DA LECCARSI I BAFFI

30 Marzo 2014Francesca P.
Blog post

Rivedo una casa a due piani, un giardino che la circonda con alberi da frutta, una Fiat 128 blu parcheggiata vicino al pollaio, due sdraio a righe che cigolano quando si aprono e un pergolato con grappoli di uva fragola, da cogliere tingendosi le mani di rosso.

Rivedo una bambina che arriva felice dai nonni, come andasse in vacanza, perché lì c’erano il verde e la natura. La città era sullo sfondo, vicina eppure lontana. C’era tempo per dimenticarla e mettere da parte le bambole, per giocare all’aperto.

La mia amicizia speciale con i felini è nata in quel giardino. C’erano vari gatti che giravano in zona e spesso si fermavano davanti alla porta, in attesa di cibo e di carezze. Io li raggruppavo, riuscivo – non so come! – a metterli in fila (per 3 col resto di 2) e gli davo da mangiare: mettevo la pappa su un cucchiaino e offrivo qualche leccatina ad ognuno, seguendo un ordine, da destra a sinistra. Quando arrivavo all’ultimo, ricominciavo. E loro fermi, buoni ad aspettare il proprio turno. Poi li seguivo, li vedevo rincorrere lucertole, stiracchiarsi al sole, correre liberi. E le ore volavano così, senza che me ne rendessi conto.

Mio nonno è scomparso presto, troppo presto, però ricordo bene alcune cose: assomigliava a Raimondo Vianello ed era l’addetto ai fornelli nella grande cucina celeste, con il tavolo al centro. E’ merito suo se ho imparato sin da piccola a farmi piacere i minestroni. Anche se il suo piatto forte erano i carciofi fritti (i “fofi” nel mio lessico famigliare), lo associo ancora oggi a un’idea di alimentazione sana che ha trasmesso anche a mia madre, che mi ha cresciuta a suon di zuppe, pesce, sughi leggeri e tanta, tanta verdura. La Nutella, le merendine confezionate e i Sofficini li vedevo soltanto nelle pubblicità in televisione.

Per questo quando mi è stato proposto di realizzare un piatto “green” con la pasta all’uovo di Luciana Mosconi, con ingredienti a chilometro zero e freschi di stagione, ho accettato la sfida sentendola “mia”. Perché da sempre sono stata abituata a far attenzione a queste cose e a legare, a parte qualche giusto strappo alla regola che ogni tanto serve, le parole cibo-bontà-salute-benessere.

Ho scelto una ricetta che non è a chilometro zero, ma zerissimo. Tutto viene dal Lazio o dalla stessa Roma, dai banchi del mercato dove ormai mi conoscono per nome: i carciofi romaneschi, i mitici “cimaroli”, dolcissimi e grandissimi in questo periodo (se fossi una sposa li sceglierei anche per il bouquet per quanto sono belli); il pecorino romano che è intenso ma gentile allo stesso tempo; la menta romana, che indossa sulle foglie le righe, come le mie magliette preferite.

Se la provenienza dei prodotti è sicura e la pasta usata è di qualità, allora sì che è facile – e piacevole – preparare un primo piatto… da leccarsi i baffi. Proprio come quei gatti a cui andavo incontro ridendo e mi aspettavano all’ora di pranzo.

 

TAGLIATELLE CON CARCIOFI CROCCANTI, PECORINO E MENTA

 

Ingredienti per due persone:

 

160 g di tagliatelle all’uovo

1 o 2 carciofi romaneschi

Pecorino grattugiato (a piacere; io 3 cucchiai)

Un limone

Uno spicchio di aglio

Olio extra vergine di oliva

Sale

Pepe (facoltativo)

Una noce di burro

Menta romana q.b.

 

Mettere a bollire l’acqua per la pasta.

Lavate i carciofi e puliteli togliendo le foglie esterne più dure, fino ad arrivare a quelle più tenere e chiare. Tagliate le punte e poi i cuori a metà. Fate delle fettine sottili, eliminando la barbetta se è presente. Se vi piace, tagliate anche la parte iniziale del gambo. Mettete i carciofi in un piatto, ricoperti di acqua e succo di limone per qualche minuto, per non farli annerire.

In un padellino, fate soffriggere lo spicchio d’aglio, tagliato in due. Fate imbiondire e toglietelo.

Unite i carciofi, dopo averli sgocciolati bene e asciugati eventualmente con uno scottex, e fateli saltare per 5-7 minuti, con un pizzico di sale. Non cuoceteli troppo per farli rimanere croccanti.

Buttate le fettuccine quando l’acqua bolle.

In una padella, fate ammorbire il pecorino con un goccio di olio, una noce di burro e un mestolo di acqua di cottura della pasta, fino a scioglierlo e renderlo un po’ filante.

Scolate bene le fettuccine e mettetele nella padella. Unite anche i carciofi croccanti e amalgamate bene, per distribuire il condimento. Assaggiate e regolate di sale.

Impiattate, con una spolverata di pecorino grattugiato e decorando con le foglie di menta spezzettate. Chi vuole, può unire pepe nero macinato al momento.

 

133 Comments

  • Miu Mia

    30 Marzo 2014 at 17:39

    Che meraviglia! Complimenti per questo piatto e grazie per aver condiviso un vissuto così soave, ma con sfumature così familiari… mi ha fatto pensare alla mia, di infanzia! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 17:56

      Se penso che questa casa adesso è stata venduta ed è diventata moderna, irriconoscibile… i ricordi salvano tutto…
      Grazie e miao! 😉

  • Mimma e Marta

    30 Marzo 2014 at 17:41

    Di solito non specifichiamo chi delle due scrive (solitamente la più piccola) perché tendiamo a condividere emozioni, idee, ma oggi non posso trattenermi dal dire che sono io che scrivo, Marta. Quanti ricordi che hai evocato, le mattine calde e lente d'estate, passate a giocare con i gatti che entravano dal cancello del grande e umile giardino della nonna. Gatti che bramavo poter portare a casa e pomeriggi spesi a tentare di convincere la mamma nel prenderne uno (dopo 16 anni, però, posso dire di essere riuscita :-). Stavo lì, seduta sul gradino della casa della nonna, con una coppetta di plastica rosa mentre mangiavo infiniti cucchiaini di zucchero e mi divertivo con quei felini. E ancora le domeniche a casa, fatte di pranzi tardi – a volte si riusciva a pranzare perfino alle 18:00 – e pasta all'uovo fatta in casa, condita semplicemente con l'unica salsa di pomodoro che mi piaceva, quella della mamma. A volte la domenica era fatta di pasta con carciofi e speck, e ore passate inutilmente a raccogliere lo speck dai piatti di mamma e papà e a scartare i carciofi e ogni loro singola fogliolina, non mi andavano proprio a genio 🙂 Ecco, sono sicura che oggi, però, questo piatto non lo disdegnerei affatto, anzi…più sono cresciuta, più ho imparato ad apprezzare questa verdura. Salutami sempre il tuo Ulisse. Un abbraccio da entrambe :-*

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 18:04

      Marta, avrei continuato a leggere, mi hai portato con te, per mano… è stato come vederti! Adoro seminare spunti di vissuto sulla strada e aspettare che vengano raccolti come hai fatto tu! Grazie per questo scorcio d'infanzia, mi piace tantissimo l'immagine della coppetta rosa con lo zucchero! Se dovessi inventare un racconto, partirei da lì… 😉
      Anche io ho aspettato tanto prima di avere un gatto tutto mio, 26 anni… non avendone in casa, giocare con quelli di mia nonna era un sogno! E quanti primi piatti conditi con il sugo di pomodoro, quello di mia madre è sempre stato più leggero e liquido, quello di mio nonno era più "corposo"!
      Se assaggi i carciofi romaneschi adesso, che si sciolgono in bocca, sono sicura che ti ricrederesti! 🙂
      Un abbraccio a te e ovviamente anche alla piccola! E' bello avere il mistero su chi delle due lascia parole, ma mi ha fatto piacere che oggi ti sia palesata…

    2. Mimma e Marta

      30 Marzo 2014 at 18:11

      La piccola in realtà sono io, Marta 🙂

    3. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 18:21

      Ah ecco! Chissà perchè in automatico avevo pensato che fossero i ricordi di una mamma, forse per associazione di età… e poi la prima riga che diceva che solitamente scriveva la più piccola mi ha portato a credere che stavolta parlasse la più grande… 🙂

  • Elisaltea

    30 Marzo 2014 at 18:12

    Che bello il ricordo che ci hai donato… insieme a questa ottima ricetta, tra l'altro trovo che la pasta Mosconi sia la migliore tra le marche di pasta all'uovo… Un abbraccio e buona domenica!

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 18:26

      Avrei voluto che mio nonno preparasse anche la pasta all'uovo, ma ho solo ricordo di qualche tortellino… 🙂
      Sì, vero, la pasta della Mosconi è davvero buona, soprattutto perchè rimane leggera e scivola bene con il condimento! 🙂
      Un abbraccio a te!

  • LeCiorelle

    30 Marzo 2014 at 18:39

    Mi piace moltissimo la foto dei carciofi nell'annaffiatoio, sono due splendidi fiori viola!!! che poi se non erro dovrebbero essere i carciofi del tipo "mammole" quindi non potevano trovare nome più azzeccato! una ricetta davvero invitante, se poi ci mettiamo la menta ha un tocco di freschezza che sa di primavera!!! ottima!! a presto

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 18:46

      Vero che sembrano fiori sbocciati e rigogliosi? 🙂 Questi sono i cimaroli ma credo sia la stessa cosa di mammole, sono enormi, dispiace quasi togliere quelle belle foglie! Li preparo spesso anche in padella come contorno, tagliati a spicchi larghi, soffritti con tanto aglio… 🙂

  • Paola

    30 Marzo 2014 at 18:58

    Belli i ricordi d'infanzia e deliziose le foto sia dei carciofi che del piatto di tagliatelle, complimenti! Un abbraccio
    Paola

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 19:03

      Ci sono ricordi che ci fanno più tenerezza di altri… se ripenso a quel giardino e ai quei gatti in fila, provo sempre emozioni… 🙂
      Grazie, Paola!

