità insieme al pane casereccio, ma sono proprio curiosa di sapere come si comporta il cardamomo tra di loro! Mi hai messo addosso una gran voglia di sperimentare questo nuovo accostamento 😉 Mi piace molto vedere che giochi con i sapori con audacia e si vede benissimo quanto ti diverti in cucina 🙂

    1. Francesca P.

      6 Giugno 2016 at 0:34

      Virginia, grazie mille! Mi sono lanciata nella sperimentazione più ardita e ho usato dei cartoncini neri dal fondo spesso… mi sto “allenando” da giorni, affascinata dai colori brillanti che risaltano, a contatto con la luce! Sarà che il basilico è già un meraviglioso modello, ma sono soddisfatta anch’io di questi primi tentativi nel total black! 🙂
      Sono felice che abbia letto attentamente tutta la ricetta notando il cardamomo nel chutney, perchè è proprio lui il vero protagonista della salsa e se provi sentirai quanto la sua presenza sia importante! Semplicità, curiosità, attenzione al nuovo puntando sulle cose che amiamo… ecco cosa colpisce entrambe! 😉 E divertirsi, sì, è l’ingrediente principale che a noi non manca mai… ha il suo posto fisso in dispensa insieme alle spezie!

  • Chiara

    6 Giugno 2016 at 0:03

    splendide foto e piatto da preparare anche per uno spuntino di mezzanotte, quando arriva quel languorino e non se ne va…..

    1. Francesca P.

      6 Giugno 2016 at 0:37

      Chiara, niente male come idea… chiudere la giornata con uno sformatino salato addolcito dal chutney, un mix di agrodolce che fa fare bei sogni! 🙂

  • Ro

    6 Giugno 2016 at 12:46

    Basilico per me! Tutta la vita l’annuserei intensamente e mi lascerei sprofondare tra le morbide foglioline.. quelle più morbide, quelle più chiare e odorose. Non avrei dubbio alcuno su quale sia l’ingrediente che farei “casa”. Anche perché me la ricorda prepotente, lasciando che l’immagine di una piccola Ro con le manine sporche di terra mi travolga e commuova allo stesso tempo!
    Mi tuffo in un ricordo e addento un po’ di vita… così come faccio ogni volta che vengo a trovarti.
    Non smettere mai di scrivere di poesia e cucina, cucina e poesia e te. Che l’animo s’arricchisce e siamo tutti più innamorati! 🙂

    1. Francesca P.

      6 Giugno 2016 at 22:30

      Ci avrei scommesso che ti saresti messa all’ombra del basilico, annusando col musetto proprio come fa Ulisse… senza stancarti mai, perchè certi profumi sarebbe bello averli sempre intorno, a dare freschezza e ad evocare ricordi teneri… potessimo riavvolgere il nastro del tempo, ti farei tante foto con le piccole mani sporche di terra! 🙂
      No, non smetterò, Ro… perchè mi fa bene. Anche solo appoggiare parole lievi, che magari qualcuno potrebbe definire infantili, chissà… ma è il mio mo(n)do per restare un po’ bambina, cullandomi nella poesia che cerco esattamente come il candore, qualcosa a cui non voglio rinunciare… come il piacere della scrittura e di averti qui, vicina vicina! :*

    2. Ro

      7 Giugno 2016 at 13:12

      Franci ma magari ce ne fossero di più, d’animi belli come i tuoi! Sai che fors eil mondo non sarebbe a volte così ingiusto e grigio?
      Ma piano di colore, luce e sorrisi… l’ottimismo che ne nascerebbe e quantoèbellolasciarsicullaredallapropriainfanzia!
      Un bacio grande a te che piccola-grande, grande-piccola lo sei sempre stata! <3

