UN MIRTILLO PER OGNI PERCHÉ

6 Luglio 2014Francesca P.
Blog post

Mi piace trovare i perché nascosti tra le fibre degli eventi e del tempo, come biglietti del cinema che restano nelle tasche e spuntano un giorno all’improvviso, un po’ stropicciati.

I perché dietro a gesti istintivi, che non sempre ti spieghi dove hai trovato il coraggio eppure l’hai fatto, i perché che frugano dentro sguardi in cerca di conferme o semplicemente di dolcezza, i perché che cercano la pelle per esprimersi e nonc’èbisognodialtro.

Tante ricette hanno un perché e una storia, che si tramanda di generazione in generazione, arricchendosi sempre di nuovi dettagli, come un racconto orale che passa attraverso grembiuli macchiati di sugo, mestoli di legno vissuti e fogli scritti a mano in cui resta ai bordi il segno delle dita.

Un grande perché ce l’hanno treni e aerei presi per urgenzadivita, ché quando bussa bisogna aprire senza far finta di non essere in casa.

Vedo un perché in frasi di canzoni che parlano proprio-a-te, in solitudini che si prendono per mano, in curiosità che sono come sciroppo di menta che disseta, nella voglia di contatto di Ulisse la notte, quando mi dorme addosso e se mi sposto io si sposta pure lui.

A volte vedo perché persino dove non ci sono, oppure me li invento, oppure ancora li sostituisco con i “chissà”, che sono come film dal finale aperto, in cui il colpo di scena è dietro l’angolo.

E quando i perché sono più di uno, diventano frutti di bosco da sciogliere per prendere tutto il succo e poi da plasmare.

Io l’ho fatto con queste mini bavaresi, con cui potete fare un bel gioco: dare la forma che preferite a tutti i vostri perché…

 

PS: io trovo un perché anche nell’inciampare per strada in una pedana di legno abbandonata e senza pensarci neanche un attimo nell’incollarsela in spalla… voilà, ecco il “tavolo” rustico che mi mancava!

 

*L’ispirazione della ricetta viene da qui

112 Comments

  • Sara e Laura-PancettaBistrot

    6 Luglio 2014 at 18:11

    I nostri occhi sono stati subito attratti dalla pedana di legno…bellissima , così vissuta e piena di crepe *.* adoriamo! Un enjambement perfetto tra il tuo piede e questa tavola…
    Subito dopo aver notato la pedana siamo state rapite dai colori di queste miniature perfette, le tue mini bavaresi vicino a quelle mini padelline sono così graziose da ricordarci una casa di bambole incantata…
    Ormai la domenica è il giorno in cui come un appuntamento fisso veniamo a sbirciare il tuo angolino, entriamo curiose e ne usciamo sempre estasiate!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 18:55

      Io credo agli incontri del destino, con le persone e pure con le tavole di legno abbandonate in cerca di nuovi padroni… 🙂
      Come stampi ho usato quelli per le ciambelline, attratta irrimediabilmente dalla forma tonda e rassicurante… ed è vero che sembrano dolci per le bambole, non ci avevo pensato!
      Grazie, siete così gentili! E' bello sentirvi sempre da quando ci siamo scoperte a vicenda!

  • Miu Mia

    6 Luglio 2014 at 18:13

    Io sento i tuoi perché riflessi dentro ai miei. Di chi ha occhi che scrutano e non hanno voglia di andare a dormire, ché vorrebbero imparare tutto e subito. Occhi di giada come i tuoi, i più brillanti, accesi solo da una candela che sfrigola o da una stella che si muove verso di te. Per definizione i perché spiegano e domandano assieme, danno un po' di sé e un po' ne prendono. Si concedono con poco solo se si è curiosi come i gatti. Altrimenti celati dietro infiniti punti di domanda (quelli di tanto tempo fa) e impossibili da districare.
    I "non so" della vita che rendono vivi. Perché esistono. Perché è così. Perché è facile chiamarli e ancor più facile ascoltarli spiegarsi!
    Queste mini bavaresi piene di interrogativi e spiegazioni fanno proprio ciò che promettono! Felici! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 19:04

      E anche questa volta, Ro, non hai scritto un "semplice" commento ma un mini post che ben si abbina alle mini bavaresi… ti sei seduta proprio al centro, al posto dei frutti di bosco, comoda e sorridente… e incisiva, come sempre.
      Il gioco dei perchè, classico dei bambini, mi diverte… il problema è che lo faccio tutt'oggi, ancora e ancora! Scavare, scavare… cercare, voler trovare, indagare, scoprire… e conservare proprio quei "non so della vita che rendono vivi", una frase che sento tanto, tanto mia… la posso usare, me la presti? 🙂
      Grazie. Perchè con la tua zampetta felina dicicosechemipiacciono.

    2. Miu Mia

      6 Luglio 2014 at 19:28

      L'abbinamento con le bavaresi lo incornicio, tanto è bello! 🙂
      La frase devi usarla perché come-è-mia-così-è-tua e non smettere mai di giocare ai perchédietrol'angolo ché quando sei fortunata danno tante soddisfazioni, quando lo sei meno, stuzzicano la curiosità! 🙂
      Miao a te e una carezza a Ulisse, che ha gli occhi della sua mamma! 😉

  • LeCiorelle

    6 Luglio 2014 at 18:16

    ciao Francesca, carinissimo questo post sui perchè, mi è piaciuta molto l'idea di plasmare i perchè con una forma, come hai fatto tu con queste mini bavaresi dal colore particolarmente accesso e confortevole direi! i perchè sono tanti, bisogna sempre trovare il tempo per ascoltarli tutti quanti, un po' come prendere una manciata dei tuoi mirtilli e uno ad uno cercare di ascoltare la loro storia, perchè c'è sempre qualcosa che devono dirti! anche a me capita di verderli dove non ci sono, forse li creo a catena e poi li metto uno sopra l'altro come pezzi di lego per dare loro una forma, proprio come hai detto tu! girovando in bici ne ho trovate addirittura 2 di tavole abbandonate sai?, solo lì da un paio di mesi, peccato che siano troppo grandi perchè anche io avevo avuto questa stessa idea, e adesso mi chiedo…sono troppo grandi, ma uffi perchè???? 🙂 ciaooooo

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 19:09

      Le forme dei perchè cambiano nel tempo… a volte sono tonde, altre quadrate, magari diventano anche a fiore, o a stella, o a piramide… è bene avere in casa tanti stampi, all'occorrenza! 😉
      Associo i "perchè" alla curiosità, alla voglia di scoprire sempre qualcosa in più… senza accontentarsi di una sola risposta, oppure di quella più immediata…
      Sai che all'inizio avevo scritto che i perchè si possono plasmare come il pongo? Tu parli di Lego, il concetto del gioco è vicino… 🙂
      Quanto alle tavole, non entrano in una macchina? Oppure chiedi aiuto a un falegname, magari le può segare… 😛

  • Valeria Della Fina

    6 Luglio 2014 at 18:33

    Sono rimasta rapita da queste mini bavaresi, mi piacciono davvero un sacco e credo proprio che te le copierò 🙂
    Un bacio 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 19:11

      Valeria, quando le ho viste nel blog di Sara hanno conquistato subito anche me, così sode, così lisce, così fresche! Se vuoi restare sul light usa lo yogurt, se no sostituiscilo con la panna… 🙂
      Grazie!