  • Zucchero e zenzero

    30 Marzo 2014 at 19:05

    I sapori e gli odori che ci hanno fatto compagnia durante l'infanzia sono quelli che scegliamo in età adulta, quando facciamo la spesa al mercato e decidiamo cosa mangiare e condividere con chi amiamo. A volte scegliamo un ingrediente perchè ci piace, altre perchè cucinato in un certo modo ci ricorda qualcuno che non c'è più o qualche momento passato.. Mi ritrovo molto nelle tue parole di oggi perchè proprio in questo periodo i miei genitori ed io siamo riusciti a riprodurre una torta salata che preparava mia nonna, grazie alle note del suo ricettario e grazie a tanti esperimenti. E' stato un bel modo per ricordarla e chiudendo gli occhi sono tornata a quando ero bambina e quella torta la preparava lei 🙂
    Anche io trovo che i carciofi siano bellissimi 🙂
    Un abbraccio forte :*
    V

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 21:13

      Si, Virginia, una parte di quello che abbiamo respirato e assorbito ce la portiamo dentro, è naturale tener viva la memoria anche così… la nostra idea di cibo si è formata con quello che abbiamo assaggiato e mangiato, sia quando qualcosa ci piace, sia quando la rifiutiamo… è tutto scritto nel nostro passato, nelle nostre origini! Io ho ereditato molto dalla mia famiglia, anche se poi ho voluto sperimentare anche altro, cose che nè mio nonno, nè mia madre preparavano… vedi i dolci o l'uso delle spezie! E' così che nasce la nostra cucina, dalla tradizione che si unisce al presente… 🙂
      Che buona deve essere la vostra torta salata, apparirà nel blog? Mi hai messo curiosità, ehehe!
      Un bacio!

  • Le Sucre et Moi Fabrizia M.

    30 Marzo 2014 at 19:41

    Negli occhi ancora adesso il sole tiepido di primavera davanti alla casa dei miei nonni, il pergolato di uva bianca, il giardino pieno di rose e giaggioli, le giare liguri fiorite di lavanda e rosmarino e la pasta con i carciofi liguri ( spinosissimi) che avevo appena raccolto con mio nonno, cucinata dalla bisnonna Anajs ( mia figlia si chiama Alessia Anajs per ricordarla)..cara Francesca, questo tuo post e' un dono meraviglioso..generosamente doni luce, profumi, ricordi e un invito a ricordare..
    Un abbraccio,
    Fabrizia

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 21:20

      Sento il tepore di quel sole, Fabrizia, sei riuscita a darmi l'idea di un posto così sereno, pieno di pace e di profumi… adoro le piante di rose e come ben sai la lavanda, che tinge tutto di romanticismo…
      Anajs è un nome splendido, pieno di eleganze e femminilità… hai fatto bene a chiamare così tua figlia, sarà un onore per lei! E' giusto rendere omaggio alle donne speciali che hanno segnato la nostra vita…
      Grazie per avermi reso partecipe dei tuoi ricordi, un abbraccio a te!

  • Emanuela – Pane, burro e alici

    30 Marzo 2014 at 19:45

    Io amo i gatti e non posso che provare grande simpatia per la tua miciona che sbuca nelle foto! 🙂
    Dolce post, appetitosissima ricetta! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 21:22

      Micione, Emanuela! 😛 In effetti di solito sono le femminucce a stare in mezzo alle cose di cucina ma lui è un'eccezione, ehehe!
      Grazie!

  • Michela

    30 Marzo 2014 at 20:23

    I carciofi, una cucina celeste, la tua gatta, la tua poesia. Leggerti mi mette una pace addosso che non posso spiegare. Forse perché ritrovo in te alcune cose che mi appartengono, in un certo senso.

    Sono cresciuta in una famiglia dove era severamente proibito comprare merendine confezionate. Forse una linea troppo dura, ma che da adulta ho compreso a fondo.

    Un piatto stupendo Francy.
    Non amo i complimenti gratuiti, ma quando sono meritati li dico di cuore: bravissima!

    Un abbraccio

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 21:33

      Michela, non spiegarmelo, mi basta sapere che ti trasmetto questo e già mi hai reso felice! Anche perchè aspiro al senso di pace, spesso anche pescando tra i ricordi… il blog mi permette di scavare e togliere la polvere al passato che vale la pena far riaffiorare, è un bel viaggio dentro noi stesse!
      Io le merendine le mangiavo quando andavo a casa delle amichette, ma non mi sono mai mancate, no… molto meglio far merenda con un panino! 🙂
      Grazie a te, lo so che sei sincera… e ti apprezzo per dar peso alle parole e ai complimenti…

  • Ketty Valenti

    30 Marzo 2014 at 20:45

    I ricordi felici allietano la mente ed il cuore,rivivendo tutte le volte che li ricordiamo.
    Amo i primi piatti tanto quanto i dolci,infatti sono il mio dilemma,croce e delizia.
    Un primo piatto fantastico,di stagione,delicato e voluttuoso insieme.
    Z&C

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 21:38

      Alcuni ricordi riposano buoni buoni in un angolo, aspettano solo di essere rinfrescati, al momento giusto… è una bella certezza sapere che sono lì, vicini…
      Adoro anche io i primi piatti, non riesco quasi mai a fotografarli per il blog perchè li preparo quasi sempre di sera, ma voglio far crescere le ricette, mi impegnerò! 🙂
      Grazie per essere passata, Ketty!

  • Reb

    30 Marzo 2014 at 20:49

    Arrivo qui, leggo, le lacrime si affollano agli angoli degli occhi e un nodo mi stringe la gola. Proprio oggi, fotografavo mazzi di carciofi e asparagi, proprio oggi ero immersa nei fiori e nei profumi di questa dolce primavera, proprio oggi pensavo a quanto mi mancano i nonni! <3
    Quelli paterni non gli ho conosciuti, perchè un padre non c'è stato. Si è ricordato solo lo scorso Natale di me. Il mio adoratissimo nonnino materno è mancato troppo presto, quando io appena mi affacciavo sul mondo. Ma ho tanti ricordi di lui, nonostante siano passati 27 anni dalla sua scomparsa. La mia nonnina materna, madre per molti versi….beh, a lei devo ciò che sono diventata, a lei devo la mia passione per la cucina. A lei solo!
    In questa ricetta mi ci tuffo con il cuore….con tutto il cuore e anche con la pancia!!!! <3
    Ti abbraccio forte!

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 21:47

      Reb, vorrei abbracciarti, subito, ancora prima di parlare! Mi hai trasmesso tanta emozione, ho sentito l'intensità e il trasporto delle tue frasi, uscite dal cuore… le hai regalate a me, è un onore! Perchè oltre ai ricordi belli ci sono anche quelli dolorosi, che fanno crescere prima ma fortificano… sei una donna speciale, che sa voler bene e dare affetto, lo sento e lo so anche senza averti mai vista… il tuo passato ti ha reso ciò che sei e tua nonna deve essere stata un modello davvero importante… che sarà sempre tuo, tutto tuo.
      Tuffati pure, questi carciofi non pungono… li cuciniamo insieme, ti va? 🙂
      Grazie… per questo esserci così vero.

    2. Reb

      31 Marzo 2014 at 10:27

      Grazie a te dolce donnina di luce. E si, certo che mi va di cucinarli con te questi carciofi speciali, che sono coccole, custodi di un tenero cuore!

  • Paola

    30 Marzo 2014 at 21:33

    Da piccola trascorrevo le vacanze dai miei nonni, a due chilometri da casa, ma è lì che volevo stare. E non mi bastava farmici portare tutti i giorni, tutto il giorno, dovevo dormire con loro, svegliarmi con loro. Erano una copertina di Linus, per me, che, piccolina, adoravo farmi coccolare e viziare. Da adolescente loro sono stati quelli che più mi sono stati vicini, che hanno aiutato mia madre e mio padre ad affrontare una figlia anoressica, quelli che appena andavo a trovarli mi facevano sempre trovare un babà, perché sapevano che era tra i miei dolci preferiti. I miei nonni sono quelli che oggi vanno in giro a dire al mondo di avere una nipote nutrizionista e che come lavora lei nessuno. Ricordo che mio nonno il giorno dopo la mia prima laurea si presentò dal nostro medico curante dicendogli di mandarmi pazienti perché ero la migliore nutrizionista che conoscesse.
    Oggi mia nonna ha perso memoria di gran parte delle cose che preparava e con cui mi viziava e non cucina quasi più, anche se ogni volta che le chiedo di prepararmi il casatiello (perché il suo è il più buono che abbia mai assaggiato) ci tiene a prepararlo con le sue stesse mani. E' da lei che ho imparato ad amare i dolci, gli impasti. Stavo ore ad osservarla. Oggi la sua maestria la trovo nella mia mamma. E' in lei che ritrovo i suoi sguardi e da lei scopro quelle che erano le ricette di famiglia. Non trascritte su un foglio, ma nella memoria, nei profumi, che pare di sentire ancora ora, e nei sapori, ancora vivi.
    Queste tagliatelle sono sicura siano buonissime. Sono d'accordissimo con te: quando la materia prima è scelta con cura ed è di qualità, anche i piatti più semplici diventano speciali 🙂 Buona serata :*

