Ebbene sì, ci siamo. Ci sono. L’estate, quella pulsante, in cui ci si immerge con emozione come nel primo bagno al mare di stagione, è arrivata. Mi sta invitando e tentando. A raggiungerla. Ad avvicinarmi. Ad attraversarla. A stringere ogni maglia.
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Per tanti anni ho visto l’estate attraverso la lente rettangolare della maschera, alla ricerca di un mondo sommerso e parallelo sotto ai miei piedi, facendo capriole un po’ goffe e verticali con le gambe mai perfettamente dritte, tra paguri timidi che si rintanavano sotto la sabbia e pesci spavaldi che quasi si facevano toccare. Ho…