  • Emanuela Leveratto

    6 Luglio 2014 at 18:39

    un giorno faranno un servizio al telegiornale su tutte noi foodblogger ladre di assi e pezzi di legno! 😀 😀 😀 mi immagino la scena soprattutto se in compagnia di qualcuno aspetta aspetta guarda là che c'è!

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 19:12

      Ahaha, hai ragione… formiamo una bella squadra! Io avevo già portato a casa delle ante di un mobile verniciate di nero e se non c'è due senza tre… 😀

  • Ely Mazzini

    6 Luglio 2014 at 20:16

    Me la sarei caricata in spalla anch'io questa pedana, è perfetta per le tue bellissime foto!!! Devo dire che il colore è accattivante e sono certa che anche il sapore di questi piccoli capolavori di bontà lo sia, con lo yogurt poi queste bavaresi mi sono ancora più… "simpatiche" Sempre bravissima!!!
    Un caro saluto, a presto…

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 20:39

      Ho trovato la pedana vicino ad un palazzo in cui stavano facendo dei lavori all'ingresso, era in mezzo alla strada, buttata lì, sembrava davvero aspettarmi… 😀 Per fortuna il tragitto fino a casa non è stato lungo, ehehe!
      Queste bavaresi sanno di frutta, lo yogurt è più delicato della panna e la quantità di zucchero è lieve, quindi è tutto soft… 🙂
      Grazie Ely, un abbraccio!

  • Virginia @ Zucchero e zenzero

    6 Luglio 2014 at 20:46

    La parte più irrazionale di me mi fa credere che tutto abbia un senso nella vita, anche un uccellino che viene a beccare nel vaso del rosmarino alle prime luci del mattino. Anche solo per farmi sorridere e magari deliziarmi col suo cinguettio.
    Magari il biglietto del cinema trovato nelle tasche del cappotto durante il cambio di armadio fa ripensare alla persona con la quale abbiamo visto il film, e ci viene voglia di telefonarle. Quei treni presi di corsa che dici tu a volte richiedono una bella dose di coraggio da parte nostra, ma che bello arrivare a destinazione e capire che abbiamo fatto bene a seguire l'istitno 🙂
    Tra me e le tue bavaresi è nato un amore a prima vista: quel colore così intenso, la perfezione nella forma e lo yogurt che tanto amo tra gli ingredienti base… E' la stagione perfetta per questo dolce e non devo lasciarmelo sfuggire!
    Un abbraccio e buona settimana
    V

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 20:54

      … oppure l'uccellino viene per suggerirti qualche ricetta proprio con quell'erba aromatica! 😉 A me piace leggere i "segni", dare un significato a tutto… sono una fan dei vasi comunicanti, delle strade che si intrecciano non a caso e delle corrispondenze che ci fanno scoprire cose nuove!
      Il bello di questo dolcetto, cara Virginia, è che viene bene, anche esteticamente, ed è facilissimo! Era la mia prima volta con l'agar agar, è una polverina molto interessante… puoi provare a giocare con la consistenza, aggiungendo qualche grammo in più o in meno! Se ti cimenti fammi sapere! 🙂
      Buona settimana a te, un bacino!

  • piccola mela

    6 Luglio 2014 at 21:03

    Oggi voglio finire tra le prime: una domenica sera diversa che coi suoi perchè mi permette di arrivare velocemente qui mentre fuori piove.
    Piove e io penso a questa foto vista col sole e l'aria che entra dal finestrino abbassato, mentre mi abituo ad annusare mirto, con la pelle stropicciata e le nostre parole.
    C'è una crepa in questa tavoletta di legno: quella che sembra finire in un punto, che si interrompe.
    Io mi sento lì, sospesa, come in quella crepa, nell'ombra che non trova abbastanza spazio e cerca ancora…
    Io divago,ma manca una settimana eh?! Dopo un anno a scrivere bisognerà guardarsi occhi negli occhi e io sono già emozionata 😀

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 21:35

      Il punto esatto il cui la pioggia cede il posto al sole bollente che c'è qui è in quella crepa che assomiglia ad una linea della mano… e finisce con un puntino, forse di sospensione, forse un pois… a noi scegliere…
      Sei la prima persona a cui ho mostrato questa foto in diretta, sai? E l'ho fatto in modo spontaneo, per raggiungerti tra dune, polipi e cene al tramonto di cui mi parlerei prestissimo… eh sì, sabato è vicino e per una volta gli occhi forse comunicheranno più delle parole!
      Bello che sia arrivata adesso, inaspettatamente… amo essere stupita!

  • Rebecka

    6 Luglio 2014 at 21:09

    Un post il tuo, che incrocia parzialmente quello che ho scritto oggi e che é ancora in bozza. Da un mesetto a questa parte la mia treenne in crescita rapida, curiosa e affamata di vita corona ogni istante della giornata com tanti perché.. così tanto da averne riscoperto l'importanza. I perché fondamentali, quelli esistenziali, quelli che ti mostrano una visione e una realtà differenti. Quei perché semplico ma essenziali. Quei mirtilli e quelle piccole bavaresi mi attraggono in un modo che non so spiegarti. Un bacio immenso

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 21:30

      Aspetto che quella bozza diventi farfalla e voli presto tra le tue pagine colorate…
      Ci sono persone che cresceranno sempre con un pugno di perchè tra le mani e conserveranno quelle curiosità infantili, dandosi risposte sempre nuove, pur di non restarne senza… io mi sento un po' così, i perchè permettono di continuare le frasi e i pensieri, c'è sempre qualcosa da aggiungere o da spiegare… e da imparare. Anche di se stessi…

  • giochidizucchero

    6 Luglio 2014 at 21:15

    Carissima! Io sono come te, da sempre i perche' popolano la mia vita. E ora anche la mia bimba sta iniziando… 😉 dev'essere cosi! E' bello poter dare un senso a tante cose! Che belle queste bavaresi, hanno un colore divino. E sul tuo nuovo tavolo ci stanno d'incanto!
    Buon inizio settimana cara! <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 21:33

      E' divertente trovare risposte per la tua piccola e magari aiutarla a formulare nuovi perchè, così il gioco continua e lo alimentate insieme… 🙂
      Il merito del bel colore è tutto dei frutti di bosco, ho in mente di provare anche con il ribes, per dare un tocco di rosso acceso!
      Grazie, un abbraccio!

  • Ileana Pavone

    6 Luglio 2014 at 22:07

    Mi piace iniziare le frasi con un perché. Mi piacciono i perché dei bambini, che vogliono nutrirsi della vita e sono curiosi. Mi piace meno perdermi tra i tanti perché che affollano la mente, o forse mi piacciono lo stesso, perché questa sono io..
    Anche se sono qui ora c'è un perché, perché è bello aspettare la domenica per conoscerti ancora un po', perdermi tra queste righe e i colori della frutta.

    Approvo ovviamente la raccolta delle tavole 😀 le mie, a parte alcune colorate che ho dovuto comprare e dipingere perché ne avevo bisogno subito, sono tutte molto vintage! adesso sono felici in camera 😀

    Ps: la foto con il piatto è incantevole 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 22:15

      Anche io inizio spesso le frasi con i perchè, come chi lo fa con "appunto", ognuno ha le sue espressioni preferite… 🙂
      "Questa sono io", è esattamente così… si possono smussare alcuni angoli, ma la propensione a farsi domande, a voler sapere tante cose e ad accumulare punti interrogativi fa parte di noi, non si cambia…
      Quando ho preso la tavola le tue foto vintage mi sono subito venute in mente! Credo che l'amore per il rustico sia passato anche attraverso i tuoi set, che vedo crescere giorno dopo giorno e mi attraggono! 🙂
      Un bacio, Ileana… questa volta ti auguro la buonanotte, data l'ora!