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 22:24

      Sono felice di avervi ispirato confidenze… tu in tal senso sei sempre così generosa, Paola! E hai un modo così bello di scrivere e ricordare… si sente la dolcezza…
      E' vero, i nonni ci viziavano! Sono figure importanti, infatti mi dispiace aver perso presto mio nonno, mia madre ne ha sempre parlato benissimo, avrei voluto conoscerlo di più… mi avrebbe insegnato tante cose anche in cucina, ne sono certa! Goditi la tua nonnina finchè puoi e mangiate insieme tanto casatiello, ehehe! Deve essere unico e tu devi imparare a farlo come lei! 😉
      C'è una bella famiglia, dietro le tue parole… vedo donne forti e unite, che combattono e sanno coccolarsi…
      Se avessi bisogno di una nutrizionista, andrei da te anche io, ehehe! Mi fido, credo tu ci sappia fare anche coi pazienti, per i modi che hai… ti auguro di fare tanta strada e di vincere tutte le difficoltà, lo sai… 🙂

  • Sugar

    30 Marzo 2014 at 22:24

    Quanti momenti sono impressi nella mia mente di quando ero piccola e andavo dai miei nonni. Abitavano in una casa grande, con un bel giardino e lì con i miei fratelli giocavamo per ore! Sul retro mia nonna aveva insistito per avere un piccolo pollaio e mi portava con se per prendere le uova. Ero molto piccola, ma mi sentivo così grande e importante quando toccava a me prendere l'uovo appena deposto. Ogni volta provavo un'emozione grande! Ne ho mangiate di uova fresche, quelle bio che più bio non si può! 🙂
    Le tue tagliatelle saranno sicuramente da leccarsi i baffi e quei carciofi sembrano delle rose di un colore meraviglioso!
    Ti abbraccio cara Franci e me ne vado contenta di aver letto di te bambina e di aver ricordato anche di me. 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      30 Marzo 2014 at 22:29

      Anche io vado a letto contenta, Ada, pensando alle uova nelle tue piccole mani! Scatto una foto con il pensiero! 🙂 Considero l'uovo un piccolo miracolo, mi è sempre sembrato buffo che potesse essere creato da una gallina! Lo mangiavo anche crudo, quando era freschissimo… e mio padre ci faceva colazione, questo dettaglio non me lo dimenticherò mai… lui che lo rompe, ci mette un pizzico di sale e gnam! Alcuni ricordi faranno sempre, sempre parte di noi…
      Sogni d'oro, magari sognamo entrambe quel giardino d'infanzia…

  • lapetitecasserole.com

    31 Marzo 2014 at 5:26

    Attraverso la tua storia mi é sembrato di rivivere la mia. Mi sono quasi commossa a pensare alle mie estati in campagna dalla nonna dove sono sempre andata volentieri anche a preparare i miei esami al tempo dell'università. Ora che sono lontana, quei ricordi mi sembrano ancora più belli, ma ahimè anche più lontani. Io penso spesso a quanto sono stata fortunata ad avere dei nonni con i quali sono in parte cresciuta, dai quali ho preso abitudini, consigli e pure ricette. La cucina celeste, il nonno e "i fofi", mi sembrano un ottimo condimento la pasta di questa tua domenica. Il carciofo romanesco da queste parti per me rimane un miraggio, ma mi gusto le tue belle foto.

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:12

      Sì, sono ricordi lontani… quando scrivevo per un attimo li ho rivissuti come fossero presenti, ma appena mi sono fermata a pensare che intorno tutto è cambiato e non esiste più nulla di quel mondo/periodo, ho sentito il peso del tempo… e quel senso inevitabile di malinconia per tutto ciò che non c'è più… ma continuerò a ricordare, anche se significa stare un po' male, perchè non so farne a meno… 🙂
      Ok, deciso, so cosa donarti se mai verrai in Italia e ci incontreremo dopo tante (belle) parole: un bel mazzo di cimaroli! 😀

  • La Cocotte

    31 Marzo 2014 at 5:48

    Buondì Francesca, le tue parole sono pura poesia 🙂 Mi risvegliano un sacco di ricordi d'infanzia che spero di non seppellire mai perchè come hai detto anche tu siamo così anche grazie quello che ci hanno insegnato fino dai primi momenti della nostravita… Lo sai invece che io ho mosso i miei primi passi per seguire un gatto? Da lì non ho più smesso di inseguire gatti e loro lo sanno :-p Buon lunedì

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:16

      Chi ama i ricordi non teme l'oblio, perchè sa sempre come rinfrescarli e tenerli vivi… 🙂 Chi ha un'infanzia segnata dagli animali cresce meglio, secondo me… non me ne vogliano i cani, ehehe, ma dai gatti si impara tanto… anche quel senso di dignità, libertà e indipendenza che reputo fondamentale, quando si cresce… 🙂
      Eh sì, vero, loro lo sanno quanto li adoriamo…
      Grazie!

  • Chiara Setti

    31 Marzo 2014 at 5:58

    Ah i nonni!!! <3 il mio non sa nemmeno fare il caffè ma in quanto ex macellaio, di cibo se ne intende parecchio!!!! Questa pasta è tanto semplice quanto speciale per la storia che racchiude! Un bacio

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:19

      Beh, si può vivere senza caffè se si possono mangiare tante bistecche, ehehe!
      Questa ricetta è un omaggio alla mia romanità e rispecchia il mio motto: "semplice è buono"! 😀
      Bacio a te, Chiara!

  • Ileana Pavone

    31 Marzo 2014 at 6:42

    Arrivo con un po' di ritardo, ma sai che non mi perderei mai i tuoi post della domenica <3

    Sai Fra, mi emoziono con le tue parole, ma non riesco a dire altro oggi, forse perché quando si parla di nonni sento di aver sempre poco da dire…

    Pasta, colori, foto che amo. Perché non mi stancherò mai di dirtelo: la tua luce è sempre presente in te, nelle tue parole e in quel bianco che sempre mi cattura.
    Sei una persona meravigliosa..:)

    Bacini a te e al micione <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:25

      Ileana, non c'è bisogno che parli, a me bastano la tua presenza e il sorriso che mi lasci tutte le volte che vieni qui! Ognuno ha le sue storie, possono essere fatte di tante o poche parole… il numero dei ricordi non conta, è più importante l'intensità…
      Il bianco è merito del tavolo, ehehe! E del fatto che scatto solo quando posso, di giorno… almeno la "mia" luce non mi tradisce! 😉
      Grazie come sempre, un abbraccione!

  • cucinaincontroluce

    31 Marzo 2014 at 6:45

    Ti ci vedo, dolcissima bimba, accucciata con i micetti intorno mentre li nutri a cucchiaiate e loro lappano, pazienti, dalle mani di questa piccola che quand'è in mezzo alla natura scorda anche i giochi di sempre… Vedo me dai nonni, anch'io con la città sullo sfondo, a valle, mentre corro tra i filari di viti con Brick, spinone adorato, con i mici di nonna e i suoi polli: ho ancora la foto che ritrae il gallo, il gatto e il cane mentre si cibano dalla medesima ciotola, che poi non erano i croccantini, i patè equilibrati e dieteticamente perfetti di oggi, ma dei sani pastoni fatti in casa con ciò che rimaneva in cucina eppure gli animali avevano vita lunga e felice trascorsa scorrazzando nel cortile: ancora oggi cresco le mie due cagnette cucinando per loro, alla faccia delle crocchette fatte con chissà quali scarti di dubbia provenienza, e spesso le ho coccolate dando loro il cibo a cucchiate o direttamente dal palmo delle mani… probabilmente non sono mai cresciuta, ma in quel cortile in collina, potessi, ci tornerei subito….
    Quelle fettuccine sembrano la fine del mondo: amo i vostri pecorini, che acquisto regolarmente, ma con i carciofi quassù si casca male, quindi non li compro nè li ho mai cucinati… a dire il vero però abbiamo l'innaffiatoio uguale, fa lo stesso? E se dovessi passare dalla tua città mi accompagneresti al mercato che poi le fettuccine così le faccio anch'io?
    Ti abbraccio forte come sempre, anzi…un po' di più!!!
    Tatiana

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:31

      Tu sei cresciuta, e tanto, più ricca grazie a questi ricordi che non sono solo piacevoli, ma danno anche tanta forza quando ne hai bisogno… anche quando non ci pensiamo, loro sono lì ad osservarci e sostenerci, perchè tutto ciò che facciamo oggi forse riflette un percorso iniziato ormai tanto tempo fa… e quell'amore per gli animali ne è un esempio, quel prendersi cura, quel non poter vivere senza coccole e carezze…
      I carciofi romaneschi sono diversi da quelli "normali", li aspetto ogni anno con ansia e mia madre li compra almeno 2 volte a settimana… quindi tra quelli che cucino io e quelli che a volte mi dà lei, faccio mega scorpacciate di verde e vitamine! Promesso, vieni a Roma in primavera e ti faccio fare scorta! E magari mi insegnassi a fare le tagliatelle a mano, è uno dei miei prossimi obiettivi… 🙂
      Mi prendo questo abbraccio "di più" e te ne restituisco uno uguale!

