UNA STANZA TUTTA PER SÈ

7 Maggio 2017Francesca P.

È bello tornarci, ogni volta che si vuole. Lasciare la porta aperta, aver nascosto la chiave, poterci entrare a tutte le ore. Sprofondare nel divano, abbandonarsi. Levare le scarpe, rannicchiare le gambe, sdraiarsi con tanti cuscini sotto la testa, così i pensieri cadono sul morbido. Immaginare di stare in un guscio di conchiglia e noi al centro, al sicuro e in equilibrio.

È importante averla, una stanza tutta per sè. Posizionata tra cuore e pancia, con un lungo corridoio che (col)lega i due punti. Lì si smette di correre, i passi diventano felpati e leggeri.

La finestra si affaccia sui polmoni, quindi circola tanta aria. Non ci sono rumori di fondo, tutto si (ac)quieta. Si sentono solo le voci interiori, non quelle esterne.

Sulle mensole, tanti libri. Tutti quelli che abbiamo scritto, nel tempo: quelli finiti, quelli rimasti a metà, quelli con un finale da cambiare, quelli che stentano a decollare, quelli che non restano mai dritti, quelli che si leggono e si rileggono, quelli di cui si sa l’incipit a memoria, quelli che le parole sono uscite di getto e quelli che fa sempre un po’ effetto riprendere in mano. Le pagine dei libri della stanza tutta per sè hanno la consistenza del pane carasau: sottili e croccanti.

Si sta bene, tra quelle mura. Il pavimento non è mai freddo. Le foto nelle cornici non sbiadiscono. Gli oggetti non cadono e non si rompono. Il disordine non confonde, ma svela: perchè fa emergere solo ciò che va trovato. E tenuto.

Può essere una stanza, o una stanzetta. Non importa la grandezza, conta la profondità. Contano le pareti, che non stringono. Conta di che colore diventano gli occhi, quando ci siamo dentro. Conta quanti viaggi facciamo, a mente libera.

Conta che la colazione dura di più, nella stanza tutta per sè. Che ogni mattina rappresenta un inizio. Che i dolci hanno la forma delle cose che desideriamo fare, con i sapori che scegliamo.

Nella mia stanza tutta per me, briciole, pois e semi di papavero chiacchierano sulla bellezza delle affinità. Yogurt e farina di riso si scambiano consigli su come mantenere vivo il bianco. Bacche rosse e gatti rossi prendono confidenza. E io osservo, ascolto, scatto. E sorrido.

 

 

TORTINE CON YOGURT GRECO, BACCHE DI GOJI E SEMI DI PAPAVERO (con farina di riso)

100 g di farina di riso

50 g di farina 0

100 g di zucchero di canna

3 uova

125 g di yogurt greco

30 ml di olio di semi

Mezza bustina di lievito

Bacche di goji (a piacere)

Semi di papavero (a piacere)

 

Preriscaldate il forno a 180°.

Sbattete bene lo zucchero con le uova, poi aggiungete le farine e il lievito setacciati. Unite anche lo yogurt greco, l’olio, le bacche e i semi di papavero. Amalgamate e versate l’impasto negli stampini.

Cuocete per 30-40 minuti. Sfornate e fate raffreddare prima di servire.

 


44 Comments

  • Anna

    7 Maggio 2017 at 20:16

    … È bello poter entrare nella stanza segreta, ogni volta in cui ne avvertiamo il desiderio.
    Possiamo trovarci aquiloni portati dal vento e nuvole che inseguono sogni e petali di rosa che diffondono profumi e sorrisi che colmano distanze e parole che regalano sollievo.
    Vi si può viaggiare tra i ricordi, inseguire speranze, e ascoltare il silenzio. Che non è vuoto ma colmo di vita…