  • Chiarapassion

    6 Luglio 2014 at 22:08

    I perché mi fanno ricordare un libro che mi regalò mi padre da piccola di Rodari "il libro dei perché",quanto ho amato i suoi racconti e le sue filastrocche. Quando torno a casa dei miei mi piace sfogliarli e trovare tra le pagine degli scarabocchi mi intenerisce…Francy che belle le tue bavaresi sono carinissime e poi su quella tavola vissuta creano un contrasto bellissimo! Sarò ripetitiva ma oltre le tue foto luminose e belle, amo tanto la tua scrittura piacevole e serena e anche se avevo delle cose da terminare ho detto stop devo andare a leggere Francesca…riesci a regalarmi sempre un momento di "pace".
    Dolce notte
    P.s. Sabato sono andata allo spaccio di Testaccio e ti ho pensata, ho comprato un pentolino e dei piatti bianco e blu che sono certa piacerebbero tantissimo anche a te, devi andarci, domani trovi delle foto sul blog, ti aspetto smack.

    1. lagattacolpiattochescotta

      6 Luglio 2014 at 22:24

      Sono legatissima anche io a quel libro, Rodari è indimenticabile!
      E' un onore sapere che hai interrotto ciò che stavi facendo per venire qui da me, come fosse un vero appuntamento! D'altronde la domenica sera, quando vado a recuperare i post delle persone a cui tengo di più, sei tra le prime che vado a cercare… 🙂 E domani correrò ancora più curiosa, avevo visto dalle foto di Instagram che eri stata in quel banco bellissimo… e ho il sospetto che abbiamo preso lo stesso pentolino, ehehe… forse celeste? 😉

    2. Chiarapassion

      7 Luglio 2014 at 6:41

      Bianco con rigo blu…è lo stesso? Poi ti faccio la foto….lo amo!

    3. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 7:28

      No, il mio è celeste pastello e lo stesso modello c'era anche rosa chiaro e verde acqua! Quello che hai preso tu lo ho e credo sia questo: http://lagattacolpiattochescotta.blogspot.it/2014/06/un-elisir-di-rose_8.html
      😉

  • Chiara Setti

    7 Luglio 2014 at 5:51

    La mia vita è fatta di perché e la maggior parte rimangono sempre senza risposta ma va bene così…è un motivo per continuare a cercarla quella risposta! Queste mini bavaresi mi hanno fatto venire voglia di preparare la panna cotta e dolci simili che non faccio quasi mai! Un bacio e buona settimana bellezza!

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 13:25

      Sì, come una sete che non si placa mai… e ogni risposta trovata è come un sorso di acqua fresca! 🙂
      Ho una passione per i dolci al cucchiaio, lo ammetto… io li faccio spesso perchè uniscono facilità e bontà! Se fossi più brava farei più spesso la frolla, come per la tua crostata! 😉
      Un bacio a te, Chiara!

  • Michela Sassi

    7 Luglio 2014 at 6:53

    La mia vita e le mie giornate sono fatte di perché… mi piacciono le tue parole, mi entrano nel cuore e mi fanno riflettere.
    Le tue bavaresi mi hanno colpita… foto splendide e ricercate… come solo tu sai fare!
    Un bacione e buona giornata.

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 13:27

      Le persone sensibili si pongono sempre tanti perchè, Michela… tu non smettere, perchè è bello approfondire e voler sapere di più… è anche un modo per "sentire" meglio tutto quello che ci capita o abbiamo intorno…
      Grazie mille, le mie foto in realtà sono meno "ragionate" di quanto possa sembrare, abbino solo i colori e scatto a raffica… 😀

  • Monica Zacchia

    7 Luglio 2014 at 6:57

    Ahhh con queste tavolo vintage raccolte per strada siamo diventate tutte matte, l'altro giorno Imma elencava le nostre manie da blogger e mi sono fatta delle risate sane e grasse, vero tutto vero. Cercare un perchè un significato in quello che accade rende credo la casualità più gestibile, dandole un significato imprimiamo noi una volontà che altrimenti verrebbe meno. I bambini crescono chiedendo mille perchè, ce lo insegnano già loro. Ritenterò con l'agar agar mio amato odiato amico, seguendo le tue indicazioni, sembrano dei giocattolini colorati della mia infanzia queste bavaresine 🙂 buona settimana cara Franci. Baci, Moni

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 13:32

      Devo andare a leggere quel post, allora… immagino che mi verrà da ridere e annuirò ad ogni punto! 😀 Se già prima mi divertivo ad apparecchiare o comprare oggetti per casa e cucina, adesso la passione è aumentata e la parte più bella, oltre al mangiare cosa ho preparato, è pensare alle foto… 🙂
      L'agar l'agar spaventava anche me, credo sia normale fare all'inizio più tentativi e prove, il mio consiglio è di non scendere quasi mai sotto la quantità dei 2 grammi, per avere la certezza della consistenza… io a volte aggiungo anche un pochino di polverina in più, per star sicura…
      Buona settimana a te, mi scrivi sempre dei bei commenti, Monica! 🙂

  • Laura

    7 Luglio 2014 at 7:35

    Ma lo sai che non ho mai mangiato una bavarese? e non nascondo che mi piacerebbe provare a rispondere a qualche perchè assaggiandone una, sul filo conduttore di un sapore che induce a qualche spiegazione di tante domande che delle volte si affollano anche nella mia di testa 🙂 Mi piacciono anche i perchè di risposta, quelli senza punto interrogativo quelli che svelano il bello degli inciampi nelle tavole che ci occorrono, nelle sedie da rubare davanti un cassonetto 😉 insomma i perchè che provano a spiegare il bello che solo a noi è così chiaro 😀

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 13:34

      Davvero mai mangiata? Sarà che io sono sempre alla ricerca di dolcetti "furbi", cioè facili, pratici e che danno soddisfazione, quindi qui budini, panne cotte&company si servono molto spesso! Secondo me se provi non sarai delusa… puoi usare anche le more di gelso, sai? E pensa che bel colore avrebbero le tue bavaresi!
      Aspetto di vedere la sedia e chissà se un giorno camminando insieme nel quartiere non troveremo qualche oggetto interessante da tenere in comune… 😉

  • Federica Tommei

    7 Luglio 2014 at 8:24

    C'è sempre un perchè per ogni cosa!!! L'ho sperimentato di persona e ci credo fermamente!! Come per la tua tavola di legno… 😉
    Un bacio e buon inizio di settimana!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 13:38

      C'è un perchè anche alle voglie di cibo che ci vengono in un determinato momento, come mi succede adesso con gelati e dessert freschi, puramente estivi! Queste bavaresi le rifarò e ovviamente anche questa tavola tornerà…
      😉
      Un bacio a te, Fede!

