Quando cammino li osservo bene, perchè so che hanno qualcosa da dirmi o mostarmi: parlo dei muri della mia città, quelli solidi che reggono le case, con tutto il peso di storie e di voci, così come quelli delle strade, che vedono scorrere vite senza sosta, rilassandosi solo un po’ di notte.
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Il futuro che vorrei è liscio come una pesca noce e giallo intenso come la curcuma, lucido come una mela al sole e candido come la farina di riso, dissetante come un sorbetto ma caldo come una zuppa appena servita, imprevedibile come un soufflè ma rassicurante come una crostata, cremoso come il guacamole ma solido…
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L’odore di pane del primo mattino. Le passeggiate. Gli aperitivi con le mani unte di arachidi. Il bis tanto atteso di un concerto. Quelli che aspettano e guardano l’orologio e poi finalmente in fondo alla strada vedono chi aspettavano. Le lacrime che scendono sui visi degli spettatori al cinema, le risate di una sera a…
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Sulla scrivania, accanto al pc, alla destra del monitor, ho un portapenne, una giostrina che mi ha regalato la mia amica Giusy, le schede della macchina fotografica e un sasso dipinto a mano, datato luglio ‘83, un paesaggio di mare con cielo azzurro e barche a vela. Me lo regalò una ragazza di Ischia…
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E’ tornato il vento che fa alzare il colletto del cappotto. Che fa tenere strette le mani nelle tasche. Che fa giocare con le foglie croccanti sotto ai piedi. Che invita ad accendere il camino. Vicino alla fiamma le guance diventano rosse e gli occhi più verdi. Mi siedo sul divano dove ho letto libri,…