    Il pavimento non è mai freddo.
    Le pareti non stringono.
    Il disordine non nasconde ma svela: tutto ciò che conta… e va tenuto.
    Mi piace, tanto, la tua stanza segreta. È essenziale…
    Ed è bello che tu mi abbia fatto entrare. L’ho fatto in punta di piedi per non disturbarti, cercando curiosa sulle mensole un libro che ancora non c’è ma, prima o poi, ci sarà.
    Porterà la tua firma. Io poi lo poserò in bella vista sulle mie mensole… Orgogliosa di conoscerne l’autrice.
    E di esserne amica.
    Ecco, ho fatto proprio un bel giro nella mia stanza segreta ;-)…

    Buona settimana, Francesca!
    Anna

    1. Francesca P.

      7 Maggio 2017 at 21:30

      Anna, non avevo mai usato questa stanza come set e non ve l’avevo mai presentata qui… è giunto il momento! E confesso di aver pensato proprio a te, nel senso che volevo la vedessi, che scoprissi un altro pezzo della mia casa e di me! Poi da sempre mi affascina il concetto della stanza tutta per sè, alla Woolf, il saggio di una donna sulle donne… una nicchia dentro la nicchia, un angolo tutto nostro in cui vivere ancora meglio quel “sentirsi a casa” di cui avevo parlato qualche settimana fa, con un significato simbolico importante!
      Ogni volta che mi parli di un mio futuro libro, sai che mi emoziono e fantastico un po’… nella stanza tutta per sè è possibile farlo e anzi, i sogni sono anche ben cullati e sussurrati! 🙂

  • Silvia

    7 Maggio 2017 at 21:35

    Sgrano gli occhi e nonostante ora sia calato il buio della sera, c’è luce, c’è sempre tanta luce qui! È una stanza da proteggere quella che ognuno ha, è bello scegliere i colori delle pareti, le tende, gli arredi, perché quando ne avremo bisogno, ci metteremo comodi e ci fermeremo per ritrovarci. Mi piacciono questi scatti che allargano l’orizzonte, si spostano oltre per abbracciare tutto quello che c’è intorno! I colori mi danno un senso di tranquillità! E vedo che nemmeno qui mancano i semini 😀 che sono andati a trovarsi la loro stanza comoda dentro un impasto da prima colazione o da merenda…mi fermo anche io un po’, tra gatti, zampette, cuscini su cui appoggiare pensieri e profumo di cose belle!!

    1. Francesca P.

      7 Maggio 2017 at 22:45

      Silvia, la stanza tutta per sè ha questo di speciale: la luce non si spegne mai, a meno che non siamo noi a voler tirare le tende! 😉
      Il mio amore per i colori pastello e tenui è sempre più evidente… ho preso quel mobiletto/carrello per le assi di legno verdeacqua e come vedi, non è piaciuto solo a me! E’ importante avere un piano d’appoggio per dolci e piante… e ho sparso semini anche lì, perchè le cose nuove devono crescere ovunque! 🙂
      Fermati quanto vuoi, mentre io penso a qualche vasetto goloso da aggiungere sul ripiano!

  • Virginia

    7 Maggio 2017 at 23:45

    Una stanza tutta per sè fatta di mattoni ma anche di parole gentili, un luogo speciale in cui ritrovare le cose al proprio posto e trovare conferme anche quando tutto attorno vacilla. Ci sono delle persone che sanno essere come questa stanza e quando le trovi non le lasci più andare. Nella mia stanza tutta per me è sempre primavera, per la bella sensazione di rinascita che dà, ma anche un po’ autunno, per il profumo di pioggia nell’aria e per il rumore delle foglie sotto i piedi. Non c’è spazio per le parole gridate ma sono benvenute le filastrocche e le canzoni… In questa stanza spunta una piccola cucina quando mi viene voglia di mescolare le uova con lo zucchero. E se invito anche lo yogurt greco, la farina di riso e una manciata di pois multicolore so che il risultato è una colazione deliziosa che, nella tua stanza come nella mia, può durare di più 😉