  • Martina

    7 Luglio 2014 at 9:35

    Letto il titolo, come sempre mi succede con te arretro un attimo, poi mi decido che in un modo o nell'altro serei andata avanti, ti avrei risposto, mi sarei buttata. Sì, perché qui di perché ve ne sono in abbondanza, decisamente troppi, dovrei smaltirne almeno un sacco grosso come i tuoi frutti di bosco. Perché che non hanno risponste sul momento, quelle che ti servono ma che sai già dovranno attendere. I perché quelli spensierati, da bambini curiosi, invece li tengo stretti volentieri. Con loro gioco poco prima di dormire o mentre sono a cucinare. Poi ci sono i perché sotto la doccia e quelli da sola nel verde del bosco, quelli che sussurro anche a me stessa … quelli per cui molto spesso non risco a lascirmi andare. E poi ci sono i perché inaspettati che ti regalano sorprese in un modo assurdo, quesi come la tua nuova tavola; forse era li che ti aspettava e se non ti avesse fatto lo sgambetto (gentilmente spero) non ti saresti accorta di lei! Così se qualcuno ti chiederà "Perché di quell'oggetto" … la risposta sarà facile.
    Resto ancora un po' qui tra colori purpurei, ciotole e parole (e foto bellissime) che arrivano dritte dritte lì; poi torno sui miei passi e, credendommi Pollicino, seguo questi mirtilli convinta che mi porteranno sulla giusta strada

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 13:45

      Spesso ragiono sul concetto di "strada giusta" e ho visto che negli anni percezione o idee possono cambiare… come cambiamo noi e come a volte cambiano anche i perchè e le relative risposte… ci sono perchè che smettono di battere in testa, come se si eliminassero da soli perchè intanto abbiamo camminato e siamo andate oltre… altri invece si poggiano sulla spalla e non ci lasciano, forse perchè sono quelli che più ci ricordano chi siamo e cosa desideriamo…
      Sono sempre felice quando ti butti e trovo qui le tue parole, perchè nasce uno scambio di vedute molto simili… come se io fossi già passata nelle tue situazioni, come se sapessi già cosa provi…
      C'è chi segue il cuore e chi i mirtilli, io posso dirti… di seguire entrambi! 😉

  • Maddalena Laschi

    7 Luglio 2014 at 9:48

    Francy tesoro, ti ho pensata in questi giorni e ti volevo anche chiamare, poi però siamo andati qualche giorno al mare e mi è' mancato il tempo di farlo, ma non la voglia….poi vengo qui da te e trovo queste deliziose bavaresi perfettamente decorate….sono bellissime, fresche colorate…e poi io adoro i frutti di bosco e in questo periodo sono quasi d'obbligo in casa! Ti abbraccio forte e ti chiamo presto! Un bacio

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 13:49

      Maddalena, ci sentiamo prestissimo, promesso! Ti posso chiamare anche io, magari prima delle vacanze che inizieranno ad agosto e non vedo l'ora! Fate bene a scappare al mare appena potete, anche se il verde del tuo giardino vi assicura comunque un po' di fresco! Qui temperature bollenti, dolcetti leggeri e "da frigo" sono un piacere e una necessità… preparati a vedere gelati prossimamente! 😀
      Un abbraccio forte! A tutti!

  • Pincofifì

    7 Luglio 2014 at 9:56

    Se potessi avere un mirtillo per ogni perchè avrei già cucinato decine di torte, la mia lingua sarebbe di un bel blu (sì, sarei davanti allo specchio a farmi le smorfie) e sarei la persona più felice del mondo (lo so, ci vuole poco, è che amo i mirtilli 😉 )!
    Perchè i mirtilli sono piccole perle nere che racchiudono segreti succosi, perchè ho un paio di calze di lana dell'esatto colore di queste bavaresi e sono le mie preferite, perchè ritrovare in fondo alla borsa biglietti del cinema e infilarli tra le pagine di un libro, eventualmente dimenticarli e poi trovarli di nuovo, mi fa sorridere e non cambierei abitudine per nulla, perchè canticchiando la canzone che esce dalla radio, sovrappensiero, con le parole che improvvisamente si aprono la strada tra pensieri disordinati e scoprire che sì, indubbiamente sta parlando a me, ha il sapore di una piccola epifania agrodolce (perchè dipende dal momento e dalla canzone e dai pensieri e da …), perchè, aspetta, devo andare a scoprire la ricetta di una gatta e leggere le sue parole e vedere le foto, altrimenti non è lunedì 😉
    Quelle tre bavaresi sono semplicemente adorabili e poi i lamponi e soprattutto i mirtilli, i mirtilli!!!
    E i colori che hai messo in queste foto!
    Tutto bellissimo e buonissimo, immagino 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 14:17

      Fra, adoro tutte le cose che scrivi! Ti ci vedo a fare le smorfie, sono liberatrici… e pure a raccogliere biglietti con la voglia magari di rivedere "quel" film che non va dimenticato…
      Se i mirtilli si potessero coltivare a casa avremmo a portata di mano tante risposte, ma in fondo è bello anche andarsele a cercare e stimolarle… forse il gioco sta proprio lì, nell'alimentare la curiosità… se non avessimo più perchè da chiedere, significa che avremmo conosciuto tutto o ci saremmo spente… e no, a noi questo non succede! 😉
      Il lunedì con queste chiacchiere è più completo! E mille vaschette di mirtilli e di grazie, solo per te…

  • elenuccia

    7 Luglio 2014 at 13:14

    Fortunella!!! io faccio sempre la posta ai cassonetti per vedere se qualcuno lascia fuori qualche pezzo di un vecchio mobile ma niente. Questa pedana è stupenda. Ma era così già di natura o le hai dato un ritocchino? perchè è davvero perfetta. Uno volta mentre correvo ho addocchiato vicino a un bidone un pezzo di legno stupendo, ma il tempo di tornare a casa per cambiarmi e prendere la bici, ed era sparito 🙁

    Queste minibavaresi sono deliziose. Adoro i frutti rossi e quindi soo sicura che adorerei anche queste bavaresi, ma soprattutto mi piace la forma perchè si presta molto bene alla decorazione con i frutti freschi. Purtroppo uno stampo così mi manca

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 14:24

      Sono convinta che le cose belle accadano senza preavviso e quando non le cerchi… vedrai che qualche oggetto spunterà non sotto casa, quando meno te l'aspetti! Il tempismo è tutto, hai ragione, per questo ho rapito la tavola in un secondo… mia! 😀 Era già così come la vedi, non l'ho toccata… l'ho solo spolverata ma per paura che si levasse quella patina bianca ho fatto tutto con molta delicatezza…
      Io ho usato il classico stampo per ciambelline, mi chiedevo come avrei riempito lo spazio centrale… e poi l'ho capito! 🙂

  • MARI Z.