  • Ely Mazzini

    31 Marzo 2014 at 6:54

    Dolcissimi i ricordi che accompagnano questa gustosa ricetta, e che dire delle foto…uno spettacolo!!! Brava cara Francesca, passare da te è sempre un piacere 🙂
    Bacioni, buona giornata…

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:34

      Grazie Ely, amo mettere me stessa in queste pagine, sono convinta che quasi in ogni piatto ci sia una storia dietro da raccontare… e allora via col flusso di parole… 🙂

  • Shabby Passion

    31 Marzo 2014 at 7:09

    Devo usare un a strategia con te: se ti leggo il lunedì mattina dall'ufficio, poi non riesco a metter insieme discorsi di lavoro per almeno un paio d'ore, il tempo che l'effetto-Francesca finisca; se ti leggo la domenica sera, mi si accende il cervello ( e l'appetito) e non si va più a letto…. devo studiare un modo perché quest'energia positiva che ogni volta mi doni non produca effetti collaterali del tipo: telefono che squilla e io che non rispondo perchè altrove con la testa… detto ciò, (mi fai divagare!), mi ha colpita una frase che hai scritto ripondendo a un commento: " i ricordi salvano tutto"…è proprio così Franceschina mia, potrà sparire tutto, ma i ricordi no, la memoria salva tutto.. che fortuna immensa! ho un groppo in gola…ffff ….qui da noi, i super-carciofoni romani si chiamano "mamme romane"… non è fantastico? Adoro questo post. Adoro te. PS: leggendoti prima, m'è venuta in mente la scrittura di Susanna Tamaro! Giuro… okei, non ti montar la testa! 🙂
    un bacio e buona settimana
    Lisa

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:42

      Ahaha, tu Lisa sei una garanzia di ironia e buonumore per me, sei come un buon caffè che dà energia o una bella commedia che rallegra! Sai cosa puoi fare? Dividi la lettura a metà: un pezzo la domenica sera e un pezzo il lunedì mattina, così bilanci! 😀 Ti confesso che mi piace molto l'idea di distoglierti dal lavoro e dai noiosi doveri del giorno più pesante della settimana… 🙂
      Dei carciofi della tua zona conosco quelli piatti, a cui tagliano la testa, poveri… buoni, teneri, solo che è un peccato mangiare solo la base! Li prendo sempre quando vengo a Venezia, ti ho mai detto che da anni affittiamo una casetta, sempre la stessa? Quindi spesso vado al mercato di Santa Margherita e faccio la spesa lì… 🙂
      ps: grazie mille per il paragone letterario ma posso dire che non ho mai letto la Tamaro anche se è famosissima?! E' che io son tremenda, mi vado a cercare soprattutto gli autori di nicchia, motivo per cui, che so, non amo tanto neanche Baricco… 🙂

    2. Shabby Passion

      31 Marzo 2014 at 20:37

      1. vado a comprarti due libri della Tamaro che VANNO LETTI ( te possino!)
      2. prometti che quando verrai a Ve, si va insieme al mercato eh!
      HAI PROMESSO, l'ho sentito forte e chiaro ( hai promesso anche che cucinerai per me…)… ma Ulisse viene in trasferta in laguna? daiii che lo sto già palpando col pensiero…. bacio
      ciao
      Lisa

  • Anna Maria Pischedda

    31 Marzo 2014 at 7:57

    Hai ereditato la bravura in cucina da tuo nonno, che meraviglia!
    Abbiamo una cosa in comune, anche io da piccola le merendine, i surgelati e la Nutella li vedevo solo in tv, e mia madre ha cresciuto me e mie sorelle a forza di verdure e tanto tanto pesce!

    Sono sicura che queste tagliatelle sono paradisiache, adoro la menta e non so mai come usarla, ne ho un angolino meraviglioso in giardino che è una gioia da vedere e annusare! Il connubio con i carciofi mi suona bene, anche qui da noi si usano moltissimo, ma la varietà spinosa, tipica sarda! (ottimi sott'olio o abbinati con una spolverata di bottarga, che non a tutti piace ma io mi ci tufferei dal trampolino per mangiarla!)

    Splendido leggerti, come sempre e rivivere le tue emozioni passate ma ancora presenti..e bello Ulisse ♥

    Un abbraccio!

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:46

      Mio nonno era davvero bravo, è un vero peccato che abbia potuto sperimentarlo poco… anche la sorella di mia nonna, che abitava al piano di sotto, sapeva cucinare benissimo, ma non ho potuto chiederle consigli… chissà, forse però l'amore per il cibo è davvero qualcosa che si tramanda, anche inconsciamente… e se cresci sapendo che mangiare bene è importante, anche tu ti appassioni…
      Ti dò io un sacco di ricette con la menta! A Roma è un must proprio coi carciofi, si vende quasi apposta in questo periodo! Prova e vedrai… diventerai un po' romana anche tu! 😀
      Un abbraccio a te, cara Anna Maria, grazie!

  • serena

    31 Marzo 2014 at 8:15

    … quando arrivo da te so che non devo aere fretta… allora mi preparo un te una tisana e mi rilasso e ti leggo.. con piacere immenso! Hai un gran potere tu… quello di farci prendere de tempo per noi.. per ascoltarti e poi di rimando per ascoltarci e aprirci! Sembra come un salotto questo tuo angolo … molto molto piacevole… fatto di ricordi, atmosfere, sfumature… carezze… Sei meravigliosa… come pure tutte le tue foto e le tue ricette!

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:51

      Quanto mi piace essere associata ad una pausa con una tazza tra le mani! Considero il tempo uno dei doni più preziosi che ci siano, noi qui ce lo scambiamo… è come farci un regalo tutte le settimane! 🙂 Grazie Serena, mi hai scritto un commento bellissimo perchè valorizza proprio quello che amo: la tranquillità di dialoghi intensi tra persone che stanno bene insieme e hanno voglia di confidarsi…
      Ti abbraccio e ti sorrido, mi vedi? 🙂

  • Cuoca tra le Nuvole

    31 Marzo 2014 at 8:23

    Non so a quando risalga il mio amore per i felini, so solo che mia mamma mi ha raccontato che un giorno dissi: io non sono Francesca sono un gattino! E da allora li ho sempre nel cuore 🙂
    Che bella l'atmosfera che descrivi, mi ricorda quella che si respirava nel giardino dei miei nonni.
    La ricetta è buonissima e poi io vado matta per i carciofi!

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:54

      Ahaha, forse è anche il nostro nome ad attirare questa passione felina! 🙂 Io credo fortemente che esistano donne-gatto, in tutto e per tutto… le riconosco, dai modi, dagli sguardi, dai comportamenti… e ovviamente mi sono simpatiche! 😀
      Grazie e buona mangiata di carciofi!

  • elenuccia

    31 Marzo 2014 at 8:34

    Non ho conosciuto i miei nonni , sono entrambi morti prima che nascessi. Un po' mi dispiace anche se non li ho mai conosciuti perchè dicono che i nonni siano speciali soprattutto con le nipotine. Però mi sono consolata con uno zio che abita in campagna. Quando andavamo da lui era una vera festa perchè aveva tanti animali, cavalli, mucche, maiali, conigli galline e ovviamente tantissimi gatti che gironzolavano per i campi.
    Sai che non ho mai provato la menta con le tagliatelle? fa molto primavera 🙂 queste tagliatelle devono essere proprio sfiziose, un piatto leggero ma sicuramente saporito. E le foto sono bellissime, hanno una luce stupenda

    PS: anche io ho un feeling speciale con i nostri comuni amici felini. Amo tutti gli animali ma con i gatti il rapporto è speciale. Sai quando la gente ti dice non riuscirai mai a prenderlo, è un gatto selvatico. Ecco io invece riesco sempre a creare un feeling particolare con ogni gatto. Non mi hanno mai graffiato e riesco ad avvicinare anche quelli più selvatici.

    PPS: Certo che Ulisse è davvero un gatto curiosone, appena vede qualcosa di nuovo è subito li a dargli un'annusatina. E' troppo divertente.

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 13:59

      E' bello avere una o più figure di riferimento, a cui associare dolci ricordi… crescendo si perde gran parte della spensieratezza, quindi credo sia importante riviverla attraverso il nostro passato di bambine, tornando ai tempi di quando tutto era lieve, allegro, sereno… e spesso appaiono nonni premurosi e gentili, oppure zii campagnoli che facevano una vita sana… 🙂
      La menta la metto pure nei frullati, figurati se non sulla pasta! 😀 Prova e mi dirai… puoi unirla ad un primo coi carciofi ma anche con le zucchine, tra le altre verdure di stagione!
      Avevo capito quanto amassi i gatti da tutte le belle frasi che dedichi a Ulisse… riuscire ad avere questo feeling non è da tutti, i gatti sentono se possono fidarsi, è tutta questione di istinto… ci annusiamo e riconosciamo a vicenda… 😉

  • Sabrina C.

    31 Marzo 2014 at 8:40

    Era un po che non passavo di qui, sono settimane un po cosi.. ma appena ho cominciato a leggerti è stato come se non fosse passato tutto questo tempo.. Come molte tue lettrici anche io ho pensato alla mia di infanzia leggendo stralci della tua.. è che sono sempre cosi restia a parlarne, dovrei proprio ammorbidirmi un po'.. ma è ancora cosi difficile. Nel frattempo leggo te e i tuoi ricordi e cerco di immaginarti ^_^

    a presto! ♥

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 14:03

      Sabri, mi dispiace… spero passi presto, ti penso tutte le volte che apro la cartella delle ricette da fare e appaiono i meravigliosi biscotti bicolori! Tu aspettami che arrivo, non so quando, aimè, ma arrivo… 🙂
      Per ammorbidirti prenditi i tuoi tempi, lo so che non è facile parlare di cose personali, magari che ci toccano da vicino… non è neanche obbligatorio farlo, solo che liberarsi e sfogarsi ogni tanto fa bene… magari condividendo scopri che anche altre persone hanno vissuto le tue stesse cose e nasce un bel confronto… come sta accadendo qui… 🙂

    2. Sabrina C.

      31 Marzo 2014 at 15:26

      Ma no non dispiacerti! 🙂 E' che io ho tirato su una bella corazza che è molto difficile da togliere.. hihi e tu hai proprio ragione dovrei farlo, mi sentirei sicuramente meglio. E' che io in queste cose riesco a fare un passo avanti e 3 indietro hihi 🙂 ma mai perdere la speranza, magari un giorno mi viene un colpo di testa e racconto tutta la mia vita ihihihih 😀

    3. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 16:19

      Ahaha, se decidi di farlo dimmelo un pochino in anticipo così non prendo impegni e mi metto comoda sul divano a leggere! 😀

  • piccola mela

    31 Marzo 2014 at 9:32

    Adoro i carciofi, solo apparentemente così rudi, racchiusi nella loro corazza e difficili da amare a prima vista…forse per questo ti voglio bene, perchè vuoi un mazzo di carciofi invece che rose, esattamente come mi piace dire a chi mi vuol regalare mazzi di fiori…
    Verrebbe voglia di sedersi attorno a quel grande tavolo, annusare la menta e sfogliare piano quei petali.
    Bellissima ricetta!