    1. Francesca P.

      8 Maggio 2017 at 0:36

      Abbiamo un’idea molto simile di stanza e se confrontassimo i nostri due rifugi, avrebbero l’arredamento simile, Virginia! 😉 E da amanti dello stile nordico, non possono mancare tante mensole spaziose per appoggiare tutti i nostri pensieri, in fila… e dato che hai parlato di filastrocche e canzoni, ci metterei anche un giradischi di quelli vintage, insieme a uno stereo che faccia sentire le cassette… 🙂 E se scappa anche un balletto durante la colazione lunga, beh, tanto meglio!

  • Margherita

    8 Maggio 2017 at 3:27

    Bramo cosi tanto che il tepore della primavera decida si stanziarsi qui per un, senza questo andare e venire che sembra non finire mai, che più che una stanza io vorrei una terrazza segreta. Una terrazza piccola- ho sogni di dimensioni regolari io- piena di piante sempre ben illuminata e scaldata. Luce e calore, i miei pensieri/desideri non potrebbero desiderare uno scenario migliore.
    Se io sono la regina dello sciroppo d’acero tu per me sei un punto di riferimento per la farina di riso. Non é la prima ricetta in cui la utilizzi e che mi ispira tantissimo…. un bacione cara Francesca, buona settimana!

    1. Francesca P.

      8 Maggio 2017 at 19:05

      Marghe, a questo punto dobbiamo fare una ricetta che unisca farina di riso e sciroppo d’acero, ehehe! 😉 A pensarci bene, potresti aggiungerlo anche in queste tortine, al posto dello zucchero!
      Dovrei scrivere un post per la terrazza tutta per sè… in effetti è una stanza diversa, a parte, senza pareti… mi hai dato un’idea! La vorrei anche io, sai… per ora ho un balcone tutto per me, ma con più spazio pensieri, piante e riposini al sole sarebbero ancora più piacevoli!

  • Emanuela

    8 Maggio 2017 at 10:37

    Buon giorno mia gattina… quanto è bella questa stanzina?
    Sai a cosa mi fa pensare? ad “Alice attraverso lo specchio”, il continuo di “Alice nel paese delle meraviglie”, dove praticamente lei attraversa lo specchio che ha nel salotto di casa e va a visitare l’altra casa, scoprendo cose fantastiche… 🙂
    Io cerco disperatamente di (RI)creare in ogni dove la mia “stanza tutta per me”, o comunque cerco di trovare degli elementi che mi possano far sentire a mio agio, anche un piccolo soprammobile insignificante, che strizzi l’occhio a dirmi, “vai tranquilla che qui sei al sicuro”; ovviamente questo in attesa di crearmela davvero la MIA stanza tutta per me…un posto calmo e silenzioso, tranquillo, fresco, anche piccolo, con i barattoli di marmellate e le scatole per i biscotti, dove si respiri il profumo di torta e si senta il sobbollire della pentola sul fuoco che cuoce lenta, dove in inverno l’odore di brodo caldo sappia di cura dall’influenza e che una tazza fumante scacci via la sofferenza, mentre in primavera ci siano bacelli da sgranare ed in estate fagiolini da spuntare, in compagnia di chi ha pazienza e voglia di condividere l’esperienza….
    vorrei che sia un posto che sappia amare… voglio che MI sappia amare (io e la stanza.)…..
    nella tua stanza entro in sordina, allungando piano piano la mia zampina; me lo insegna Tarallino a dosare il mio entusiasmo e
    a far piano, mi guarda (ac)coccolato ed attento, si stiracchia e allunga il musetto per controllare che sia tutto a posto li sul piattino, mentre Ulisse girandosi indietro mi accoglie dicendo, “entra tranquilla,non ti preoccupare allunga pur la mano e sii pronta ad assaggiare..”
    questi piccoli gioielli li rifaccio volentieri, userò gli stampini dei muffin, dato che ora sono in fase di ..” piccole bontà….” quindi…
    Grazie sempre per l’ospitalità e per avermi fatto respirare… aria fresca, pulita ..
    Grazie, buona settimana… 🙂
    Manu.