    7 Luglio 2014 at 13:28

    …credo anch'io nei perchè della vita! spesso mi chiedo il perchè di alcuni incontri, o di alcuni eventi che cambiano il ritmo delle nostre giornate, che ci fanno ricordare vecchi amici, che ci riportano all'infanzia, che ci fanno sorridere senza un motivo!
    Adoro il colore di queste mini bavaresi…adoro mirtilli e lamponi! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 14:26

      Esatto, Mari, mi chiedo anche io gli stessi perchè… e ne trovo sempre di nuovi, perchè a tutto c'è un motivo e una spiegazione… non sempre è immediato mettere a fuoco ma poi la chiarezza arriva…
      Hai visto che ho usato l'agar agar? 😉

  • Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)

    7 Luglio 2014 at 16:36

    La vita è tutto un perché e non sempre si trovano le risposte, a volte le abbiamo subito, altre solo il tempo ce le darà e altre risposte ai nostri perché non arriveranno mai… Come puoi immaginare questo post lo adoro… primo perché è un dessert, il colore è incantevole adoro mirtilli e lamponi e mi piace tantissimo che tu abbia utilizzato l’agar agar invece della colla di pesce, sono bellissime! 😉 E poi infine la tavola con le assi di legno, fantastica!!! 😀 😀 😀 bacioni

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 17:18

      Non vedevo l'ora di mostrarvi la nuova tavola! Ho fatto queste foto il giorno dopo averla presa e ho preparato le bavaresi prima di andare a dormire, per averle pronte la mattina successiva… quando c'è l'entusiasmo, sai com'è… 😀 I perchè degli slanci sono anche questi… piccole cose da voler condividere!
      Prometto che sostituirò la colla di pesce con l'agar agar tutte le volte che potrò… 😛

  • e il basilico

    7 Luglio 2014 at 19:39

    wow, che roba bella! …e i perché, certo, tutto ha un perché, le strade del mondo sono lastricate di perché. Mi piace molto questo post, chissà perché 😉 a presto
    http://eilbasilico.blogspot.it/

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 20:39

      Ciao! Mi fa sempre piacere quando a sorpresa rispunta la tua fogliolina di basilico! C'è un perchè se si sceglie di lasciare un saluto su un determinato post piuttosto che su un altro… sono contenta che questi pois un po' budinosi ti abbiano chiamato! 🙂

  • consuelo tognetti

    7 Luglio 2014 at 19:40

    Anche se non sempre si riescono a trovare le risposte ai propri perchè è divertente inventarseli e dare un senso alle cose rendendole ogni volte con sfumature diverse 😀
    I tuoi dessert anche senza un perché sarebbe comunque perfetti ^_^
    Buona settimana tesoro <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 20:41

      Consu, la penso come te! E' la ricerca che stimola e fa avere la mente e il cuore sempre in movimento!
      Grazie, la tua vellutata verde si abbina bene al rosa delle bavaresi… entrambe abbiamo avuto voglia di colori accesi e brillanti! 🙂

  • Mary

    7 Luglio 2014 at 20:13

    Francesca, anch'io cerco sempre i perché, pur non trovando spesso risposta…col tempo ho imparato ad accettare il fluire delle cose, delle esperienze, degli incontri…tutto ha un senso. Adoro venire qui da te e leggere le tue emozioni! I tuoi bavaresi sono bellissimi e mi trasmettono tanta allegria!! Buona serata e baci, Mary

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 20:46

      Sì, tutto ha un senso… anche quando si nasconde o si fa negare, è solo questione di attesa… mi hai fatto tornare la voglia di ascoltare "Un senso" di Vasco Rossi, anche se è un po' struggente e dice tutto il contrario… 🙂
      Grazie Mary, baci a te!

  • Chiara Giglio

    7 Luglio 2014 at 21:29

    sembra la cucina delle bambole, tutto qui da te ha forma di fiaba,di la verità all'ora del te arrivano le fatine e i folletti?Un bacione

    1. lagattacolpiattochescotta

      7 Luglio 2014 at 21:35

      Ahaha, Chiara, posso provare a mandare un invito e vediamo se vengono! 😀
      Mi sono accorta solo dopo che le formine sembravano delle miniature, io le ho scelte perchè sono rotonde ma forse nell'inconscio cercare la favola era quello che volevo… 🙂

  • m4ry

    8 Luglio 2014 at 4:47

    Ahahahaha…mi viene da ridere…fin da quando ero bambina, venivo chiamata "la bambina dai 1000 perché"..potevo andare avanti fino allo sfinimento…l'urgenza di capire, di non fermarmi mai alla apparenze o ai "perché è così", mi accompagna da una vita..a volte, devo ammettere che è pensante, stancante..ma cavoli, quel "perché" è da sempre la mia parola preferita 😉 E queste bavaresi ??? Ma perché sono così perfette ?? 😛 Ti abbraccio dolcezza <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 9:16

      Mary, tanto di quella bambina curiosa di tutto è rimasta ancora oggi… quando leggo tutti i tuoi pensieri lo penso, si vede che sei attenta a capire ogni cosa, anche di te stessa… 🙂 Il "perchè sì" senza spiegazioni non mi è mai piaciuto, io volevo parole anche da piccola, non mi bastava quella frase così corta, ehehe!
      Grazie, quando i dolci mi vengono bene dico sempre che è fortuna! 😀

  • Sharon

    8 Luglio 2014 at 5:54

    Ciao Francesca, mi piacciono le tue parole, le tue foto, le tue mini bavaresi.. un post davvero bellissimo! Un bacione

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 9:17

      Grazie mille Sharon, i frutti di bosco sono molto fotogenici… 😛

  • Lilli nel Paese delle stoviglie

    8 Luglio 2014 at 7:43

    Quanti pensieri dedicati ai perche' che si pensi alla fortuna, alla sfortuna, al destino, alla premeditazione, alla volontà, al desiderio, ecc…ci son sempre tanti perchè che spesso non hanno risposta e credo vada bene così!
    le bavaresi sono spettacolari, belle, eleganti, molto fini, con un colore stupendo, un dolce con cui fare un figurone, complimenti, buona giornata, baci!

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 9:20

      Se le risposte nuotano nell'aria, sospese, metto anche loro dentro un pentolino e poi le frullo… così posso mangiarle e smettere di pensarci! 😉
      Vero, questo dolce si presenta bene ed è perfetto anche per una cena con ospiti… non ci si crede quasi che è così facile da fare! Questo è un grandissimo pregio per i dessert, per me!
      Grazie, buona giornata a te!

  • panelibrietnuvole

    8 Luglio 2014 at 8:19

    È bello cercare il perché delle cose, indagarle, non fermarsi alla superficie… E a volte tutto si fa più chiaro, perchè poche cose sono fatte a caso. A volte…ma non sempre.
    Stupende questr bavaresi (senza panna!) e stupenda la presentazione…una tavola rustica è anche il mio sogno! 😉
    Però, ti dico la verità, il tuo bel tavolo bianco e la sua luce mi mancano un po'…
    Buona giornata!
    Alice

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 9:35

      Non sempre, è vero… ma fa parte del gioco, qualche perchè è destinato a sfuggire al nostro controllo e a volare libero…
      Sì, la ricetta che ho seguito non metteva la panna e ho scelto anche io la versione light! E nessun rimpianto… 🙂
      Il mio tavolo bianco tornerà, mi piace solo giocare, alternare, cambiare ogni tanto… ma il bianco è il bianco, il primo amore non si scorda mai!
      Ciao Alice, un bacio!

  • conunpocodizucchero Elena

    8 Luglio 2014 at 10:09

    sei una continua meravigliosa sorpresa

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 10:40

      Tu molto di più… la tua ultima ricetta è fantasticaaaa! 🙂
      Grazie, sei un tesoro!

  • simona

    8 Luglio 2014 at 10:48

    ma sono bellissime!!!! mi viene voglia di mangiarle tutte!!!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 11:09

      E' quello che ho fatto io… erano sei e sono sparite in meno di 3 minuti! 😀
      Grazie, Simona!

