È particolare la luce di maggio. Di questo maggio. Non si lascia afferrare facilmente, gioca più del solito. Più che farsi trovare, vuole essere colta. Seguita. Forse capita, forse solo semplicemente amata. Così come è.
-
M’innamoro degli attimi, quelli fuggenti ma non sfuggenti, che hanno la voglia e la forza di posarsi. E di restare. Come un’impronta, una matita, una nota, un accento, un timbro, una spezia: per lasciare un segno.
-
È la stagione dei sorrisi anche senza un motivo, per me, la primavera. Disegnati sulle labbra da un sottile filo d’erba, che alza gli angoli della bocca e ne valorizza i contorni. Quei sorrisi che non si spiegano, non si razionalizzano, non si comandano: si vivono, si sentono, si ascoltano. Si proteggono, come una fiamma…
-
Scrivo questo post “a caldo”. Nella mente il timbro della bella risata di Elena, negli occhi una tavola imbandita curata in ogni sfumatura, sulla pelle il sole della colazione di Irene, sotto il palato tanto zucchero e addosso quella sensazione unica che solo alcuni momenti sanno disegnare: la familiarità. Perché le persone affini sono destinate…