    1. Francesca P.

      8 Maggio 2017 at 19:11

      Manu, mi piacciono tutti i pensieri espressi in questo commento! Ad iniziare dal parallelismo con Alice, alla descrizione della stanza tutta per te… sono riuscita proprio ad immaginarla, dettaglio per dettaglio! Hai le idee chiare in mente, è come se l’avessi disegnata, se fosse già davanti ai tuoi occhi… ed è bellissimo, perchè una mente attiva e che stimola la fantasia, è ancora più vitale! Senti il rumore, il fruscio di tutte le cose che desideri e che saranno… perchè toccherai tutto con mano, stanne certa, devi solo aspettare il momento giusto! Continua ad alimentare certi progetti e sogni, sono loro che spingono in avanti… sempre più avanti! E le piccole bontà dobbiamo concedercele regolarmente, come la dose di coccole feline, guai a saltarla… e qui i gatti sono due, quindi si raddoppia! 🙂

  • Simo

    8 Maggio 2017 at 10:41

    Che tortine deliziose e…che atmosfera di pace, con quella luce meravigliosa e il tuo splendico micione a farci compagnia…
    …quasi quasi arrivo…pian piano, con un bricco di buon tè…ci stai?!
    Bacio e buon lunedì amica

    1. Francesca P.

      8 Maggio 2017 at 19:14

      Contenta che si respiri pace, perchè la stanza tutta per sè deve trasmettere ed essere questo… in cucina ci esprimiamo e ci divertiamo, ma qui ci si rilassa, ci si svaga e si fa entrare solo chi vogliamo! Ti aspetto con il tè e mi fido al 100% di ciò che porterai… 🙂

  • saltandoinpadella

    8 Maggio 2017 at 15:18

    Sembra impossibile ma io trovo la mia stanzetta proprio quando vado a correre. Un tempo tutto mio, nel silenzio della mattina quando tutti dormono, io corro ma in verità penso, sorrido, immagino, sogno. E poi quando torno ad aprirmi la porta della vita reale che però è ancora a metà con quella tutta mia trovo la principessa pelosa. E allora ci godiamo per un po’ la nostra stanza segreta fatta di coccole, fusa, strusciatine e sguardi di intesa. Perchè tra noi ci si intende al primo sguardo. E dopo le coccole arriva la colazione insieme, lei due crocchette e io qualcosa di buono che sa di casa e di amore. E queste tortine sono perfette per la nostra colazione coccolosa, semplici ma un po’ magiche. Talmente magiche che Tarallino non riusciva proprio a staccarsene 🙂

    1. Francesca P.

      8 Maggio 2017 at 19:16

      Elena, la stanza tutta per sè può anche non contemplare pareti e avere cielo sopra la testa o mare tutt’intorno! Non ci sono regole nè perimetri, decidiamo noi il posto giusto per rifugiarci… e la corsa rende l’idea, perchè quando sei all’aperto trovi la tua dimensione, prendi contatto con te stessa e il tuo corpo e la tua mente viaggia, insieme ai piedi… quindi hai una stanza bellissima! E ti dirò di più, le tortine si mangiano per la merenda, come facessimo un pic nic! 😛