  • Anna

    6 Giugno 2016 at 16:18

    Sono già stata con te su di una barchetta… e, ancora, su di una fune che attraversa il cammino.
    …Ora ho scalato anche un pomodoro. È stato divertente, nonostante sia scivolata su quelle pareti lisce… Poi, in cima, mi sono accomodata. A
    guardar(mi) da lontano… Perché da lontano la vi(s)ta migliora…
    Mi sono riposata sotto le fronde fresche e profumate del basilico.
    Ho visto la luce disegnarvi venature, come scie di una nave
    che traccia un percorso. Ho
    posato i piedi sulla terra umida,
    e sì, mi è tornata la sensibilità, ho ripreso contatto… con la me che
    se ne stava, per difesa, sopita.
    Ho fatto un tuffo su quel morbido materasso, e ho riso con gusto, ritrovandomi con il naso
    sprofondato nel bianco e sul viso una magica maschera di bellezza… Sento la pelle che tira ma non ho paura, è solo il momento in cui il candore mi
    regala serenità…

    Quale altro piacevole viaggio, cara Francesca, con le tue parole che guidano i miei pensieri… ed istintivamente la mente segue
    metafore di vita.
    Ogni settimana io torno, e mi
    gusto la sorpresa di non sapere dove e nemmeno come mi
    porterai… con la certezza che anche scalare un liscio
    pomodoro si può fare, perché la
    partita è ancora aperta… E a noi piace giocare, le
    cosedaraggiungere aspettano il nostro sorriso…
    Buona settimana, cara Francesca, io resto accoccolata su quel pomodoro… Perché la salita è stata diddicoltosa, sono stanca
    e ho bisogno del profumo della tua poesia…
    Anna
    Anna

    1. Francesca P.

      6 Giugno 2016 at 22:36

      Anna, è incredibile come riesci ad assorbire e a fare tue le mie parole, una ad una, come se staccassi delicatamente foglie di basilico dalla piantina e le tenessi accanto…
      Mi piace che venga qui senza sapere cosa troverai, affidandoti al mio umore del momento e al flusso dei pensieri che spesso non comando neanche io… c’è un effetto sorpresa che tiene vivo il contatto e la voglia di scambiarsi sensazioni, perchè pomodori da scalare ne abbiamo entrambe ancora un po’… è un continuo salire e scendere, ma le pause là in cima sono il bello di cui dobbiamo godere, mentre si respira aria più pura e lo sguardo si distende, insieme all’animo…
      Che sia lì in cima, o qui a terra, tra ciuffetti verdi o virgole, sai che ci (ri)troveremo a parlare e a giocare le nostre partite, insistendo finchè non vinceremo…

  • Ileana

    6 Giugno 2016 at 20:21

    Questa settimana, per la prima volta, non sono riuscita a passare di domenica… arrivo direttamente oggi e ritrovo una parte di me tra le tue parole! So che ormai ci siamo abituate, ma le emozioni sono sempre tante, diverse..ed è così bello.
    “Allontanarsi è conoscersi”.. beh, sorriderai quando leggerai il mio post 🙂

    Bellissimo tutto, come sempre, anzi, sempre di più. :*

    1. Francesca P.

      6 Giugno 2016 at 22:40

      Ile, ho appena letto… e sì, la sintonia è intrecciata come rami tra noi, come se la mente fosse sintonizzata a distanza sulle stesse frequenze! E se io immagino di scalare pomodori come fossero alberi, tu sugli alberi sali per davvero a raccogliere la dolcissima frutta che poi usi nelle ricette… e continua a farlo, perchè lo fai anche per me, è come se mi prestassi le tue mani! Ovviamente vale anche se dovessi avere nell’orto delle piantine di basilico… 🙂

  • ipasticciditerry

    6 Giugno 2016 at 20:27

    Non mi è mai capitato di scalare un pomodoro ma la trovo una buona idea. Sai che in uno dei libri da me scritti, divento piccola piccola, come un folletto e mi unisco alla loro comunità, per vedere il mondo come lo vedono loro? Quindi immagino di tornare piccola e scalare il pomodoro con te. E mi piace l’idea di tuffarmi nella ricotta, soffice e bianca … e poi saltiamo e ridiamo, tenendoci per mano. si, mi piace … Oggi le tue foto vanno in nero, tranne l’ultima che adoro ♥ Che basilico strano … sembra riccio. Ad ogni modo questa ricetta mi piace molto, oltre a essere molto patriottica deve essere proprio buonissima! Passato un buon fine settimana lungo? Il mio è volato, nonostante fossi di riposo dal ruolo di nonna. Ho avuto amici a pranzo e quindi vai di tutte quelle cose che adoro fare: pane, grissini, pasta fresca … poi ieri sono stata a Brescia, a un corso sui lievitati, dal grande Giorilli. Insomma, un buon fine settimana intenso. Spero sia stato buono anche il tuo. Buona settimana Fra. Un bacio