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 14:09

      Li adoro per il tuo stesso motivo… le foglie esterne proteggono e avvolgono il cuore morbido, che non si mostra a tutti – e non tutti meritano – e si tiene al caldo, riparato… solo chi va a fondo e non si ferma alla superficie può apprezzare i carciofi e anche la nostra (vera) natura…
      Se ti dicessi cosa penso io del matrimonio, capiresti che ho idee del tutto "laterali" e diverse dalla massa… dai, magari una volta ne parliamo veramente e mi dici qualche idea alternativa a base di verdure o frutta! 😀
      (con Teo scherzando – ma mica tanto – diciamo che sarebbe bello un bouquet fatto di lecca lecca Chupa Chups, non aggiungo altro!)

  • GranoSalis

    31 Marzo 2014 at 9:41

    Mi hai fatta tuffare per una manciata di minuti in una bellissima atmosfera, mi sembrava di respirarla davvero l'aria di casa della tua famiglia. Tuo nonno doveva essere un bel tipo (adoro gli uomini addetti ai fornelli, sarà che a casa mia ha sempre cucinato mio padre?), immagino la grande cucina celeste bella e luminosa come la tua, col tavolo pieno di ogni bendiddio, sano e semplice. Anche io ho avuto la fortuna di avere delle radici culinarie molto genuine, ed è una fortuna davvero perchè non è affatto scontato: il boom della produzione industriale ha ammaliato molte nonne e nonni, di quanti madri e padri non ne parliamo neanche, facendogli credere che il formaggino confezionato fosse molto più sano e sicuro di un pecorino prodotto dal lercio pastore vicino casa…finalmente iniziamo a vivere un'inversione di tendenza.
    Grazie per il bel post e la bella ricetta, buona settimana!

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 14:15

      Sì, Claudia, era davvero un bel tipo… mia madre ne parla sempre benissimo, era legata più a lui che a mia nonna, una donna dura, intransigente, severa e negata ai fornelli, tra l'altro… 🙂 La cucina la mandava avanti lui e tutti i piatti che sa fare mia madre vengono dalla sua esperienza… era un uomo dolce, con gli occhi azzurri, gentilissimo anche con me… mi dispiace non averlo conosciuto, me ne accorgo soprattutto ora che sono "grande"…
      Non avevo dubbio sulle tue radici culinarie sane, se sei cresciuta sù così bene c'è un motivo! 😉 Queste cose non credo si improvvisino, ma siano frutto di un'aria che si respira, che ci forma… e ben venga l'odore della stalla, se da lì nasce un pecorino così buono! Perfetto anche per i pici, ora che ci penso… 😀

  • Anonimo

    31 Marzo 2014 at 9:56

    Preciosos recuerdos de la infancia y deliciosa receta: me encantan las alcachofas, sobretodo al vapor, pero poco cocidas.
    Voy a probar tu receta.

    Besitos para ti y Ulises,

    Lola

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 14:10

      Lola, grazie per essere tornata a leggermi! Sono felice che le mie ricette superino i confini e arrivino nel tuo splendido paese! Con questo piatto porti un po' di Roma in tavola, è speciale, vedrai! 🙂

  • SugarNess

    31 Marzo 2014 at 11:14

    Ci credo. Che sceglieresti un bouquet di carciofi per il tuo matrimonio! 🙂 Hai usato 2 ingredienti che adoro: i carciofi e la menta! La menta in particolare… la sto mettendo in tutti i piatti di questi tempi! 🙂 Forse perché mi sembra tanto estiva e io per natura corro sempre avanti col pensiero! 🙂 Grazie per aver condiviso questi preziosi ricordi! Anch'io ho scoperto l'amore per i gatti nel giardino dei miei nonni! Addirittura le sentivo perché attiravo tutti i gatti del vicinato! Arrivavano al suono della mia voce ed era bellissimo vederli correre verso di me e giocare senza tempo con loro! Ora ho una stupenda miciotta… Potremmo presentarla ad Ulisse! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 16:22

      Fai bene a crederci, perchè ne sono capace… magari ci metto pure un broccolo oppure un cespo di radicchio per dare colore! 😀
      Che voglia di estate, a chi lo dici… esplode appena vedo al mercato le prime fragole e quando compro la nuova piantina di menta, infatti!
      Sì, è bellissimo quando i gatti ci vengono incontro, con la coda alzata, quasi trotterellando e strusciandosi alle gambe… a volte il mio fa anche una capriola o si butta per terra! Felini adorabile, lo so, sono di parte, ma è così… 🙂
      ps: quando vogliamo organizzare un incontro a otto zampe per me va bene, ehehe!

  • Claudia

    31 Marzo 2014 at 13:25

    Utilizzo anche io questa meravigliosa pasta, forse la migliore!
    Invece il racconto dei nonni, quanto somiglia alla mia infanzia! Giocare all'aria aperta permette fin da piccoli di sviluppare una gran sensibilità oltre che a una gran intelligenza credo!
    A presto cara:*

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 16:23

      Io l'avevo provata anni fa, per un pranzo di Pasqua, poi l'ho riassaggiata ora e continuerò a prenderla… in attesa di imparare a fare la pasta all'uovo con le mie mani! 😉

  • giochidizucchero

    31 Marzo 2014 at 13:29

    Ricordi, immagini, profumi e sapori… descrivi il tutto così bene che mi sembra quasi di poterlo vedere e sentire. Mi perdo nelle tue parole mentre ti leggo. E ti leggo sempre volentieri, ritagliandomi qualche istante…
    Grazie anche per questo delizioso primo piatto, invitante e appetitoso.
    Buona settimana cara Francesca!

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 16:28

      La nostra vita è fatta proprio di tutto ciò che dici: ricordi, immagini, profumi e sapori… in più ci metti tanti miagolii e tante fusa e quel tocco di verde che ci fa crescere meglio… 🙂
      Grazie, sono stra felice che tu veda "dentro" le parole, perchè credo che questo sia il traguardo: farle diventare immagini nella nostra mente…

  • panelibrietnuvole

    31 Marzo 2014 at 13:36

    I ricordi d'infanzia sono sempre i più potenti…e quelli dei nonni in maniera particolare, restano impressi indelebilmente in noi, nei nostri gesti, nel nostro modo di guardare il mondo. Quanta felicità immagazzinata, e quanta dolce nostalgia.
    Bella l'idea del bouquet di carciofi! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 16:33

      Hai usato l'aggettivo giusto da abbinare a questo tipo di nostalgia, "dolce"… non ferisce ma coccola… credo che tutti portiamo nel cuore i nonni perchè non sono a lungo accanto a noi, spesso ci accompagnano solo in una parte di vita e in un certo senso è come se fossero avvolti nel "mito", nella fase delicata di crescita…
      Se hai amiche che si devono sposare, suggerisci l'idea! 😉

  • laura

    31 Marzo 2014 at 14:25

    Cara Frà, questo post è lo stesso che avrei potuto scrivere pari pari nelle tue descrizioni: il pergolato, la fiat blu, i gatti (anche se a me capitava di vedere più topi che gatti), e poi il nonno!MI piace tuo nonno sarebbe stato perfetto in coppia col mio che era identico a Lino Banfi nella versione 'nonno Libero' (non so se hai presente) il suo giro vita mi ha sempre impedito di congiungere le mani nel mio abbraccio su di lui. Conosco anche la sensazione relativa di vicinanza lontananza con la città, che secondo me nasce da fatto che quando eri con loro erano semplicemente loro il tuo centro di gravità. E poi c'è la pasta e sappi che ho anch'io qualche ideuzza per i tuoi tagliolini che mi sono guardata bene dal consumare, perchè per le cose che arrivano da persone speciali io cerco la ricetta!!!:-)
    Questa pasta è bellissima, generosa, da acquolina che tutti quei 'fofi' 😉 e poi la foto ha i colori della primavera!UN bacio amica carissima!

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 16:38

      Laura, rido… pensa che coppia: Vianello e Banfi insieme, uno alto e uno basso, uno magro e uno rotondo… quasi da film! E pensa a noi due bambine che giochiamo insieme, rincorriamo gatti e secondo me tu già allora sognavi marmellate quando vedevi gli alberi da frutta! 😀
      Sono sempre curiosa di sapere come utilizzerai i regalini gastronomici, non c'è fretta, riflettici e inventa bene… così poi copio, come a scuola, ehehe!
      A proposito di stoffe primaverili, resta collegata su questi schermi… 😉

  • consuelo tognetti

    31 Marzo 2014 at 16:46

    I tuoi ricordi legati all'infamia e ai nonni, sono dolcissimi. Mi rivedo anch'io bambina quando seguivo mia nonna a dare il "becchime" alle galline o con il nonno nell'oliveto..o ancora quando facevamo la vendemmia tutti insieme..che bello poter avere nel cuore queste bellissime emozioni.
    La ricetta che hai presentato è ricca e golosa proprio come avrebbero gradito loro, brava Franci <3
    Miss Grey manda un bacino al suo Ulisse <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 21:30

      Ecco come si chiamava il mangime, il becchime! Ricordo ancora l'odore del pollaio, non proprio ottimo, ehehe, ma così caratteristico! Deve essere bello fare la vendemmia, con i catini e tante macchie sul grembiule! 🙂
      Grazie del bacino, Ulisse porge il musetto e ricambia!