  • haru

    8 Luglio 2014 at 12:19

    Perché è la parola dei coraggiosi, di quelli che guardano nel baratro delle cose, nella profondità dei limiti, nei meandri del vuoto. Io sparo perché all'infinito, in raffiche vorticose o motivetti dispettosi, sono un ammasso di perché ambulante. Delle volte non riesco più a trovare il filo, ma chissenefrega. Non mi spaventa perdermi dietro le analogie infinite, gli incastri perfetti, le poesie visibili che stanno dietro le cose più triviali. Per esempio i dolci. Quelle cose inutilissime, che fanno male, che dimostrano debolezza, per me sono costruzioni archetipiche, incastri di significati, segnaposto e segnalibri che scandiscono le mie metamorfosi. E ora mi permetto di azzardare che queste bavaresi sono un ritorno coraggioso, il grattare per trovare l'essenza e un'intuizione molto precisa. Sono anche ricordi estivi intensi, non quelli malinconici, quelli carichi di energia, del brivido del rischio con la determinazione incrollabile di farcela. Beh, sono con te.

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 16:13

      Io coraggiosa non mi sento, ma dopo averti letto credo che abbia ragione… a giocare con i perchè a volte serve coraggio, come leggersi dentro, come guardarsi ad uno specchio, come non voltare la testa… come vederla in faccia, la realtà.
      Adesso quando mangerò una bavarese penserò alle tue parole che come sempre mi colpiscono proprioalcentro mi fanno tentennare prima di risponderti, perchè mi sembra di dire solo cose superficiali rispetto alla tua profondità…
      Donnina di marzapane, felice sia con me… ci vediamo in via delle analogie infinite, quando avrai voglia di un nuovo appuntamento. Spero presto, anche se è finito giugno.

  • GranoSalis

    8 Luglio 2014 at 13:01

    Mi capita spesso che le immagini delle tue ricette mi facciano venire in mente quei giochi di bambina che non ricordo di aver mai fatto, che la passione per la cucina in me ha tardato a manifestarsi. Sai quando le bambine giocano a cucinare, con mille piccoli pentolini colorati, coppette e formine in cui costruire pietanze immaginarie, magari con i sassolini, o con i fiori, o con pasta di sale colorata e profumata. Ecco queste minibavaresi mi fanno pensare a una versione iper-raffinata di quei piccoli piatti immaginari, carichi di gusto e fantasia. Solo a guardarli mi mettono addosso un'allegria leggera e colorata 🙂
    E la tavola l'ho riconosciuta subito, a dire il vero l'aspettavo…come aspetto il prossimo sabato per un nuovo abbraccio dentro un bellissimo e, per me, improvvisato incontro collettivo con voi 3 splendide donne!

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 16:22

      A parte un periodo in cui mi ero fissata con il Dolce forno che aveva un'amichetta, nei miei giochi d'infanzia non ci sono state pentole o forchette, ma bambole, peluche e Barbie a cui avevo tagliato i capelli e a cui facevo vivere le storie più strane…
      Non sei la sola ad aver pensato a un mondo in miniatura vedendo le foto… sul momento mi era sfuggito questo particolare, ma è vero… e sorrido, spero di non essere regredita ma di voler inseguire, anche inconsciamente, una spensieratezza tipica dei bambini… 🙂
      A prestissimo, senza cappotto vintage questa volta, ehehe!

  • Il profumo dei colori

    8 Luglio 2014 at 16:33

    la mia lunga attesa non mi ha fatto dimenticare il tuo meraviglioso blog, non vedevo l'ora di potermi perdere nuovamente nei tuoi post e le tue belle foto… finalmente anche io posso rimettermi a giocare in cucina e mi lasco ispirare piacevolmente da voi amiche blogger. ti abbraccio Nahomi

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Luglio 2014 at 17:45

      Ciao! Era da tanto che non ti vedevo… e ora so perchè, sono andata subito a leggere il tuo nuovo post! Stai vivendo un periodo pieno e intenso di emozioni, a volte anche scrivere sul blog i tuoi pensieri e stati d'animo può aiutare a condividere, a fermare l'attimo, a mettere tutto nero su bianco…
      Un abbraccio che vale per due, Nahomi! Viva Penelope!

  • lapetitecasserole

    8 Luglio 2014 at 22:35

    Io credo che noi donne siamo nate per trovare un perché ad ogni cosa. Indubbiamente lo siamo, molto più degli uomini. Potrei elencare infinite situazioni, infiniti consigli dati e ricevuti dalle amiche dove si cercava sempre di trovare delle spiegazioni (più o meno logiche) a tutti quei perché che ci facevano essere sempre inquiete ed in ansia. I perché sono una necessità. Anche quando non esistono è necessario trovarne uno. Sono contenta che siano finiti in queste bavaresi, il punto di domanda magari è ancora là, ma guarda che meraviglia!

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Luglio 2014 at 9:44

      Sì, donne&perchè sono strettamente connesse come donne&scarpe… 😀 E le domande un po' esistenziali e arrovellate sono tra gli argomenti preferiti quando esco con le amiche fidate, con cui ho confidenza… sapessi quante bavaresi prepariamo, anche solo a parole, ehehe!
      Ho voluto rendere più dolce e tonda questa necessità… durerà poco, il tempo di un boccone, ma meglio di niente… 🙂
      Grazie Margherita, avanzato un po' di gelato alla ricotta?!

  • Mimma e Marta

    9 Luglio 2014 at 6:52

    Francesca, arrivo anche oggi in ritardo, in punta di piedi, dopo essermi assentata per qualche giorno e preparandomi a volare via ancora per un po', verso nuove terre e nuovi perché. Cerco assiduamente perché e spiegazioni in tutto, dai cambiamenti repentini, inaspettati, ai fiori e alle erbe selvatiche che crescono spontanee, senza chiedere permesso, scegliendo di rintanarsi dove loro stesse hanno scelto. Ero quella bimba che non si accontentava di vedere, ascoltare, ero quella che urgeva di capire.
    Mi chiedo se forse le cose sarebbero più semplici e leggere senza troppi perché interrogativi e più perché affermativi, ma questa probabilmente non è la mia natura 🙂
    Prima di partire passo da te a far merenda: da piccola mi chiamavano mirtillo…come pensi che io possa non adorare queste bavaresi? 🙂 ti abbraccio e ti penserò tanto, tornerò ancora un po' in ritardo ma ci sarò, come sempre, senza perché o forse sì.
    Marta :-*

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Luglio 2014 at 9:48

      Forse la vita senza troppi perchè sarebbe più facile – e più comoda – ma sicuramente meno stimolante, meno viva e meno curiosa… e la curiosità non va mai persa, te lo dico da gatta e da sorella maggiore! 😉
      Il soprannome "mirtillo" ti si addice proprio, è delizioso! Senza saperlo, vedi, ti sono vicina anche così! Potresti raccontarci in un post com'è nato, perchè ti è stato dato… ma adesso pensa solo a partire, a cambiare aria, ad andare alla ricerca di nuove domande, sapori, idee per ricette… buona estate, Marta, goditela in pieno e presto ci ritroveremo qui e da te a parlarne! Un abbraccio!