    1. Francesca P.

      6 Giugno 2016 at 22:47

      Terry, quanto fa bene la fantasia… e va coltivata ad ogni età! Se non avessi il blog probabilmente non penserei a tutte queste immagini tornando un po’ bambina, invece sono contenta di poterlo fare, perchè è come abbandonarsi alla parte più tenera di noi, quella da difendere…
      Questo basilico è un po’ ricciolino, ha fatto la permanente! 😀 Ha un profumo molto forte, la piantina viene dal Lazio, mi ha attratto che fosse così piccola perchè immagino quando crescerà, appena lo trapianto… e ho voluto fotografarlo con lo sfondo nero perchè il verde spicca ancora meglio e come sai mi lascio conquistare da certi dettagli! 🙂
      Sai che lo scorso settembre sono stata anche io a Brescia a fare un corso con Giorilli sui lievitati? Curiosa coincidenza, un altro filo che ci unisce! E come avrei voluto assaggiare il tuo pane e la tua pasta fresca, condita con pomodoro, ricotta e basilico sarebbe stata perfetta nella sua semplicità!
      Grazie per avermi reso partecipe della tua quotidianità, ti mando un abbraccio e al prossimo miao!

  • Anna

    6 Giugno 2016 at 22:14

    Wooow fantastico come risaltano i colori con lo sfondo scuro!! Il rosso e il verde sono così vividi che sembra di riuscirli a toccare attraverso lo schermo..e quei pomodori sembrano dire, mangiami!
    Il basilico ha un profumo tra i miei preferiti, anche quest’anno l’abbiamo piantato in un angolino del giardino e le prime foglioline già fanno capolino..non vedo l’ora di usarlo, chissà, magari anche per questa ricetta 😉

    1. Francesca P.

      6 Giugno 2016 at 22:51

      Vero, Anna? Non ho mai scattato troppo in versione black ma ultimamente ci sto facendo l’occhio e gli ingredienti di questa stagione mi sembrano particolarmente adatti a nuove sperimentazioni fotografiche! 🙂
      Con il basilico ho in mente tante ricette, compresa una torta particolare che ti potrebbe piacere… ne mangeremo tanto quest’anno, saremo immerse nel suo profumo!

  • m4ry

    7 Giugno 2016 at 7:38

    “allora avanzo piano, riquadro dopo riquadro, alla conquista di nuovi spazi e con la partita delle cosedaraggiungere ancora tutta aperta”…anche se qualcuna, delle cose da raggiungere, ho deciso di lasciarmela alle spalle…che poi, mica ne vale sempre la pena. Alcune cose sono tossiche ed emanano strane sostanze acide…:)
    Pomodoro, basilico e ricotta…3 ingredienti che AMO e di cui non potrei davvero fare a meno…e tu li hai messi insieme in modo divino.
    Baci Fra…buona giornata 🙂

    1. Francesca P.

      7 Giugno 2016 at 23:46

      Ci sono passi che rimandiamo, ma che prima o poi si trova il coraggio di fare. Perchè si aspetta, si tollera, si sopporta, si spera… ma poi si dice anche “basta”. E si pensa a noi. A cosa ci fa bene e soprattutto ci farà bene, un domani, quando metabolizzeremo il tutto e saremo andate… oltre. E nell’aria ci sarà solo profumo intenso e buono di basilico, niente fumi tossici… 🙂