  • ipasticciditerry

    8 Maggio 2017 at 15:25

    Tu mi vuoi proprio bene … ora lo so, ora ne sono certa. Arrivo qui e mi fai trovare “lui”, praticamente il gemello del mio caro vecchio Arturo … direi il discendente gemello, visto che è identico ma appartiene a un altro decennio. Sono felice, è come se questa sia la mia stanza segreta, dove trovo lui … e il cuore mi si apre e gli occhi mi sorridono e la bocca dice parole silenziose, come se lui potesse sentirmi. Mi piace l’idea della stanza segreta, che può essere un luogo o uno stato d’animo. A me piace la musica, il rumore ma allo stesso modo amo il silenzio. Nel silenzio ritrovo i miei pensieri, la mia pace, ritrovo la mia stanza segreta. Certo potessi venire lì, nella stanza da te fotografata, con lui che si aggira curioso in mezzo al profumo di queste tortine … Sai che faccio? Torno su e mi accomodo, per terra, vicino a lui … dici che me le farà due coccole ronfanti? Buon inizio di settimana dolce Fra e grazie ♥

    1. Francesca P.

      8 Maggio 2017 at 19:21

      Terry, io voglio bene a chi vuole bene a me e anche ai miei gatti e mi trasmette ciò che sente… sono per l’empatia e la reciprocità, per lo scambio umano! E con te c’è… e Tarallino ricambia il tuo affetto, è lui che si mette in posa apposta per farsi vedere, sapendo che ti farà piacere… io mi limito a scattare, immaginando già il sorriso che farai quando verrai qui! 🙂
      Il silenzio nella stanza segreta è più prezioso ancora, perchè siamo noi a volerlo, a sceglierlo… e come ogni cosa che scegliamo e che dipende da noi, acquista più valore!
      Buona settimana a te, ti aspettiamo sul parquet quando vuoi… il mobile/carrello coi dolci resta lì, quello ormai è il suo posto!

  • m4ry

    8 Maggio 2017 at 17:28

    Queste sono le stanze più belle…quelle che ci fanno stare bene. Quelle che custodiscono noi e chi siamo veramente. La nostre vita, i nostri sentimenti e anche i nostri tormenti. Stanze in cui sentirsi a proprio agio, coccolate e abbracciate. Io ci vorrei stare in una stanza così insieme a te ( e un po’ ci sto tutti i giorni, nella nostra stanza) a sorseggiare una tazza di tè e a godermi una di queste tortine soffici e dolci…Tu sì che sai come prendermi amica mia…e sai anche come tenermi 🙂

    1. Francesca P.

      8 Maggio 2017 at 19:26

      Vero, amica, noi abbiamo la nostra stanza quotidiana e quante cose ci sono dentro! E ci torniamo sempre, perchè ci piace stare lì, riempirla insieme… (a destra del carrello c’è la finestra, il punto in cui mi metto quando mi chiami e dove di solito amo parlare al telefono!)
      Il concetto di saper prendere e tenere mi ha ispirato all’istante l’idea per un post futuro, sai? Quanti capitoli del nuovo libro di vita stanno nascendo in questo periodo, eh?! 🙂

  • zia consu

    8 Maggio 2017 at 21:13

    Mi hai letta nel pensiero…pensavo proprio in questi giorni a ridimensionare gli spazi di casa per ricavarmi un angolino tutto x me, x le mie passioni e per le mie foto 🙂 siamo telepatiche 😛
    Ti rubo un muffins x la colazione di domattina e ti auguri una felice settimana <3

    1. Francesca P.

      9 Maggio 2017 at 12:30

      Consu, mi raccomando… fai spazio per i libri e trova un angolino dove appoggiare il tuo pane, in questa stanza, così da avere sempre un buonissimo odore! 😉 Buona “lavorazione” e raccontami come procede!

  • Alice

    8 Maggio 2017 at 21:36

    Eccolo qua lo yogurt greco! 😀
    E la farina di riso è tra gli ingredienti del prossimo dolce…coincidenze? Chissà 🙂
    Una stanza così è nei miei sogni, è dentro di me, forse ce l’ho anche io, anche se a volte non ci entro per così tanto tempo che me ne dimentico…
    Ti abbraccio!