  • Ilaria Guidi

    9 Luglio 2014 at 7:44

    Cara Francesca, queste bavaresi sono deliziose! Questa ricetta entra a far parte delle mie "super preferite" da provare assolutamente! 🙂
    Te l'ho mai detto che adoro il tuo blog? E le tu foto stupende?…Temo di si! 😉
    Un abbraccio!
    Ila

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Luglio 2014 at 9:50

      Ilaria, tu ripetimelo tutte le volte che vuoi… mi fai felice… 😛
      Libera la fantasia con questa ricetta, puoi usare anche altra frutta o lo yogurt al gusto che preferisci, se vuoi! L'importante è capire bene la forma da dare ai tuoi perchè! 🙂

  • carmencook

    9 Luglio 2014 at 16:36

    Bello il post, bella la pedana trasformata in tavolo rustico, belle le foto, favolose e accattivanti le mini bavaresi con i lamponi e i mirtilli!!!
    Complimenti Francesca!!
    Un caro abbraccio e a presto
    Carmen

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Luglio 2014 at 17:27

      Bello che ti piaccia tutto, Carmen! La pedana non si è mai mossa dal punto in cui l'ho messa per fare le foto, questo per dire quanto l'ho ben accolta e quanto ho intenzione di usarla! 🙂
      Grazie mille!

  • coccolatime

    10 Luglio 2014 at 7:29

    uff non ho manco riletto cio che ho scritto…:( e il commento non appare..spero vada tutto ok …un bacioooooooooooooo

  • coccolatime

    10 Luglio 2014 at 7:30

    nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo….avevo scritto un poemaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa e non è apparso nienteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Luglio 2014 at 17:45

      Nooooo, davvero?! Ho visto nello spam, non c'è nulla… io lo voglio il tuo poema, appena puoi me lo riscrivi? Non ti sento da un po', ti pareva che spariva proprio questo commento lungo, che peccato! Cattivo Blogger che si mangia le parole… avrà fame come me… 😛

  • Francesca Fantoni

    10 Luglio 2014 at 9:15

    Il titolo mi ha colpito, positivamente. Probabilmente perché ho subito pensato a quanti mirtilli mangio quando vado in montagna e agli altrettanti perché che mi frullano per la testa. Complimenti per le foto, mi piacciono molto.
    Un abbraccio, Francesca

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Luglio 2014 at 17:47

      I mirtilli di montagna devono essere ancora più buoni, meglio ancora se gustati appena colti! Quanti perchè sui sentieri, durante le passeggiate… si possono lasciare dietro agli alberi o negli angoli all'ombra, per poi tornare e ritrovarli… 😉
      Grazie, Francesca!

  • MissWant

    10 Luglio 2014 at 9:22

    dimmi che zona frequenti, perché anch'io voglio inciampare in pedane abbandonate!
    ed è vero che c'è sempre un perché, almeno a me piace pensare così, tutto ha un senso ed un colore diverso! le tue bavaresi sono perfette, precise, bellissime!
    ti abbraccio cara Francy.
    Angela

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Luglio 2014 at 17:50

      … e se ti dicessi che ieri sono inciampata in un'altra pedana, ancora più grande?! In realtà è stato un incontro casuale vicino al cassonetto, la gente non si rende conto di cosa getta via… appena riesco a dare qualche mano di vernice vedrai il nuovo oggetto misterioso! 😀
      Un abbraccio a te, Angela… e grazieee!

  • An Lullaby

    10 Luglio 2014 at 14:14

    Anch'io cerco sempre i perché, forse a volte mi soffermo anche troppo nei miei interrogativi, ma preferisco così, preferisco essere una persona che "perde tempo" cercando spiegazioni, piuttosto che farmi scivolare tutto addosso 🙂 C'è da dire poi che le tue bavaresi non sono solo interrogativi, sono anche splendide affermazioni!Sembrano dei gioielli preziosi, sono incantevoli 🙂 Mi piace che ci sia l'agar agar e mi piace che siano leggeri ma anche capaci di farmi aumentare la salivazione 😉 Voglio provarli, deciso! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Luglio 2014 at 17:54

      Per quel che posso aver capito di te, Anto, immaginavo fossi "una tipa da perchè" come la sottoscritta… 🙂 Non so se sia "perdere tempo" o piuttosto "muovere il tempo", riempirlo di punti interrogativi, curiosità, parole nuove… tutto serve a creare un dialogo, anche noi stesse e la nostra mente… credo che così ci si conosca meglio… se non scavi, non sai e non trovi…
      L'agar agar tornerà nelle mie ricette, ormai è entrato in dispensa e non esce più!
      Se accanto ci metti una pallina del tuo gelato, vedrai che abbinamento! 😉

  • librivagabondi

    10 Luglio 2014 at 16:29

    Dalla montagna non riesco a vedere la tavola dei perchè ma mi fido che sia una di quelle giuste!!!! Di perchè ne ho molti anche io ma ultimamente poi non ci deve essere per forza un perchè….. Faccio, sbrigo, cucino, aspetto, viaggio(poco) perchè non c'è un perchè ma perchè voglio…. (Un giro di parole pericolose). Vedo solo un pezzo della prima foto e immagino siano delle piccole bavaresi ai mirtilli… Una delizia per gli occhi e per il cuore e… Anche per la pancia! Un bacio grande!

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Luglio 2014 at 18:00

      I perchè è bello lanciarli anche se non afferri subito (o sempre) la risposta, giusto per tenere allenata la voglia di conoscere meglio le cose o vederle secondo un punto di vista diverso, meno immediato ma più profondo…
      E' bello vederti collegata con il tuo account da lettrice, Ely, in montagna puoi perderti tra mille storie e pagine mentre io preparo bavaresi… sì, hai indovinato! 😉

  • Paola Sabino

    11 Luglio 2014 at 6:34

    Era tempo che non passavo qui.. Tempo in cui le parole non arrivavano veloci e leggere. Non lo fanno ancora. Si concentrano tutte in un unico perché. Perché di tante cose che accadono e non le vorresti. Perché che si susseguono da più di un mese ormai. Perché che mi lasciano ancora confusa, frastornata, come se tutto ciò che è accaduto non fosse accaduto a me.. realmente. Perché che precedono il non ci credo. Perché che vorrebbero mostrare una realtà, che non voglio, non voglio accettare. E tutte le altre parole restano ferme lì, in un luogo che ancora non ho capito quale sia e che non si fa trovare. Non ancora. E anche loro hanno il loro perché. Perché che spero prima o poi diventino i mirtilli che colorano di viola una bavarese.. Dove sciogliere ad una ad una le parole che ho ancora congelate, lì… dove non so.

    Grazie per l'abbraccio.. l'ho sentito.. forte e vero.

    Paola

    1. lagattacolpiattochescotta

      11 Luglio 2014 at 12:56

      Paola, io ti aspettavo… senza forzarti o sollecitarti. Perchè sapevo che quando avresti voluto o te la saresti sentita, ti avrei rivista qui e ritrovata con grande piacere. Perchè lo so che ci vuole tempo… a volte anche più di quel che credevamo. Perchè non è facile accettare, digerire, andare avanti con leggerezza. Perchè per scrivere o abbandonarsi ai pensieri bisogna avere il giusto stato d'animo. Perchè, perchè… come vedi ne ho detti anche io… ma ora mi taccio, ricordandoti che se ne vuoi parlare sai dove trovarmi. E sperando che quel gelo presto si possa sciogliere un po', magari al sole dell'estate che secondo me ha sempre il suo potere magico…
      Un altro abbraccio, forte!

