SCALANDO IL MIO EVEREST

 Un anno fa, il 24 ottobre, portavamo gli ultimi scatoloni nella nuova casa.Mi godevo la sensazione di vuoto delle stanze con una bellissima sensazione di pieno.

Respiravo odore di vernice fresca e legno, mettevo i piedi nudi sul parquet, entravo in cucina ridendo, toccavo tutto per rendermi conto che era vero.

Che finalmente ce l’avevo fatta.

 

Desideravo più spazio, più bianco, più libertà.

Era arrivato il momento di aprire le braccia e non sentirmi stretta.

Di guardarmi intorno e riconoscermi.

Di fare un salto, di (ri)partire da qui. Da qualcosa che fosse mio.

Veramente mio.

Se il blog è nato, è anche grazie a questa casa. Alla sua luce che sin dal primo giorno mi ha invogliato a cucinare e fotografare. Sempre di più.

Vivo ancora tutto con l’euforia della novità. Vorrei saper fare più cose, pettinare tagliatelle come lunghi capelli, lanciare in aria gnocchi come coriandoli, nuotare dentro spumose pavlove, costruire torte a più piani, fare amicizia con il lievito madre, coccolarlo e raccontargli l’ultimo film che ho visto mentre aspetto che cresca.

Mi godo questo lento e curioso percorso verso il buono.

E’ un approccio di conoscenza, quasi un corteggiamento.

Giro nei vostri blog-assorbo-provo-fallisco-invento-mi sfido-decoro-frullo-sminuzzo-assaggio-sperimento-azzardo-chiedo consigli-a volte capisco, altre no ma tanto non mollo.

Fare la spesa ormai è come andare al luna park sul Brucomela, che mi piaceva tanto.

Quest’estate saltellavo di gioia per aver fatto il gelato con le mie mani.

Lo stesso sta succedendo ora con le confetture. Mi sembra di aver scalato il mio Everest.

Con un cesto di frutta sulle spalle, un pentolone legato alla cintura, scorte di zucchero e fette di pane nelle tasche, sono arrivata in cima.

Mi godo il panorama.

Me lo gusto proprio.

CONFETTURA DI UVA FRAGOLA E MIELE D’ACACIA 

1 kg di uva fragola

150 gr di zucchero di canna

150 gr di miele d’acacia

Un limone

 

Togliete gli acini dai grappoli di uva e lavateli bene. Metteteli in una ciotola, con lo zucchero e il limone tagliato a spicchi. Lasciate a marinare per 3-4 ore.

Trasferite il contenuto, dopo aver tolto il limone, in una pentola antiaderente dai bordi spessi, aggiungendo il miele. Fate cuocere dolcemente per 40 minuti circa, mescolando ogni tanto.

Togliete dal fuoco, fate intiepidire e schiacciate la frutta nel passaverdure.

Rimettete la purea sul fuoco per 20-30 minuti.

Se volete conservarla, mettete la confettura bollente in vasetti sterilizzati, che capovolgerete per  formare il sottovuoto. Lasciateli capovolti fino a completo raffreddamento.
*la consistenza della confettura rimane piuttosto liquida, si può addensare aggiungendo a qualche minuto dalla fine due o tre cucchiaini di agar agar, ma io non l’ho messo. Mi piaceva che fosse quasi una salsa, perfetta per guarnire panna cotta o budini e buona anche per “rinforzare” lo yogurt bianco o alla vaniglia!

*A me non piacciono le confetture troppo dolci, ma regolate zucchero e miele a seconda dei vostri gusti (consiglio però di non superare comunque come dose la metà del peso della frutta da cuocere)