  • zia Consu

    7 Giugno 2016 at 8:38

    3 ingredienti che adoro, che profumano di estate, di campagna, di vita, di Italia! Una ricetta che sa evocare emozioni nascoste e assopite in fondo al cuore.
    Grazie x questa sublime visione e felice settimana <3

    1. Francesca P.

      7 Giugno 2016 at 23:47

      Mi sono accorta solo dopo di aver ricreato il tricolore, a foto avvenute! Ma questi tre ingredienti rappresentano in effetti il nostro paese e starebbero bene anche su una pizza… ci pensi tu a fare quella? 🙂

  • Anonimo

    7 Giugno 2016 at 11:13

    Non sono un’amante delle foto dark ma devo dire che lo sfondo scuro rende davvero magnifico questi tre colori, che personalmente amo molto, il rosso che mi fa pensare al sud, al caldo, al sole, il verde che sa di fresco e tanto profumato, e il bianco che trasmette leggerezza, freschezza, purezza. Tu sai comunque dosare le luci in maniera stupenda, la luce sembra accarezzare le forme del pomodoro e le pieghe sbarazzine del basilico. Mi piacerebbe saltare su un materasso di dolce ricotta 😉

    1. saltandoinpadella

      7 Giugno 2016 at 11:14

      L’anonimo sarei io. Ho fatto confusione 🙂

      1. Francesca P.

        7 Giugno 2016 at 23:50

        Per le foto scure devo dire che ci ho messo un po’ a farci l’occhio, non le sentivo molto mie e le scattavo poco… vedevo solo (in) bianco, mentre ora ho scoperto il loro fascino e ho capito che posso divertirmi parecchio… quindi torneranno, ovviamente con il giusto equilibrio e la costante presenza dei felini! 🙂

  • Manuela

    7 Giugno 2016 at 14:54

    Sprofonderei volentieri tra le foglie di basilico: dei tre ingredienti quello che amo di più!
    Solo però dopo aver fatto una bella scivolata sulle coste del pomodoro, tra le sue striature e quelle vene quasi nere.
    Da noi la dama è uno dei giochi che piace di più ai bambini e piace anche a me, perché insegna lentezza e sviluppa l’ingegno…anch’io sogno di rifarla a mo’ di biscotto o di pan di spagna, ma io di pazienza ne ho davvero troppo poca, aspetto la tua, che dici?! 🙂

    1. Francesca P.

      7 Giugno 2016 at 23:55

      Ho un debole anche io per quel signore lì in verde… 🙂 Mi sono innamorata della sua forma “giovane”, è così piccolino che mi invita a curarlo bene per farlo crescere! Poi ha una capigliatura un po’ riccia insolita, hai visto?!
      Per i biscotti direi di metterci insieme, così io porto la pazienza (magari scoprendo che ne ho…) e tu la bravura… e verranno benissimo! Utili anche per far merenda mentre si gira per le città con una mappa in mano! 🙂

  • Melania

    7 Giugno 2016 at 16:55

    Tu sai che io ho un debole per questo genere di foto. Che da queste sono partita quando ancora non possedevo una macchina decente. Ma ero terribilmente affascinata dai contrasti, i colori spiccati e sgargianti. E qui, quel verde delle foglioline sembra primeggiare e fare a gara con i pomodori che non vogliono affatto dargliela per vinta.
    Per un attimo, mi sono immaginata lì, sotto quell’albero di foglie, insieme a te. Con i nostri cappelli di paglia e i sandaletti color cuoio a goder del sole e dell’aria fresca. E magari assaggiare i tuoi sformatini (che io adoro)
    Un abbraccio 🙂

    1. Francesca P.

      7 Giugno 2016 at 23:59

      Io mi devo ancora “testare” bene e abituare agli sfondi dark, ma ammetto che mi stanno conquistando… forse perchè la sfida è catturare e dosare la luce in modo diverso, cercando il punto in cui batte più forte, o forse perchè in questo periodo vedo anche la vita con più contrasto… con un bisogno di nitidezza, di mettere a fuoco meglio, di far risaltare linee e forme!
      Quando hai voglia di fare una passeggiata al fresco, ti aspetto sotto la pensilina del basilico di sinistra… 🙂