  • Sweetie-Home

    11 Luglio 2014 at 9:37

    Quel tuo "un grande perché ce l'hanno treni e aerei presi per urgenzadivita" ha molto a che vedere con i miei biscotti del cogli l’attimo. Ci trovi lo stesso sapore di vita, che alla fine nonpuoifareamenodi. Guardare negli occhi tutti i perché che ti hanno seguito tra gesti, ricordi, frammenti e sgranocchiare biscotti al cioccolato. Questi finiscono in valigia.
    P.S. Lovvo quella forma così tonda e liscia
    P.P.S. Lovvo anche i frutti di bosco
    P.P.P.S.Sulla pedana di legno entriamo nella serie checosatelodicoafare 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      11 Luglio 2014 at 13:05

      Non so se sono brava a spiegartelo ma ci provo: le tue/nostre parole hanno un valore speciale perchè noi ci leggiamo dietro e oltre, sapendo anche quello che di esplicito qui non diciamo. E allora ogni nostra conversazione, privata e nell'etere, si mescola, si integra e vola complice in aria come le bolle di sapone che faremo insieme… sono riuscita a farmi capire? 🙂
      Io direi che prima o poi verrà il momento dei treni presi per urgenzadivita, mentre in viaggio si mangiano i biscotti del cogli l'attimo… e tutto è ancora più tondo e legato.
      P.S: non ho più tolto dal mobile la pedana di legno, è rimasta lì fissa da quando l'ho presa. E' lovvo allo stato puro, è deciso!

    2. Sweetie-Home

      11 Luglio 2014 at 14:18

      Sei riuscita a spiegarti benissimo. E comunque (ti avrei) l'avrei capito anche senza una parola di più 🙂
      P.S si, è chiaramente 100% lovvo allo stato puro

  • Italians Do Eat Better

    12 Luglio 2014 at 19:04

    Che delizia queste mini bavaresi, mettono allegria solo a guardarle!

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Luglio 2014 at 16:50

      Grazie! Di allegria abbiamo sempre bisogno! 🙂

  • Peanut

    13 Luglio 2014 at 10:19

    Arrivo sempre, tardi ma arrivo 🙂
    Mi piace sentirmi in sintonia anche su questo, perchè spesso mi sembra d'esser io quella troppo tollerante, quella che non s'arrabbia in modo eclatante per le piccole cose, che non giudica solo all'apparenza, che valuta prima di esporre un'opinione..ho sempre creduto nell'importanza di capire il "perchè" delle cose, prima. C'è sempre qualcosa all'origine di un comportamento, per quanto fastidioso, scorretto e mi sembra doveroso cercare di risalirci prima di puntare il dito, di parlare, di agire. E poi certo, è anche un modo di pensare che ti permette di sfruttare certe situazioni, che non sembrano all'apparenza troppo benevole, a tuo favore..

    Queste ciambelle morbide di frutta sono stupende, altro che donoughts.. adoro il colore, il sapore che immagino abbiano, la loro forma.. e poi, basta sosituir lo yogurt e voilà, ciambelline bavaresi anche per me! ^_^
    Un grande abbraccio Fra

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Luglio 2014 at 16:54

      Ci sono persone che cresceranno sempre in mezzo ai perchè, perchè la loro natura porta a farsi mille domande… io sono tra queste, tu sei tra queste, sorellina… si capisce presto quando è così, è un tratto caratteriale che emerge subito e non si perde nel tempo, anzi, si rafforza… più si vive e più si fanno esperienze, più sale la voglia di capire-sapere-indagare… è come una fame di punti interrogativi e spiegazioni, essere sazi è difficile se per indole vuoi sapere e conoscere tutto…
      Ti ci vedo a preparare questo dolcetto "a tuo modo", giocando con la frutta che ti piace tanto! Se provi, pensami e fammi sapere! 🙂

  • Francesca

    14 Luglio 2014 at 7:55

    sono troppo belle Francy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Io queste le devo fare assolutamente <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Luglio 2014 at 9:15

      Sìììììì, Fra, ti verranno benissimo! Che bello leggerti qui, è la prima volta! 😀 Sono contenta che questi cerchietti ti abbiano così colpito!

  • brenda842

    17 Luglio 2014 at 12:39

    questi dolci sono di una delicatezza unica! belli belli e sicuramente buonissimi!

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Luglio 2014 at 17:52

      Detto da te, Ale, mi rende orgogliosa! 😀 Grazie!

  • cucinaincontroluce

    23 Luglio 2014 at 13:40

    I perché sono sempre stati una costante della mia vita, quando li cercavo per capire e invece non trovavo la risposta, quando le motivazioni spuntavano dal nulla anni dopo, quando il dolore o le emozioni, la rabbia e le frustrazioni oramai si erano placate… i perché ci sono sempre e alla fine ho imparato che basta accettare l'inevitabile per essere felici, senza tormenti né ansia e alla fine il perché uscirà da sé….
    Ciao rapitrice di tavolette! (Io però ho rapito l'imbottitura di un cuscino e ora siamo molto felici insieme….)

    1. lagattacolpiattochescotta

      23 Luglio 2014 at 19:52

      Crescere e maturare significa anche avere un approccio più "pacifico" con i perchè, sapendo che a volte possono non arrivare mai o restare sospesi a lungo… basta vederli come farfalle, come confetti, come foglie in volo, come gatti che si nascondono… 🙂
      Salutami il cuscino, questi incontri a lieto fine li adoro!

  • Anonimo

    19 Maggio 2015 at 21:40

    Mi siedo, scorro l’indice delle ricette e clicco, attratta da ingredienti e combinazioni.
    Leggo il titolo e penso cosacidiraimai, cosa direi io con quel titolo.
    Guardo le foto… e sorrido: cresciuta in una famiglia di falegnami, ho passato giorni interi giocando con pezzi di legno. Ogni volta un gioco nuovo, una costruzione diversa. Anch’io ho riservato ad assi di legno grezzo l’onore di diventare tavole imbandite. Tu avresti l’imbarazzo della scelta, ti divertirsi come una bambina!

    La vita, da subito, ci riempie le mani di perché, come fragole e mirtilli: magici, succulenti, ma fragili..
    A volte non si trovano
    risposte; quando, ad esempio, il dolore vela occhi e cuore.
    Forse l’importante è proprio aggiungere punti interrogativi (che sono sempre s-punti di riflessione) ai puntini di sospensione (che si aprono alla vita…).
    Pronunciare perché per mettersi in discussione, per continuare il viaggio, per crescere ogni giorno.

    …Perché ti ho trovato? Per tuffarmi in un puzzle di tessere scintillanti.
    Anna

    1. Anna

      19 Maggio 2015 at 21:53

      Non volevo essere anonima, ma scrivevo dal telefonino… E correggo: tu ti divertiresti come una bambina!!!
      Anna

      1. Francesca P.

        20 Maggio 2015 at 21:10

        Io nuoto da sempre tra i perchè… è l’espressione della curiosità, di chi vuole sapere tutto, conoscere tutto, scoprire tutto… vivere tutto!
        Grazie a te ora vedrò ancora di più s-puntini di sospensione sulla mia via, senza considerare che possono essere spuntini senza trattino, quindi merende sfiziose da gustare lungo il cammino che in questo periodo ri-parte quasi da zero…
        Perchè mi hai trovato? Perchè volevo essere trovata, da te. Credo ai mirtilli che legano le persone…

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