    1. Francesca P.

      9 Maggio 2017 at 12:33

      Quando le coincidenza sanno di buono e stimolano idee, sono le benvenute! 🙂 Attendo la tua ricetta… e se la tua stanza è ancora solo nella tua testa, possiamo fare merenda nella mia, finchè non prenderà vita! Entraci, coccolala… perchè i rifugi sono importanti, come i gatti insegnano! 🙂

  • alessia

    9 Maggio 2017 at 9:46

    La tua stanza fatta di pois, di semi di papavero, di libri matite e gatti deve essere proprio piena di luce esattamente come lo sono le immagini di questo post. Sei delicata e potente al contempo. E io ti abbraccio forte, fortissimo.

    1. Francesca P.

      9 Maggio 2017 at 12:37

      Ciao Ale, bentornata… tra queste stanze! 😉 Non è un caso sia venuta ed entrata proprio in questa… la più protetta e la più intima! Quella che non si mostra subito e non a tutti…
      Un abbraccio a te, quando hai voglia di pois e luce sai dove trovarmi! 🙂

  • Monica

    9 Maggio 2017 at 15:16

    Quei piccoletti pelosi mi fanno impazzire, ed è proprio con i miei gatti che vorrei dividere la stanza del cuore. Quel posto pieno di respiri sereni e di luce, quell’angolino d’incrocio tra divani soffici, quegli scaffali pieni di parole belle…
    Se chiudo gli occhi mi ci appisolo e non vorrei più svegliarmi.
    Anzi si, ma solo con i profumo di questi piccoli bocconi dorati pieni di dolce bontà!
    Buona settimana Fra!

    1. Francesca P.

      10 Maggio 2017 at 10:35

      I gatti sono la compagnia ideale per quella stanza appartata e intima, anche meglio delle persone, a volte! Perchè portano leggerezza e buonumore, di cui abbiamo quotidianamente bisogno… funzionano come anti stress! 🙂 E quanti sonni – e sogni – belli si fanno lì dentro… i cuscini sono tanti per questo, la testa deve sentirsi al sicuro per riposare e pensare bene! E se si mette il carrello vicino al divano, basta allungare una mano e avere pure da mangiare senza alzarsi… 😛

  • Anna

    9 Maggio 2017 at 18:11

    Ma sono meravigliosamente invitanti! le proverò di sicuro, devo assolutamente comprare gli stampini giusti 😀
    Che bella questa stanza luminosa, con i tuoi amici pelosi che si rilassano alla luce naturale..io chissà quando riuscirò a riavere una stanza tutta per me…ma per ora mi basta il caos della cucina con un frugolino che ride e butta tutto in giro 😉

    1. Francesca P.

      10 Maggio 2017 at 10:38

      Adoro quegli stampini! Sono quelli per le mini bundt cake, anche se io le chiamo “tortine” in modo più semplice, ehehe! Sono cupolette, colline eleganti… e mi piace ci sia il buco al centro, per mettere l’occhio e guardare attraverso! Possono essere divertenti anche per i bambini, quindi prendili! 😉

  • Chiara

    10 Maggio 2017 at 7:43

    la stanza tutta per me presto sarà realtà, la sto progettando da un po’, ci saranno tutte le cose conservate nel tempo e finalmente avranno un loro posto dove ritrovarle, dalla finestra si vedrà uno scorcio di mare, cosa dire di più se non che mangerei volentieri una delle tue tortine, voglio trovare il posto anche per una poltroncina comoda, non posso mangiare in piedi…Un abbraccio

    1. Francesca P.

      10 Maggio 2017 at 10:46

      Chiara, che bello! E’ eccitante la fase della “costruzione”, quando tutto prende forma e c’è l’attesa per finire e godersi finalmente quello spazio! E c’è anche vista mare… un sogno, per me! A proposito di finestra sui polmoni, tu avrai non solo aria ma anche vento… wow! Io la poltroncina la metterei lì, in faccia al blu… 😉