  • silvia

    7 Giugno 2016 at 17:17

    C’era anche una canzone di Silvestri, “il Viaggio” dove lui cantava “in fondo è vero che per essere capaci di vedere cosa siamo dobbiamo allontanarci e poi guardarci da lontano…” perchè è un allontanarsi saggio! Per un po’ si sale su quel pomodoro e si osserva tutto da un’altra prospettiva e ci si aggrappa a lui come ad una boa se ci si stanca! E poi quel riposare sotto le foglie del basilico e sprofondare sulla ricotta come su un materasso, sono tutte e tre immagini evocative di qualcosa di confortante…come fossero rifugi/soste di un viaggio che ha come meta tutte quelle coseancoradaraggiungere…e vedrai che prima o poi ci si arriva a quelle mete!

    1. Francesca P.

      8 Giugno 2016 at 0:03

      Silvia, adesso vado ad ascoltare la canzone, amo Silvestri ma forse questa mi è sfuggita, non ho ricordo del testo… ma già mi piace e calza a pennello! Sento il bisogno di guardare alcune cose con distacco, oggi… quindi faccio scorta di pomodori e li scalo come fossero colline, isolandomi un po’ ma sapendo che sotto ci sono materassi morbidi di ricotta ad attutire la discesa… e sì, ho fiducia nel toccare quelle mete, nella fine di un’attesa e nell’inizio di qualcosa di buono come questi sformatini! 😉 Tu sei la prova vivente che succede, no?

  • Lalla

    7 Giugno 2016 at 20:06

    Quando ho tempo da dedicare a girare fra i blog delle amiche mi piace passare da te…trasmetti quella strana sensazione di tranquillità anche se di fondo forse non c’è. Ma tutto è espresso così con delicatezza e velato.
    Mi piace questo sformato, assai mi piace, provo a cercare il libro ;), così come le tue foto catturano lo sguardo.

    1. Francesca P.

      8 Giugno 2016 at 0:08

      Bello ritrovarti e sapere che passi a trovarmi quando puoi! E devo dire che sai leggere bene tra le righe… scrivere mi aiuta proprio ad alimentare quella tranquillità che a volte si nasconde sotto le foglie di basilico… ma per fortuna so dove andarla a scovare e di certo quando cucino – e quando scatto – appare più facilmente! 😉
      (il libro è uscito con La Repubblica e l’Espresso, se il tuo edicolante ha conservato i vari volumi dovresti trovarlo!)

  • larobi

    7 Giugno 2016 at 21:41

    Arrampicarsi ad un pomodoro : idea grandiosa! Per ritrovare sapori semplici ma non per questo meno intensi! Foto evocative … Sento il profumo… Un abbraccio

    1. Francesca P.

      8 Giugno 2016 at 0:12

      Ci si può divertire coi pomodori… quelli più grandi si scalano, i ciliegini invece possono diventare biglie da far rotolare, come balle di fieno! 🙂
      Sai che vedrei bene un tuo disegno con un bel basilico verde e riccetto?!

  • Alice

    8 Giugno 2016 at 4:46

    Ma come ti vengono? Scalare un pomodoro?! Mi sono sentita come Alice nel Paese delle Meraviglie! 😀
    Questi sformatini mi fanno troppo gola (amo la ricotta) e poi ce n’è uno che sorride, l’ho visto! Il chutney di pomodori lo stavo elaborando per una prossima ricetta…lo immagino delizioso!
    Un abbraccio.

    1. Francesca P.

      8 Giugno 2016 at 10:40

      Alice, ahaha, non so dove la mente pesca certe immagini… osservo gli ingredienti e i pensieri vagano da soli! 🙂 E che la fantasia si metta in moto mi viene naturale, perchè evadere dalla realtà, almeno qui, è possibile…
      Se ami l’agrodolce il chutney ti piacerà sicuramente, vedrai! E se puoi, non omettere il cardamomo, è essenziale per aromatizzare!