  • Pincofifì

    31 Marzo 2014 at 17:13

    Ci sono ricette che solo dal nome ti fanno pensare a casa, famiglia, un pranzo di una domenica di fine maggio (non so perchè maggio, sarà la luce delle foto, sarà l'accenno di menta che qui ancora non si vede 😉 ). Così è questa ricetta.
    Che belli i tuoi ricordi!
    Sai che anch'io da piccola vivevo in città (non una grande come Roma, ma pur sempre città) e andar dai nonni, in campagna, era la vacanza, giocare con le nidiate di gattini che sempre popolavano il giardino era uno dei passatempi preferiti mio e delle mie cugine, svegliarsi al mattino, scendere e trovare il grande tavolo della cucina ricoperto da tovaglie, farina, uova, il mattarello e il profumo del ripieno dei cappelletti, la nonna e la bisnonna intente a tirare a mano una sfoglia così sottile da essere trasparente e a "far su" cappelletti così piccoli e precisi da sembrare acquistati, decidere di aiutare e portare un po' di allegra confusione in quel lavoro altrimenti perfetto (ehm, credo fosse più il ripieno che veniva mangiato di quello che finiva effettivamente nei cappelletti) era il divertimento più bello!
    Grazie per aver condiviso i tuoi ricordi, grazie per avermi fatto ripensare a momenti belli, quelli che vale davvero la pena di conservare specialmente in momenti così, un po' storti, proprio adesso che questi ormai sono davvero solo ricordi.
    Come sempre, bellissime le tue foto!
    Buona settimana
    P.S.: che ne pensa Ulisse della menta? Perchè le mie gatte hanno deciso che non è proprio un profumo di loro gradimento…

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 21:35

      Avrei voluto essere con te a guardare il piccolo grande miracolo della nascita della pasta fresca e proprio dei tortellini, i miei preferiti! Per una bambina queste cose sono come andare a una festa in maschera o al lunapark e non sa ancora che quando crescerà avrà cuore e occhi pieni di queste immagini indelebili…
      Mi ringrazi sempre per aprirmi, ma qui sono io che devo ringraziare te perchè ogni volta aggiungi tasselli preziosi alla nostra conoscenza lasciandoti andare e parlandomi come fossimo davvero due vere amiche sedute una di fronte all'altra… è una sensazione bellissima, non saprei come spiegarla, quel senso di familiarità che si è creato con alcune di voi è davvero appagante…
      Dunque, Ulisse con cibo e odori credo abbia un naso tutto suo… con la menta non ha problemi, no, ma ti dico solo che più di una volta quando ho provato a dargli un pezzetto del nostro pesce fresco scava con la zampa come se volesse coprirlo e fosse nella sua cassetta, ahaha! Mi fa troppo ridere… chissà perchè fa questa associazione mentale! 😀

  • La cucina di Esme

    31 Marzo 2014 at 17:28

    tutto è scritto nel nostro passato quello che odiamo e quello che amiamo cibo compreso! questo piatto è delizioso e le foto bellissime come sempre!
    baci
    Alice

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 21:37

      E' verissimo, Alice, anche quando non ce ne rendiamo conto siamo il riflesso di ciò che abbiamo vissuto… e tante cose riemergono anche all'improvviso…
      Grazie, contenta ti piaccia tutto! 🙂

  • MARI Z.

    31 Marzo 2014 at 19:13

    quanto mi piacciono i tuoi ricordi da bambina! ti immagino mentre insegui curiosa i gatti nel cortile, e corri in casa al richiamo dei nonni per gustare quei carciofi prelibati!
    La prima volta che ho mangiato i carciofi fritti a Roma, li ho trovato davvero sorprendenti! Croccanti e teneri, dolci e un pò amari… Questa pasta dev'essere fantastica…:-)

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 21:39

      I carciofi fritti sono imbattibili, un po' come i filetti di baccalà, altro piatto tipico romano! Scusa la banalità, ma il fritto è il fritto… te lo dice una che a febbraio mangia quasi ogni giorno un bignè di San Giuseppe! 😀
      Mari, grazie! Un abbraccio!

  • journeycake

    31 Marzo 2014 at 21:00

    Parlando di nonni si toccano le corde più delicate, almeno per me. Io ho avuto la fortuna di godermeli a lungo e di aver trascorso con loro momenti magici. Racconto di loro alle mie bambine perché possano vivere ancora a lungo nei nostri ricordi. Le tue immagini mi hanno fatto ricordare una foto scattatami quando avevo più o meno otto anni, sono in ginocchio con un gattino sulla spalla e il braccio sollevato in aria in un gesto di trionfo… ero nel giardino del mio nonno dove anch'io potevo rincorrere i gatti e immaginare di averne uno.. Ti abbraccio e ti ringrazio perché spesso con le tue parole riapprodo a ricordi lontani.

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 21:44

      Sì, quelle corde vibrano, Simo… perchè coinvolgono gli affetti più cari, parte tutto dalla famiglia… è bello che tu sappia il valore di questi ricordi e fai bene a raccontarli alle tue figlie, perchè possano anche solo immaginare e capirne l'importanza… alcune persone speciali non le dimenticheremo mai, mai.
      Che tenerezza quella foto, vorrei vederla anche io! 🙂
      Grazie a te, io lancio un filo e tu lo prendi…

  • Chiara Giglio

    31 Marzo 2014 at 21:34

    bisogna dimenticare l'orologio quando si passa a trovarti Francesca,mettersi comodi e prendersela con calma…Grazie per questi minuti che mi hai regalato, ho letto di cibo, di nonni, di gatti, le cose più dolci e coccolone che ci siano…Un abbraccio forte

    1. lagattacolpiattochescotta

      31 Marzo 2014 at 21:47

      Scrivo un solo post a settimana anche per questo, Chiara, perchè so che il tempo corre troppo veloce per tutte noi e quindi lascio sedimentare le parole… restano qui, si possono leggere con calma, anche in più volte, senza fretta… è il post stesso che si prende il suo tempo, ecco… 🙂
      Grazie, bello coccolarsi in questo modo…

  • Michela Sassi

    1 Aprile 2014 at 7:18

    I tuoi post creano sempre delle emozioni meravigliose, dalle parole alla luce della tua cucina… sei speciale, non dico altro!
    Un bacione e buon martedì!

    1. lagattacolpiattochescotta

      1 Aprile 2014 at 7:38

      Hai detto tanto, dolce Michela… grazie!
      Le emozioni ci nutrono ancora più del cibo… 🙂
      Un bacio a te!

  • Susy Bello

    1 Aprile 2014 at 7:46

    Purtroppo non sempre si possono trovare prodotti a km 0 dipende dalle zone, e la mia è sicuramente una poco agricola, in compenso trovo molti prodotti del nord Europa.
    Una pasta leggera ma con quel tocco di pecorino,che io adoro….che le dona sapore!
    Una serena giornata Susy

    1. lagattacolpiattochescotta

      1 Aprile 2014 at 13:23

      Sì, abitando a Roma vicino a tanti mercati la ricerca è più facile… ma anche se i prodotti sono di paesi più lontani, l'importante è che siano genuini! E tu te ne intendi, perchè usi sempre ingredienti "giusti"! 🙂

  • ANTONELLA MANFREDI

    1 Aprile 2014 at 9:08

    Mi piacciono proprio le Tue tagliatelle! Mi piace il pecorino con i carciofi…fa tanto casa e famiglia questo piatto. voto 10!
    Un bacio
    A.

    1. lagattacolpiattochescotta

      1 Aprile 2014 at 13:25

      Ahaha, grazie Anto! Credo di aver visto al massimo uno o due 10 in vita mia! 😀
      Le Mie tagliatelle, Mie Mie, spero arriveranno presto, voglio tanto farle in casa, nella mia cucina… ma nell'attesa ho trovato un'alternativa valida con ingredienti che in questo periodo consumo tantissimo! 🙂

  • Monica Zacchia

    1 Aprile 2014 at 10:13

    Che bello leggerti, ogni volta ritrovo la stessa delicatezza e gentilezza, i ricordi di bambina con i nonni forse tutti ne abbiamo e sono sempre anche legati al cibo. Una discendenza che ci portiamo attraverso i nostri genitori. Anche io nutella e merendine never seen… e così anche ai miei figli, che però scappavano dall'aula e si intrufolavano nelle altre classi per chiedere una merendina "in prestito" poi come si fa ad averla in prestito mah!!! Contratti di bambini… quindi tonta che sono dai carciofi romaneschi ho scoperta che sei di Roma come me, ed è vero ora sono parte di bouquet raffinati o almeno di centritavola tanto sono belli. Con la materia prima d'eccellenza non ci vuole tanto vero ad essere grandi chef, vero! Guarda quella testolina che meraviglia, e la pasta con le verdure non ha paragone per me rispetto ad un sugo rosso, non c'è gara! ti avevo detto che a merenda mamma mi dava frutta e verdurine ora finalmente anche i miei ragazzi di pomeriggio, sgraffignano i broccoletti ripassati in padella:) un bacio bellezza

    1. lagattacolpiattochescotta

      1 Aprile 2014 at 13:34

      E' vero, i ricordi legati ai nonni sono dolci o salati, c'è sempre il cibo di mezzo! E' un elemento ricorrente nella storia di tutti noi, hai ragione, non ci avevo riflettuto! Infatti sarebbe bello averli vicino adesso che siamo adulte, pensa a cucinare insieme…
      Le merendine le mangiavo dalle amiche, mia madre se ne accorgeva perchè tornavo a casa con le sorpresine di quella nota marca che fa parlare oggi Banderas con la gallina… 🙂 Credo che si cresca meglio senza e immaginare merende a base di broccoletti è troppo bello! Se mai sarà, seguirò il tuo esempio!
      Sì, sono di Roma! E come te preferisco i sughi bianchi ai rossi, al massimo macchiati di pomodorino fresco… se ti dicessi che il ragù in casa mia non si è quasi mai fatto? 🙂
      Un bacio a te e grazie dei tuoi commenti sempre belli e che non contano le parole, mi piace leggere tanto… 🙂

  • Katiuscia

    1 Aprile 2014 at 11:07

    Mi piace quando le persone aprono un po’ la porta che conduce ai loro ricordi ed io ci posso entrare in punta di piedi, guardando e assaporando tutto… senza toccare nulla, per non disturbare.
    Mi piace anche questo primo, così stagionale e saporito, ma ancor di più mi piace l’idea del tuo nonno simile a Viannello che cucina. 🙂
    Un abbraccio

    1. lagattacolpiattochescotta

      1 Aprile 2014 at 13:38

      Tu hai un passo così leggero e delicato, Katiuscia, molto simile al mio… non corri, non fai rumore, procedi piano, attenta e rispettosa… e per questo sai che mi piaci! 🙂
      Sì, la somiglianza con Vianello io la vedevo, erano entrambi alti, magri, con occhi chiari e capelli biondi… mia madre ha preso da lui e in un certo senso anche io ho ereditato qualcosa di quei colori, anche se viro più sul moro… 🙂

  • conunpocodizucchero Elena

    1 Aprile 2014 at 13:24

    non ho dubbi che la ricetta, usando ingredienti di altissima qualità sia da leccarsi i baffi. Ma è anche altrettanto certo che tu sai leccare le ferite. ti ringrazio Francesca.