  • Francesco

    10 Maggio 2017 at 13:04

    Secondo me quando si entra nella stanza tutta per se’ gli occhi si chiudono, e il loro colore si rispecchia nelle parole che nuotano dentro la nostra anima.
    Il loro colore lo sappiamo solo noi, e così deve essere.
    Assaggiamo l”anima ad occhi chiusi, come fosse un morbido tortino di yogurt.
    Leggiamola facendo attenzione ad ogni parola.
    E sentiamo, intorno a noi, il suo spazio accoglierci, accarezzarci e prendersi cura di noi

    1. Francesca P.

      10 Maggio 2017 at 20:44

      Sì, Fra, credo sia così… gli occhi cambiano colore spesso, in base a cosa sentiamo e a dove siamo… e a cosa proviamo. Perchè assorbono le emozioni. Chi non ha paura delle emozioni, guarda dritto negli occhi. Ma dritto per davvero, nel profondo. E l’anima la rispetta. La propria e quella degli altri. In certe stanze, poi, anche gli abbracci cambiano colore…

  • Tatiana

    11 Maggio 2017 at 9:45

    Passo dopo tanto tempo, ma non ti ho abbandonata, in quanto a me la stanzetta tutta per me in questo periodo è mancata terribilmente ed in ogni senso: ho avuto un momento di trambusto del cuore e in più mi sto trovando a vivere in camper a causa della ristrutturazione dell’appartamento. Non ho internet da Pasqua, ho il cuore a briciole da Pasqua, ma sono presente da un’altra postazione e cerco di trovare un angolino caldo e morbido per accoccolarmi e stare meglio: mi ospiti tra i tuoi micioni per ricevere un po’ di fusa ed una tortina?
    Un abbraccio tesoro 🙂

    1. Francesca P.

      11 Maggio 2017 at 20:59

      Ehi, amica paroliera… mi dispiace sapere che è un brutto periodo, a volte si sommano più cose e la curva dell’umore scende vertiginosamente! Io posso darti tutti i colori pastello che vuoi, per compensare… insieme a tortine servite a tutte le ore, fusa a oltranza, carezze feline senza dosi e cuscini soffici per stenderti! Spero che possa tornare presto a casa e che si possano raccogliere tutte le briciole del cuore, una a una… io ti presto le mie mani, ma ho anche valide zampette che possono aiutare… :*

  • Marghe

    11 Maggio 2017 at 16:54

    La cosa che più mi mancava quando mi sono inizialmente tarsferita, insieme alla mia metà della mela, in una casa piccina piccina in cui il lusso di avere una stanza tutta mia non era contemplabile. Poi ho capito che quelle quattro mura sono più astratte che immateriali, un rifugio della mente e del cuore, che accoglie il corpo in ogni dove si trovi. Un luogo dove immaginarsi con chi ci fa bene all’anima; che ne dici, ti va di entrare?

    1. Francesca P.

      11 Maggio 2017 at 21:04

      Marghe, “un rifugio della mente e del cuore, che accoglie il corpo in ogni dove si trovi”… non potevi trovare definizione migliore! L’idea della stanza tutta per sè che ho è proprio questa! Uno spazio per noi stesse, che però possa aprirsi anche a chi ci ama e amiamo, a chi il sorriso lo accende e lo accarezza, a chi i cuscini li sistema sotto la testa per essere ancora più comodi… uno spazio nostro, ma condivisibile… e vivo, tanto vivo! Ci aspettiamo a vicenda, lasciando la porta socchiusa! 🙂

  • Manuela

    12 Maggio 2017 at 8:44

    Anch’io ho una piccola stanza e se dovessi descriverla sono sicura che troveresti un milione di somiglianze. I libri, quelli sono così tanti che ormai non si contano. Su alcuni ho lasciato un pensiero, da rileggere nei momenti meno buoni, perché i ricordi e le belle storie sono lì per quello. Su altri ho tirato grandi righe, per cercare di cancellare,ma tanto si sa, le parole mal dette si intravedono anche sotto certe righe scure come il mascara.
    Queste foto sono più luminose del solito e ti dirò quello yogurt greco in qualche modo ha una storia in comune che presto ti racconterò 😉