  • Simo

    8 Giugno 2016 at 14:51

    perdona il ritardo nel passare a salutarti, ma è un periodaccio Francy, faccio fatica a ritagliarmi pure il momento per girare fra i miei amati blog…che delizia questi sformatini, sono perfettamente nelle mie corde e me li son già salvati per poterli replicare quanto prima!
    Un grande abbraccio

    1. Francesca P.

      9 Giugno 2016 at 13:31

      Simo, ci siamo parlate e in privato e sai cosa penso… in alcuni momenti energie e testa vanno concentrate sulle cose importanti e sulle persone che hanno bisogno di noi! Quindi prenditi il tuo tempo per tutto, ricette, cucina e amiche blogger sono sempre qui… 🙂

  • Anna Rita

    8 Giugno 2016 at 16:04

    “Alla giusta distanza, la vista migliora”…non immagini quanto ci stia pensando da un po’ di giorni a questa parte. Mi allontano per vedere meglio le persone e mi accorgo , purtroppo, di quando l’illusione ci porti a vedere le cose diversamente. È il punto è che non tutti sanno del perché ci si allontana. Semplicemente credono che sia mancanza di interesse, o addirittura menefreghismo. Difficile far credere che basterebbe poco,o niente, per vivere in semplicità e di cuore. Proprio come bastano pochi ingredienti per creare un tortino semplice ma gustoso. Se solo tutti imparassero a guardare più col cuore che con gli occhi 😉

    1. Francesca P.

      9 Giugno 2016 at 13:34

      Vero, l’illusione può fregare… o forse è la speranza, in realtà? Magari speriamo che qualcosa accada o venga detto e fatto, così si creano aspettative e si valuta con un coinvolgimento “da dentro”… guardare le cose da una certa distanza invece è come guardarle anche da un altro punto di vista, per cogliere sfumature che possono sfuggire… io faccio scorte di pomodori, così siamo sicure che non ci mancheranno mai alture su cui salire, utili per riflettere! 😉
      Tu di cuore che hai tanto, rosso come quel chutney…

  • Antonella Pagliaroli

    8 Giugno 2016 at 22:17

    Bellissime queste foto! Non me li sono mica persi i tuoi scatti scuri (neppure i precedenti)! Ti donano anche i colori scuri, senza dubbio! Mi sa che devi raccontarmi tante tante cose, ci sentiamo in privato? Bacini 🙂

    1. Francesca P.

      9 Giugno 2016 at 13:37

      Anto, che piacere rivederti da queste parti! Se lo sfondo nero ti porta qui, allora lo uso più spesso! 😀 Sai come amo cambiare, la sensazione di essere ferma non mi si addice, tantomeno ora… e si nota anche quando scatto, ehehe! Poi è un bel modo per sfidare le ombre e trovare più luce…
      Sentiamoci quando vuoi, certo! :*

  • Tatiana

    9 Giugno 2016 at 11:29

    Allontanarsi migliora la conoscenza, è vero, perché prendendo le distanze la prospettiva migliora, esattamente come sedersi e guardare un quadro, ammirarlo da lontano permette di avere una visione complessiva ed uniforme sulle pennellate che in questa maniera si fondono creando un’armonia di colori, di intenti, di luci e di ombre. Amo tanto la pittura, adoro dipingere e dai colori ho imparato ad allontanarmi per vedere le cose sotto la luce perfetta, quella che talora ti permette di smussare gli spigoli, di appianare le superfici ruvide ma anche di evidenziare eventuali stonature, che solo da una visione d’insieme appaiono stridenti. Ho una visione un po’ rinascimentale della vita, un po’ da olio su tela, ma è la stessa che ho avuto osservando i tuoi magnifici scatti, questa volta in dark, assolutamente stupendi.
    Un bacio!