    1. lagattacolpiattochescotta

      1 Aprile 2014 at 13:40

      Un buon gatto deve saper fare anche questo… non sono ancora così brava ma sto imparando… e le ferite sono meno profonde… 🙂
      Grazie a te, che in poche righe riesci sempre a intenerirmi!

  • Ely Valsecchi

    1 Aprile 2014 at 13:29

    Francesca che bella immagine mi hai regalato, la mia non era la casa dei nonni che ho perso troppo presto ma la casa della zia Luisa, la zia di mia mamma e ci si ritrovava li sotto l'uva e i fichi a respirare l'aria buona e a mangiare qualche frutto…. Un piatto semplice ma nella sua semplictà elegante e ricco, solo gli ingredienti giusti riescono a fare questo! Un bacione e buona settimana.

    1. lagattacolpiattochescotta

      1 Aprile 2014 at 13:45

      Chissà che belle scorpacciate vi sarete fatti di uva e fichi, in autunno! Quando si cresce mangiando frutta direttamente dall'albero, si sceglierà sempre la qualità migliore, in ricordo di quel sapore!
      Buona settimana a te, cara Ely! 🙂

  • la signorina pici e castagne

    2 Aprile 2014 at 8:55

    non dico nulla sulla ricetta se non che son 3 settimane di fila che mio marito la domenica apranzo mi fa preparare la pasta coi carciofi. ma non gli verrà a noia?!?!
    quanto a mio nonno, posso dirti un trattore rosso, una 128 verde salvia, un cappello di paglia consumato dal sole e dal tempo, una camicia a quadri panna rossa e blu, le mani forti e gli occhiali con la montatura color tartaruga.
    e le penne all' arrabbiata più buone del mondo.
    : )

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Aprile 2014 at 13:07

      Avrai gli occhi a forma di carciofo allora! 😀 E chissà quanto sarai brava e allenata a fare questo primo, anche ad occhi chiusi! I carciofi sono buoni anche nelle zuppe che la tua baita ama tanto…
      Mio nonno e tuo nonno si sarebbero piaciuti, credo… tutti e due al volante della stessa macchina, con la camicia campagnola e l'aria vissuta di chi sta tante ore all'aria aperta… i suoi occhiali sono un perfetto feticcio vintage, li usiamo per il party? 🙂

  • Patty

    2 Aprile 2014 at 12:23

    Il tuo gatto curioso che ispeziona accuratamente le tue trappole golose è fantastico. Da amante senza limiti dei carciofi, non posso che adorare la tua pasta.
    Un abbraccio, Pat

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Aprile 2014 at 13:09

      Ahaha, Patty, è vero, io lo provoco e lo stimolo e lui "ci casca" sempre! 😀
      I carciofi piacciono tantissimo anche a me, li ho comprati anche oggi e vediamo la fantasia cosa mi porta a preparare… forse torta rustica!

  • cincia del bosco

    2 Aprile 2014 at 13:55

    Mi sono unita ai tuoi lettori, com'è che non ero ancora capitata qui?
    un bel blog fresco, luminoso e goloso al punto giusto
    ….ma ho capito bene: è proprio la gatta che cucina? è bellissima!
    saluti
    Su

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Aprile 2014 at 16:57

      Ciao, benvenuta! L'importante è arrivare… 🙂
      La gatta col piatto che scotta in realtà sono io… il disegno dovrebbe assomigliarmi! 😀 Il gattone delle foto è il mio assistente speciale, diciamo così… sempre attento, vigile e presente, ehehe! Siamo una famiglia felina con l'amore per la cucina, ecco!
      🙂

  • Teresa

    2 Aprile 2014 at 14:06

    Ciao, che bei ricordi..Io pure stavo un sacco dai miei nonni in giardino, che pure aveva un pollaio e un piccolo orto. Gatti non ce n'erano ma ho un ricordo vivissimo di un verme lunghissimo trovato sotto all'albero di nespole mentre giocavo con la mia cugina che mi ha un po' traumatizzata. E di sofficini se ne mangiava a bizzeffe, mentre la nutella è sempre rimasta un'inarrivabile mito.
    Ciao, e complimenti per il blog, davvero bello!

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Aprile 2014 at 17:00

      Teresa, ancora prima di risponderti come avrai notato sono venuta a fare un giretto nel tuo delizioso angolino… grazie per avermi trovata, così io ho trovato te! E grazie per avermi lasciato un primo commento così personale, aprendoti già… andremo lontane, secondo me, il mio istinto mi dice così… 😉
      A me una volta traumatizzò una rana, non un verme… la campagna, si sa, è molto popolosa, ehehe!
      A presto!

  • una pinguina in cucina

    2 Aprile 2014 at 15:10

    Ho scoperto il tuo blog davvero da poco…ma sto recuperando…è bello leggerti, hai una grande capacità di descrizione. Bello il post, bello il piatto, bello il bouquet di carciofi e il mitico Ulisse! Brava!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Aprile 2014 at 17:04

      Io posto una volta a settimana e sai dove trovarmi… 🙂
      Grazie mille, quando scrivo mi rilasso e mi sento bene… come quando trovo cibi belli da fotografare! 😀

  • An Lullaby

    2 Aprile 2014 at 18:03

    Ciao Francesca, in realtà il tuo post l'ho letto poco dopo che l'hai postato, ma passo sempre dopo qualche giorno a lasciarti una traccia del mio passaggio. Proprio non posso, non voglio essere scontata con te e a volte mi lasci senza parole, con un sorriso e tanti pensieri difficili da fermare. Ho riletto il tuo post e mi sono immaginata la Francesca bambina amica dei gatti: te l'ho già detto che tu con le parole dipingi immagini, ed è un dono da pochi! Tu però non sei "descrittiva" (gli scrittori troppo descrittivi mi hanno sempre annoiato), sei "suggestiva", perché crei delle immagini accompagnate da emozioni e questo è raro e stupendo 🙂 Mi è venuta in mente anche l' Antonella bambina, che ballava al suono della fisarmonica suonata da suo nonno. Le mie merende erano fatte di dolci sfornati da mia madre, da pane con lo zucchero o con marmellata fatta in casa 🙂 Il tuo piatto l'avrei adorato allora e lo adoro anche oggi 🙂 Non serve poi che ti dica quanto mi piacciono le tue foto, lo sai già…e a proposito, le tue parole mi sono state utilissime, volevo ringraziarti tantissimo per l'incoraggiamento, davvero! 🙂 Mi sento meno insicura e più positiva! Credo che cercherò solo di lasciarmi andare e di divertirmi mentre lo faccio. Spesso pensare ai risultati ci distoglie dal piacere, e se si toglie quello, si toglie la spontaneità e forse anche la libertà (anche quella di sbagliare, ma è sempre libertà, no?) e senza quella non si può di certo costruire il proprio "stile". Mi fanno tanto piacere i tuoi consigli, so che te ne posso chiedere degli altri e anche per questo ti ringrazio moltissimo 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Aprile 2014 at 22:00

      Anto, io e te ci capiamo perchè nuotiamo libere nelle parole e non le contiamo… adoro i tuoi commenti lunghi, si vede che escono di getto e non ti freni… apprezzo questo impeto, questo fiume in piena! 🙂 Anche tu mi hai regalato immagini suggestive… ti prego, scrivi un post su quella fisarmonica e sui tuoi balli, voglio sapere di più! Ne avevo anche io una, vinta ad un gioco alle giostre, di legno, rossa… ricordo l'odore, il suono stridulo e il freddo del metallo quando ci appoggiavo le labbra! Chissà che fine ha fatto…
      Puoi chiedermi tutti i consigli che vuoi, parlare di fotografia mi esalta! 😀 Io non ho un approccio tecnico e non ho mai fatto nè una scuola nè dei corsi, ma sono convinta che, oltre alle principali nozioni di base, occhi e cuore siano davvero gli ingredienti giusti per scattare… la testa si può mettere da parte, lasciarsi andare è proprio quello che si deve fare, hai indovinato… l'arte secondo me ama la libertà, non le gabbie o le regole… e tantomeno la rigidità! Gli sbagli possono far arrabbiare o dispiacere, ma non sono mostri da evitare… 🙂 Se ci sono pazienza, si va avanti e si farà meglio la prossima volta!
      Grazie a te, sono qui quando vuoi… 🙂

  • Emanuela Martinelli

    2 Aprile 2014 at 18:57

    Allora da dove inizio? Bè in genere i toui post li leggo la prima volta e rimango senza parole, poi una seconda einizio a formulare qualche pensiero alle terza piano piano torno alla realtà e allora posso pensare di lasciarti un commento, in realtà non so per dirti cosa tranne per il fatto che i tuoi racconti mi fanno viaggiare con il cuore in luoghi sconosciuti che in brevissimo tempo diventano miei, sento suoni colori e profumi, grazie Franci, non smettere mai ne di scrivere ne di fotografare, un bacio grande, Manu

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Aprile 2014 at 22:06

      Manu, sei di una gentilezza rara tu… sai sempre come incoraggiarmi, mi dai tanta forza! E sai perchè? Perchè sento che credi in me, sento che la tua stima è sincera…
      Con le parole sono io la prima a viaggiare, non esiste macchina del tempo migliore o aereo più veloce! Ci salgo e via… in un attimo sono altrove e tu sai come è importante allontanarsi ogni tanto dalla routine, anche solo divagando coi pensieri e coi ricordi… No, non smetto di scrivere e di fotografare, è una promessa… 🙂
      Ti abbraccio, come ho fatto dal vivo tre mesi fa!