    1. Francesca P.

      13 Maggio 2017 at 10:22

      Dopo averti parlato ieri, le tue parole (ri)suonano in modo ancora più forte… e penso a una, due, tre stanze, ehehe! 😉 Ma certo, quella tutta per sè resta una… è LA stanza, che viene sempre un po’ con noi, ovunque siamo, nei voli della mente e dei sogni, oppure nella realtà, quando abbiamo bisogno di sederci e di avere quiete, magari davanti a notizie grandi e inaspettate…
      Tra poco ci sarà un libro in più da scrivere e un altro da stringere, da mettere bene in mostra sulla mensola… nella tua, ma anche nella mia, di stanza. E se un capitolo lo scriveremo con in sottofondo il rumore delle onde greche… beh, chissà, lo scopriremo!

  • larobi

    12 Maggio 2017 at 18:01

    Una stanza per sé, piccolo rifugio dell’anima. D’altra parte lo diceva anche la mitica Virginia Woolf nella sua conferenza tenuta alle studentesse di non so quale scuola “Bevete vino e procuratevi una stanza tutta per voi”. Lei lo consigliava per poter scrivere e anche per prendersi quella libertà che ai tempi non era così scontata per il mondo femminile. Certo che la tua stanza non sarà mai tutta per te visto i mici sempre protagonisti …e come altrimenti? Ulisse e Tarallino la rendono ancora più piacevole e se ci aggiungiamo i tuoi dolcetti direi che è più che perfetta per stare bene con noi stesse… ti abbraccio cara Francesca

    1. Francesca P.

      13 Maggio 2017 at 10:30

      Il titolo del post e l’ispirazione me l’ha dato proprio lei, la Woolf! Ho fatto mio il suo concetto, ho riletto alcune citazioni, tra l’altro, e le ho trovate calzanti per alcune cose che vivo… e tutto si intreccia, spunti, ispirazioni, riflessioni, parole profumate! In fondo, poi, ogni volta che torno qui a scrivere è come avere una stanza nella stanza… in cui ospito volentieri le mie amiche feline, perchè anche avere la giusta compagnia conta! 😉

  • Stefania Gambella

    17 Maggio 2017 at 21:58

    La cosa che mi piace di più dei tuoi lavori è che non smetti mai di stupirmi. Hai un gusto davvero spiccato e si vede in tutto quello che fai. Penso proprio che da ora in poi passerò spesso in questo tuo angolino. Un abbraccio

    1. Francesca P.

      18 Maggio 2017 at 11:50

      Ciao Stefania, benvenuta! Sono molto felice sia venuta a trovarmi, perchè la stima è reciproca ed è bello incrociarsi su più fronti, tra parole, ricette e foto! Ci teniamo d’occhio anche sui siti, stanne certa! 😉

  • Claudia

    18 Maggio 2017 at 8:20

    Proprio quel libro della Woolf me lo regalò qualche anno fa una delle mie più care amiche, quando già desideravo fortemente una stanza tutta per me, e intendo una stanza fisica, con tutte le conseguenze (positive) che comporta, e che ancora non sono riuscita a creare nella mia vita. Mi resta quella interiore, in cui è certo che dovrei rifugiarmi più spesso di quanto non faccia. Com’è difficile trovare il giusto equilibrio!

    1. Francesca P.

      18 Maggio 2017 at 12:57

      Assai difficile, Claudia… e in alcuni periodi, anche più di altri! Per questo la stanza è un rifugio sicuro, da avere pronta… finchè non avrai la tua, sai che ci stringiamo e puoi entrare nella mia… anzi, nella nostra, perchè qui è condivisa da chi ha pelo rosso e pelo bianco e grigio! E questa compagnia ti piace, no? 😛

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