    1. Francesca P.

      9 Giugno 2016 at 13:41

      Proprio la visione complessiva è quella che a volte dobbiamo avere… hai centrato il punto! Non soffermarsi su singole parti, ma valutare un insieme di fattori, come si fa con un piatto finito, in cui ogni va sentito il sapore finale!
      Amo la tua indole rinascimentale, sei una continua scoperta! La ricerca della luce è una costante per me, cerco di carpire sempre più segreti e angolazioni, studio i cambiamenti in base a orari e colori e cerco di valorizzare tutto al meglio, perchè così voglio fare con le cose della vita… sono lì, davanti a noi, come ingredienti da assemblare a cui trovare la giusta collazione e a cui dare valore!
      Un abbraccio, donna non solo di parole ma anche di arte! 🙂

  • uno spicchio di melone

    9 Giugno 2016 at 11:42

    Ma che bella ricetta! Wow…sfiziosissima e piena di sapori d’estate! Bellissime anche le tue parole, complimenti!
    unospicchiodimelone!

    1. Francesca P.

      9 Giugno 2016 at 13:44

      Grazie mille! La voglia d’estate sta bussando sempre più forte… e quelle delle parole non si ferma mai! 🙂

  • Claudia

    9 Giugno 2016 at 17:04

    Anche io ho una partita aperta da giocare…proprio col basilico! Sono anni che provo a piantarlo, con scarso successo, l’anno scorso ho raccontato delle mie prove ed errori sul blog e di come ho recuperato qualche sbaglio mettendolo in un pesto…quest’anno sto cercando di fare le cose per bene, i semini sono in semenzaio e aspetto che germoglino, questo freddo e questa pioggia autunnali certo non aiutano…ma io sono paziente, sbircio tutti i giorni nell’attesa di vedere la prima fogliolina verde che fa capolino, coccolandoli e proteggendoli dalla pioggia eccessiva. Ce la farò? Quei tuoi bellissimi vasetti sarebbero utili per la loro adolescenza, prima di piantarli tutti insieme nel grosso vaso definitivo. Per ora ammiro il tuo di basilico, splendido su quel nero opaco insieme al rosso dei pomodori, e pregusto quello che verrà 😉

    1. Francesca P.

      10 Giugno 2016 at 11:55

      Tifo per il tuo basilico, allora! Sono certa che troverà la forza di spuntare e che le tue cure – che equivalgono a delle coccole! – lo aiuteranno a sentirsi più sicuro e a trovare il coraggio di mettere la testa fuori dalla terra, per ammirare cosa ha intorno! E secondo me sa anche che finirà in qualche ricetta profumatissima, quindi avrà ancora più voglia di lanciarsi nel mondo… e nel piatto! 🙂

  • Francesca

    6 Luglio 2016 at 18:06

    Ma se per ora nel mio orto ci sono solo i cigliegini, posso provare lo stesso? Ad arrampicarmi no, che rotolano meravigliosamente, ma magari potrei giocarci con le gatte …
    Il basilico è mio, è verde e ha un profumo meraviglioso, passo accanto al vaso e con le dita sfioro le foglie, le muovo per liberare il profumo, perchè il profumo mi si appiccichi alle mani e possa sentirlo anche dopo.
    E la ricotta è fresca, è bianca, è estate. Leggera, soffice come una nuvola, chissà che meravigliosa consistenza regala a questi sformatini!
    Questa ricetta m’ispira, forse ancora di più grazie a queste stupende foto dallo sfondo scuro che mettono in risalto benissimo il rosso dei pomodori, il verde di quel basilico e quegli sformatini che pocciano i piedi in una salsina rossoarancione …
    Il profumo d’estate di questo post è meraviglioso Franci!!!

    1. Francesca P.

      7 Luglio 2016 at 15:03

      Fra, puoi provare con tutti i pomodori che vuoi… persino quelli di stoffa, perchè sai dare vita anche a loro! 😉 A volte mi verrebbe voglia di avere un profumo al basilico, uscire e sapere di questa erba… certo, il rischio è che possa essere presa per finire dentro un piatto di pasta o dentro uno sformatino, ma lo correrei! 🙂
      Contenta ti piaccia l’abito nero di queste foto, amo cambiare, specialmente in estate… la stagione in cui tutti siamo più pronti a stupirci…

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