LA MIA ESTATE

L’estate è la mia stagione.Nata il 4 agosto (all’ora di pranzo!), l’ho sempre aspettata come un regalo, come dovesse portarmi ogni anno qualcosa di bello ed emozionante. Ogni partenza era carica di speranze.

Non ho mai avuto una casa al mare, la meta delle vacanze è stata ogni volta diversa. Quasi mai i miei genitori sono tornati nello stesso luogo per due estati consecutive. Ma l’Isola d’Elba ha rappresentato un’eccezione. Ero piccola, ma ho album di foto, ormai ingiallite e dai bordi viola, che mi aiutano con la memoria.

Ricordo Marciana Marina, il suo porto, il residence con la piscina e i tuffi a candela, il piccolo gommone con cui andavamo per spiagge che aveva un motore di appena 6 cavalli ma a me sembrava un razzo e volevo sempre farci un giro, per “correre”, con mio padre.

Ricordo Marciana Alta e Poggio e le loro strade in salita, le case coi fiori e i gatti che dormivano sulle scale, la tombola in piazza, le bambine più grandi di me che vendevano collanine di perline, bere l’acqua dalle fontanelle, il vestito a fiori bianchi e fucsia di mia nonna coi capelli scuri cotonati, come si portavano allora.

L’Isola d’Elba è un po’ il mio mare.

Dai 12-13 anni è iniziato il ciclo delle vacanze “da sola” all’estero, tra Francia e Inghilterra. I primi aerei, le prime emozioni, le prime paure, le prime lacrime, le prime lettere scritte.

Poi i 18 anni compiuti in Sicilia, la fine della scuola, i viaggi con la mia amica Antonella, mete lontane e vicine, quella prima settimana di settembre ad Alimini, in Puglia, che io e lei mai dimenticheremo.

Così come non ho dimenticato nessun posto dove ho passato le mie estati. C’è sempre un motivo per ricordare una vacanza, un dettaglio che si aggrappa alla mente e resta lì.

Da otto anni viaggiamo in due – più due macchine fotografiche e 4 obiettivi – su una Clio blu vintage che ancora non ci abbandona, anche se quest’anno la lasceremo a riposo.

Si va in Bretagna, più tre giorni nella mia Parigi. Parto con tante curiosità da soddisfare e una valigia minimal – se ci riesco! – con spazio vuoto per tutti gli oggetti e i prodotti di cucina che sicuramente prenderò.

Vi lascio per circa 20 giorni, ma so già che il pensiero di voi e di questo angolino mi accompagnerà. Perché in fondo qui ci sono io.

Questa sono io.

 

QUINOA CON GAMBERONI, ZUCCHINE CRUDE, CEDRINA E PEPE ROSA

 

Ingredienti per due persone

 

140 grammi di quinoa

8 gamberoni

Una zucchina

Olio extra vergine di oliva (meglio ancora se aromatizzato al limone)

Sale

Qualche foglia di cedrina

Pepe rosa (a piacere)

 

In abbondante acqua salata, cuocete la quinoa seguendo le istruzioni della confezione. Scolatela, fatela raffreddare e sgranatela con una forchetta.

Pulite bene i gamberoni, sgusciandoli e levando il filo nero interno. Cuoceteli a vapore per una decina di minuti oppure lessateli in acqua bollente, leggermente salata, per 5-6 minuti. Scolateli e tagliateli a pezzetti della dimensione che preferite.

Lavate bene la zucchina e tagliatela a julienne.

In un piatto o una ciotola, riunite tutti gli ingredienti: la quinoa, i gamberi a pezzetti e le zucchine, aggiungendo qualche foglia di cedrina spezzettata con le mani e il pepe rosa. Condite con olio e sale, mescolate e servite.

Ciao a tutti, a presto!