  • valentina danielli

    2 Aprile 2014 at 20:18

    miCIOOOOOOOOOOOOOOOOOO CHE SPETTACOLO I GATTI 🙂 CHE BEI COLORI LE TUE TAGLIATELLE… PASSI DA NOI CON UN'INSALATINA VERO?! IO E CLAUDIA TI ASPETTIAMO 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      2 Aprile 2014 at 22:09

      Uno spettacolo continuo e quotidiano, non ha giorno di riposo! 😀
      Avevo visto la novità, sì! L'idea mi piace, presto un'insalata apparirà anche qui, non amo tanto i contest ma chissà… 😉 Grazie comunque dell'invito!

  • Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)

    3 Aprile 2014 at 14:16

    Adoro questi ricordi e il modo così semplice e sincero di descriverli… ancora una volta mi hai fatto tornare a mente ricordi di me piccola… al contrario io però i gatti cercavo di avvicinarli ma poi non cercavo un contatto… sarà che non ho mai avuto animali e non sono stata abituata…
    Queste tagliatelle…. una fame!!! I carciofi mi piacciono tantissimo, ed hai ragione, questi hanno una forma stupenda, sembrano dei bellissimi fiori.
    I carciofi mi piacciono in qualsiasi modo, frittate, contorno, pasta… ma i miei preferiti rimarranno sempre i carciofi arrostiti, conditi con sale, aglio, menta ed olio (non ho idea se siano tipici siciliani)… ideali nelle scampagnate .. sai quante pasquette e 25 aprile a carciofi arrostiti?! 😉

    Ps: Franci, queste hanno una luce fantastica, bellissime!!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      3 Aprile 2014 at 17:38

      Non è mai troppo tardi per avvicinarsi ai mici… sanno essere dolcissimi e ti fanno fare anche un sacco di risate… ma se non te la senti, basta che continui a frequentare me, ehehe! 😀
      I cimaroli sono i re di tutti i carciofi! Grandi, imponenti, bellissimi… ne sto mangiando tantissimi (li ho anche per stasera!) e devo prepararli arrostiti, hai ragione… quando lo faccio ti penserò! 🙂 Dai dai, che la Pasqua è vicina e oltre a ricche mangiate avremo un po' di tempo anche per noi… so quanto sia prezioso per entrambe!
      Un bacio, Simo, grazie! 🙂

  • Donatella Bochicchio

    3 Aprile 2014 at 18:30

    I ricordi di infanzia sono sempre così belli e dolci e tu sei maestra nel raccontarli…in realtà sei maestra nel raccontare qualsiasi cosa. E' bellissimo leggerti!
    I carciofi li adoro e la tua pasta ha un aspetto divino 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      3 Aprile 2014 at 20:58

      Donatella, non venivi a trovarmi da un po', mi fa piacere ritrovarti! Sono sempre una grande fan delle tue belle tavole apparecchiate!
      Ti ringrazio… raccontare e mettersi comode a parlare è rilassante… 🙂

  • Cecilia Cavallini

    4 Aprile 2014 at 8:05

    Sempre innamorata dei tuoi racconti. Aspetto di bere per davvero un te con te, magari da Irene!

    1. lagattacolpiattochescotta

      4 Aprile 2014 at 9:37

      Cecilia, se mi dici così parto subito… magari forse spunta anche il sole che oggi non c'è… 🙂
      Lo faremo, ma tu devi portare proprio quella tazzina, eheh!

  • Annalisa Sandri

    4 Aprile 2014 at 12:30

    Una meraviglia le foto e la ricetta!!!Anche mio nonno era addetto il piu' delle volte alla cucina ed era fantastico vederlo in azione…Sono bellissimi questi ricordi…complimenti e a presto!

    1. lagattacolpiattochescotta

      4 Aprile 2014 at 13:30

      Sì, ero piccola e tante cose le ho dimenticate, non sai quanto vorrei vederlo ora cucinare… e magari farlo insieme!
      Grazie Annalisa, sempre gentile! 🙂 Un bacio!

  • Daniela Tornato

    4 Aprile 2014 at 21:29

    Francesca, mi perdo nelle tue parole, chiudo gli occhi e mi vengono in mente i miei ricordi che sono tanto simili ai tuoi.. la cascina dei miei nonni, dove ho trascorso giorni bellissimi in campagna, mi piaceva dormire insieme alla nonna, e svegliarmi presto insieme a lei… fare colazione con pane burro e zucchero, perchè come te le merendine si vedevano solo nelle pubblicità.. mio nonno non era un gran cuoco anzi..però era lui a fare la spesa ed era un gran goloso, tra i suoi piatti preferiti c'erano proprio i carciofi e le alici fritte.. mi ricordo che quando arrivava con il pacchetto di alici da pulire e i carciofi, mi nonna sapeva già cosa doveva fare…. i bei ricordi, i sapori di un tempo, le cose genuine e sincere lasciano sempre un segno…
    Colgo l'occasione di farti i complimenti "Come noi" mi ha fatto battere forte il cuore!! un abbraccio Daniela

    1. lagattacolpiattochescotta

      5 Aprile 2014 at 8:45

      Anche io dormivo nel lettone con lei, nella sua stanza che aveva uno specchio grande e un mobiletto con tutte le collane! Il fritto è una passione comune… d'altronde cosa c'è di più buono? 🙂 Mi piace ascoltare i vostri ricordi e anche il tuo è così tenero… le alici avranno sempre per te un valore speciale…
      Contenta ti sia piaciuta l'introduzione a Season Mag, quando si parla d'amore sono particolarmente ispirata… 😛 Grazie!
      Un abbraccio a te, vado a vedere la tua focaccia che promette molto bene dall'anteprima!

  • Un’arbanella di basilico

    5 Aprile 2014 at 14:14

    Il ricordo dei nonni è il più prezioso per ognuno di noi. I miei dalla parte di mamma stavano a Roma, e il pecorino nella pasta è stato per me un classico fin da piccola e mi stupivo sempre di quei carciofi, grossi e senza spine, così diversi da quelli di Liguria che ero abituata a vedere. Il loro enorme affetto non mi ha fatto sentire la mancanza dei nonni paterni che sono scomparsi durante la guerra. Che devo dirti Francesca, questo post mi ha fatto venire in mente tante cose, anche la mia dolcissima Pamina, che ha riempito la mia vita per 8 anni, troppi, pochi, non importa, ancora oggi ricordo il suo passo dinoccolato lungo il corridoio, la morbidezza del suo pelo, la sua linguetta ruvida che mi leccava le mani e la faccia, per riempirmi di baci e di coccole. Ti abbraccio buon we

    1. lagattacolpiattochescotta

      5 Aprile 2014 at 20:11

      Eh sì, ci sono ricordi più forti di altri, che ci colpiscono dritto e hanno sempre un grande valore… perchè dobbiamo tanto a chi ci cresce e ci insegna tante cose, facendoci compagnia negli anni più delicati, quelli in cui ci formiamo e assorbiamo tutto… ogni tanto sento il bisogno e la voglia di parlare di queste cose, non solo per i legami con la cucina, ma perchè è bello tornare un po' bambini, anche solo il tempo di un post…
      Grazie per il commento, così vero e personale…

  • Simona Mirto

    8 Aprile 2014 at 18:22

    belli son belli, ma come li fotografi tu, sembrano davvero dei bouquet per una sposa… 🙂 Sai che amo i prodotti genuini, italiani e romani! se poi a km 0 sfondi con me una porta aperta… e questa pasta con i "fofi" è pura poesia… 🙂 non ho mai conosciuto i miei nonni, nessuno dei 4 e non immagini che mancanza che è stata nella mia vita, anche se per poco tempo, sanno regalarti doni preziosi.. e infatti:*

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2014 at 16:42

      Se mai capitolerò, Simo, ci farò un pensierino… 😀 Pensa a lanciarli in aria, ehehe!
      Mi sono goduta poco i nonni uomini, mi aggrappo a quei pochi ricordi che ho, forse anche conditi dall'immaginazione di una bambina… e quindi più belli ancora…

  • Magalì

    15 Aprile 2014 at 16:25

    Scopro il tuo blog solo ora, dire che è stupendo è riduttivo.
    Belle le foto belle le parole.
    Complimenti!

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2014 at 16:43

      Ciao! Ti ringrazio, troppo gentile! 🙂 Vado a curiosare da te, ho già visto cose che mi piacciono!

  • coccolatime

    21 Aprile 2014 at 22:10

    MI ERO PERSA QUESTO POST…ma che spettacolo….dal tipo di pasta..agli ingredienti…ai ricordi della casa dei nonni…e del nonno nella cucina celeste…e alla tua capacità di mettere in riga i gattini con rigore e dolcezza come sei tu…rigorosa e dolce…adorabile <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      22 Aprile 2014 at 13:43

      Enrica, per quanto sei gentile pulirei tantissimi carciofi per te e anzi, ti regalerei vari mazzi come fiori! 🙂 Grazie mille…

  • brenda842

    24 Aprile 2014 at 16:11

    Stupendo! in assoluto credo sia il mio piatto preferito..amo i carciofi!!!
    Foto meravigliose..come sempre! :-*

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